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Autore: evanss    09/09/2009    8 recensioni
All’angolo del corridoio, vicino alla statua del Cavaliere Bendato, incurante del fatto che la mezzanotte fosse passata da un pezzo e che sarebbe stato molto più prudente tornarsene nella propria stanza, c’era lei.
Camminava su e giù, ogni tanto metteva in scena qualche giravolta e non sembrava affatto spaventata dall’idea di finire in punizione.
Ma d’altra parte, si disse Scorpius, Lily Potter non era mai stata molto attenta alle regole.Può una Lily Potter ubriaca rendere la serata di Scorpius Malfoy indimenticabile? Io dico di si ;D
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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a night to remember ~

 

alle mie vic’s, perché noi valiamo

e a Simo3, anche lei da poco convertita alla vicsmania :*

 

Non era stata quella che comunemente avrebbe definito una notte da ricordare, nemmeno un po’.

Scorpius Malfoy camminava silenziosamente lungo il corridoio deserto, lasciandosi alle spalle la musica e il chiasso esagerato provenienti dalla Stanza delle Necessità.

Sorrise quasi, pensando alla faccia della McGranitt se avesse scoperto che metà corpo studentesco, invece di dormire beatamente nei propri letti, se ne stava a far chiasso indisturbato sotto i suoi occhi.

Stupidi festini, li aveva sempre odiati.

Svoltò a destra, alzando gli occhi al cielo –un tantino disgustato- quando si rese conto che il profumo nauseante di quella piovra di Jacqueline Macqualcosa, era  impresso nei suoi vestiti.

Maledizione. Sperò con tutto il cuore che quella sera, accendendo la luce della propria camera, non avrebbe trovato anche macchie di rossetto sulla camicia, altrimenti ci sarebbe stato un bel po’ di casino nel dormitorio di Serpeverde.

Scese la prima rampa di scale, desideroso come non mai di entrare nei sotterranei ed entrare finalmente nella sua Sala Comune, quando una risata lontana lo costrinse a voltarsi.

Istintivamente allentò un po’ il colletto della camicia bianca, che iniziava a dargli fastidio, poi avanzò di qualche passo.

All’angolo del corridoio, vicino alla statua del Cavaliere Bendato, incurante del fatto che la mezzanotte fosse passata da un pezzo e che sarebbe stato molto più prudente tornarsene nella propria stanza, c’era lei.

Camminava su e giù, ogni tanto metteva in scena qualche giravolta e non sembrava affatto spaventata dall’idea di finire in punizione.

Ma d’altra parte, si disse Scorpius, Lily Potter non era mai stata molto attenta alle regole.

Scosse un po’ la testa.

Se fosse stata un’altra occasione –e si fosse trattato di un’altra persona- probabilmente avrebbe tirato dritto, senza curarsi di fermarsi a vedere se fosse tutto a posto. Ma non era un’altra occasione, non si trattava di una persona a caso, si trattava di lei.

La ragazzina irritante dai capelli rossi, quella che quando era salita sullo sgabello del Cappello Parlante, al primo anno, gli aveva rivolto un sorriso.  La ragazza che quella sera se ne era stata tutto il tempo in disparte, seduta a parlare con i suoi fratelli e che poi era misteriosamente sparita, come d’incanto.

Almeno una possibilità la meritava.

Quando fu abbastanza vicino, Scorpius notò a terra la bottiglia ormai vuota di whisky, che evidentemente Lily aveva portato via dalla festa.

Il Serpeverde si passò una mano sulla fronte.

Perché quelle cose succedevano sempre a lui, rifiutò di chiederselo. Ormai ci aveva rinunciato.

«Ehm, Potter?Stai bene?» chiese velocemente.

Accadde tutto velocemente.

Lei si girò all’improvviso, con un grande sorriso stampato sul volto – che normalmente non gli avrebbe mai rivolto - e l’odore di alcool che si percepiva anche da lontano.

«Perfetto, bel modo di chiudere la serata» sussurrò tra sé e sé Scorpius.

Lily per tutta risposta lo abbracciò forte, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Ma non lo era.

O almeno, non lo era mai stata. Fino a quel momento.

«Mi sei mancato tanto» fece lei con una risata, mentre si scostava un po’ e gli sorrideva.

Scorpius si diede dell’idiota, per essere rimasto a fissarla più del dovuto, poi abbozzò un sorriso.

«Certo, si. Anche tu. Adesso ragazzina, prima che tuo fratello ci becchi qui e mi schianti al muro, che ne dici di muoverti?Ti riporto al tuo dormitorio, vieni» disse cauto, mentre la prendeva sottobraccio.

Lei scosse la testa, poi fece qualche passo indietro rischiando di inciampare.

E sorrise, di nuovo.

«Non ci vengo lì. Però se vuoi puoi rimanere qui con me» disse lei, sedendosi a terra, con la schiena poggiata contro il muro.

Certo, fare due chiacchiere con Lily Potter ubriaca. Il sogno di una vita, si disse Scorpius imprecando sottovoce.

«Senti, ragazzina. Non per essere scortese o cose varie, ma dovresti muoverti e darmi ascolto. Perciò forza, alzati» disse serio.

Lei lo guardò male, poi mise su un’espressione corrucciata che assomigliava a quella di una bambina.

Scorpius alzò gli occhi al cielo e poi, sorprendendosi di sé stesso, prese posto vicino a lei.

«Solo cinque minuti» chiarì, mentre Lily lo guardava estasiata.

Lui abbozzò un mezzo sorriso, poi si chiese cosa accidenti fossero quelle cose che parevano muoversi nella sua pancia, all’altezza dello stomaco e quale fosse la causa del caldo improvviso che stava avvertendo.

Non si diede nessuna risposta, sarebbe stato troppo difficile con la testa della Potter poggiata sulla sua spalla.

Preferì tacere, mentre Lily cominciava a annusarlo.

O santo cielo.

«Mmm mmmm» mugugnò lei, mentre risaliva sul suo collo.

Ok, la situazione stava degenerando.

«Ragazzina, smettila!»

«Sei gay?» chiese lei nello stesso istante, con espressione sorpresa.

Scorpius la guardò spaesato.

«Ma che accidenti.. NO!Voglio dire –fece abbassando la voce, in un sussurro strozzato- no, che diavolo di domande fai?Perché dovrei esserlo?» fece lui, liberando un altro bottone della sua camicia.

Lei per tutta risposta si strinse più forte a lui.

«Il tuo profumo. È da donna. Ma non fa niente» disse lei con leggerezza.

Scorpius rimase un po’ sorpreso da quelle parole, ma preferì non dare loro troppo peso.

«Non è mio. È di quella maledetta piovra, mi si attacca addosso ogni volta! Non la sopporto» sbottò lui.

Lily rise, poi si tirò su e lo guardò dritto negli occhi.

«Il ragazzo che mi piace ha ballato per tutta la sera con un’altra» fece un po’ sconsolata.

«E pensa che io sia brutta. E troppo piccola per lui.» fece tetra, sbuffando.

Scorpius fece una strana smorfia.

Non avrebbe mai e poi mai pensato che un giorno sarebbe stato il confidente di una Lily Potter ubriaca, ma ora che ci si trovava doveva ammettere perfino a sé stesso che non era poi così male. Sempre meglio di Jacqueline la piovra.

«Però, che cafone. Te l’ha detto lui?» disse colpito.

Lei per tutta risposta scrollò le spalle, poi fece un segno di diniego, si alzò in piedi e gli porse la mano.

Lui –per la prima volta in quella sera- le regalo un sorriso. Uno vero.

Non un abbozzo o cose del genere. Semplicemente, le sorrise.

«Ti sei decisa finalmente. Dai, ti accompagno» fece lui rivolgendo lo sguardo altrove.

Lily rimase ferma, mentre lui si incamminava, poi lo seguì.

«Sei carino» sbottò all’improvviso, mentre faceva dondolare le loro mani intrecciate, come faceva da bambina quando passeggiava con suo padre.

Scorpius scosse la testa, poi si diede dell’idiota, per la seconda volta quella sera.

Insomma, le ragazze gli facevano complimenti molto più espliciti e anche alquanto spinti, la maggior parte delle volte.

E in quel momento si sentì realizzato per un “Sei carino” detto dalla ragazzina Potter. Ubriaca, oltretutto.

«Sta attenta a dove metti i piedi» fece lui sbrigativo, cercando di mettere a tacere i pensieri assurdi –e non poco- che gli affollavano la mente.

Dopo vari minuti in cui Lily rischiò di inciampare e Scorpius di cadere insieme a lei, arrivarono finalmente davanti al ritratto della Sala Comune di Grifondoro.

Scorpius sbuffò, poi mise le mani in tasca.

Lily lo guardo stupita.

«Assomigli tanto al ragazzo dei miei sogni» sussurrò poi, prima di abbracciarlo un’altra volta.

«Beh, buono a sapersi. Ma io non penso che tu sia brutta, al contrario suo» fece lui di getto.

Lily lo guardò stralunata.

«Ma questo non c’entra, lascia perdere. Io vado, sei arrivata a destinazione. Ci si vede in giro, ragazzina» fece Scorpius con un sorrisetto, prima di sparire dalla sua vista.

Lily fece un sospiro sognante, poi salì di corsa al suo dormitorio.

Ancora brilla, ma pervasa dall’assurda consapevolezza che nel frattempo anche il suo accompagnatore misterioso stesse avvertendo quella piacevole stretta allo stomaco.

Sapeva, senza neanche sapere come, che la mattina dopo avrebbe ricordato tutto, perfettamente.

 

 

Scorpius aprì di fretta la porta della sua stanza, poi si catapultò sul letto, a pancia in su.

Non ricordò mai per quanto tempo stette lì, a porsi domande che non avrebbero mai trovato risposte e chiedersi cose che non avrebbero mai trovato una spiegazione logica.

Seppe solo che, inspiegabilmente e contro ogni previsione, aveva appena passato quella che comunemente avrebbe definito una notte da ricordare.

 

 

 

 

 

********

 

Eccomi qui.

Ho da dire un paio di cosette.

Primo, non credo che questa shot abbia un senso vero e proprio. È una sorta di momento rubato o giù di lì. non mi convince molto, ma si è praticamente scritto da solo.

Secondo, l’ispirazione mi è venuta ieri. Su facebook mi hanno linkato la scena dell’episodio di the O.C in cui Seth è ubriaco; beh in questo caso Scorpius è il Summer della situazione XD

Terzo, molto probabilmente non esiste la statua del Cavaliere Bendato a Hogwarts,  ma è la prima cosa che mi è venuta in  mente.

Poi vabbè, non so se si è capito, ma in pratica il ragazzo che piace a Lily, quello dei sogni e blablabla sarebbe Scorps, solo che lei è troppo tonta (lol) e brilla per riconoscerlo.

Un po’ irreale, perdonatemi.

E quarto, o quinto – non mi ricordo - ditemi che ve ne pare!

vals

  
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