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Autore: dramione_S    08/09/2022    1 recensioni
Il titolo parla da sé. One shot leggera e un po' spicy sul compleanno di Alec
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Alec 
Oggi è il mio compleanno. Un giorno come gli altri per me. È da quando ho dieci anni che non festeggio il mio compleanno anche perché non mi pia sacciono le feste, tutta quella confusione, l'odore di alcool e sudore, la musica che frantuma i timpani....non fa per me. C'è solo una cosa che mi concedo in questo giorno, ovvero una bella battuta di caccia. Appena sveglio scendo in cucina per vedere se c'è qualcosa da mangiare, sperando che non sia preparato da mia sorella, ma non c'è molto quindi mi preparo una tazza di caffè. Finita la colazione salgo di nuovo le scale e vado a svegliare il mio Parabatai. Busso due volte alla porta di Jace e poi entro 
-Sveglia Jace...- dico scuotendolo 
In tutta risposte lui mugugna e si alza facendo leva sui gomiti 
- Giorno Alec...- dice con la voce impastata dal sonno 
-Dai preparati...oggi andiamo a caccia- gli dico scostando le lenzuola 
Jace si alza e passa una mano sul viso per eliminare le tracce di sonno 
- okay...dammi qualche minuto e sono pronto- mi risponde soffocando uno sbadiglio
-Ti aspetto nella sala armi- 
Esco dalla camera di Jace e vado nella mia per prepararmi. Dopo essermi fatto una doccia apro l'armadio e prendo la tenuta da caccia, l'arco e la faretra. Scendo le scale al piano di sotto e girato l'angolo incontro Isabelle
-Buongiorno Alec...stai andando a caccia?- mi chiede con un sorriso 
-Si...sto aspettando Jace, tu vuoi venire?- le propongo 
-Mi piacerebbe ma non posso...ho alcune faccende da sbrigare- mi risponde Izzy 
-okay- dico scrollando le spalle 
Supero mia sorella e mi dirigo verso la sala armi 
-Ah... Alec un ultima cosa...- mi ferma Isabelle - Buon compleanno- mi dice sorridente 
Le sorrido e continuo a camminare per i corridoi. Arrivo finalmente in sala armi e trovo Jace già pronto per la caccia 
-Andiamo?- chiedo, lui annuisce e insieme usciamo dall'istituto pronti ad uccidere qualche demone. 
 
Pov Izzy
Dopo aver salutato Alec, corro in camera a preparami per incontrare Magnus. Mi metto un vestito rosso rubino a cui abbino i miei immancabili stivali neri con il tacco altissimo, ovviamente. Il mio motto è "non meno di diciotto centimetri". Raccolgo i capelli in uno chignon disordinato che tengo fermo con due bacchetta d'argento, che in realtà sono due pugnali, e esco dall'istituto dirigendomi a casa di Magnus. 
 
Pov Magnus 
Sono nel mio loft a bermi un Martini e a fare le coccole al presidente Miao quando sento suonare il campanello. Anche se con riluttanza vado ad aprire la porta 
-Isabelle...che piacere vederti-la saluto facendola accomodare 
-Lo stesso è per me Magnus- mi risponde la ragazza andandosi a sedere su una delle poltroncine 
-A cosa devo la tua visita?- chiedo curioso 
-Mi serve il tuo aiuto...-
Ecco lo sapevo. Non poteva essere una visita di cortesia 
-Di cosa si tratta?- chiedo un po' scocciato mentre prendo un sorso di Martini
-Oggi è il compleanno di Alec...- 
La blocco subito con la mano...
Se è per il compleanno di Alexander non mi serve sapere altro 
-Lo farò- rispondo prendendo un altro sorso del mio drink 
-Davvero? Allora ci pensi tu alla festa?- mi chiede elettrizzata Isabelle 
-lascia fare a me...tuo fratello avrà una festa come si deve- rispondo
Dopo un paio di chiacchiere la ragazza si congeda dicendo che fiorellino sarebbe tornato presto dalla caccia. È ora di organizzare la più bella festa che abbia mai dato. 
 
POV Alec
Torno all'istituto stanco morto, saluto Jace e vado a farmi una doccia. Lascio scorrere l'acqua calda sulla pelle liberando la mente dai pensieri. Esco dalla doccia e torno in camera per mettermi qualcosa di comodo, mi sdraio sul letto per cercare di riposare. Avevo appena chiuso gli occhi quando sento Isabelle entrare in camera mia, stanco riapro gli occhi e mi tiro su a sedere
-Che succede?-
-Una missione, stasera- mi risponde mia sorella 
-quanti uomini servono?- 
-non c'è da combattere... è solo un controllo al Pandemonium...siamo solo io, tu, Jace e Clary
 
Perché Clary? potrei sopportarla se servisse a qualcosa...ma non è addestrata, non padroneggia bene la vista e cosa più importante non conosce le rune... perché continuiamo a portarla con noi? io non lo so
 
-okay...a che ora partiamo?- 
-alle nove...vestiti bene mi raccomando- mi rispondia sorella per poi uscire dalla mia stanza. Sbuffo e mi risdraio sul letto cercando nuovamente di farmi una dormita. 
 
POV Izzy 
Perfetto, il piano è riuscito. Spero solo che Magnus riesca ad organizzare tutto per le nove di stasera. 
Sono le 19:30, così decido di cominciare a prepararmi. Vado a farmi una doccia veloce per poi andare verso l'armadio per scegliere cosa mettermi. 
 
Brutto... 
vecchio...
fuori moda...
 
Penso lanciando i vestiti per tutta la stanza riducendola ad un mercato.
Alla fine decido di mettermi un completo top-minigonna color platino abbinato con dei sandali gioiello argento con il tacco a spillo. Vado poi verso la specchiera e comincio a truccarmi e a sistemarmi i capelli. Dopo circa un'ora sono pronta e vado a vedere cosa sta combinando Alec. 
 
POV Narratore
Circa un'ora prima dell'appuntamento, Alec era ancora in camera sua a prepararsi 
-Allora...come sto?- chiese alla sorella
-Cos'é quella maglietta marrone?- aveva chiesto Izzy guardando la maglia inorridita 
-Prima era nera...a forza di lavarla è diventata di questo colore- rispose Alec
-E non credi che sia ora di buttarla?- 
-Nah... è ancora buona-
- Ma se è bucata...!- replicò Izzy- Togliti quella cosa-
Alec si tolse la maglietta con riluttanza e a quel punto Izzy gli diede fuoco con la runa del calore
-E dai Izzy...era la mia maglietta preferita- si lamentò il più grande. La sorella alzò gli occhi al cielo e andò verso l'armadio del fratello
-Ecco...mettiti questa- disse lanciadogli una maglietta blu elettrico stretta che metteva in risalto il fisico asciutto del ragazzo - Si abbina ai tuoi occhi- concluse Isabelle. Squadrò il fratello dalla testa ai piedi
- I jeans neri li puoi tenere e anche le scarpe...i capelli no- disse guardando i capelli corvini che Alec aveva portato indietro con chili di gel 
-Perche? Cosa hanno che non va?- 
-Alec... sembri il nonno negli anni venti- rispose Izzy andando a prendere un asciugamano 
-Che ci devi fare con quello?- chiese Alec preoccupato
Non ebbe neanche il tempo di alzarsi dal letto che la sorella gli stava già arruffando i capelli con l'asciugamano 
-No...Izzy... smettila dai...basta- cercò di ribellarsi
-Dai abbiamo quasi finito...stai fermo- 
Dopo pochi minuti Alec era pronto, si guardò allo specchio e doveva dire che gli piaceva come lo aveva combinato Izzy: la maglietta blu elettrico faceva risaltare i suoi occhi, i jeans neri esaltavano la carnagione chiara, così come il giubbotto di pelle, ma il pezzo forte erano i capelli spettinati ma allo stesso tempo con un certo ordine che ad Alec piaceva. Mezz'ora dopo uscirono dall'istituto e si diressero verso il Pandemonium. Entrarono nel locale che stranamente era silenzioso, Alec cominciò a guardarsi intorno, confuso da tutto quel silenzio e dalla poca luce. D'un tratto un faretto si accese, illuminando la postazione del dj e dove in quel momento si trovava Magnus con un microfono in mano 
-Miei cari ospiti...se siamo qui stasera è per festeggiare una persona speciale, coraggiosa, intelligente, generosa, sincera ma soprattutto con un fisico pazzesco...comunque non voglio stare qui ad annoiarvi perciò divertitevi- disse lo stregone schioccando le dita facendo così comparire bottiglie di alcool e altre bevande. La musica cominciò a riempire il locale, insieme a qualsiasi creature del mondo nascosto. Magnus puntò lo sguardo sul Nephilim è in poche falcate lo raggiunse 
-Buon compleanno Alexander, allora ti piace la festa? Ci ho messo tutto il giorno ad organizzarla...- disse il figlio di Lilith
-Sei stato tu?- 
-Modestamente...- cominciò a dire Magnus, quando Alec lo fermò
- È fantastica... c'è di tutto- continuò vedendo il rinfresco vicino il bancone
-Mi conosci... quando c'è da organizzare una festa non bado a spese- rispose Magnus 
Alec continuò a guardarsi intorno e tutto era perfetto, dalle decorazioni alla musica 
-Vieni...ti offro da bere- lo invitò Magnus e Alec accettò anche se non beveva. Gli sembrava brutto rifiutare l'invito di Magnus dopo tutto quello che aveva fatto per organizzare la festa.
 
I due arrivarono al bar e il barista gli chiese cosa poteva servirgli 
-due shot- rispose Magnus e in due secondi dopo i bicchierini erano bancone 
- A noi- disse Magnus ed entrambi mandarono giù il contenuto dei bicchierini 
-Ti va di ballare?- chiese lo stregone
-ma io non so ballare- rispose Alec 
-non importa- replicò Magnus con un sorriso. Portò il Nephilim al centro della pista e, prendendolo per i fianchi, inizió a muoversi seguendo la musica. Un brivido attraversò Alec quando sentì i loro bacini sfiorarsi. Alec, all'inizio rigido, inizió a lasciarsi andare allacciando le braccia al collo dello stregone. Si dimenticò di tutto quello che aveva intorno, dei demoni, della legge, di suoi amici, di Jace...
Vedeva solo Magnus, e in quel momento, era tutto per lui. Appoggiò la fronte su quella dell'altro e iniziò a sorridere. Gli tornò in mente il bacio che si erano scambiati al suo matrimonio e si trovò a bramare le labbra dello stregone. Chiuse gli occhi e fece un respiro, per poi appoggiare le labbra su quelle di Magnus. Smisero di ballare cominciando ad approfondire il baciò. Magnus prese il viso del ragazzo tra le mani e, dopo avergli lasciato in ultimo bacio a stampo, gli sussurrò 
-andiamo via da qui- e Alec lo seguì 
Il figlio di Lilith aprí un portale e si trovarono nel suo loft. Magnus prese il viso di Alec tra le mani e, premendo il ragazzo contro il muro, iniziò a lasciargli caldi baci sul collo nei punti dove la pelle era più sensibile. Dalla bocca di Alec uscirono gemiti di piacere e, per evitare che lo stregone si allontanasse, infilò le dita nei passanti dei jeans e inarcò la schiena eliminando così la distanza tra di loro. Non si era mai sentito così bene, i baci di Magnus delicati ma allo stesso tempo decisi, gli facevano perdere la testa. Lo stregone cominciò a lasciargli dei baci su tutto il collo, dietro l'orecchio, sulla mandibola salendo piano verso le labbra
-non credi che dovremmo parlarne?- chiese Alec tra un bacio e l'altro 
-non adesso- gli rispose l'altro trascinandolo in camera da letto. Magnus andò avanti a baciarlo, intreccciando la sua lingua a quella dell'altro, Alec fece qualche passo indietro fino ad arrivare ai piedi del letto sul quale cadde dolcemente, trascinando con se lo stregone. Magnus gli sfiló la maglietta e iniziò ad accarezzargli il corpo tracciando i contorni delle rune, Alec gli sfiló la giacca e poi passò a sfilare lentamente i bottoni dalle asole baciando man mano ogni parte di pelle scoperta, accarezzandogli il petto scoperto che sentiva alzarsi e abbassarsi in modo irregolare. Ogni bacio bruciava sulla pelle dello stregone provocandogli brividi di puro piacere efacendogli sfuggire piccoli gemiti che le orecchie attente dello Shadowhunters colsero nell'immediato. Con mani inesperte e tremanti Alec andò a slacciare gli strettissimi jeans dello stregone che, per quanto mettessero in risalto il fisico slanciato dello stregone, trovama tremendamente scomodi. Con una intraprendenza a lui sconosciuta riuscì a insinuare le mani sotto la stoffa aderente fino ad accarezzargli in fianchi incredibilmente stretti e tonici, ma non si spinse oltre. Sollevò lo sguardo su quello felino di Magnus trovandoli già intenti a guardarlo e non poté fare a meno di arrossire, deglutí a vuoto cercando qualcosa da dire. Fu Magnus però a prendere parola 
-Direi che questi sono di troppo- sussurrò sullesulle sue labbra e con uno schiocco di dita fece sparire i pantaloni di entrambi. Ritrovatosi in mutante Alec arrossì violentemente scandendo un moto di tenerezza nello stregone 
-Non hai nulla di cui vergognarti Alec- passando le mani sul corpo muscoloso del giovane Shadowhunters - Sei bellissimo- disse facendo scontrare le loro labbra in un bacio appassionato. Sconvolto da nuove e forti emozioni, Alec si  lasciò coinvolgere dallo stregone in un vortice di passione: sentiva chiaramente l'erezione dello stregone scontrarsi con la sua ed ogni minimo movimento non faceva altro che aumentare l'eccitazione dei due. Alec si lasciò sfuggire dei gemiti acuti, più di quanto si aspettasse, scoprendosi più sensibile di quanto potesse ma immaginarsi, continuò ad accarezzare i fianchi dello stregone intimandogli di muoversi di più. La frizione tra i loro corpi lo stava facendo impazzire, ne voleva di più 
-Magnus- miagolò mordendosi le labbra
Gli occhi dello stregone divennero scuri per l'eccitazione e in un attimo accontentò la richiesta del più piccolo. Gli sfilò i boxer, ormai troppo scomodi per entrambi, e passo le dita sul suo ventre, poi sull'inguine e sull'interno coscia sul quale vi pose un bacio bagnato. I fianchi di Alec scattarono verso l'alto, inarcando la schiena e gemendo piano
-Magnus- balbettò in un gemito strozzato 
Il resto lo lascio alla vostra fantasia...
 
 
 
   
 
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