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Autore: ArrowVI    15/09/2022    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 15-2: Tesla Heiner [1-2]



"Non sei nessuno. Non vali niente. Non voglio vedere la tua faccia."

Quando nacque, in molti notarono una grossa forza latente dentro quel ragazzino. Fu proprio quello il motivo per cui Milutin cominciò a detestarlo, esattamente come fece con suo fratello Nikola.
Per qualche motivo, il fato decise che fossero proprio i suoi figli illegittimi a ereditare la sua forza. Per lui, quello fu un colpo che sarebbe mai riuscito a superare, e la sua rabbia non fece altro che aumentare quando venne a sapere che lo Spirito di nome Byakko avesse accettato un contratto con entrambi quei "bastardi".


"Quella forza sarebbe dovuta essere la mia!"
Era solito ripetere.

Grazie a quel potenziale, e al potere di Byakko, a Tesla fu permesso di entrare in una delle scuole di magia più prestigiose di Asgard. Un tempo un grosso palazzo imperiale, caduto in disuso quando il Conte che lo abitava venne arrestato per essere coinvolto nel mercato nero, venne trasformato in una scuola per i maghi più abili dell'Impero, un posto pensato con l'idea di rivaleggiare la Star di Avalon.

L'istituto "Himmel", che significa "Cielo".
Un luogo che avrebbe visto solo il meglio del meglio, dove l'élite di Asgard avrebbe potuto sviluppare le proprie abilità per dominare le classifiche in tutta Gaia.


Sfortunatamente per lui, Milutin ebbe piani differenti.
Non potendo impedire la sua ammissione all'istituto Himmel, appoggiata dal salvatore della Patria, Nikola Heiner, Milutin si assicurò che la vita scolastica di Tesla fosse la più miserabile possibile.

Milutin si assicurò di ricattare Tesla: se non avesse seguito i suoi ordini, avrebbe tolto il cibo e il denaro di sua madre, le avrebbe distrutto la casa e sbattuta di nuovo in mezzo alla strada "come la cagna che era un tempo".


Non potendo rifiutare, Tesla fu obbligato ad accettare.
A quel tempo Nikola non si trovava ad Asgard, e non ci fu nulla che Tesla avrebbe potuto fare per proteggere la madre.


La sua richiesta venne accettata, ed entrò a far parte dell'Istituto Himmel pochi mesi dopo.
Grazie alle raccomandazioni di Nikola, Tesla venne accettato nella classe migliore dell'istituto... Purtroppo, però, quello che Nikola sperava sarebbe diventato un trampolino per Tesla che gli avrebbe permesso di mostrare a tutti le sue abilità si rivelò essere una trappola studiata dal padre per buttarlo nel fango e distruggere la sua immagine.



La classe in cui entrò quel giorno fu la classe con cui avrebbe dovuto trascorrere i suoi prossimi cinque anni. Era composta dall'élite di Asgard, membri della nobiltà e figli di soldati di alto rango con abilità ben fuori dal comune.
Tra tutti, l'unico a spiccare fu Tesla: conosciuto in tutto l'impero come uno dei "due figli bastardi dell'Imperatore", e "il fratello del Salvatore dell'Impero". Molti ebbero grosse aspettative nei suoi confronti, proprio a causa delle raccomandazioni da parte di suo fratello... Ma, a causa delle minacce insidiose e silenziose di Milutin, Tesla non ebbe mai il permesso di mostrare quali fossero le sue vere abilità.

Le aspettative che tutti ebbero nei suoi confronti andarono rapidamente in frantumi, quando al primo esame Tesla ottenne un risultato a malapena valido per non essere espulso.

"Non hai il permesso di mostrare le tue vere abilità."
Fu l'ordine di Milutin.

"Dovrai ottenere sempre risultati mediocri."
Lo scopo di Milutin era semplice ed efficace. In quel modo sapeva che avrebbe rovinato irreversibilmente la reputazione del ragazzo e quella del fratello, che lo raccomandò con grosse parole agli insegnanti di quell'istituto. 


In tutti gli esami del primo anno, Tesla ottenne sempre risultati nella media. Per i suoi compagni, e per i suoi insegnanti, quello davanti a loro non era un membro dell'élite di Asgard... Era un ragazzo qualunque che, grazie al fratello, era riuscito a infiltrarsi in una scuola eccelsa per sfruttarne il nome e avere un futuro garantito.

Ben presto, Tesla cominciò a essere odiato dalla sua classe, e sbeffeggiato perfino dai suoi insegnanti.

"Ad Asgard l'unica cosa che importa è la tua forza"
Furono le parole di Nikola.

"Se sei forte, sarai rispettato. Se sei debole, sarai schiacciato. Purtroppo, questo è come funziona l'impero... E non ha intenzione di cambiare."


Milutin si assicurò che Tesla, davanti agli occhi di tutti, risultasse debole. Togliendogli la possibilità di andarsene o di mostrare la sua vera forza.


"Non sarai nessuno. Non puoi cambiare classe, non puoi abbandonare l'istituto. Finirai gli studi, quindi assicurati di non prendere voti troppo bassi per essere espulso. Non potrai rispondere ai tuoi compagni o gli insegnanti. Questo è ciò che voglio da te. Questo è ciò che tu e tuo fratello vi meritate per avermi messo così in imbarazzo."



"Siete feccia."



La rabbia di Tesla continuò a crescere dentro il suo petto sempre di più, senza possibilità di essere esternata. 
L'odio verso suo padre seguì a ruota, ma non fu in grado di opporsi al suo volere. Essendo l'imperatore, aveva controllo totale su ogni cosa. Se avesse mostrato la sua vera forza, chissà cosa sarebbe successo a sua madre.
Se avesse migliorato i suoi voti, avrebbe perso tutto.

Non trovando alcuna via d'uscita da quel tunnel oscuro, il ragazzo continuò i suoi studi per quel primo anno, evitando di essere espulso per un pelo e seguendo le istruzioni del padre alla lettera. I suoi compagni cominciarono a prenderlo in giro, e gli insegnanti voltarono lo sguardo.
Il secondo anno, però, fu quando tutto cominciò a cambiare.



Fu quando un nuovo studente si trasferì nella sua classe che tutto cambiò in un istante.
Era una ragazza molto conosciuta nell'Impero. Una maga dalle doti impressionanti che sarebbe sicuramente diventata qualcuno d'importante, in futuro.
Figlia unica di una famiglia di nobili seconda solamente all'imperatore, abile manipolatrice dell'acqua.


"Il suo nome è Eva Hauser."
Aveva un sorrisetto divertito in volto, uno sguardo che sembrava dire "siete tutti inferiori a me".
I suoi capelli corti a caschetto, azzurri, occhi del medesimo colore. Indossava abiti molto costosi e rifiniti, una collana e un braccialetto con lo stemma dell'istituto stampato su di esso.


Conosciuta in tutta Asgard anche grazie al suo aspetto, era diventata anche la modella che prestò la sua immagine per un popolare giornale.
In realtà, dietro quel suo aspetto, si nascondeva una personalità marcia fino al midollo che impersonava perfettamente quale fosse il credo di Asgard, a quel tempo.

"La forza è rispettata. La debolezza viene schiacciata."
Le parole di Nikola erano perfette per lei.

Per Eva, quella era una legge assoluta. 
Quella classe era composta dall'élite di Asgard, e lei si trovava nel punto più alto. Tutti erano sotto di lei, nessuno escluso, ma fu in grado di accettarli perché sapeva che lei fosse l'eccezione e che loro fossero comunque persone degne di nota.

Quando realizzò che Tesla fosse nella sua stessa classe, all'inizio sembrò interessata. Si domandò quale fosse il livello del fratello di "Blau Donner" [Tuono Azzurro].
Rimase visibilmente scioccata quando vide i suoi voti. All'iniziò pensò che fosse uno scherzo, ma ben presto vide anche quali fossero le sue abilità pratiche e non fu in grado di nascondere la sua frustrazione.


Lei era l'apice di Asgard: la maga più abile di tutto l'impero, élite tra l'élite... Non riuscì a comprendere per quale motivo qualcuno "debole come lui" si trovasse nella sua stessa classe.
Fu proprio per quel motivo che Tesla si tirò addosso, senza averlo mai voluto, l'odio di quella ragazza che trasformò quel secondo anno in un inferno.


"Sei spazzatura."
"Perché devo essere obbligata a condividere la mia aria con qualcuno come te?"
"Fai un favore a entrambi, sparisci dalla mia vista e lascia l'istituto."

Nonostante tutto, però, Tesla rimase in quella classe e i suoi voti rimasero mediocri anche nella prima metà del secondo anno. Questo non fece altro che far imbestialire Eva ancora di più.

Fu in quella seconda metà che Eva decise di dare il peggio di se.
Non riuscendo più ad accettare il fatto che Tesla si trovasse nella sua stessa classe, decise di fare tutto quello che fosse in suo potere per obbligarlo ad andarsene.

Rigò i suoi banchi, tagliò la sua sedia, tirò fuori i suoi libri e i suoi quaderni dalla finestra, distrusse tutti i suoi appunti e si assicurò di fargli fare bagni freddi ogni volta che metteva piede dentro e fuori dalla sua classe.
Per quanto volesse farlo, Tesla non fu in grado di rispondere nulla. In silenzio, a causa delle minacce del padre, fu obbligato a subire la rabbia di Eva senza potersi difendere.
Più volte le chiese gentilmente di smettere, ma ogni volta quella ragazza rispose la stessa cosa.

"Puoi andartene."
"Fino a quando rimarrai qui dentro, mi assicurerò di trasformare la tua vita in un inferno."

"I deboli come te... Non riesco a sopportarli."

Gli insegnanti ignorarono quel comportamento... Sia perché non avevano intenzione di fermare la ragazza, sia perché la sua influenza e potenza monetaria era così elevata che avrebbe potuto comprare l'intero istituto per conto suo e avere abbastanza soldi da parte per comprarlo una seconda volta.


Per mesi Tesla fu obbligato a subire senza alcuna possibilità di reagire, e giorno dopo giorno il comportamento di Eva si fece sempre più tossico e crudele.
Nessuno lo aiutò, e suo fratello non sarebbe tornato ad Asgard ancora per un bel pezzo.

Era solo, vittima di un sistema che voleva schiacciarlo, vittima di un pensiero che premiava solo i forti e distruggeva i deboli. Fu in quegli anni che comprese perfettamente per quale motivo Nikola mostrò un odio profondo verso la monarchia Asgardiana.


Un giorno però, durante la seconda metà del secondo anno, venne annunciato un torneo speciale dove gli studenti delle classi migliori avrebbero mostrato le loro abilità davanti ai nobili, e all'imperatore, di Asgard. 
Per tutta la classe quella fu una notizia fantastica... Tranne per Tesla.

Quella sarebbe stata la chance migliore per Milutin di rovinare la sua immagine per sempre, davanti a tutto l'impero.
Se si fosse presentato a quel festival, non avrebbe avuto alcuna chance di uscirne incolume. Sapeva, però, che Milutin non gli avrebbe mai permesso di tirarsi indietro.

E infatti, le sue preoccupazioni vennero confermate quando suo padre gli obbligò di partecipare al festival.
Tesla si ritrovò davanti a un muro insormontabile, che avrebbe distrutto per sempre la sua reputazione... E macchiato anche quella di suo fratello. Più volte pensò di mandare al diavolo il padre e mostrare quale fossero le sue vere abilità, ma alla fine non ne fu in grado.


L'affetto e la preoccupazione per la madre era ciò che gli impedì di farlo.
Venne scelto per prendere parte all'incontro dimostrativo prima dell'inizio del festival, dove avrebbe partecipato ad uno scontro uno contro uno con uno dei suoi compagni di classe per dare inizio al festival.

Sapeva che fosse stato scelto solamente per essere ridicolizzato, e le sue preoccupazioni vennero confermate ancora una volta quando venne scelto il suo avversario...

Fu Eva a offrirsi come volontaria.
E aveva ogni intenzione di distruggerlo davanti a tutto l'impero...


...O, per lo meno, questo era quello che Tesla pensò.
A sua insaputa, quel festival avrebbe cambiato per sempre la sua vita.


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Fine del capitolo 15-2, grazie di avermi seguito e alla prossima!




 

   
 
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