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Autore: terryoscar    22/09/2022    5 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Non arriveremo mai ….
 
Sono passati due giorni da quando Charles è rimasto ferito, finalmente Lasonne ha dato il suo consenso a riprendere il viaggio, a condizione che Charles resti sdraiato in carrozza, su dei comodi cuscini. Finalmente siamo ripartiti, inizio persino a dubitare di arrivare in tempo per festeggiare degnamente, almeno per come lo intendo io, il nostro primo anniversario di matrimonio. Anche se temo che mio padre mi stia preparando qualche brutto tiro .... ha mandato alcune missive a Collegno, ha confabulato con Nanny e con mia madre. La cosa inizia a preoccuparmi!
Ora sono in carrozza proprio con le due complici, magari riesco a scoprire qualcosa al riguardo, mentre Sophie è qui tranquilla che gioca con una bambolina cucina da Nanny.
 
 
"Oscar come ti senti? Hai ancora la nausea?"
"No, Madre, mi sento davvero in forma! Anzi ... avrei voglia di fare un bel duello!"
"Ma cosa dici? Ma ti rendi conto di ciò che dici?!"
"Certo!! Un bel duello con Andrè!! Mi ci vorrebbe proprio ..... e Voi Madre? State bene?"
“Si, certo! ..." Sorrido mentre penso che non permetto a mio marito di dividere il giaciglio con me.
"Uhm ...  e ditemi .... l'altro pomeriggio ..... cosa avete confabulato ..... voi tre?!" Aggiungo indicando mia madre e nanny, sedute davanti a me.
"Chi?! Noi!? Ma nulla! Ma a cosa ti riferisci?"
 
Vedo mia madre un poco imbarazzata, anche se sorride, di quel suo sorriso così tranquillo e rassicurante. Chissà se anche Sophie troverà il mio sorriso rassicurante?
 
"Nulla? Eppure vi ho visti, confabulare! Che vi sia ben chiaro, a tutti, non voglio nessuna festa a sorpresa! Voglio solo arrivare e passare una bella e tranquilla giornata con MIO marito, solo io e lui ..."
Volgo lo sguardo verso Beau, che sembra guardarmi male, e Sophie che mi fa una smorfia.
"Vabbè .... magari non proprio solo io e lui .... almeno non per tutto il giorno. Ecco!" aggiungo come a voler rassicurare mia figlia ed il mio cagnolino.
 
Possibile che questi due abbiano capito tutto?
 
"Ma stai tranquilla!" sussurro mentre alzo la tendina del finestrino e vedo le prime case. "Finalmente questa sarà l'ultima tappa e poi finalmente saremo arrivati!"
Guardo fuori dal finestrino, riconosco il luogo, siamo ad Avigliana, la città dei due laghi, ai piedi della Sacra di San Michele. Magari mio padre potrebbe andarci in pellegrinaggio .... per il suo François!
"Si ..... l'ultima tappa, per domani sera dovremmo essere al castello! Vedrai Nanny, ti piacerà!" Aggiungo rivolta alla mia cara Nanny.
"Voi ci siete stata Madame Marguerite?"
"Si, tra una gravidanza e l'altra, nei primi anni di matrimonio. Quando Augustin era perdutamente innamorato e mi ricopriva di attenzioni! Fiori, carezze, cioccolatini, vizi di ogni genere! Te lo ricordi, Nanny?!"
"E come potrei dimenticarlo? Augustin era pazzo di Voi! ... Beh, anche adesso! Lui vive per voi."
“Si ma ...... non è più come un tempo ...." Rispondo smarrita nei miei ricordi. "Da un certo punto di vista, meglio così! Era dolce, premuroso e tutto il resto .... ma anche asfissiante con la sua ricerca dell'erede maschio!! Si era messo in testa delle cose assurde! Ricordi Nanny? Il cibo? I vestiti? E anche ..... quando ha fatto spostare tutti i mobili della nostra stanza?!" Sorrido al ricordo di tutto quello che Augustin ha combinato.
"Come potrei dimenticare! Ah ah ah ah ... Augustin era fuori di testa! Ah ah ah ... Anche se a dire il vero non è che adesso si sia dato una calmata!"
"Beh, credo che almeno non dia più credito a certe letture ..." Rispondo mentre ricordo un certo libro pieno di sconcezze!
 
Sono perplessa per le parole di mia madre, domando timidamente: "Ma ... come sarebbe che ha fatto spostare i mobili? ... Io ... davvero non capisco! Perché?"
 
Osservo mia figlia, così bella, dolce e con uno sguardo tra il curioso e lo smarrito.
 
"Oscar .... tuo padre si era messo in testa che per .... produrre, come dice lui, un maschio.....i mobili dovessero essere messi in una maniera ben precisa .... e anche tutto il resto!! Almeno questo a te e André è stato risparmiato!" rispondo sorridendo, un poco persa nei miei ricordi.
"Cosa?!" Arrossisco ma poi scoppio in una sonora risata. "Ah ah ah ... no! Mio padre non si smentisce mai! Ah ah ah ... Almeno ditemi chi è nata!"
"Tu!! Sei nata tu, Oscar!!!"
"Ah ah ah ... Ora capisco perché mi ha allevata come un maschio! Ah ah ah ...." osservo la mia piccola Sophie, mi guarda con gli occhietti vispi mentre Beau è seduto sui miei piedi. "Hai sentito Sophie? Tu sei nata da un maschio mancato! Ah ah ah ..."
"Oh, ma cosa dite voi due!!!"
Sento la voce di Nanny, allegra, mentre brontola.
"In effetti Nanny.....tra Oscar e André.....Sophie combinerà tanti guai, con due genitori così!!"
Mia madre ed io ridiamo divertite. "Ah ah ah ..."
“Oh, ci stiamo fermando. Credo che siamo arrivate alla locanda!"
"Ma no Madre, siamo ancora in campagna. Ma perché ci siamo fermati?"
Guardo fuori dal finestrino e sussurro: "Non saprei ..."
"Vado a vedere, Madre!"
Rispondo mentre scendo dalla carrozza veloce, seguita da Beau.
 
 
 
Arresto il passo del mio Hannibal e dico a mio fratello: "Armand, ho bisogno di una breve sosta .. Avrei voluto trattenerla fino alla locanda ma non ne posso più!"
"Augustin....sarà l'età!! Ah ah ah! Vuoi che ti accompagni?!"
"Forse scappa anche a te e non vuoi ammetterlo?"
"A me? Diciamo che ne approfitto....ecco!!"
"Ah ah ah ... Su forza andiamo!"
"Andiamo!!" Rispondo mentre scendo di sella e porgo le briglie a Alain. “Certo che vent’anni fa non avevo queste necessità impellenti!”
“Nemmeno io, Augustin!”
“Eh caro fratellino, gli anni passano!”
“Già … ed io ho perso tanto tempo.”
“Su, su … non diventiamo tristi e godiamoci la famiglia! … Bene, andiamo!” poi dico ad Alain: “Tieni i cavalli, noi torniamo subito!! Chiaro Alain?"
"Sissignore!" vedo il vecchio pazzo allontanarsi con il fratello, non resisto e dico a gran voce: "Eminenza, guardate le spalle del Generale, sapete alla sua età ha bisogno di protezione! Ih ih ih ..."
Mi volto alle parole di Alain e rispondo stizzito: "Saisson, non sarai mai un buon attendente!! Sei e resti un....un.....bah, lasciamo stare!!"
"Ma io sono solo un povero soldataccio in cerca di pace ed è per questo che ho Vi ho chiesto di prestare servizio presso la Vostra famiglia! Ih ih ...."
 
 
Mi avvicino ad Alain mentre vedo mio padre allontanarsi a passo deciso seguito a poca distanza dallo zio Armand.
 
"Cosa sta succedendo Alain?"
"Ecco ... Vostro padre ha un bisogno impellente da espletare. Se volete approfittarne anche Voi, Comandante!"
"Ah....e non poteva attendere? Starà invecchiando ...." Aggiungo mentre arriva André.
Mi avvicino a mia moglie, domando: "Oscar, cosa succede? Perché ci siamo fermati?"
"Pare che mio padre e lo zio abbiano un bisogno impellente!! Vorrà dire che li attenderemo....o hai anche tu  una necessità urgente?"
 
Ascolto divertito il diavolo biondo e dico: "Ma la gravida in questione siete Voi, Comandante, non il capitano! Ah ah ah ...."
"Gravida? Non sono mica una mucca, io!!! Non ti permetto certe libertà!!"
Vedo il diavolo biondo fulminarmi con lo sguardo, mi metto sugli attenti e ribatto sarcastico: "Avete ragione! Siete una donna!"
"Sono il tuo superiore!!! Se osi ancora mancarmi di rispetto ti mando a spalare letame!! Sappilo!!" Sbotto offesa mentre d’istinto incrocio le braccia al petto.
"Rilassatevi! Pensate al piccolo François!"
"Non è cosa che ti riguardi, Alain! Chiaro?!"
"Ma io lo dico per il piccolo!"
"Ancora una parola e per te saranno guai!!"
BAU BAU BAAAUUUUU
"Bravo Beau, azzannalo ad una gamba!"
"Eh no, no!" Protesto mentre mi allontano.
 
Vedo Beau inseguire Alain, saltare e afferrare i suo pantaloni all'altezza del sedere. Poi uno strappo, Beau cade a terra, sulle sue zampette, e torna tutto trionfante vero di me mentre osservo il deretano di Alain ben in mostra: Beau gli ha strappato pantaloni o coulottes!
"AH AH AH AH !! Bravo Beau!! Sei un tesoro! Ah ah … il mio cagnolino mi da molte soddisfazioni!”
 
 
 
“Augustin, se non ti dispiace ne approfitto anche io!” Mi allontano di qualche passo e inizio a trafficare nei pantaloni.
"Si .... fai pure ... ma stai un poco più lontano, sai io la faccio  molto in là!! Ih ih .... ti ricordi quando da ragazzi facevamo a gara a chi la faceva più lontano?!"
"Ih ih ... Certo che lo ricordo! ... Augustin ..." abbasso i pantaloni. "Posso farti una domanda intima?"
"Provaci ......" rispondo sibillino mentre inizio ad espletare i miei bisogni. “Certo che la faccio ancora ben lontano! Ih ih ih …”
"Anch'io! Ah ah ah .... mi dispiace Augustin ma ho vinto!"
"Ah no!!! Io l'ho fatta più in là!! Ih ih ih!"
"Ma va! Ah ah ah ..."
"Certo, guarda meglio!! Ih ih ih!!" Finisco di fare il mio bisogno tutto fiero, alla mia età ho ancora un bello spruzzo, e inizio a risistemare l'attrezzatura quando sento dei rumori alle nostre spalle.
"Cosa c'è, Augustin?"
"Shhh ... sento dei rumori ...." sussurro piano mentre chiudo la patta dei pantaloni.
 
Mi giro di scatto, vedo tre uomini circondarci, sono armati di bastoni e coltelli.
 
"Accidenti, presto Armand, prendi la tua spada!" Urlo mentre estraggo la spada dal fodero e mi preparo a difendermi.
"Ma io ... sono disarmato ..."
“Come sarebbe a dire? Ma sei matto?!" domando esasperato, ma perché mio fratello è così sciocco?
 
Uno dei malfattori ordina: "Assaliamoli! Dobbiamo portargli via tutto!"
"Guarda che abiti indossano! Sicuramente sono nobili!"
Il terzo ribatte minaccioso: "Spero che abbiano un bel gruzzoletto." guardo le nostre vittime e dico sarcastico: "Tirate fuori il gruzzoletto se volete portare la pelle a casa!"
Il Generale ribatte: "Venitelo a prendere, se ne siete capaci!" Rispondo arrabbiato mentre i tre malfattori ci assalgono. Armand purtroppo ha subito la peggio, disarmato. Io cerco di tenere loro testa ma sono da solo contro tre briganti armati di bastoni.
Inizio a battermi, spero davvero che non vedendoci tornare, Oscar, Andrè e qualche altro soldato vengano in nostro soccorso. Oscar no, spero che non venga, ne va del mio François ...... distratto dal mio pensiero non mi accordo del bastone che un malfattore mi lancia contro, colpendo il mio augusto didietro.
"AHHHH MALEDETTI!" Reagisco con una stoccata, avanzo, ho la meglio, vedo Armand colpire a pugni il suo avversario, ma sono in troppi, un malvivente lo afferra di schiena, lo blocca, gli torce un braccio e digrigna: "Se non vuoi che te lo spezzi, dammi tutto ciò che hai!"
 
 
 
Osservo mio marito, inizio ad essere preoccupata, mio padre ci sta impiegando troppo tempo. "Andrè, non sono affatto tranquilla, meglio andare a vedere! Vieni con me .... ed anche tu, Alain!"
"Volete davvero andare? Possibile che quei due poveracci non possono espletare i loro bisogni?! ... Mah!"
"Certo che voglio andare!! Si tratta di mio padre e mio zio ..... muovetevi voi due!! ED anche tu Beau, forza cerca mio padre!"
"Ma Comandante ..... ho il sedere di fuori! Fatemi almeno cambiare!!"
“Tranquillo! Nessuno ti guarda! ... Muoviamoci!"
 
Osservo mia moglie allontanarsi a passo spedito verso il folto della vegetazione, preceduta dal nostro Beau. La seguo a passo spedito con la spada già in mano mentre Alain mi rincorre. Beau annusa, sembra seguire una pista ben precisa. Decisamente è un ottimo cane da caccia!
 
 
 
 
Mentre il mio complice continua a picchiare il più vecchio ormai disarmato, con tono minaccioso dico alla mia vittima: "Tira fuori il denaro e poi voglio i tuoi vestiti, forza!"
"I vestiti? Ma .... ma ...... "
 
 
"Muoviti Andrè, sento delle voci!! Veloce!!" Dico iniziando a correre dietro a Beau. Arrivo in una piccola radura e vedo mio padre e mio zio a terra, sopraffatti da diversi uomini armati di bastoni.
"Ehi Voi! Andatevene immediatamente o saranno guai!!"
Uno dei malviventi dice all'altro: "Guarda che abiti indossano questi! ... Ehi Voi, dateci tutto, soprattutto le monete!"
Sento Andrè raggiungermi, Beau si lancia davanti a mio padre ed afferra il braccio di uno degli assalitori, piantando i denti nella carne, in difesa di mio padre.
Mi lancio a spada sguainata contro l'assalitore mentre vedo Andrè e Alain occuparsi di altri due.
Sento i denti del quadrupede affondare nel braccio, urlo: "AHHH … MALEDETTO CAGNACCIO!"
"Bravo Beau!!" Mi avvicino mentre Beau molla la presa e salta a terra, davanti a mio padre, ed io con la spada ferisco la mano destra di quest'uomo, in modo che non possa riprendere in mano la spada che rimane a terra.
"Vattene o giuro che il prossimo colpo sarà per un'altra parte!!"
"Ehi ma questo omuncolo gracilino è un diavolo!"
Tra un pugno  e l'altro Alin ribatte: "Sei arrivato tardi, solo io posso chiamarla diavolo ... diavolo biondo!" Colpisco con forza un secondo uomo.
"Oscar, fai attenzione!" Urlo a mia moglie, non vorrei che le succedesse qualcosa, ora che è in dolce attesa. La vedo voltarsi, sorridere e risponde: "Un poco di movimento ci voleva proprio Andrè! E poi quest'uomo è già disarmato .... ci ha pensato Beau a lui! Ah ah ah ah ah!!"
Vedo mia figlia battersi come una belva, sono preoccupato, mi libero dalla stretta del malvivente, afferro la mia spada che è caduta al suolo e corro in aiuto di Oscar. Il malvivente attacca mia figlia, mi intrometto tra i due, l'allontano, urlo: "VA VIA! A LUI CI PENSIAMO NOI! VIAAAA ..."
"Ma Padre!! Siete ferito! E poi, io non ho bisogno di aiuto!" Rispondo mentre con un paio di colpi precisi mi libero del brigante. Un poco di movimento mi ci voleva proprio!! Come sono felice.
Sono fuori di me per le parole di mia figlia, con una stoccata precisa disarmo il primo e il secondo malvivente mentre Armand ormai ha avuto la peggio, è stramazzato al suolo per via dei pugni e calci che ha ricevuto. Poi urlo: "ALAIN ... NE SONO RIMASTI ALTRI DUE! A LORO PENSATECI TU E ANDRE', IO PORTO VIA MIA FIGLIA!"
"Sissignore!"
"Un accidente! Io resto qui!! O volete forse privarmi di un poco di divertimento?!!" Rispondo mentre con pochi colpi vedo Andrè e Alain liberarsi dei restanti malviventi.
Afferro per un braccio mia figlia e zoppicando la porto via, digrigno: "Vuoi capire che sei una femmina gravida?!" all'improvviso sento qualcuno alle spalle, non faccio in tempo a girarmi che sento un forte calcio nel didietro e mi ritrovo a terra indolenzito.
Vedo mio padre a terra, mi volto e con la spada taglio la cintura dei pantaloni di questo rozzo villano che lo ha oltraggiato.
"Ah ah ah ah ...... vattene prima che decida di tagliarti anche il resto degli abiti!"
In men che si dica, mi ritrovo senza niente, istintivamente mi porto le mani davanti e sussurro: "Ma tu chi sei? Maledetto!"
"Sono la prima lama di Francia! Sparisci!!" Rispondo decisa mentre guardo con il mio famoso sguardo glaciale il malcapitato che cerca di coprire le sue vergogne!
"Ah ah ah ... Comandante siete un diavolo! Ah ah ah ah ..... "
"Grazie ...." Rispondo sorridente.
Mi volto verso mio padre, lo osservo mentre è seduto a terra, dolorante, con Beau vicino a lui che lo lecca in volto, con la sua lunga lingua, credo in un gesto di consolazione.
"Padre, Vi serve aiuto?!"
"Ahi ... tutta colpa di quello sprovveduto di Armand! ... "
"Ma Padre ....cosa avrà mai fatto lo zio? E' li a terra, dolorante quanto Voi ..... e disarmato! Perchè è disarmato?!"
"Cosa ha fatto?! Non aveva con se nemmeno uno stiletto! ... Ahi ahi ... Continua a ragionare come un prete: la sua unica arma è il Rosario anziché una pistola o spada! ... Povero me! ... La prossima volta che avrò un bisogno impellente, mi porterò dietro Alain! Ahi ahi .... non riesco nemmeno ad alzarmi ..."
"In effetti ...... avreste dovuto accompagnarvi meglio! Detto ciò, volete aiuto?" Poi con la coda dell'occhio vedo l'ultimo assalitore, con le braghe calate, cercare di allontanarsi in silenzio.
 
Sento dei passi alle mie spalle, è Andrè che si avvicina e sfiora appena la mia mano con la sua, mi affianca, mi volto verso di lui e lo vedo sorridermi, del suo sorriso dolce e rassicurante, mentre le nostre mani si sfiorano appena, un tocco leggero e morbido. Gli sorrido di rimando, felice.
 
 
Vedo le nostre vittime allontanarsi, certo che li abbiamo conciati male ma che rabbia, non siamo riusciti a portare via nemmeno i loro vestiti! Grunt ...
 
 
"Oscar, non riesco ad alzarmi .... mi hanno dato il colpo di grazia ..."
Vedo mio suocero sofferente, mi avvicino e dico: "Signore, Vi aiuto, appoggiateVi a me!"
Alain si avvicina e continua: "Da solo non puoi farcela, il Generale non riesce a muoversi. André ti dò una mano."
 
Da lontano sento una voce flebile, è quella di mio fratello. "Ed io? Mi lasciate a terra in queste condizioni? ... Coff ... coff ... non riesco a muovermi..."
Ribatto stizzito: "E' tutta colpa tua se siamo finiti così!"
 
Osservo la scena, tra mio padre e mio zio non so davvero chi stia peggio. "Alain, vai ad aiutare mio zio, a mio padre penseremo Andrè ed io ..... con l'aiuto di Beau!" Aggiungo le ultime parole mentre vedo Beau accoccolarsi contro mio padre.
"No, tu no! Non puoi farcela! .... A me ci penserà André!"
 
Possibile che mia figlia non capisca che è una donna gravida? Lei deve custodire il mio François, la prossima generazione dei Jarjayes!! Accidenti!
 
"Si .... certo Signore .... però magari ......" Cerco di tirare su mio suocero, Oscar mi aiuta tra i brontolii del generale.
"Padre! Se non la smettete di lamentarvi ci penserà Beau a farvi alzare!! Con un bel morso!"
"Preferisco un morso del cagnaccio anziché il tuo aiuto! Ma quando ti renderai conto che aspetti un figlio? ... Il mio erede! ... Dai André muoviamoci! Non vedo l'ora di arrivare a destinazione!"
"Sgrunt .... siete un uomo impossibile! Beau, mordilo! Così Vi alzerete più in fretta!!" Ribatto scocciata mentre con fatica Andrè riesce a risollevare mio padre.
 
Alain si avvicina ad Armand e dice: "Coraggio Eminenza, alzateVi!"
“Ohi ohi ..... non ce la faccio Alain ..... ho male da tutte le parti, purtroppo!"
"Coraggio ... con tutto il rispetto ma dovreste imparare che un uomo deve girare sempre armato."
"Si si ..... hai ragione Alain .... ma io proprio non ci ho pensato! Non mi abituerò mai a certe cose, mai! Io non sono nato per le armi ..... è tutto inutile!"
Faccio una smorfia con il viso e ribatto sarcastico: "Dal momento che avete deciso di mettere su famiglia, dovete comportarmi come un uomo. Avete il compito di proteggere Vostra moglie e i Vostri figli. Che sarebbe successo se al posto del Generale ci fossero stati loro?"
"Hai ragione Alain, hai perfettamente ragione. Ma non sono abituato a girare armato! Anche se so usare le armi ..... proprio non riesco ad abituarmi! Ohi ohi .... povero me, che male che ho ...."
"Su ... andiamo, Cardinale!" Sussurro mentre si appoggia alla mia spalla.
"Ah no, Cardinale no!! Puoi chiamarmi Conte, Signore o Armand .... ma Cardinale proprio no!"
 
Sento la voce del cardinale, un poco stizzito. Per me lui resta il cardinale, c’è poco da fare!
 
"Come volete Eminenza."
"NO!!! Neppure Eminenza!! Alain ... ma allora lo fai apposta!!" Rispondo mentre per la rabbia riesco a rialzarmi.
"Benissimo! E così che Vi vogliamo! Visto che ce la fate a rialzarVi da solo?"
"Oh Signore, dammi la forza!" rispondo mentre ci avviamo a passo lento verso le carrozze.
 
Osservo mio padre e mio zio, sorrido ed aggiungo fintamente scandalizzata: "Almeno potreste finire di abbottonarvi i pantaloni!"
"Oh ma ... Oscar!!"
"Ma niente ..... Padre, vedete di ricomporvi!! O volete forse che mia sorella Joséphine Vi canzoni per i prossimi giorni?"
Rispondo con voce flebile: " ... Certo che non voglio!" con un braccio sono appoggiato ad André tento di sistemarmi con la mano libera, non ci riesco.
"Signore, se Vi appoggiate a Oscar proverò io a chiudere i bottoni"
 
Vedo Andrè un poco imbarazzato mentre mi guarda sorridendo.
 
"No, Oscar no! Lei è gravida e potrebbe risentirne. Cercherò di sostenermi!"
"E basta Padre!! Siete davvero impossibile!" Rispondo mentre mi avvicino e sorreggo mio padre anche contro la sua volontà.
"Forza Andrè, abbottona questi pantaloni e raggiungiamo le carrozze!"
"Si." Fronteggio mio suocero, è imbarazzato, lo sono anch'io ma chiudo i bottoni. "Ecco fatto Signore, adesso appoggiateVi a me!"
"Padre! Padre! Ma quante volte debbo dirti che devi chiamarmi così?"
"Oh, ma di cosa Vi lamentate Padre? Forse io non sono abbastanza come erede?! Ah ah ah … Ormai con Voi, padre non c’è altra soluzione…ah ah …”
 
"Anche nelle situazioni più difficile hai sempre voglia di scherzare." tiro su appena la testa, guardo mio genero e continuo: "Lo sapevo che il marito le avrebbe fatto bene: Oscar è meno acida e aggressiva!"
 
Sento la voce di Alain: "Avete ragione Generale! Finalmente il Comandante si è data una bella calmata!"
"Ma come vi permettete?!! Io non sono mai stata acida! E sono calma, calmissima!! Muoviamoci piuttosto!!"
"Calmati! Potresti fare del male al mio François!"
"Non è il Vostro François!! Che Vi sia ben chiaro, Padre!!" Rispondo mettendo una mano all'altezza del ventre.
 
Proteggerò mio figlio dalle grinfie di mio padre a qualsiasi costo!
 
"Il mio, il mio! E' l'erede del MIO casato."
"IO sono il Vostro erede!! E mio figlio sarà il MIO erede, non il Vostro!!" Rispondo furiosa mentre guardo mio padre dritto negli occhi. Poi sento come una fitta nel ventre, spalanco gli occhi, è solo un attimo.
"Oscar, cos'hai?!" sento la voce di Andrè.
"Nulla .... è passato. Ma mio padre dimentica che ho bisogno di tranquillità!"
"Io non dimentico niente, sono un padre MOLTO attento ed io ti ordino di stare tranquilla!"
"Siete Voi a farmi agitare!!" Rispondo sempre più furiosa mentre mi coglie un leggero capogiro. Mi appoggio ad un albero, prendo un respiro ed alzo lo sguardo. "Basta, non intendo ascoltarvi oltre, ne va della salute di mio figlio, MIO!!"
Mi raddrizzo su tutta la mia statura, i miei passi sono più veloci, la raggiungo e domando: "Oscar, figlia, come ti senti?"
"Male!! Ed ora lasciatemi!!"
"Male?! MALE?! Hai detto male?" urlo a squarcia gola tra i cespugli: " EDMOND! EDMOND CORRIIIII ...."
 
 
 
Sento in lontananza la voce del mio amico Augustin, vedo davanti a me mia moglie parlare amabilmente con Madame Marguerite.
"E adesso cosa starà mai accadendo?"
Osservo le figure avvicinarsi, Anna è accanto a me, sussurra: "Marguerite ma cosa è successo ai nostri mariti?"
Sento mio marito urlare il nome di Edmond. Decido di avviarmi verso l'origine delle urla, seguita da Madame Lasonne e consorte.
 
Osservo delle figure avvicinarsi,  riconosco mio marito, sussurro timorosa: "Armand ... Armand ... ma cosa è accaduto!? ... Oh mio Dio!" Corro anch'io  verso di lui seguita da mio figlio Carlo e il piccolo Augustin che stringo tra le braccia.
Sento mio figlio che mormora: "Madre, sono sicuro che mio padre le avrà prese nuovamente da qualcuno! Guardate ... è sorretto da Alain." Indico con il mio ditino mio padre, lo osservo per bene, è proprio un poco malconcio, con i capelli tutti spettinati, la camicia fuori dai pantaloni ed il gilet strappato. Sembra che abbia anche qualche livido in volto e qualche graffio.
"Oh, povero Armand!!"
Mi avvicino a mio marito, poso una carezza sul suo viso, sorrido mentre lo sento prendere una mano tra le sue.
"Anna ..."
Osservo mio padre e domando: "Chi Vi ha malmenato in questo modo? Forse lo zio Augustin?" osservo mio zio. "Però anche mio padre ve l'ha date! Ih ih ..."
"Carlo, i due anziani Jarjayes sono stati attaccati da alcuni banditi mentre erano intenti a fare i loro bisogni!! Ecco cosa è accaduto! E se non fossimo andati a cercarli li avrebbero uccisi!! Due incoscienti! Ecco cosa sono!!" Aggiungo agitata e furiosa. “E’ giusto che il piccolo Carlo sappia come va il mondo!”
"Oscar, calmati, ti prego!"
Le parole di mia figlia mi manda su tutte le furie: "Ehi un momento! IO non sono vecchio e tanto meno quello sprovveduto di Armand, visto che l'unico armato ero io!"
"Ma ci avreste lasciato la pelle!!! Andare in due, quasi disarmati, nei boschi!! Siete due INCOSCIENTI!!! Questa è la verità!!! … Eppure è una delle prime cose che mi avete  insegnato.  Padre, possibile che ve ne siate dimenticato?”
Mi sorreggo, tiro fuori la mia grinta e ribatto: "Io ero anzi sono armato, ho qui la mia spada! E’ Armand che era munito di breviario e rosario, non io! TZE’!"
"Certo certo ..... una spada contro cinque briganti!! Alla Vostra età!! Basta! IO ho l'incarico di occuparmi della Vostra incolumità! Da questo momento non farete un solo passo senza avermi avvisata!!" Rispondo fiera a combattiva mentre osservo mio padre dritto negli occhi, quando è troppo …. È troppo!
"Che?! COSA!? Ma sei impazzita? Sei tu quella di aver bisogno di scorta non io!"
 
Sento la voce grave del mio amico Edmond: "Ora basta! Devo vedere le Vostre ferite!" osservo i due malcapitati. "Tra i due non so chi sia il più grave! ... Rosy ... aiutami con i feriti! Serve acqua pulita, bende e medicamenti!"
"Subito Edmond!!"
 
"PADRE!! Forse Vi sfugge il dettaglio che le loro Maestà mi hanno affidato il comando del reggimento che Vi farà da scorta! Quindi IO devo sapere tutto!!!"
"Si, ma prima che tu aspettassi il mio François!"
"Questo non cambia la sostanza delle cose!" Guardo mio padre dritto negli occhi, senza abbassare lo sguardo. È una guerra la nostra!
 
Vedo mia nipote e mio fratello discutere animatamente, mi raddrizzo su tutta la mia statura, lasciando la spalla di Alain e sussurro indolenzito: "Fratello, nipote ... ricordatevi di essere padre e figlia! ... Nostro Signore non approva questo genere di atteggiamento. Augustin calmati! ... Oscar è preoccupata per te e tu nipote, hai ragione, quei malviventi erano in troppi e l'unico armato era Augustin."
"Oh....finalmente sento qualcosa di sensato. Però Zio, possibile che non abbiate ancora capito che DOVETE sempre essere armato? SEMPRE!!!! Dannazione!! Per colpa Vostra avete rischiato la pelle!!! Due incoscienti!!!! INCOSCIENTI!!!" Urlo arrabbiata.
 
"BOUUUU BOUUUUU .... Padre ... siete un disastro AHHHH BOUUUU dovete pensare come un soldato non come un sacerdote BOUUUUU ...."
"Ecco!!! Lo vedete? Persino il piccolo Carlo capisce più di Voi, Zio!! Ed ora scusatemi! Sono stanca, io!!!!"
Le parole di mio figlio e di mia nipote mi irritano non poco, rispondo stizzito: "Ho passato l'intera esistenza in un dannato seminario e non per mia volontà! Ma d'ora in poi, come ha detto Carlo, vi assicuro che mi comporterò come un soldato!"
 
Osservo sua eminenza, certo che finalmente ha tirato fuori l'orgoglio di questa famiglia di matti! Era ora! E pensare che si è pure sposato! Ih ih ih ...
 
Sento una sottile risatina di Alain e ribatto: "Si può sapere cosa hai da ridere?"
Sussulto, mi ricompongo e dico: "Nulla, nulla, Card ... ehm ... Conte!"
"Meglio così! ... Anna, Carlo, torniamo alla carrozza!"
"Ma caro hai bisogno di cure!"
"Non ho bisogno di nulla, sto bene! Augustin invece è ridotto davvero male, ha preso perfino un sonoro calcio nel didietro!" vedo il mio ultimogenito dimenarsi tra le braccia di Anna, lo prendo e dico: "Andiamo!"
 
"Bene, e uno forse avrà capito!! Ed ora Padre tocca a Voi!!! E muovetevi a farvi medicare!!! Voglio arrivare alla locanda, io!!!"
"Nemmeno io ho bisogno di cure! FORZA TROVIAMO UNA LOCANDA!"
"André, lascia mio padre, così magari si renderà conto che neppure si regge in piedi!! Accidenti a Voi!!! Siete .... siete... impossibile!!!"
 
Andrè mi osserva, indeciso sul da farsi. Poi annuisce appena e lascia mio padre.
 
Vedo mio padre prima barcollare e poi cadere. iI dottor Lassonne lo soccorre, e dice: "Alain, André, aiutatelo a sollevarsi!"
"Alain pensaci tu”"
"Si si André! Tranquillo!! Ci penso io!!"
Mi avvicino al vecchio pazzo, mi piego sulle ginocchia, gli offro il braccio e la spalla, sussurro: "Forza! Non vorrete che mio figlio non abbia in vita il suo padrino?"
"Sgrunt....povero me!! Sempre il mio didietro! Mi sono appena ripreso dal caprone Giosuele ..... non c'è pace per il mio didietro!!” cammino lentamente, questa volta sono tutto indolenzito e tumefatto. Sassoin mi sostiene contro la mia volontà ma riconosco che ha ragione, sono mal ridotto. Continuo a camminare a spalla quando sul nostro cammino ci imbattiamo con un caprone, sussulto, e con tono timoroso esclamo: "Oh no, Giosuele il caprone! Sassoin tira fuori la pistola e abbattilo! Subito!"
"Ma no Signore!!"
 
Vediamo Beau avvicinarsi al caprone, abbaiare ed obbligarlo ad allontanarsi dal generale.
 
"Bravo Beau!! Sei il mio adorato cagnolino!!" Poi mi si avvicina, mi guarda, mi annusa, si appoggia alla mia gamba, alza la sua, e mi bagna. "ACCIDENTI!!! MA PERCHE' FA I SUOI BISOGNI SULLA MIA GAMBA?"
"Ih ih ih ... Scusate se rido Generale ma io lo so perché, sapete ho avuto tanti cani ah ah ah ..."
"E quindi?!! Parla, muoviti!!! …. PARLA SASSOIN! SAPPI CHE SONO STUFO DEL SUO ... BISOGNO."
"Ah ah ... Vedete Signore, Beau lo fa perché è un modo per farvi capire che è lui che comanda e non Voi! Ah ah ah .... "
"COSA?!! DANNATO CAGNACCIO!!! ME LA PAGHERAI!!!!! QUI COMANDO IO!!!"
Continuo a sorregge il vecchio pazzo e ribatto: "A volte mi chiedo come facciate ad avere tanta forza eppure siete mal concio."
"Sassoin, sei o non sei un soldato?"
"Certo che si, Signore!! Ed uno dei migliori .... anche se ormai in congedo .... ih ih ih ih!" Risondo ridendo alla vista del caro Beau che guarda male il generale.
"Da come parli, non si direbbe! Un vero soldato non si arrende nemmeno in punto di morte! .... Ahi che male al fondoschiena!" alzo il capo e tra i cespugli vedo ancora il caprone far capolino, ordino: "Sassoin muoviti! Ho una certa fretta di arrivare."
"Certo Signore ..... se volete Vi prendo in braccio, così facciamo prima .... ih ih ih"
"Ma cosa dici imbecille!? Forza, cammina! Tzè povero tuo figlio, con il padre che si ritrova!"
Allungo il passo, mi rendo conto che il vecchio pazzo arranca, fatica a reggere il passo. Raggiungiamo la radura affiancati da Beau, mentre il Diavolo Biondo e gli altri ci hanno preceduto e stanno informando Madame Marguerite dell'accaduto. Quella donna è una vera santa! Con un marito così ....
Continuo a guarda il caprone, ho l'impressione che mi prenda in giro, mi guarda, si nasconde poi emette un suono acuto. Il mio braccio avvolge la spalla di Sassoin, ordino: "Muoviti!! Possibile che tu sia tanto lento?"
"Ma Signore ..... siamo arrivati!!!"
Aggiungo le ultime parole mentre vedo Madame Marguerite avvicinarsi preoccupata al marito.
"Augustin .... si può sapere cos'è successo?" Osservo preoccupata mio marito, evidentemente claudicante e ferito, nel corpo e nell’orgoglio.
"Cosa vuoi che sia successo!? ... Anzi sono stufo che a me, solo e soltanto a me, accadono certe cose! Ma dico, abbiamo tanta gente al seguito che capiti qualcosa anche a Sassoin!"
"Augustin!! Non si augura mai il male agli altri!! E adesso spiegami come hai fatto a ridurti così .... e a bagnarti tutti i pantaloni! Cos'è, forse ti sei fatto un bisognino addosso?!"
“Bagnato? Io?!! Ma no, certo che no!!”
Osservo meglio mio marito, sorrido ed aggiungo: "Sulla parte bassa dei tuoi calzoni! Scarpe comprese! Forse alla tua età non riesci più a .... a ...... bhe, avrai capito, no?"
"Ma che cosa dici?! Forse il viaggio troppo lungo ti ha stancata?"
"No, certo che no! Allora? Cosa ti è successo? Vuoi che Lassonne ti medichi subito o preferisci arrivare alla locanda? E poi ... puzzi .... puzzi di pipì!"
"Oh basta! Voglio andare alla locanda! ... Sassoin, voglio arrivare alla locanda!"
"Certo Signore .... se intanto voleste salire in carrozza, con Madame immagino .... e le altre Vostre donne ....." Rispondo sorridendo.
"Ahi .... vorrei ma non posso .... mi fa male troppo il ... fondoschiena. La locanda non è poi tanto lontana, andrò anzi andremo a piedi. Ohi ohi …. Che male al fondoschiena …. Povero me!!!”
"A piedi? Ma Signore ..... ci metteremo troppo tempo!! State tranquillo, Vi aiuto io a salire in carrozza!! Su, venite .... vedrete che faremo in un attimo! O forse .... avete paura delle Vostre donne?!"
"Ma cosa dici?! Ma hai inteso il mio problema? Non posso sedermi!"
"Ma se Vi ha già visto .... Signore, mi sembrate un poco confuso ..... allora, salite?!" Aggiungo un poco perplesso, che il generale stia invecchiando?
"HO DETTO DI NO! Sassoin, vuoi davvero mettere alla prova la mia pazienza? Salirò su un'altra carrozza!"
"Uhm ... e va bene, Vi porterò sulla vettura di madame Joséphine."
"Ma tu sei uno squilibrato oppure ti diverti sulle mie disgrazie?"
"Eh Signore .... forse preferite la carrozza di madame Giovanna Battista di Costigliole e delle sue bestiacce?! Ah ah ah ah!!"
"NO!! Tu sei un pazzo, un sadico. Se proprio debbo scegliere, preferisco viaggiare sulla vettura dell'imperatrice."
"Ah no, non è possibile. SE volete c'è posto in quella di Madame Monique de Girodelle ......" Sorrido soddisfatto, se c'è da fare un dispetto al vecchio pazzo io non mi tiro affatto indietro, anzi!
"Niente affatto! Viaggerò con l'imperatrice!"
"Assolutamente no! Madame Monique sarà perfetta per Voi, anche se non capisco perchè non vogliate viaggiare con Vostra moglie ..... temo proprio che Madame si offenderà!"
Guardo dritto negli occhi il mio sostenitore e digrigno: "Se non la smetti immediatamente, giuro che ti declasserò dal tuo incarico."
"Cioè .... mi sollevate dall'incarico di Vostro attendente?!!" Rispondo con tono sarcastico.
 
Sarebbe magnifico essere l’attendente di Andrè …. Ma questa fortuna è toccata a Gerard. Forse persino essere l’attendente del Diavolo Biondo non è poi tanto male …..
 
"Si, certo! Sarai il nuovo guardiano dei porci del mio palazzo!"
"Guardiano dei porci? Ma ...ma ..... vorrà dire che mi rivolgerò a Vostra figlia .... magari potrei essere il suo, di attendente! Mia moglie è già la sua cameriera personale .... sarebbe perfetto, non trovate?!"
"NO! Ancora una parola e diventerai il guardiano dei porci di palazzo Jarjayes!"
"Ed io andrò da Vostra figlia! Vedrete che lei mi aiuterà!!" Rispondo tutto fiero.
Mi scrollo dal braccio del mio attendente e dico: "Vai, vai ... intanto io raggiungo l'imperatrice, futura suocera di mia nipote Marie!" Borbotto mentre mi allontano. "Ma guarda che sfrontato ..."
"Ih ih ih .... vado Signore .... vado! Ih ih ih"
 
 
Claudicante, e con fatica, raggiungo la vettura di sua maestà, ordino al vetturino: "Metti la scaletta! Devo salire!"
"Sissignore! Subito Signore, come desiderate!!"
Poi vedo il vetturino scendere da cassetta, avvicinarsi alla porta e sistemare la scaletta.
"Prego Signore ....."
Busso con forza e dico a gran voce: "MAESTA', SONO IL GENERALE JARJAYES!"
"Generà .... Venite venite ......"
Osservo l'imperatrice, mangia con gusto un dolce, dico: "Maestà, sarò Vostro compagno di viaggio fino alla prossima locanda."
Sento uno strano odore provenire dal generale, lo osservo per bene ed aggiungo: "Generà .... ma Vuoi, puzzate!! No no .... il mio Gennerì deve stare nel pulito ..... state fora (fuori)  ... cumme (con me) non vi ci voglio!"
"Ma cosa dite Maestà?! ... Io viaggerò con Vuje (voi)... come Voi dite e non si discute! E poi se permettete è il principino che emana questo cattivo odore, non io!" mi sistemo sul sedile e mi siedo quasi sul fianco. "Ahi che male ... maledetti grunt!"
"Il principino profuma ..... site vuje a puzzà di piscio di cane ..... vuje! Non il mio Gennarino! E non osate contraddirmi!! FUORI DI QUA!"
"Niente affatto! Io non mi muovi di qui!" mi affaccio al finestrino e ordino: "VETTURINO, FA PARTIRE LA CARROZZA!"
"Signore .... io obbedisco solo a sua Maestà!"
"SEI IL MIO SERVITORE E SE NON VUOI FARE COMPAGNIA AI PORCI, MUOVITI!"
"No Sissignore. Io dipendo da Sua Maestà!"
"GRUNT MALEDIZIONE! ... VETTURINO, RIMETTI LA SCALETTA, SUBITOOO!"
“Sissignore!" Risistemo la scaletta e porgo il braccio al Generale Jarjayes per farlo scendere dalla carrozza.
 
"Aspetta imbecille!" afferro il cuscino che è posto sul sedile, scendo dalla vettura e bruscamente sposto il vetturino, digrigno: "Togliti dalla mia vista! Tu continuerai il viaggio a piedi ed io guiderò la carrozza!" lentamente salgo in cassetta con il cuscino sotto il braccio, lo sistemo sul sedile, piano mi siedo, borbotto: "Se pensano che io mi lasci comandare da un vetturino allora non mi conoscono affatto!" afferro le briglie dei cavalli e li faccio partire. "Ecco fatto! Al diavolo Sassoin, il vetturino e perfino l'imperatrice! Che donna insopportabile, ora capisco perchè lu puor, come le lo chiama, va a donne! .... AHHHH FORZA BELLI SI PARTE!"
 
Osservo la scena dal finestrino della mia carrozza, affiancata da mia madre. Inizio davvero a credere che mio padre sia impazzito.
"Madre ...... ma secondo Voi .... è normale tutto ciò?"
"Mia cara ormai niente più è normale!"
"Si ma ...... mio padre .... non si è mai comportato così!" Rispondo perplessa mentre la carrozza prosegue il suo cammino a passo sostenuto.
"Tuo padre è tornato ragazzino! ... Si comporta come se avesse vent'anni."
"Quindi .... era così in gioventù? Sapete, non lo avrei mai detto!!" Poi sorrido divertita, ci sono alcuni aspetti del carattere di mio padre che proprio non conosco.
Sorrido, chiudo gli occhi, la mia mente torna indietro nel tempo poi sussurro: "Oh ... Oscar se sapessi! ... Tuo padre era così diverso ... allegro, affettuoso, premuroso ... beh non che adesso non lo sia ma il vigore dei suoi vent'anni un poco di manca."
"Il .... vigore, Madre? Cosa intendete per vigore?!" Domando curiosa mentre Beau salta sulle mie ginocchia.
"Ecco vedi ... non che adesso non ... però era diverso, si, insomma hai compreso, sei una donna sposata."
"Ma cosa ..... cosa dite, Madre? Voi davvero .... intendete ..... ma ..... io ...." Balbetto un poco imbarazzata mentre sento le guance diventare calde.
 
Non è possibile che mia madre mi stia davvero dicendo queste cose.
 
“Hai inteso benissimo! Ih ih …. Lui dipendeva da me! Ih ih … se ci penso!”
“MADRE!!” Rispondo scandalizzata. “Va bene che avete fatto ben sei figlie ….. in sette, anni però ….. non mi pare un discorso da fare ….. ecco ….” Sento il viso infiammarsi mentre immagino mio padre e mia madre intenti in certe attività.
“Ah ah ah … Suvvia Oscar non fare quella faccia! … Infondo André non è diverso da tuo padre! Ah ah ah …”
“A ….. Andrè? Ma …... Madre!!! Io ….  e Andrè …. son solo cose nostre” Rispondo sempre più imbarazzata.
“Ma certo che sono cose vostre ma non è il caso che ti imbarazzi in quel modo!” mi affaccio dal finestrino, vedo la carrozza guidata da Augustin tenere testa alle altre. “Mah chissà cosa gli è preso?!”
“A sapere cosa passa per la testa di mio padre …. ci vorrebbe un miracolo, Madre! SE neppure Voi lo capite …..”
 
 
 
 
 
Osservo mio marito semisdraiato sul divanetto della nostra carrozza, sospiro esasperata dalla situazione. Eppure avrebbe potuto essere un bel viaggio …. ricco di emozioni. E invece, niente.
“Charles, insomma, smettila di lamentarti di continuo!! Qui, l’unica che avrebbe diritto a lamentarsi sono io!!! IO!!! Privata dei miei diritti di moglie!!!” Aggiungo le ultime parole tutta fiera, con il  mento ben alto, in segno di sfida nei confronti del mio acciaccato marito.
“Oh Jo … Jo … ma perché tutte a me?! … Che male, che male!”
“Tutte a te? Tutte a me, semmai!! Una volta sei stanco per il viaggio e gli allenamenti, ed io rimango in stato di vedovanza. Un’altra volta crolli esausto, e adesso ….. ci mancava solo la pallottola di una pistola che ti colpisce proprio là vicino!! Ma io ….. IO ….. come faccio? Si può sapere come faccio, io?”
 
Osservo mia moglie, è decisamente arrabbiata, mi guarda con il suo peggior piglio, quello che riservava ai nostri figli quando non ubbidivano. Povero me …. Eppure è così bella, anzi molto di più!
 
"Ma non è colpa mia! Ma cosa dici Jo?!"
"Oh, non è mai colpa tua!!! Certo che lo so, è tutta colpa di mio padre! Ma tu ... tu devi ribellarti a questa situazione!"
"Ma come faccio?! Tutti si comportano da soldati ed io non posso certo comportarmi fa femminuccia, che figura farei?!"
"Da femminuccia? Assolutamente no!! TU devi ribellarti e fare valere la tua autonomia decisionale! Sei o non sei un marchese? Figlio di un soldato? Dimostra il tuo carattere!!!"
Sento la carrozza sussultare, ha preso una buca, mi porto le mani avanti e mi dimeno. "Ahi che male! Ma che stiano attenti ai fossi! ... Ohi ohi che dolore!"
"Caro!! Cerca di resistere .... tra poco saremo arrivati. E mi raccomando, stai ben lontano da mio padre! Deve essere la sua influenza a portarti male!! Pensaci .... "
"Tuo padre agisce a fin di bene .." la carrozza cade in una ennesima buca. "AHI ... Arg ... che dolore!"
"CHARLES!!! Lo difendi pure?!!! Ma dico, sei forse impazzito? È un anno che ti perseguita!! No no no ..... qui ci vuole una soluzione radicale!! Molto radicale!! Uhm ...."
Vedo mia moglie incrociare la braccia al petto, mentre una espressione imbronciata si dipinge sul suo bel viso.
La carrozza continua a prendere una buca dopo l'altra, protesto: "Basta, non ne posso più! Jo di qualcosa al cocchiere!"
"E cosa vuoi che gli dica? Forse di volare?!! Insomma Charles, sii uomo e resisti, soffri in silenzio e pensa a come soddisfarmi!" Rispondo mentre mi sistemo una ciocca di capelli che è uscita dalla mia acconciatura.
"Forse non capisci?! Gli scossoni mi fanno male e se ne andasse di mezzo la mia parte lesa?! Non ci pensi?"
Sussulto alle parole di mio marito, d'istinto mi avvicino a lui, allungo una mano e tasto la parte a me più cara.
"Aspetta, prendo un bel cuscino per appoggiare mon petit ..... vedrai che andrà molto meglio!"
"Ma che ti salta in mente?! Mi sento maleeee ..."
Sono sfinita, mi affaccio dal finestrino ed urlo furiosa: "EHI!!! CERCA DI AVERE UN PO' DI ATTENZIONE PER MIO MARITO, IL MIO POVERO MARITO FERITO!! SAPPI CHE SE RIMARRO’ VEDOVA SARA’ SOLO COLPA TUA!!"
Conduco la carrozza di madame Joséphine, Jean, mi sussurra: "Salvator sta attento alle buche, il marchese sta male ... proprio lì e lo sai com'è suscettibile la Marchesa se suo marito sta male soprattutto in certe parti!?"
"Si si .... purtroppo conosciamo tutti la Marchesa ..... fin da ragazza .... ih ih ih .... Jean, ti ricordi quando l'abbiamo scoperta nel capanno degli attrezzi, con il Marchese, mentre ...... ih ih"
"Certo che lo ricordo! La marchesa è sempre stata molto vivace."
"Già ..... pare che sia uguale al signor Generale!!"
"Ah ah ah ah ..."
 
"VOI DUE!!! SMETTETELA IMMEDIATAMENTE DI RIDERE!!!!" Urlo furiosa mentre rientro con la testa nella carrozza e poso una mano sulla parte lesa del mio valoroso marito.
"Ci penso io a lui, caro!!"
 
Sento la voce di mia moglie, ha un tono accalorato e preoccupato. Come è dolce la mia Joséphine!
 
"Grazie Jo ma ti prego, non toccarmi, mi fa davvero male."
"Oh ma insomma ..... se ti tocco hai male, se non ti tocco pure .... lascia almeno che io mi occupi di mon petit ...... e vedi di rimetterlo in attività!! Non vorrai vedermi impazzire, spero!"
"Ma cosa dici?! Ma possibile che non comprendi che sto male e non posso pensare a certe cose?"
"E quindi, io cosa dovrei fare? Dimmi!!"
"Pazientare!"
“Pazientare?" rispondo un poco esterrefatta. Io non sono in gradi di pazientare, per nulla. "Ah, mio padre mi pagherà anche questa!!! Eccome!! E in quanto a te .... vedi di stare lontano da lui, chiaro?!!"
"Ma come faccio?! Lui ... lui ... è lui che decide e comanda."
"E tu, sii uomo e vedi di comandare anche tu! CHIARO?!! A proposito ..... non vorrai restare sotto lo stesso tetto di mio padre, spero!!"
"Ma non è possibile! Tuo padre non sente ragioni e se adesso mi lascia tranquillo è perché non sto bene altrimenti starei in sella esattamente come tutti gli altri!"
"Uff ..... sei ..... sei ..... insomma, devi importi!! O vuoi forse che ci pensi io?!!"
"No, no ... io ... ecco ... io ho paura di tuo padre ..."
"E allora ci penserò io!! Vedrai caro .... risolverò tutto io!!! Ed ora rilassati .... siamo arrivati davanti alla locanda ... su su ....."
".... Oh Jo, promettimi che starai buona ..."
"IO sono buona, Charles, molto buona. Dovresti ben saperlo, tu!" Rispondo sorridendo, con quel mio sorriso malizioso che lo fa impazzire.
"Uhm ... si, certo ..."
 
 
 
 
 
 
Il nostro viaggio prosegue senza ulteriori problemi, o meglio sempre con gli stessi problemi: Armandina che assalta mio genero, Madame Battista che attenta alla mia salute coniugale, la mia nipotina che non ci lascia dormire perchè è stufa di viaggiare, Nanny che è quasi collassata per la stanchezza ...... ma finalmente siamo giunti in vista della nostra meta: la residenza di Collegno.
Percorriamo il viale di Francia, svoltiamo verso nord per raggiungere il piccolo borgo, vedo in lontananza il monastero di quei monaci fissati con le campane e le erbette e poi finalmente la torre medievale della mia moderna residenza, ristrutturata da pochi anni, seguendo i canoni della nostra moda. Sono un uomo moderno, io!
 
 
Corro per i corridoi, cerco disperatamente mia sorella, la trovo.  Sono sudato, agitato e con affanno dico: "Madamina, dov'è la mia livrea?"
"La tua livrea Michele? Ma nell'armadio, ben stirata e inamidata, pronta per l'arrivo dei padroni! Forse hai avvistato le loro carrozze?" Domando sistemandomi i capelli, ben raccolti alla base del capo, in uno chignon severo e preciso.
"Si, si .... la carovana è arrivata!" Rispondo mentre afferro la mia divisa.
"E allora bisogna correre tutti in cortile per accogliere il signor Conte con tutta la sua famiglia!! Muoviti Michele, avvisa tutti. E vedi di essere impeccabile, non come l'ultima volta!! FORZA!!!" Aggiungo le ultime parole mentre sollevo le gonne e mi allontano veloce per raggiungere il cortile ed accogliere degnamente la famiglia Jarjayes.
"Corro, corro Madamina!"stringo tra le mani la livrea e mi precipito nella direzione della mia camera quando oltrepasso una colonna e mi scontro con il re. Cado e con me la livrea, la raccolgo, guardo i due ospiti del palazzo e sussurro: "Mi dispiace .... spero di non avervi fatto male! ... Scusatemi ma vado a cambiarmi. "
"A cambiarti? Uè Michè nu vorrai dirmi ca ti vu mettere la divisa?!"
"Si si Maestà! I padroni sono arrivati!!! In bocca al lupo, Maestà!! Avrete bisogno di tanta ma tanta fortuna e pazienza ..... credetemi!!! I padroni fanno paura!!!"
"Paura!? A chi?" Rispondo gesticolando con la mano. "E poi se stu generale je arrivato, è arrivata la mia cavalla Carulì."
"Paura paura ..... dovete avere paura del generale e del Colonnello! Anzi no, mi dicono che il Colonnello ora sia Generale, anzi Generalessa. Oh, che gran pasticcio! Insomma, quella donna fa paura!! Ha uno sguardo .... potrebbe uccidere con una sola occhiata, credetemi! Solo con il povero marito è diversa, dolce, ma con gli altri ..... e poi Maestà, le armi!! Armi in quantità!! Ovunque! Le altre donne portano gioielli e vestiti, ma madame le Comte no! Lei solo armi, di ogni genere!! Tremate, Maestà, tremate!!!"
"Uè Michè, il re di Napoli nu tene (ha) paura di nisciuno (nessuno)!" poi guardo Claude. "Cumpà andiamo a dare il benvenuto a lu generale e poi sono curioso di conoscere questo conte che in realtà ne femmina.  Andiamo Claude!"
"Andiamo Maestà. Ma diffidate di mia nipote, si dice che sia in grado di tenere in pugno un reggimento con un solo sguardo! Prevedo tempi duri per noi, Maestà! Molto duri ...." aggiungo mesto mentre temo che dovremo dire addio ai nostri festini, alle donnette e a tutto il resto. Poveri noi ......
"Ma come fai a dire tutte queste cose? Cla tu sii nu jettatore!"
"No Maestà ..... la vera jattura (maleficio)è che mio nipote è arrivato qui!! Mio nipote e suo figlio Oscar!! Poveri noi, Maestà!! Poveri noi!!"
"Ohhhh e jamme Cumpà! Stai davvero esagerato!”
"Venite Maestà, andiamo a vedere l'arrivo della carovana ..... e che Nostro Signore ci aiuti! Amen!!" Poi mi segno velocemente, come fa sempre mia sorella, la badessa.
"Mi porto le mani dietro la schiena e borbotto: "Voglio proprio conoscere stu grandioso generale! E poi mi chiedo se Carulì sarà felice di vedermi!?
A passo spedito raggiungiamo il cortile proprio quando le prime carrozze stanno facendo il loro ingresso, capitanate da alcuni uomini a cavallo.
Tutta la servitù è schierata, ordinata come fosse un reggimento, sotto lo sguardo attendo di quella tiranna di Madame Dalmasso.
Non appena giunti davanti alla scalinata si fermano i primi cavalieri e scendono veloci da cavallo mentre un valletto corre loro incontro per prendere le redini dei cavalli. Un altro valletto apre lo sportello della carrozza, uno dei cavalieri si avvicina e porge la mano. Vediamo uscire una chioma bionda, con uno sguardo familiare, lo sguardo dei Jarjayes. La vedo sorridere un poco all'uomo al suo fianco e scendere agile dalla carrozza, spada al fianco e un fagotto in braccio, seguita e poi superata da un cagnolino che si sistema ai suoi piedi. Poveri noi, io prevedo solo guai!!
"Maestà, quella è di sicuro Oscar ..... è impossibile che non sia lei, lui o non so neppure io come chiamarla!! Uff .... fine del divertimento, Maestà!!"
"Oh ma quando si esagerato! .... Ma tu sì proprio sicuro ca chillulà in realtà ne ma femmina?"
"Sicuro!! Mio nipote avrebbe tanto voluto un maschio ....... almeno uno! Ma nulla, solo femmine per lui .... a proposito .... non lo vedo ancora!!" Aggiungo mentre piano piano gli occupanti delle carrozze scendono, uno dopo l'altro, tra un fruscio di sete e pizzi, scarpine, cappellini e bambini, tanti, troppo bambini!"
"Ahhhhh .... ma quante creature! Uff.... io voglio stà in santa pace!" Con lo sguardo cerco Carulì. "Ma dò (dove)sta mugliereme (mia moglie)? Nu la vedo...."
 
Osservo mio marito, gli sorrido felice mentre mia madre scende dalla carrozza seguita da Nanny.
"Finalmente siamo arrivati Andrè. Ma .... il castello è abitato! Guarda lassù!!"
"Madre ..... Voi li riconoscete?” Domando indicando le due persone che ci osservano dall'alto della scalinata di ingresso.
".... il più basso e tarchiato no ma ... L'altro.... ma ... no, non può essere!"
"Madre ..... secondo Voi, chi è?" domando tra il curioso ed il preoccupato.
"... sembrerebbe .... mi ricorda lo zio di tuo padre, Claude.... ma forse ... forse mi sbaglio..."
"Lo zio Claude? Il famigerato donnaiolo? Voi pensate davvero che possa essere lui? SE così fosse ..... IO non voglio donnette nella MIA casa, lo sistemerò io a dovere!!"
"Beh, tra poco lo scopriremo, Oscar!"
 
"In effetti Madame ..... potrebbe proprio essere lui, Claude de Jarjayes, donnaiolo impenitente, l'incubo dell'anziano generale. Ve lo ricordate, vero?!"
Sento la voce di Nanny alle mie spalle mentre vedo una donnina magra, tutta vestita di nero, con i capelli raccolti, un grembiulino branco, corto, legato alla vita, venirci incontro.
 
"Madame le Comte, Monsieur le Comte, ben tornati al Castello!"
 
Vedo Giovanna fare un piccolo inchino, in segno di saluto.
 
"Grazie Giovanna! Ditemi, chi sono quei due soggetti?!"
"E' da qualche settimana che a palazzo dimora il re Ferdinando delle due Sicilie e l'altro ospite è lo zio del Generale Jarjayes vostro padre."
"Ah ..... lo zio Claude, allora? Avete sentito Madre? E' proprio lui!!"
" ... Si, ho sentito! ... Oscar, credo che sia giunto il momento che lo zio Claude conosca suo figlio."
"Si .... avete ragione Madre! Credo che ne vedremo delle belle!!"
Sento lo sguardo di Giovanna addosso, credo che stia osservando la mia piccola Sophie.
"Madame Dalmasso, cosa avete da guardarmi così? Quando siamo ripartiti da Collegno ero in attesa della mia piccola, ed ora eccola qui! Sophie Amèlie Marie Grandièr de Jarjayes!!"
"Congratulazioni madame le conte!"
"Vi ringrazio Giovanna!"
 
Continuo a guardare con attenzione la figlia di mio nipote poi vedo arrivare un uomo a cavallo, mi avvicina, mi guarda dall'alto, scende con lentezza quasi dolente, mi fronteggia e con sguardo severo mi rivolge la parola: "Voi siete Claude!?"
"Si, certo. E Voi? Chi siete Voi?!"
"Come sarebbe a dire chi sono? State bramando con gli occhi mia figlia e non Vi rendete conto di chi Vi è di fronte?"
"Uh? Figlia? Quindi .... tu sei quel pazzo di mio nipote Augustin!! Ah ah ah!!! Però...sei invecchiato ragazzo mio!!! Ma vieni, fatti abbracciare!!!"
Guardo con diffidenza mio zio e il suo accompagnatore e con tono autorevole: "Zio, spero che non siate qui con il Vostro ospite a procurarci guai!"
"Ehi ragazzo, io non porto guai!!! Tu piuttosto .... sei figlie in sette anni .... ih ih ih .... però poi più nulla! Peccato, un vero peccato!! O forse, sei ricco di figli illegittimi?!!"
"Non mi chiamo Claude! A proposito di figli illegittimi, al mio seguito c'è QUACOSA  CHE VI APPARTIENE!" rispondo scocciato.
 
Io non tradirei mai la mia amata Marguerite, mai!!!
 
"Che mi appartiene? Forse mi hai condotto qui una delle mie numerose amanti? Bravo ragazzo!!! Così si fa!!! Ma vieni, entriamo che hai tanto da raccontarmi....tu ed il futuro del nostro casato!! Voglio sapere tutto del prossimo conte .... e delle sue prodezze sotto alle lenzuola! Ah ah ah ah!!!"
"TACETE, CONSANQUIGNO DEGENERATO!"
 
 
Scendo lentamente dalla carrozza quando a poca distanza vedo lu pourc di mio marito, mi sorride, sono sconvolta, mi avvicina.
 
Vedo la mia imperatrice, le sorrido le vado incontro con le braccia spalancate, esclamo: "Carulì piccirella mia, quanto mi si mancata!"
"Cosa?! COSA!? Alluntanate (allontanati) da me pourc di nu Ferdinand!"
"Carulì.....a non di' accusì!!! Io son felice di riabbracciarti!!! Vieni!! Voglio onorare degnamente il nostro incontro!!!"
 
Tiro su lo sguardo a poca distanza vedo anche Claude, sbotto: "Vedo che c'è sta pure lu tuo compare! Ahhhh ma adesso te faccio vedè io!" alzo la gonna per cercare la mia arma ....
 
Vedo mia moglie alzarsi le gonne e dico beffardo: "Carulì che belle coscie ca tiene! Aspetta ca ce ne jemmo inda camera mia!"
"Ah ma davvero?! Afferro la pistola che è posta nella giarrettiera e tra lo stupore generale, punto la pistola verso lu pourc e digrigno: "Ferdinà, se non vuoi ca il Regno delle due Sicilie festeggi la tua morte prematura, non avvicinarti!"
"Ma .... Carulì....a num fare così!!!"
 
 
 
"AHHHH MICHELE!!! LO SAPEVO CHE CON L'ARRIVO DEI JARJAYES SAREBBERO ARRIVATI I GUAI!"
"Coraggio Madamina, vedrai che ce la faremo!"
 
 
"Ferdinà, ti sparo, hai capito?! VATTENNE!"
"Uè Carulì ma ti si impazzita?"
“Ferdinà vattenne (vattene)!" punto decisa l'arma versa la parte bassa de lu purc, vedo  il suo compare portarsi le mani alla parte bassa e dice a mio marito: "Maestà, meglio rimandare la prossima alleanza che intendete fare! L'imperatrice non scherza!"
 
Ribatto a lu cumpare di mio marito: "VUJE STATEVE CIETTE SE NU VULITE FARE LA STESSA FINE!"(state zitto se non volete fare la stessa fine)
 
Il re ribatte: "Tu non si capace ..."
"Ah ma davvero?!" sposto la mira a terra in prossimità dei piedi de lu porc e ...
BAM
Vedo lu porc  saltare, è spaventato.
"Tu si pazz!" porto le mani avanti e balbetto: “Ca … Carulì, ti prumetto (prometto) che … non mi avvicinerò …”
“E ti cunviene se nu vu murì!” (conviene se non vuoi morire)”
 
 
Vedo l’imperatrice sparare con disinvoltura, ho quasi la sensazione di essere colpita, urlo: “AHHHHH …” svengo tra le braccia di mio fratello Michele.
“Giovanna! GIOVANNA!! Madamina, ti prego, non morire!”


Il re ribatte: “Ma quale murì?! Miché, sorete nunn’è morta je svenuta! … Uè Giuà, Carulina ha colpito a me mica a te!”
 
Michele tenta si sollevare sua sorella e con fatica sussurra: “Dai, su … forza Madamina alzati, altrimenti la mia livrea si stropiccia tutta e il padrun potrebbe arrabbiarsi! … Per tutti i Santi del Paradiso, non ho mai avuto la divisa così impeccabile! …. Dai … E alzati! Ma quanto sei pesante!”
Apro appena gli occhi e digrigno: “Non sono pesante!”
Il Re ribatte: “Miché, Giuanna tiene ragione!! … Cumm’è fai a dira ca je ciotta se je a cussj secca secca? Ma l’ha guardata? Je na mazza e scopa!”
Mi alzo di scatto dalle braccia di mio fratello e ribatto: “Io sto bene così!”
 
Il Generale ribatte: “Tzé … Svenire così nella casa di un Generale!” mi avvicino all’imperatrice e aggiungo con tono imperioso: “Maestà, vedo che Vi ha raggiunta Vostro marito, non siete felice?”
“Uè Generà, acca c’è sta poco da pazzià! Ferdinando è accà per ingravidarmi nata volta!” (generale c’è poco da scherzare! Ferdinando è qui per un altro figlio)
Mi avvicino a lu generale e mi presento: “Generà a cussj vuje site lu zuo del mio cumpare Claude?”(così siete lo zio del mio compare)
“Per servirVi Maestà!”
“RilassataVi Generà! A me le formalità nu piacciono!” in modo confidenziale, poso un braccio sulla spalle de lu generale e dico: “Generà che ne direste se per conoscerci meglio, stasera andassimo a femmine?”
“Coff coff …” sento la voce altera di mia moglie.
“AUGUSTIN!!”
Osservo la dama arrabbiata, sorrido e sussurro divertito: “Chistà vede essere la Vostra mugliera, vero Generale Jarjayes?”
Mio moglie dimentica le buone maniere e ribatte: “Si, lui è MIO marito e non va con nessuna donna che non sia IO!”
Sento sghignazzare mio zio e poi dice: “Che cosa Vi dicevo Maestà? Mio nipote è felicemente sposato! Ah ah ah …”
“Vedo, vedo! Peccato ca nunne a cumme a te!”(peccato che non è come te)
 
 
Giovanna si fa il segno della croce e sussurra spaventata: "Michele, qui sun tutt foll!"
"Oh madamina, poveri noi!! … Hai ragione sun tutt foll! .. Spero almeno nel buon senso del nostro Cardinale! Eccolo è la con la marchesa e suo figlio!”
Osservo la moglie del conte Armand, tra le braccia ha un neonato e ribatto a mio fratello: “Quando la smetterai di chiamarlo cardinale?! Ma non lo vedi che il tuo cardinale si è dato nuovamente da fare?”
“Ih ih … si, ho visto! .. Io comunque lo vado a salutare!”
“Ma non si fa così! Dobbiamo salutare prima i padroni di casa!”
“Madamina Giovannina ma se ormai non si capisce nulla! … Vedrai che il Generale non ci farà nemmeno caso!”
 
"Madre, André, entriamo. Sophie deve riposare!! Voglio la sua culla in camera immediatamente!!!!"
 
 
 
 
Siparietto, sbirciamo il futuro del nostro Generale:
Generale: “ARPIE!!! ARPIEEE!!!
Ma come vi siete permesse di farmi tutto ciò? Conteso da due pazzi ..... accidenti a voi due!!
Ma lasciatemi un poco in pace, invece di accanirvi contro di me in questo subdolo modo!!!
Arpie, ecco cosa siete, due arpie!!!”
Terry: “Uff … quante storie!”
Aizram: “Invece di lamentarVi, dovreste ringraziarci!”
Generale: “Io ringraziare Voi?! Ma se non fate che procurarmi guai!”
Terry: “Ma si può sapere cosa volete? Non facciamo che ripeterVi che siete un uomo apprezzato da tante lettrici e …”
Generale: “Sccc …. Dannazione! Non vorrei che Marguerite ascoltasse e pensasse male!”
Sara: “Ma caro generale capitano tutte a voi? 🤣🤣 La moglie non vi vuole, vostra figlia non ci vuole... 🤣🤣 Insomma non vi vuole nessuno.”
Generale: “Nemmeno André tzé anche lui! … Grunt …”
Sara: “ Poi tutte le altre vicissitudini... Ma quando potrete stare un po' tranquillo?”
Generale: “Me lo chiedo anch’io!”
Sara: “ Vi aspettiamo alla prossima "disavventura" …”
Generale: “Mademoiselle Sara, pregate per me!”
Sara: “Lo farò Generale! Ih ih …”
Sabrina: “Mi dispiace tanto Generale ma cerchi di stare più tranquillo  e vedrà che andrà bene.”
Generale: “Bene Madame?! Qui va tutto male! In questo capitolo ho intravisto un altro caprone! Per fortuna che ognuno alla fine è andato per la sua strada. Uff … che fatica!”
Sara: “Mio egregio Generale, ho dimenticato di dirVi che  stasera per rilassarmi sul divano a fare il ghiaccio al mio ditino fratturato, ho approfittato per dilettarmi nella lettura delle vostre "disavventure" 😅 e chi sa che prima o poi abbiate il vostro erede...🤣🤣”
Generale: “Lo avrò, lo avrò … Ih ih … il mio François sta per arrivare! … Madame, Vi prego state attenta a non farVi ancora male. Spero che Vi rimettiate al più presto.”
 
Diana: “Generale, ho letto stanotte quest’ultimo capitolo, che dire? Povero generale tirato di qua e di là da madame ponpon (che non sopporto) e Jean. Per fortuna arriva sua moglie a salvarlo!”
Lupen: “Da morire quando madame pom pom e Jean gli hanno strappato le maniche della giacca per contenderselo!”
Rotelle: “ Ma povero generale tirato per la camicia da due pazzi. .”
Generale: “Povero si, Madame! Io conteso tra una pazza e … un uomo. Un uomo!! Ma ci rendiamo conto?! Io amo mia moglie!”
Lupen: “😂😂Il nostro Generalone che vuole dormire in camera di Oscar e André perché ha paura di Jean!!”
Generale: “Madame Lupen, posso sapere perché Vi divertite così tanto?”
Lupen: “Come perché? …  😂Poi ci si è  messa pure Madame Battista! 😂Menomale che Vostra moglie è  riuscita a salvarVi da quei due matti, anche se non Vi ha permesso di dormire con lei 😂”
Generale: “E lo trovate divertente? Io invece non ci trovo nulla da ridere! Mia moglie mi ha cacciato dal talamo nuziale! Ha commesso un sacrilegio, vero Armand!”
Armand: “Beh … ecco … Augustin devi riconoscere che hai certe idee che metteresti a dura prova anche la moglie più virtuosa…”
Generale: “Taci Armand! Ma che razza di fratello sei? Devi difendermi!”


Jolanda: L’ennesimo capitolo dove si mette a dura prova la resistenza di Josephine 🤣🤣🤣…”
Generale: “Madame, un poco di astinenza a mia figlia non farà male!”
Joland: “Jean è passato da non fare mai nulla che metta in difficoltà il suo generale a sarà solo mio…. 🤣🤣🤣🤣
Generale: “Ridete, ridete! Io certo non rido!  Madame....temo qualche brutto scherzo delle Arpie!! Con loro 9 mesi potrebbero diventare 9 anni!!!
Monica: “Ma François è già in viaggio ...siate paziente?!”
Generale: “Paziente .... paziente ..... sembra facile!!!”
Monica: “Ma Generale non è mica un coniglietto che fa presto a venire al mondo, è il vostro tanto agognato erede!!”
Generale: “Si si, lo so.”
Diana: “Dopo tutte queste disavventure si merita il suo nipotino.”
Generale: “Ma le arpie sono troppo lente! Devono essere più produttive!!!”
Jolanda: “Ma ha mai pensato di fare una capatina a Lourdes… sa per una benedizione…..”
Generale: “Potrei chiedere alla arpie di portarmi....”
 Aizram: “Chieda, chieda, chieda però non so se troverà aperto… 🤣🤣🤣🤣🤣”
 
Joland: “Andrè, stratega sia in amore che in guerra praticamente è riuscito a far credere al generale che aveva bisogno di riposare, un riposo passionale… Oscar l’ha capito e ha messo alla porta il generale e lui non ha capito nulla….. Oscar & Andre due combina marachelle 🤣🤣🤣🤣🤣🤣”
Generale: “Ma … cosa c’è da ridere? Andrè mio figlio mi ha mandato via!! … Grunt …”
ValeAlcazar: “Che risate! Il generale che vuol dormire in camera di Oscar e' spassosa! Ah ah …”
Generale: “Io davvero non capisco cosa ci sia di male che un suocero non possa dividere la stanza con il genero! E poi il cagnaccio grunt …”
Tutti: “Ah ah ah …”
LauraLai: “Beau è un ottimo cane che fa il suo lavoro... il primo cane Body Guard della storia.”
Generale: “Quel cagnaccio è una vera calamità, fa gesti sconci, inequivocabili!”
LauraLai: “Generale, se voi non foste in quella stanza state tranquillo che Beau si rilasserebbe e starebbe buono.”
Generale: “Ma io volevo solo passare nella stanza dei miei sposini.”
LauraLai: “E ALLORA SIETE RECIDIVO GENERALE! NON AVETE CAPITO UNA MAZZA! NON COMPRENDETE CHE SIETE PERSEGUITATO DA SCIAGURE SOLO PERCHE FATE SOLO COSE INOPPORTUNE!?!?!”
Generale: “Chi? IO?! Ma cosa dite?”
LauraLai: “Si, Voi! E poi Generale Vi lamentate delle Vostre sventure... ma è solo il classico esempio del " chi semina vento, raccoglie tempesta". Ti lamenti del fondoschiena, non ti arriva l'erede che vuoi, tua moglie che non ti vuole ecc... sono tutte conseguenze delle tue malefatte: rompi le scatole a tutti, fai finire tutti nei casini per colpa dei tuoi stupidi piani e soprattutto... il peggio è che tratti male Jean... VERGOGNATEVI!”
Generale: “Io Vergognarmi!? Ma se sono spinto dalle migliori intenzioni e riguardo a Jean … beh … io amo MIA moglie e nessun altro! Mi sono spiegato?”
LauraLai: “Ma Jean mi fa una pena, voglio abbracciarlo per dargli conforto e regalargli un peluche.”
Jean: “Sniff … sniff … grazie madame!”
LauraLai:  “Oh ma povero!”
Generale: “Ma quante sciocchezze debbo ascoltare! Io sto male e non voglio sentire niente di niente!”
LauraLai: “Quel povero fondoschiena ha vissuto cose che noi normali umani non possiamo immaginare.”
Generale: “Appunto! Tutto accade a me SOLO a me! Quando i guai smetteranno di mettersi sulla mia strada, ovviamente!
LauraLai: “Si certo... quando smettere di avere delle idee del Cabbo... anzi... quando smettere di avere delle idee forse i guai non arriveranno più.”
Generale: “Grunt …”
LauraLai: “Possibile che non capisca che deve avere riguardo? … Questo perché fate sempre troppo...fate come gli altri nobili...NON FATE NULLA! Evitate di """sorvegliare"""" i vostri familiari e casini tipo quello che avete combinato oggi!
Piuttosto fate quelle attività stupide e inutili che fanno tutti e vedrete che andrà meglio! Evitate però quelle attività basate sullo sperperamento di soldi NON vostri... cosí il popolo vi ringrazierà.”
Generale: “Io sono un buon amministratore e i miei servitori non hanno nulla di cui lamentarsi!”
 
Luna: “Buona sera Madame Marguerite!”
Marguerite: “Madamigella Luna che piacere rivederVi!”
Generale: “Non certo per me!”
Marguerite: “Augustin perché sei tanto sgarbato con madamigella Luna?”
Generale: “Vorrai dire con  madamigella Arpietta!? Dimentichi che è la figlia di madame Arpia?”
Marguerite: “Oh suvvia Augustin smettila! … Mia cara madamigella, su venite con me! … Andiamo a sederci su quella panchina!”
Luna: “Grazie Madame, Voi siete una vera dama!”
Generale: “Grunt …”
Luna: “Mia gentile Madame Marguerite,
mi rivolgo a Voi, dolce e saggia sposa del povero, e fiero, Generale, protagonista indiscusso di questa narrazione, affinchè riportiate un po' di senno e tranquillità nella mente e nel corpo del Vostro augusto sposo.”
Marguerite: “Oh mia cara donzella, sapete che non è affatto facile con Augustin!”
Luna: “ Lo so, son cose che non si dicono, ma forse se poteste assecondarlo un poco, nel corpo intendo, la sua mente sarebbe più sana ... forse.”
Marguerite: “Oh ma … ah ah … ma io … oh ma mi fate arrossire! Ih ih … Beh in realtà no, ma … vedete lui è proprio così!”
Luna: “Pazzo? Come dice Alain?! Il vecchio pazzo! Ah ah ah …”
Marguerite: “Ah ah ah …”
Generale: “Grunt ….”
Rotelle: “Generale …”
Generale “Dite!”
Rotelle: “Spero che quando arriva metta al loro posto lo zio e il re.”
Generale “Ahhh potete giurarci!”
Carolina: “Ed io darò una mano a lu Generale! Farò scappare lu pourc e lu suo cumparu!”
 
 
LauraLai: “Scusatemi, devo vegliare su mon petit .
“Prego!” Ih ih …”
LauraLai: “San Carlo... non lo so... io conosco solo la marca di patate in busta, vedete un po' voi se il caso …”
Charles: “A cosa Vi riferite?”
LauraLai: “A Jo. Povera donna, è davvero una moglie esemplare!”
Joséphine: “Sniff … grazie per la Vostra comprensione Madame.”
LauraLai: “Mah veramente a me pare che Josephine sia preoccupata per la "Marmotta" che non di Vostro marito in generale... ma è solo un impressione sono io che sono prevenuta su ste cose e penso male, scusate!”
“No, non pensate male, o sono preoccupata per la salute del povero petit.”
“Mi fai morire, Josephine, il dialogo io me lo immagino così però:
Dottore: suo marito potrebbe rimanere zoppo
Josephine: mh
Dottore: sta perdendo altri capelli
Josephine: mh
Dottore: se non curato bene rischia di non camminare pi-
Josephine: -si si va bè, ma li sotto è tutto a posto?
Dottore: signora non mi sembra il caso di parlare di quello e comunque no li sotto è tutto apposto.
Josephine: aaaah meno male, sta bene..
Dottore: non me pare proprio, le ho appena detto che rischia la paralisi alle gambe
Josephine: il mio Charles sta benissimo.
 
Joséphine: “Esatto Madame! Io sono preoccupata per tutto ciò che riguarda il mio Charles! Sniff …”
LauraLai: “Josephine ringrazia che sia ancora vivo... comunque Charles deve essere un discendente di linea illegittima di Luigi "re sole"... Dai andiamo! Re Luigi si è beccato QUALSIASI malattia dell'epoca e a vissuto quasi 80 anni... e Charles in sto periodo si sta facendo male OVUNQUE eppure sopravvive sempre... COM' È STA COSA?! … DOTTORE!”
Lassonne: “Dite Madame!”
LauraLai: “Qua Josephine dimostra di essere figlia di suo padre... un' altra che vuole TUTTO ( e non se lo merita a volte.”
 
Generale: “Ehi Arpie dove siamo?”
Aizram: “Non lo vedete? Siamo nel vostro palazzo di Collegno ..”
Generale: “Ma io ci voglio andare per davvero, non nel siparietto!”
Aizram: “Ma siamo qui per farVi dare una sbirciatina! Così potrete vedere cosa succede. Venite con noi!”
Generale: “Dove?”
Terry: “Dietro la porta del re e di Vostro zio Claud!”
Generale: “COSA?!! Sono qua?”
Aizram: “Fingete di non sapere?”
Generale: “A già … vero! E’ che con tutti i problemi, l’avevo dimenticato. Presto voglio vedere!”
 
 
Ferdinando: “Ah Cumpà che femmine quelle di stanotte!”
Claude: “Oh Maestà la mora era fatta di fuoco! Ih ih … Speriamo che mio nipoteo non ci rovini la festa! Ah ah …”
 
Generale: “Potete giurarci! Grunt … ma che sconcezze nel mio palazzo!”
Terry: “E adesso andiamo al convento!”
Generale: “Perché?”
Aizram: “Perché anche con i monaci avrete dei problemi!”
Generale: “COSA? Presto andiamo! Voglio sapere!”




 
In convento
 
Padre Cristoforo: “Spero che con l’arrivo del Generale, continuiamo a prendere l’acqua senza problemi.”
Padre Giosuele: “Ma padre Cristoforo, Voi davvero credete che la passeremo liscia? L’acqua appartiene a jarjayes!”
 
 
 
Generale: “COSA?! I frati mi stanno derubando?”
Aizram: “Esatto Generale!”
Generale: “ARPIEEE FATEMI ARRIVARE IMMEDIATAMENTE! DEVO SISTEMARE UN MUCCHIO DI COSE!”
Arpie: “Agli ordini generale!”

 
 
   
 
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