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Autore: Efffp25    24/09/2022    0 recensioni
Chiara è una ragazza molto tranquilla, che ama scrivere e disegnare, al suo primo giorno del suo quarto anno di liceo arriverà un nuovo studente nella sua classe: Luigi Bianchi. Agli occhi di tutti il ragazzo apparirà come silenzioso e molto riservato, tuttavia rimarrà colpito dalla bontà d'animo della ragazza. Lei lo aiuterà a uscire da quel tunnel, eppure quell’amicizia potrebbe essere qualcosa di più. Ma un problema a scuola cambierà le carte in tavola, cosa accadrà alla loro classe?
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DECIMO
TUTTI INSIEME
 
(Morirò Da Re  Måneskin)
 
Una sera mentre ero in camera a studiare il telefono iniziò a vibrare, il gruppo di classe stava mandando troppi messaggi e stavo facendo fatica a capire cosa stessero dicendo
 
JESSICA: e quindi i prof li hanno puniti
LISA: ma quando è successo?
ANGELA: ieri credo
GISELLA: adoroooo
LORENZO: se lo meritano
ANNALISA: finalmente!!!!
EMILIA: 👏👏👏
LUIGI: Mario mi ha detto che probabilmente andranno in una scuola privata per finire gli studi
LIVIA: non mi dispiace affatto per loro
TOMMY: menomale che se ne vanno
 
Ero troppo stanca per leggerli tutti, così tolsi la suoneria e misi solo la vibrazione.
Ero stanca.
Era da due giorni che ero bloccata in casa con 38 di febbre.
Mia mamma (dopo aver scoperto la situazione della nostra scuola) scoprì che a causa dello stress e di quello che Vanessa mi aveva fatto mi ero presa freddo e non potevo più.
Ormai passavo le mattinate a leggere, e i pomeriggi a studiare a dormire.
 
Ma dopo mezz’ora che ero a fare un palloso esercizio di biologia ricevetti una telefonata dal mio ragazzo
 
«Pronto?» bofonchiai
«Ei piccola, sei a casa?» chiese dolcemente
«Si, secondo te dove dovrei andare?» chiesi scherzosamente
«C’è qualcuno a casa?» continuò
«No, c’è mia sorella alla televisione» dissi affacciandomi in corridoio
«Apri la porta di casa» disse
«Ehm, okay» dissi confusa.
 
Attaccai confusa e quando la aprì Luigi era in piedi con un dolce sorriso.
Mi buttai tra le sue calde braccia.
 
Non mi ero sentita così felice in tutta la mia vita
«Ti prego, andiamo di là, non disturbiamo nessuno» dissi prendendolo per mano.
 
Non avevo un bell’aspetto: ero spettinata, con le ciabatte pelose, la tuta e il golf di lana. Sul comodino avevo il termometro e qualche tachipirina con l’acqua. La scrivania con libri e quaderni
 
Lui chiuse la porta, ero così stordita che mi sentivo stanca.
All’improvviso lui mise le braccia intorno alla mia vita, io unii le mie e mi baciò delicatamente il collo.
Inclinai la testa per sentire il suo delicato respiro su di me.
Poi qualcosa dentro di me successe: sentii le guance pizzicarmi e dopo alcuni secondi una lacrima dopo l’altra scorreva sul mio viso.

Per la prima volta, mi sentivo compresa, amata e capita.
Mi sedetti sul letto e Luigi si appoggiò al muro e mi circondò con dolcezza, e mi baciò con dolcezza e delicatezza
«S-Scusa ma…» bofonchiai ma le lacrime parlavano al posto delle parole
«Ci sono qua io piccola, io ci sarò sempre. Promesso» disse con un sussurro.
 
Le parole non trovavano le forze per uscire, stavolta erano le lacrime a parlare.
Spesso faccio fatica a buttare fuori le mie emozioni ma non posso farci nulla. Eppure è importante fare questa cosa, non c’è niente di sbagliato se uno piange.
 
A Luigi non importava se io stavo male, non gliene fregava niente se si sarebbe ammalato pure lui. Aveva fatto pochi passi solo per sapere come stavo e per starmi vicina.
Per ringraziarlo del mio sostegno morale ed emotivo gli regalai un portachiavi con dei pyssla, un cuore nero «Tu l'hai regalato a me prima che scoprissi chi fossi davvero, e io ricambio il favore» dissi sorridendo con le lacrime agli occhi. Mi fece una carezza e mi baciò sulla guancia umida «Grazie, è bellissimo» disse sorridendo.
Il cuore blu e il cuore nero si unirono insieme. Il mio portachiavi è il suo erano uniti da un piccolo, ma grande legame. Da due anime.

 
Non so se i miracoli esistono o cosa, ma la mattina dopo, non prima di esser andata a letto con tachipirina, aver misurato la febbre almeno sei volete in tutta la giornata, e le coccole di Luigi mi svegliai completamente guarita.
Mi sentivo piena di energia e la mia fronte era fredda.
Mamma mi portò a scuola più tardi, così preparai lo zaino e misi Divina Commedia, Inglese e Storia.
Una pizzetta e ovviamente il mio maglioncino preferito.
 
Arrivai a scuola verso la fine della seconda ora, gli altri avevano ginnastica, non aveva molto senso che io facessi ginnastica, così dopo aver firmato la giustifica e il modulo di entrata a scuola salii in classe
 
«Buongiorno Chiara e ben tornata» disse la prof che di solito ci accoglieva in classe come una tipica professoressa americana
«Ehm, buongiorno, le ho portato la giustificazione» dissi sorridendo e gliela porsi.
«Ho saputo di quello che è successo con quei tre studenti della 5 C. Avete fatto bene a dirci tutto, te i tuoi compagni siete stati onesti e buoni» disse lei
«Ehm grazie» bofonchiai
«Ma come mai il preside ha scelto di mandare Luigi nella nostra classe dopo la bocciatura?» chiesi
«Il preside vedeva in voi ottime potenzialità e buon cuore» disse sistemandosi a sedere.
 
Finalmente sorrisi.
Proprio in quel momento suonò la campanella
«Eiiii Chiara» mi voltai e Livia mi venne incontro abbracciandomi.
Pochissimi secondi dopo, quando i miei compagni di classe entrarono mi abbracciarono tutti, le femmine mi stritolavano in soffocanti abbracci e i ragazzi mi davano il cinque, Luigi mi diede un bacio a stampo sulla guancia «Grazie» sussurrai. Lui sorrise.
 
Per il resto della mattinata di e scherzai con gli altri della classe.
Quel pomeriggio ci incontrammo al parco pubblico tutti per passare un bel giovedì tutti insieme.
 
E tra risate, scherzi e tutto il resto siamo stati davvero bene.
E con buon gelato tutto si risolleva, perfino l’umore.
 
Nonostante fosse marzo e facesse fresco.
E poi tutti i problemi lasciati alle spalle.
 
Tutti insieme.
"Dobbiamo lottare tutti insieme per avere il Domani" 
Gaetano Lo Presti


ANGOLO AUTRICE
Ebbene sì, questa storia termina qui.
Perdonate il ritardo ma ieri sera ero a cena fuori e dovevo ancora finire l'ultimo capitolo.
Non ve l'ho mai detto ma la figura di Luigi è ispirata a un sogno che avevo fatto l'anno scorso: ricordo che c'era questo ragazzo triste, figlio di un amico di mia mamma e che io aiutavo a uscire da un periodo brutto.
Così quest'anno ho ampliato questo sogno con una storia creata da me.
Si, ho voluto aggiungere anche i miei compagni di classe (cambiando i nomi però).
Se avete letto tutta la storia spero che vi sia piaciuta, io vi mando un abbraccio e un bacione grande grande.
A presto.
Da Efffp25
❤️😊
 
 
   
 
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