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Autore: MaryFangirl    28/09/2022    1 recensioni
Prima che Hanamichi aprisse bocca, Haruko capì perché si era fermato da lei. Era il momento di parlare.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ayako, Hanamichi Sakuragi, Haruko Akagi, Kaede Rukawa
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction tradotta dall’inglese, potete trovare i dettagli dell’originale qui sotto.


Titolo originale: Haruko finds out!
Link storia originale:
https://www.oocities.org/tokyo/palace/6178/hfo.html
 

 
Il sole splendeva brillante fuori, la luce filtrava dalle finestre della pensione in cui la squadra dello Shohoku alloggiava per allenarsi durante le vacanze estive. Le stanze erano vuote e prima che la squadra uscisse per la corsetta mattutina, i materassi e le coperte erano stati sgomberati diligentemente in seguito agli ordini di Akagi, quindi gli addetti alle pulizie non dovevano fare molto se non pulire le stanze e aprire le finestre per consentire l’ingresso di aria fresca. Una stanza non vuota, tuttavia, era quella in cui risiedevano Hanamichi, Kaede e Ryota. Dei tre uno solo non era presente ma di sicuro non si sentiva la sua mancanza, dato che quello che stavano facendo i due più giovani avrebbe senza dubbio lasciato traumatizzato per sempre il ragazzo del secondo anno.
 
Fuori era tiepido e, con le finestre e le porte chiuse, all’interno faceva caldo.
Due corpi lucidi di sudore si muovevano in sincronia alla ricerca di un disperato rilascio, finché uno di loro non interruppe il ritmo furioso con un grido soffocato. Anche l’altro l’aggiunse l’apice con un gemito gratificato, prima di aprire le braccia per accogliere il corpo arrossato del compagno.
 
Le gambe del ragazzo moro avvolte strettamente intorno ai fianchi del giovane dai capelli rossi scivolarono giù e si stesero sul materasso. I loro sospiri risuonavano liberamente nella stanza, ma non dovevano preoccuparsi che qualcuno li sentisse perché avevano programmato il loro incontro nel momento in cui tutti erano lontani dalla loro stanza. Gli addetti alle pulizie erano fuori a fare compere o a pulire le stanze dall’altro lato della pensione e gli unici visitatori quel fine settimana erano i membri della squadra di basket dello Shohoku.
 
Hanamichi aveva finto di non sentirsi bene durante la corsa del mattino ed era riuscito ad avvicinare Kaede mentre Takenori era impegnato a cercare di salvare Ryota che veniva colpito dal ventaglio di Ayako perché aveva pensato stesse cercando di toccarla quando in realtà aveva solo provato a rimuovere un insetto che aveva addosso.
 
Quando i due avevano raggiunto la loro stanza, non avevano perso troppo tempo a togliersi i vestiti da jogging prima di iniziare a baciarsi e a palpeggiarsi come se fossero passati anni dall’ultima volta.  In realtà era trascorsa circa una settimana, ma come biasimarli quando erano così giovani, eccitati e avevano appena scoperto le gioie del sesso. Nonostante la loro rivalità e le personalità opposte, non avevano potuto ignorare la crescente attrazione tra loro. Una serata con un po’ di alcool e una seduta di obbligo o verità avevano abbattuto il primo muro di resistenza e il mattino dopo avevano solo rafforzato la loro nuova, esplosiva quanto fragile relazione. Insieme ai postumi di una sbornia da spaccare il cranio.
 
Kaede era forse la parte strategica e seduttrice quando si trattava di attirare Hanamichi a letto, ma ad Hanamichi non mancava l’astuzia, riuscendo sempre e immancabilmente a torturare il ragazzo senza pietà, sapendo stuzzicarlo nei punti giusti al momento giusto. Come se nella vita passata fosse stato una sorta di divinità del sesso. Kaede era felice di essere stato lui a svegliare quel lato della sua personalità.
 
Non badando al peso di Hanamichi su di sé, Kaede lo strinse più forte mentre entrambi cercavano di riprendere fiato e lucidità.
 
“Ti sto schiacciando, volpe” gracchiò Hanamichi al suo orecchio.
 
“Non importa” sussurrò Kaede strofinando insieme le loro guance umide.
 
Dopo aver ripreso le forze, Hanamichi si sollevò sui gomiti e osservò amorevolmente il viso di Kaede. Per quante volte fosse successo, trovava comunque difficile credere che lui, Hanamichi Sakuragi, fosse in grado di eliminare la facciata fredda e impassibile di Kaede Rukawa, sostituendola con un’espressione calorosa e soddisfatta. Hanamichi sorrise. Non avrebbe dovuto sorprendersi. Dopotutto, lui era il genio.
 
Kaede slacciò le braccia dal corpo di Hanamichi e alzò una mano per abbassare il suo viso e accoglierlo in un bacio. Il modo in cui Hanamichi accarezzò e avvolse l’anima di Kaede con le sue labbra e la sua lingua eccitò di nuovo il volpino. Desiderò un’altra sessione calda e appassionata – questa volta con Hanamichi passivo – ma sapendo che gli altri sarebbero tornati presto, respinse l’urgenza. Forse ci sarebbe stato da aspettare solo fino all’indomani, se la fortuna li avesse assistiti.
 
Kaede udì un suono, ma era secondario rispetto al contatto e all’odore di Hanamichi su di sé. Quando Hanamichi interruppe il bacio, reagì per protestare, ma il ringhio gli rimase bloccato in gola quando si rese conto che c’era una spettatrice.
 
Haruko Akagi.
 
Hanamichi emise un suono strozzato mentre il viso della ragazza passava dal bianco al rosso fuoco. Nemmeno una ragazza dolce e innocente come lei poteva fraintendere quello che stava succedendo davanti ai suoi occhi.
 
I due ragazzi erano completamente nudi, con i volti arrossati e, dall’espressione sconvolta di Hanamichi, Haruko poteva chiaramente immaginare cosa facessero da soli in quella stanza. Anche se non si era mai trovata in una situazione del genere, si rese conto che il sentore che avvertiva in quell’area confinata era l’odore del sesso.
 
“S-scusate!” fece la ragazza, chiudendo frettolosamente la porta, senza aspettare niente e nessuno mentre scappava. Era troppo stordita per considerare l’ambiente circostante e quasi si scontrò con Ayako che stava camminando nella direzione opposta.
 
“S-scusa, Ayako-san” balbettò Haruko mentre Ayako cercava di tenere in equilibrio la ragazza.
 
“Che succede, Haruko-chan?” chiese preoccupata.
 
“N-niente” rispose Haruko.
 
“Sei sicura?” insistette Ayako.
 
“Sì!” Haruko annuì furiosamente, “va tutto bene!”
 
Ayako guardò incuriosita la più giovane prima di lasciar perdere con un’alzata di spalle. “Ok, se lo dici tu. A proposito, come stava Sakuragi?”
 
“S-Sakuragi?”
 
“Sì”
 
“S-sta bene...” il volto di Haruko avvampò all’istante.
 
Ayako la guardò prima di schioccare le dita. “Aha! L’hai visto nudo, vero?”
 
Haruko sussultò, “Cosa?! Come fai a saperlo?”
 
Ayako rise. “Ho indovinato! Ahah! È estate e visto che Sakuragi ha detto che probabilmente aveva la febbre, immagino si sia tolto i vestiti. Spero tu gli abbia detto di far calare la temperatura con un panno bagnato...”
 
“I-io...”
 
-Con Rukawa sotto di lui, Sakuragi potrebbe aver bisogno di più che di un panno bagnato per abbassare la temperatura...-
 
Ayako agitò una mano. “Non importa. Glielo dirò io”
 
Prima che Ayako facesse un altro passo, Haruko le afferrò il braccio. “No! Insomma, gliel’ho già detto io. Aspettiamo che si vesti, probabilmente scenderà per colazione”
 
Ayako inclinò la testa. “Va bene. Assicurati che venga giù a mangiare...altrimenti puoi portargli la colazione se si sente troppo debole, anche se dubito che perderà l’occasione di abbuffarsi...” alzò le spalle di nuovo, “comunque, hai visto Rukawa?”
 
“R-Rukawa?” Haruko arrossì di nuovo.
 
“Sì” annuì Ayako, perplessa dall’atteggiamento della ragazza. “Rukawa. È sparito durante gli esercizi. Mi sto preoccupando. Se non lo vedo dopo pranzo, chiederò ad Akagi di mandare qualcuno a cercarlo”
 
“Oh” disse Haruko, fingendo di ricordare qualcosa. “Penso di averlo visto poco fa fuori, era addormentato. Andrò da lui più tardi”
 
Ayako sospirò. “D’accordo. Assicurati che non ti colpisca”
 
“Sì” Haruko annuì, grata che Ayako le credesse. Quando Ayako se ne andò per radunare gli altri a colazione, la giovane sospirò di sollievo. Poi udì una porta aprirsi e quando si voltò vide Hanamichi e Kaede uscire dalla stanza, vestiti. Nessuno avrebbe capito cos’avevano combinato, a meno che uno non sapesse cosa significavano l’uno per l’altro, specialmente vedendoli con le labbra tumefatte, i capelli frettolosamente ravviati con le dita e le guance arrossate.
 
Hanamichi la vide e si paralizzò sul posto, fissandola come un bambino sospreso in flagrante a rubare caramelle. Aver visto per la prima volta i corpi di Hanamichi e Kaede senza alcun indumento le aveva permesso di notare che possedevano straordinari fisici da atleti. Sì, sapeva che erano forti, veloci e agili in quanto giocatori di basket, ma sotto i vestiti c’erano corpi solidi e muscolosi, più di quanto avesse immaginato.
 
Dopo l’iniziale contraccolpo alla visione di due uomini nudi intrecciati mentre si baciavano, provò una sensazione di meraviglia. Se avesse prima visto la bellezza di anche solo un accenno di passione tra loro piuttosto che un brusco risveglio rappresentato dall’atto sessuale, probabilmente sarebbe stata più ricettiva all’idea di loro due insieme.
 
Haruko trattenne il fiato mentre Hanamichi si avvicinava a lei, imbarazzato. Kaede lo seguì ma non si fermò quando invece Hanamichi si parò di fronte a lei, con un’espressione risoluta. Kaede fece un cenno alla ragazza prima di sparire, probabilmente per andare a fare colazione con gli altri compagni.
 
Prima che Hanamichi aprisse bocca, Haruko capì perché si era fermato da lei. Era il momento di parlare.
 
“Haruko-san...mi dispiace...”

 
  
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