Film > Animali fantastici e dove trovarli
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Autore: Nuage_Rose    02/10/2022    1 recensioni
[Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it]
Day 1: prompt Zucchero, dalla lista pumpINK
Jacob ha nostalgia di Queenie durante il primo Halloween senza di lei: gli manca la felicità e la gioia che condividevano insieme in pasticceria... tra lo zucchero.
#writober2022 #fanwriterit
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Kowalski, Queenie Goldstein
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Zucchero

 

» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”
» Prompt: Zucchero, lista pumpINK
» N° parole:645

Ambientato dopo il film I crimini di Grindelwald.

 

Guardò ancora quella strana creatura fatta di pan di zenzero. Eppure l’aveva creata lui. Non solo, ormai sapeva che quello strano animale dal becco d’anatra e il corpo da castoro era vero, i maghi la chiamavano Snaso.
Era reale, non frutto di un qualche suo sogno assurdo, come aveva immaginato quando aveva aperto la pasticceria ed aveva iniziato a sfornare dolci simili ad animali bizzarri e non si sapeva spiegare il perché. Ricordava ancora quanto tutto gli sembrasse bizzarro all’epoca, ma era felice. Come se si fosse risvegliato da un sogno pieno di avventure e di straordinario. Poi era arrivata lei.
Lo aveva risvegliato, facendogli capire che era tutto reale: quegli animali fantastici esistevano e con essi anche il mondo dei maghi, la magia, Newt Scamander con la sua strana valigia… e Queenie. Queenie con i suoi occhi azzurri da spezzare il fiato, i suoi capelli d’oro e la sua capacità di leggere la mente. Quanto gli mancava. Cosa non avrebbe dato per vedere i suoi occhi brillanti e allegri mentre gli sorrideva, con il suo volto sorridente ed entusiasta come quello di un bambino che scopre il mondo. Ma lei era svanita in una nube blu, con quel sinistro mago di nome Grinderwald. Sospirò al ricordo.
Guardò il cielo buio, in fin dei conti erano le quattro del mattino. Ma per lui la notte era fatta per impastare e sfornare panini alla zucca e croassaint alla amarena, ciambelle glassate e biscotti alla cannella. Quello sarebbe stato il suo primo Halloween senza la sua amata. Gli sembrava così strano non averla accanto, come una nota discordante in una melodia.
L’anno prima era proprio lì, accanto a lui, ancora ammirata dal modo in cui preparava strudel di mele e cioccolatini al caramello senza l’aiuto di alcuna magia o bacchetta. “Davvero affascinante. Non riesco ancora a stancarmi di vederti all’opera, con il tuo grembiule già tutto sporco di farina e cioccolata.”
Aveva ridacchiato con la sua voce cristallina. Jacob gonfiava il petto orgoglioso quando lei gli faceva i complimenti. Lo guardava dandogli consigli tutta la notte, proponendo abbinamenti arditi e parlando dei dolci che si potevano trovare nel mondo magico, come le caramelle Tuttigusti+1. Rise, ricordava di aver detto: “Ma chi è il matto che farebbe una caramella al sapore di cerume? Per non parlare del… hai detto sapore di cacca o ho capito male io? Non può essere, dolcezza, se lo facessi io chiuderei bottega il giorno stesso!”
Lei aveva insistito, abbracciandolo da dietro:“Ti dico che è vero, zuccherino! Vorrei tanto fartele assaggiare… un giorno te le porterò e mi dirai cosa ne pensi! Sarebbe bello se tu potessi venire con me ad un negozio di dolci per maghi, ti sorprenderebbe e…”
La sua voce si era incrinata e poi spenta. Sapevano entrambi che non sarebbe successo. Anche quello che facevano in quel momento era praticamente illegale: una relazione clandestina e proibita in America tra una strega ed un no-mag. Eppure questo non aveva fermato Queenie.
Jacob contava i minuti insieme a lei, perché erano preziosi... come granelli di zucchero rosa.
Dal sapore dolce e magici, portavano felicità e amore. Ma avevano una scadenza, il loro tempo insieme avrebbe avuto una fine, che lo volessero o meno. Era questo che aveva portato la sua amata lontano da lui, dalla parte di quel mago oscuro e pericoloso che le aveva fatto credere di tenere al suo sogno d’amore. Jacob era arrabbiato con lei, ma in cuor suo sperava che presto l’avrebbe riavuta accanto.
Anzi, era certo che sarebbe tornata da lui. Avrebbero giocato con la farina, lei avrebbe riso divertita e sporca di bianco. L’avrebbe presa tra le sue braccia, facendola ridere ancora. Amava farla ridere, amava lei.
Poi l’avrebbe baciata dolcemente, sentendo il sapore della zolletta di zucchero che Queenie rubava sempre di nascosto mentre lui cucinava.

   
 
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