Serie TV > Il paradiso delle signore
Ricorda la storia  |      
Autore: liberaurora    03/10/2022    1 recensioni
Dopo la puntata 10x07 di venerdì 23 settembre, ho fantasticato sulla serata che possono aver trascorso insieme Marco e Stefania per festeggiare la presentazione del libro di lei. Ambientata al Castello Sforzesco, questa oneshot vuole ridare spazio a questa coppia purtroppo abbastanza latitante in queste prime puntate della stagione. Fra una passeggiata sotto le stelle, un incontro inaspettato e una conversazione da futuri sposi, i Sancolombo trascorrono del tempo insieme e brindano al futuro che li aspetta...
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Venerdì 23 settembre 2022, ore 20:30. Esterna Paradiso

Il grande magazzino sta ormai chiudendo i battenti. I dipendenti e le dipendenti del negozio stanno rientrando a casa dopo aver essersi trattenuti ad aiutare la signorina Colombo e il dottor Conti a sistemare la galleria dopo la presentazione del libro La madre ritrovata.
Sul tavolo del buffet allestito per l’occasione è rimasta qualche pizzetta e una bottiglia ancora chiusa di champagne. Il giovane Sant’Erasmo sta aspettando la sua fidanzata davanti al Paradiso e per portarsi avanti ha già recuperato la sua auto mettendola in sosta davanti alla porta.
Poco prima di uscire, Marco ha pensato di fare piazza pulita del tavolo, portandosi via la bottiglia e avvolgendo in dei tovaglioli le pizzette. “A Stefania farà sicuramente piacere spizzicare qualcosa” – pensa fra sé e sé. “Anzi, conoscendola non avrà quasi toccato cibo talmente era emozionata e indaffarata” – riflette Marco sorridendo teneramente. Lo champagne, invece, è una sorpresa. Il giornalista ha in mente di passare una serata speciale con la sua scrittrice preferita.
Al posto della ‘refurtiva’, Vittorio troverà un biglietto di ringraziamento da parte del giornalista per aver ospitato l’evento, con un post scriptum che comunica quale fine ha fatto ciò che era avanzato dal buffet.

Il giovane Sant’Erasmo è appoggiato allo sportello della sua auto, quando finalmente vede un’ombra avvicinarsi alla porta del grande magazzino. È  Stefania, che fa una corsetta per raggiungerlo e dargli un bacio a fior di labbra.
«Ehii, eccomi! È tanto che aspetti?» esordisce la giovane Colombo.
«Non molto, tranquilla. E poi lo sai, io ti aspetterei anche tutta la vita» risponde Marco, mentre il sorriso che entrambi già avevano dipinto in volto si amplia notevolmente.
«Allora, caro il mio mentore, ha in mente come vuole trascorrere la serata?» domanda Stefania.
«Beh, cara la mia pupilla, io direi che una giornata importante come questa meriti di essere festeggiata» risponde Marco assecondandola nel tono ironico creato dal darsi del ‘lei’ come facevano i primi tempi.
«Mi sembra un’ottima idea. Che ne dici se ci facciamo una passeggiata?» gli risponde lei.
«Dico che è proprio quello che avevo in mente. Stasera c’è un cielo bellissimo. Potremmo andare al Castello Sforzesco. Se saremo fortunati magari riusciremo a vedere qualche stella, secondo me» propone Marco.
«Sarebbe stupendo! Andiamo allora!» esclama Stefania.
Una volta nell’abitacolo, i due fidanzati si scambiano un lungo bacio prima di partire. Mentre Marco mette in moto, con un cenno della testa segnala alla sua promessa sposa le pizzette appoggiate in un angolo. La bottiglia, invece, rimane ancora ben nascosta, in attesa che arrivi anche il suo momento.
«Ma grazie del pensiero, amore! Avevo proprio un languorino… Sai, fra una cosa e l’altra non tocco cibo da stamattina» ringrazia Stefania accogliendo con piacere il gesto di lui. Estrae dunque dal tovagliolo una pizzetta per sé che rapidamente porta alla bocca, non mancando però di offrirne una metà al ragazzo che si lascia volentieri imboccare mentre ormai sta guidando verso la meta.

Ore 21. Castello Sforzesco di Milano

La coppia di futuri sposi passeggia sottobraccio al chiaro di luna. Non c’è molta gente in giro, e questo a loro non dispiace: dopo una giornata così affollata, poter stare un po’ da soli è l’ideale.
Stefania: «Ti volevo ringraziare ancora per il quadernetto che mi hai regalato. Non vedo l’ora di cominciare ad appuntarmi nuovi spunti. Ovviamente con la tua penna magica»
Marco: «Non devi ringraziarmi, è stato il mio modo per comunicarti che ti attendono nuove storie e che, anche attraverso pagine di carta, sarò sempre al tuo fianco».
Stefania è commossa. Non è certo la prima volta che il suo fidanzato le esplicita tutto il suo sostegno e il suo amore, ma la giovane non può fare a meno di sentirsi fortunata per questo regalo chiamato Marco. «Ti amo così tanto Marco»
Marco: «Anch’io Stefania, se possibile ogni giorno di più».
«E comunque non sapevo che la penna che ti ho donato a Natale avesse poteri magici» aggiunge poi il ragazzo ridacchiando.
Stefania: «Certo che sì! È con questa penna che ho iniziato la mia avventura nel giornalismo, che ho scritto i miei primi articoli, per non parlare del mio primo libro. E poi soprattutto è questa penna che stringo fra le mani quando ho bisogno di sentirti vicino».
Marco: «Ne sono lusingato. E come farai quando si scaricherà?»
Stefania: «Beh, spero sia ricaricabile… E in ogni caso la terrei ugualmente con me, sarà per sempre il mio portafortuna»

La signorina Colombo e il giovane Sant’Erasmo arrivano finalmente davanti al Castello Sforzesco. Si siedono su una panchina e ammirano la luce che l’edificio emana nel buio, per poi volgere uno sguardo verso il cielo stellato.
Marco: «Ti ricordi la prima volta che abbiamo guardato le stelle insieme?»
Stefania: «Come potrei dimenticarla?! La tua proposta di andare nel giardino della villa quella sera è stata un balsamo per le mie ferite. Stavo soffrendo così tanto, eppure in quelle ore con te ero più serena di quanto avevo osato sperare»
Marco: «Anche per me è stato bello, sai? Mi sono sentito in pace con il mondo, forse per la prima volta in vita mia»
Stefania accarezza la guancia di Marco. Lui le prende la mano e la stringe alla sua.
Marco: «Sai, soprattutto in quei momenti, quando ce ne stavamo in silenzio col naso all’insù e solo il rumore delle lucciole intorno a noi, io ho provato una certa gratitudine per tua madre». Il ragazzo fa una pausa e, prima ancora che la fidanzata trovi le parole per rispondergli, continua: «In fondo è anche grazie a lei che io e te stiamo insieme. Ci ho ripensato oggi durante la presentazione del tuo libro e ci tenevo a dirtelo. Gloria ci ha involontariamente offerto l’opportunità di accorciare le distanze fra di noi, di instaurare un rapporto intimo che poi è diventato quello che siamo oggi e che saremo domani e sempre»
Stefania ha gli occhi lucidi: «Marco… Presa da tutti i drammi che purtroppo sono seguiti alla scoperta che mia madre era ancora viva, non ci avevo pensato. Ma in effetti questo terremoto nella mia vita ha accelerato i tempi di qualcosa che penso prima o tardi sarebbe successa… La nostra storia è la prova che anche dal dolore può nascere qualcosa di bello. Sicuramente non avrei mai immaginato di potermi innamorare di te quando feci la tua conoscenza. Eppure piano piano qualcosa, anzi tutto, è cambiato in meglio, e ora guardaci: noi due insieme, pronti a sfidare le difficoltà, ad amarci e supportarci a vicenda per sempre»
Marco: «Già… A proposito di per sempre, hai già pensato a una data per il nostro matrimonio?»
Stefania: «Oddio Marco, mi cogli un po’ alla sprovvista… Non è che non ci abbia mai pensato, anzi. Spesso la sera prima di addormentarmi immagino quel giorno… È solo che prima volevo trovare tempo e modo per capire con te quale mese potrebbe essere più indicato»
Marco: «Certo capisco. Vedi Stefania, io ho valutato un po’, calendario alla mano, quale periodo potrebbe essere il migliore per noi… Premesso che dovremo capire la disponibilità del celebrante, della Chiesa e tutto il resto, io avrei un’idea che spero potrà piacerti»
Stefania risponde con aria sognante e incuriosita: «Fantastico! Sentiamo un po’»
Marco: «Ecco, io avrei pensato al mese di marzo. Fine marzo, in particolare. A dirla tutta, mi piacerebbe che il nostro matrimonio possa coincidere col giorno del tuo compleanno, amore: sarebbe bello legare il giorno della tua nascita e quello dell’inizio ufficiale della nostra vita insieme»
Stefania per lo stupore porta entrambe le mani giunte davanti alla bocca, esclamando: «Oddio Marco, ma così mi fai piangere! Ma io cos’ho fatto per meritare un fidanzato così perfetto come te?!». E, in effetti, gli occhi della ragazza si fanno lucidi, trattenendo a stento le lacrime di gioia. «Non sai quanto mi rende felice questa proposta. Pensare di poter colorare una giornata che per me è stata a lungo grigia addirittura col nostro matrimonio mi scalda il cuore!».
Stefania salta addosso al ragazzo abbracciandolo forte forte. Marco risponde con un ampio sorriso, esprimendo tutta la sua felicità accarezzandole i capelli e baciandole il viso.
Marco: «Sono molto contento che quest’idea ti piaccia. Io non desidero altro che rendere speciale ogni giorno della nostra vita, Stefania»
Stefania: «Lo fai già da quando ci conosciamo, in modo sempre diverso e sempre sorprendente»

I due giovani rimangono in silenzio per un po’, abbracciati l’uno all’altra. Intorno si sentono poche auto passare. Un gatto dal pelo chiaro giunge improvvisamente davanti alla panchina dove siede la coppia. Li guarda con i suoi occhioni verdi, poi miagola un po’, come a reclamare attenzioni. Marco gli si avvicina lentamente per prenderlo in braccio e il felino, dopo una prima esitazione, si affida al giornalista. Quest’ultimo scorre un po’ dal suo posto per fare spazio al gatto, lasciando che si adagi in mezzo a sé e alla ragazza. Stefania accarezza dolcemente la schiena del piccolo felino, rivolgendo un tenero sorriso a Marco.
«E se lo portassimo nella nostra foresteria? Dici che a mia zia verrebbe un colpo?!» ridacchia Marco. «Penso sarebbe la volta buona che mi caccerebbe dalla villa» continua poi scherzando.
Stefania: «Beh, in effetti sarebbe divertente vedere la sua faccia di fronte al tuo ritorno a casa con un gatto in braccio»
«Già me la immagino che chiama Italo a gran voce per ordinargli di far sparire quel peloso animale da compagnia che tanto piace alle famiglie piccolo-borghesi» commenta Marco imitando la voce della nobile zia.
«Bell’imitazione!» conviene Stefania, divertita. E poi aggiunge: «Per quel che la conosco, penso che lei non lo accetterebbe neanche se fosse uno scherzo»
Marco: «Già… Sarebbe bello però potercene occupare insieme. Magari nella nostra casa potremo davvero adottare un gattino. Ti piacerebbe, vero?»
Stefania: «Assolutamente sì! Sarebbe bellissimo!»
Marco: «Intanto bisognerebbe capire se questo è di qualcuno…»
Stefania: «Proviamo a fare due passi, magari troviamo chi lo ha smarrito»

I due giornalisti si avviano lungo la strada. Questa volta è Stefania ad avere in braccio il piccolo felino, che non manca di miagolare a intervalli quasi regolari, facendo sorridere la coppia.
Dopo aver chiesto a qualche passante notizie di un possibile smarrimento dell’animale, incrociano una signora che subito li ferma: «Ecco il mio Garibaldi! Ma dove ti eri cacciato, birbantello?!» domanda l’anziana donna al suo animale domestico.
Stefania, ascoltando queste parole, interviene subito: «Buonasera signora. Ah, ma quindi è suo?! Menomale, speravamo proprio di poter trovare chi lo avesse perso».
E Marco aggiunge: «Buonasera signora. Stia tranquilla che il suo bel micio è rimasto in buone mani. È stato bello godere della sua compagnia, anche se per poco»
A quel punto la signora esclama: «Ma grazie giovanotto! Che gentili che siete!». Poi, mentre riprende possesso del suo Garibaldi, aggiunge: «Sapete, ci tengo tanto a lui perché è un regalo di mia nipote Nadia. Da quando è mancato mio marito mi sentivo sola, e così Nadia ha pensato di regalarmi questo gatto per avere un po’ di compagnia»
Stefania, allora, si rivolge così alla signora: «Che bel gesto, sono certa che sua nipote abbia preso da lei»
La donna concorda: «Beh, è merito anche di sua madre. Ma sì, sono una nonna fortunata»
«L’ha chiamato così perché essendo biondo, quasi rosso direi, assomiglia a Garibaldi, vero?» interviene Marco riferendosi al gatto.
«Proprio così!» esclama la signora.
Stefania e Marco si lanciano un sguardo d’intesa, concordando che è giunto il momento di congedarsi dalla donna.
«Bene signora, è stato un piacere poterla aiutare a ritrovare… questo fuggitivo» conclude il giovane Sant’Erasmo scherzando.
«Sì, e grazie per averci raccontato un pezzettino della sua storia» aggiunge la giovane Colombo.
La signora ricambia: «Ma sono io che ringrazio voi! Mi avete tolto una bella preoccupazione. Questo birbantello ogni tanto mi scappa, mannaggia a lui!»
Stefania: «Allora speriamo che, almeno per un po’, non scappi più!»
Marco: «Arrivederci signora, buona serata»
La donna ricambia il saluto: «Buona serata a voi!». Dopo una breve pausa aggiunge: «Siete proprio una bella coppia!»
Stefania e Marco, che stanno ormai dando le spalle alla donna mentre si incamminano lungo la via, si voltano verso di lei e con un cenno della mano la salutano sorridenti dicendole quasi in coro: «Grazie!»

I due passeggiano per una decina di minuti mano nella mano. Arrivati alla fine della via che stanno percorrendo, Stefania domanda al ragazzo: «Torniamo un po’ alla panchina, ti va?»
Marco: «Certo!»
Una volta che si sono nuovamente accomodati nel loro posto con vista sul Castello Sforzesco, Stefania prende la parola:
«Che bella serata. E mi riempie di gioia pensare che questa è solo una delle tante che ci aspettano»
Marco: «Già. Una delle cose che amo di più di te è che non ci si annoia mai. Troviamo sempre qualcosa di cui parlare. Anche quando abbiamo idee diverse ne discutiamo con intelligenza e senza stupide prevaricazioni»
Stefania: «È vero, e questo è un grande privilegio. E a proposito, sai cosa pensavo oggi alla presentazione del mio libro?!»
Marco: «No, cosa?»
Stefania guarda negli occhi il fidanzato e annuncia: «Pensavo che mi piacerebbe molto scrivere con te il mio prossimo libro»
Marco: «Stefania, ma sul serio?! Per me sarebbe bellissimo e anche molto sfidante!»
Stefania: «Speravo ti sarebbe piaciuta questa proposta»
Marco: «Come sarebbe potuto essere altrimenti?!»
Stefania: «Beh, tu sei un giornalista. Hai più esperienza di me. Insomma, non era detto che saresti stato interessato a scrivere un libro con una che è solo all’inizio della sua carriera»
Marco: «Ma Stefania, perché ti butti giù? Sei molto portata per questo mestiere e l’hai dimostrato in più occasioni. E poi lo sai anche tu che lavorare insieme è sempre stata la nostra specialità… nonostante le discussioni iniziali. Ci completiamo perfettamente»
Stefania risponde a queste parole sorridendo al ragazzo.
Marco: «Prendiamoci tutto il tempo che ci serve. Quando avremo una buona idea da mettere su carta capiremo come realizzarla»
Stefania: «Grazie Marco. Se sono arrivata dove sono adesso – non solo a scrivere su una rivista, ma addirittura a pubblicare un libro e a fantasticare di scriverne altri – è merito tuo. Senza il tuo appoggio, i tuoi preziosi consigli, il tuo amore, tutto questo sarebbe stato impossibile o comunque sarebbe stata una sfida più difficile e più… solitaria, ecco».
Marco: «Ti ho aiutata con enorme piacere. Anche all’inizio, quando ti ritenevo una ragazzina petulante, in realtà avevo scorto in te un potenziale. È vero, ti ho fornito strumenti e sostegno, ma poi sei stata tu a mostrarti all’altezza del ruolo».
La giovane Colombo prende il viso di Marco fra le sue mani, accarezzandogli le guance e avvicinando le loro labbra per lunghi istanti.

Poi il giovane Sant’Erasmo con una scusa torna alla sua auto per recuperare la bottiglia tenuta in serbo per l’occasione. Raggiunge nuovamente Stefania nascondendo lo champagne dietro la schiena e, pronunciando queste parole, lo mostra alla ragazza: «Signorina, posso proporle un brindisi?»
«Ma tu!» Stefania è davvero colta di sorpresa. Naturalmente accetta con piacere: «Molto volentieri!»
«Ottimo!» esclama il ragazzo aprendo la bottiglia. «Ai nostri traguardi e ai nostri desideri!»
Stefania: «Ai nostri traguardi e ai nostri desideri! Che possano essere stimolanti e che possano unirci sempre!»
Dopo il brindisi, i due fidanzati si mettono a osservare il cielo, come a voler affidare alle stelle i sogni per le loro vite, intrecciati e inseparabili come le dita delle loro mani.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il paradiso delle signore / Vai alla pagina dell'autore: liberaurora