» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”

» Prompt: Carne, dalla lista pumpINK

» N° parole: 240

In Carne 

 Forse penso di non poter essere amata davvero perché nemmeno i miei genitori mi trovano attraente. A mio padre faccio proprio schifo, non può guardarmi, specie d’estate o in costume. Anche per questo avevo paura di farmi vedere senza vestiti da te, magari vedendomi così grassa avresti cambiato idea. E sarebbe stato così umiliante e triste.
Già lo è quando mio padre fa osservazioni poco carine su di me davanti a te. Sono lì che trattengo il fiato, sperando che vada tutto bene. I miei genitori non sono perfetti e non lo sono nemmeno io. Sto solo stringendo i denti, aspettando di potermene andare via.
A volte vorrei tornare a quando ero piccola e magra, dirmi di continuare a non mangiare, anche se mamma è preoccupata: non importa, meglio che sentirmi dire da mio padre quanto faccia schifo.
Forse il problema è che sono ancora quella bambina che adora il proprio padre e che non sopporta il suo rifiuto. Potrei smettere di cercare sempre la sua approvazione? Potrei smettere di tentare sempre di essere perfetta ai suoi occhi e di pensare che devo meritarmi il suo amore?
Dovrei farmi scivolare di dosso i suoi commenti ed il suo disprezzo, anche se mi fanno tanto male. Tanto.
Mi taglierei la carne di dosso se potessi. Voglio sì dimagrire, ma non come vorrebbe lui, non diventando magrissima e così diversa da me. Mi piacciono le mie curve, è così sbagliato?