Crossover
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Autore: Suikotsu    09/09/2009    8 recensioni
Dopo tanto tempo le sailors ed i cavalieri possono rincontrarsi per festeggiare insieme, approfittando del periodo di pace. Ma potenti nemici sono in agguato, bramosi di vendetta e desiderosi di impossessarsi della testa di Atena e di quella di Sailor Moon.
Seguito de "La sposa di Ares". Farò del mio meglio per accontentare i lettori! Commentate!
In caso di plagi o altro siete pregati di avvisarmi.
AU inserito per via della mescolanza degli universi e per alcune piccole modifiche che saranno presenti.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le guerre degli dei'
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Questo è l'ultimo capitolo della mia storia. Devo dire che in generale mi sembra riuscita molto meglio del lavoro precedente.
Ringrazio chi ha commentato:


Xluciadom: E questo è l'ultimo, spero che non mi ucciderai ora! Vero?
Xharua_96: Testone? Ehi, io allora ti chiamerò testolina buffa! Il mio soprannome una volta era Toffy, puoi usarlo anche tu se vuoi! Riguardo ad Usagi, puoi definirla personaggio, dato che lei e anche le sue amiche sono (purtroppo) fittizie.
XCrybaby: D'ho! Come ho potuto diment...ehm, no, non l'ho scordata, quando ho scritto "le inner" intendevo anche lei, non ti ho dimenticata, Mako-chan!(Suikotsu si volta tremante verso una Makoto intenta a far schioccare le nocche) Ma posso assicurare che oggi lei avrà un premio di consolazione!

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E ringrazio anche i creatori di Sailor Moon e Saint Seiya, ossia Naoko Takeuchi e Masami Kuramada, senza i quali non avrei mai scritto questa fic.

Ora posso solo augurarvi buona lettura.



UN FUTURO MAGNIFICO




Ikki si alzò a fatica dal letto.
"Ohi, la testa..."
"Ikki, ti sei ripreso!"
Il saint della fenice si voltò e vide Makoto.
"Ciao...da quanto tempo sono qui?"
"Tre giorni. Il medico aveva comunque detto che dovevate solo riposare."
"Bene, dov'è la mia armatura?"
"Mu la sta ancora riparando." - spiegò la ragazza parandosi davanti a lui e guardandolo con i bellissimi occhi verde smeraldo - "Ci vorrà un bel po' prima che la sia di nuovo a posto, nel frattempo perché non ti fermi qui?"
"Cosa? Ma la mia armatura si ricostruisce da sola ogni volta!"
"Cavolo, non ci avevo pensato!" - si disse la ragazza, per poi rispondere - "Questa volta no! Quindi, mettiti comodo, riposati, che ci penso io a te!"
"Cosa? No no no, faccio da solo..."
"AAAAH!"
I due si voltarono di scatto.
"Sembrava la voce di Hyoga..."

"Brucia!" - gridò il ragazzo mettendosi le mani sulla faccia.
"Scusa! Non te l'ho versato addosso apposta, lo giuro!" - si scusò una Minako vestita da infermiera contanto di berretto bianco.
Il ragazzo usò il suo cosmo per raffreddare il brodo.
"Anf, anf...Minako, amore, senti, è meglio che tu ti prenda una pausa..."
"Ma no, io..."
Haruka entrò, prese la ragazza in spalla, chiese scusa a Hyoga e se la portò via.
"Sono salvo!" - pensò il ragazzo crollando sul letto.
"Haruka, lasciami!"
"Lo stai uccidendo, forse è meglio che se ne prenda cura qualcuno di più competente."
Le due uscirono in un corridoio - ora entrambe camminando - e trovarono Seiya appoggiato ad un muro.
"Allora, come stanno?"
"Hyoga ha sofferto ancora, Shun sta bene ed Ami gli sta facendo compagnia, Makoto ha trovato una scusa per rallentare ed abbordare Ikki mentre Shiryu non si è ancora svegliato, ma sta bene, si rialzerà tra al massimo poche ore."
"Wow, questa volta abbiamo proprio rischiato grosso, eh?" - chiese dando un pugnetto amichevole sulla spalla della ragazza.
Haruka sorrise e gli dette un pugno degno di Aldebaran.
"Puoi dirlo, vecchio mio!"
"Aspetta...anf..." - disse il ragazzo a terra - "Che mi ritorni tutto il cosmo e ti concio per le feste!"
I tre uscirono all'esterno, trovando tutti intenti a prendere il té; grazie agli sforzi di saints e sailors Usagi era riuscita a non usare troppe energie.
"Oh, ciao, allora, come stanno?" - chiese la ragazza dai codini biondi.
"Tutto a posto, ho allontanato Minako da Hyoga."
"Ehi!"
Il gruppo scoppiò a ridere.
"Ehi, dato che oramai si sono ripresi tutti perché non diamo una festa?" - chiese Seiya raggiante.
"Sarebbe un'idea." - disse Shun arrivando con Ami - "Dopotutto qui c'è gente che balla divinamente..."
La ragazza al suo fianco arrossì.
"Qualcuno invece un po' meno..." - scherzò Rei guardando Usagi.
"Cosa stai insinuando?!"
"Esattamente quello che ho detto."
Le due ricominciarono a litigare.
"Scusate, mi devo assentare un attimo..." - disse Saori alzandosi dalla sedia.
La duchessa si allontanò da sola, dirigendosi verso la sua una stanza; mentre passava il suo sguardo si posò un un giornale che avrebbe conservato, sul quale era scritto "Ragazzi dispersi ritrovati", poi entrò nella camera.
"I miei cavalieri rischiano continuamente la vita per me...e questa volta più del solito...non voglio che continuino a lottare e rischiare per me...io...non lo merito!"
La ragazza guardò il sole che brillava in cielo.
"Loro si meritano una vita da ragazzi normali...oramai hanno trovato l'amore, ed hanno il diritto di viverlo, non devono perdere tempo a proteggere me, ma le ragazze che amano. Hanno combattuto e fatto più di quanto non gli potessi chiedere. Questa sera glielo dirò."
La sera tutti furono pronti e si radunarono per festeggiare; c'erano tutti, compreso Kiki, che non esitò a fare di nuovo la corte ad Hotaru, ma mancava Makoto.
"Penso sia andata a cercare Ikki." - spiegò Rei - "E questa volta si è organizzata bene...anche troppo!"
Il saint della fenice, approfittando della festa era sul punto di fuggire dalla finestra quando una voce lo fermò.
"Aspetta! Te ne vai così?"
"Makoto, io ho fatto la mia parte. Mio fratello è diventato forte, e non devo più proteggerlo, anzi è abbastanza maturo da proteggere da solo la donna che ama; gli altri poi non hanno certo bisogno di aiuto, quindi posso anche andarmene."
Il ragazzo si voltò leggermente e spalancò a bocca per lo stupore.
Makoto si era messa un vestito che aveva portato da casa, quello indossato al ballo di fine anno; con quell'abito scuro, con una magnifica rosa ricamata, scollato all'altezza del seno e delle spalle Makoto era proprio un gran bello spettacolo, perfino per l'impassibile guerriero.
"Come sto?" - chiese la ragazza.
Ikki si voltò per non far vedere il viso arrossito.
"Stai...ehm...bene...ora devo..."
"Vieni con me! Stanno festeggiando tutti, manchi solo tu!" - disse la ragazza prendendolo per le mani.
"Un attimo, non ho gli abiti adatti, e poi non so ballare..."
"Di qua, conduco io!" - rispose la ragazza trascinandolo a forza.


Rei si sedette sconsolata al tavolo.
"Che cos'hai?" - le chiese Setsuna.
"Tutte hanno il loro cavaliere! Usagi ha Mamoru, Ami ha accalappiato Shun, Minako si è presa Hyoga, Makoto ha abbordato Ikki, perfino Hotaru si è trovata qualcuno...e a me chi resta?"
Un ragazzo con i capelli ricci fece un inchino.
"Mi concede il prossimo ballo, bellissima signorina?" - le chiese Jabu esponendo il migliore dei suoi sorrisi.
"Non sarà uno dei cavalieri più forti, ma il fascino non gli manca! Arrivo!"
La ragazza lo trascinò a forza nella pista, conducendo con forza il ballo.
"Questa ha più grinta di Shaina! Se non sbaglio poi ha sconfitto Ares! Meglio essere galante, sennò sono un uomo morto!" - pensò il giovane cavaliere dell'Unicorno.
Un ragazzo con la cresta uscì da dietro un angolo con in mano una magnifica macchina fotografica.
"Allora, ricapitoliamo le foto fatte: Minako che pesta un piede a Hyoga, Minako che gli rovescia addosso il brodo, Mamoru che bacia Usagi, Haruka che picchia Seiya, Shun che dorme sulle ginocchia di Ami...mi manca solo una foto con Seiya che ci prova con una di loro e potrò ricattarlo!"
Il cavaliere si voltò e vide Seiya intento a far schioccare le nocche.
"Dicevi, Ichi?"
"Ecco qui! Tienila pure!" - disse consegnando la macchina.
Quando Seiya se ne andò soddisfatto ne prese un'altra che aveva come riserva.
"Sono un genio!"
La festa continuò senza problemi, e vennero fatte magnifiche foto; dopo molte ore, alla fine dei festeggiamenti, dopo che tutti erano andati a letto Saori convocò i suoi cavalieri più potenti.
I sei entrarono nella stanza e richiusero la porta alle loro spalle.
"Perché ci avete convocati, milady?" - chiese Seiya.
"Voi in tutto questo tempo mi avete sempre servito fedelmente, il vostro lavoro è stato impeccabile, non c'è proprio nulla da criticare."
"Dovere."
"Appunto, io...non voglio che continuiate a rischiare la vostra vita per me: Shiryu, tu devi tornare dalla tua Shunrei; Hyoga, Shun, voi vi siete innamorati di quelle due ragazze ed avete il diritto di vivere con loro. Seiya, Ikki...nemmeno voi siete tenuti a restare qui. Anche voi avete il diritto di vivere come ragazzi normali."
Il cavaliere della fenice non si scompose.
"Nessun problema."
Seiya però ebbe una reazione diversa.
"Ci sta congedando?"
"Non fraintendermi...come ho già detto io non sono insoddisfatta del vostro operato...avete svolto un lavoro eccellente, e senza di voi non so cos'avrei fatto...ma ora basta."
Seiya sembrò l'unico veramente irritato.
"Milady, esiste il libero arbitrio. Ebbene, io scelgo di restare con voi. Qui ci sono anche delle persone a me care, come Shaina e Marin, e non ho alcuna intenzione di andarmene. Io fino ad ora non vi ho difeso perché mi sentivo obbligato, io l'ho fatto perché VOLEVO farlo. Io sono un saint di Atena, e come tale vi difenderò sempre, resterò sempre a proteggervi!"
La donna sospirò: Seiya era il più tenace di tutti, e sarebbe stato impossibile fargli cambiare idea.
"E voi? Cosa rispondete?"
Shiryu fece un inchino.
"Credo di parlare a nome di tutti: vi ringrazio, mia dea, per l'opportunità che ci state offrendo; noi amiamo quelle ragazze, e desideriamo condividere la nostra vita con loro, ma al tempo stesso non abbiamo alcuna intenzione di abbandonarvi; come Seiya, anche noi siamo saints ed abbiamo il compito di proteggervi. Quindi, se necessario, verremo subito in vostro soccorso."
"La vostra determinazione non ha pari." - disse la ragazza.
La porta si aprì di scatto e caddero all'interno Usagi, Ami, Rei, Makoto e Minako.
"Stavate origliando?" - chiese Shun.
"Non ve n'eravate accorti?" - chiese Ikki - "A quanto pare i sensi sono ancora intorpiditi."
Mamoru comparve sulla porta in compagnia dei due gatti.
"Ho cercato di convincerle, ma non mi hanno dato retta!" - spiegò.
"Hyoga! Questo vuol dire che verrai in Giappone con noi?!"
Minako si gettò tra le braccia del ragazzo.
"Evviva! Che bello! Aspetta che ti presenti alle mie compagne di scuola e creperanno d'invidia!"
Ami andò incontro a Shun.
"È vero? Verrai anche tu?"
"Sì." - rispose il cavaliere - "Resterò con te."
La ragazza si gettò tra le sue braccia e pianse per la gioia.
"Che scenetta commovente." - pensò Usagi ricordando i suoi momenti felici passati con Mamoru.
Makoto andò incontro ad Ikki.
"E tu vieni? Vieni?"
"Noi non siamo fidanzati." - rispose il ragazzo con tono piuttosto brusco.
Per la ragazza fu un pugno allo stomaco.
"Non ti piaccio?" - chiese sconsolata.
"Cosa...no, senti, non sei tu il problema, è che io...io ho scelto di vivere da solo." - rispose il ragazzo - "E poi non fare così, una come te troverà di sicuro un ragazzo adatto, più di quanto non lo sia io. Ora, se non vi dispiace, devo andare."
Il cavaliere uscì dalla stanza, intenzionato ad andarsene in giro da solo.
"Ma...chi lo sa, forse potrei venire a trovarti." - aggiunse prima di correre via.
"Davvero!?"
La ragazza uscì nel corridoio.
"Avvisami! Sono una cuoca provetta, ti preparerò qualcosa di speciale!"
"Zitta! Sveglierai tutti!" - la richiamò Rei.
"Sei solo invidiosa! Oramai lui è caduto ai miei piedi! Tu invece hai trovato solo un dio greco pazzo che..."
"Zitta!!!" - ringhiò.
Shiryu portò l'attenzione su di sé, fece un inchino e disse:
"Milady, io ora devo andare. Partirò e resterò insieme alla mia amata Shunrei."
Il ragazzo uscì con calma dalla stanza, chiedendo alle inner di salutare le altre ragazze che ora dormivano, anche se mentre camminava il dragone decise di passare davanti alla camera di Setsuna ed Hotaru.
"Quella bambina ha davanti a sé un gran futuro, anche se è piccola si è rivelata forte quanto me, se non di più. E quella donna...non so perché, ma mi ha dato una strana impressione, come se non fosse solo una semplice umana...nemmeno una normale guerriera sailor."
Il ragazzo continuò a camminare, trovando la stanza delle altre due; non poté fare a meno di notare il cartello "NON DISTURBARE"; notò anche dei rumori inequivocabili: le due avevano deciso di festeggiare la vittoria a modo loro.
"Oddio!" - pensò allontanandosi imbarazzatissimo.

I giorni successivi furono passati tra feste e gite tutti insieme; per le ragazze ed i cavalieri fu un magnifico periodo di pace, ma alla fine la vacanza si concluse ed i ragazzi dovettero preparasi a partire.
"Beh, non si può certo dire che sia stata una vacanza prevedibile!" - scherzò Usagi.
"Puoi dirlo!" - confermò Mamoru.
Il gruppo si radunò davanti alla casa della duchessa, dove tutti poterono porgere i loro saluti.
"È giunta l'ora che partiate." - disse Seiya - "Mandatemi qualche cartolina, eh?"
I tre cavalieri si scambiarono una stretta di mano in segno di saluto.
"Buon viaggio, amici miei. Siate felici."
Hyoga e Shun si voltarono poi verso Jabu e gli altri per poterli salutare, mentre i cavalieri d'oro fecero un inchino davanti alle guerriere.
"La nostra dea è salva. Grazie ancora, guerriere sailor, non vi ringrazieremo mai abbastanza!"
Rei fece per avvicinarsi a Milo, ma Setsuna la fermò.
"Non ti ricordi cos'hanno detto?"
"Sigh! Ma perché io non trovo nessuno!?"
"Sarà per il tuo carattere!" - le rispose Usagi.
"COSA?! OSI DIRE CHE NON TROVO UN RAGAZZO PERCHÉ SONO ACIDA, IRRITANTE ED ISTERICA?!?!"
"Sì."
Le due stavano per azzuffarsi di nuovo, ma vennero prontamente fermate. Rei trattenne a stento la collera quando vide Hotaru salutare Kiki.
"Quando ci rincontreremo vedrai che sarò un vero cavaliere!" - spiegò il bambino.
"Ma non cambiare mai!"
La bambina gli dette un bacio sulla guancia e Kiki arrossì, scatenando le risate generali, persino di Mu e Shaka; anche Kanon sorrise divertito.
Saori portò l'attenzione su di sé e consegnò due buste ai cavalieri.
"Dato che vi stabilirete a Tokyo vi serviranno un po' di soldi per trovare casa e per andare avanti finché non troverete lavoro. Tenete, consideratelo un premio per i vostri servigi."
I due rimasero di stucco.
"Mia signora...non possiamo..."
Minako superò Hyoga ed afferrò il premio.
"Accettiamo con gioia!"
Hyoga si imbarazzò non poco.
"Teneteli." - insistette Saori - "Altrimenti mi offenderò."
I ragazzi non poterono fare a meno di ringraziare, poi dopo aver ricevuto altri saluti e pacche sulle spalle salirono sulla macchina che li avrebbe portati all'aeroporto.
"Voi non venite?"
"No." - rispose Shaka - "Abbiamo avuto solo un permesso temporaneo, non possiamo abbandonare il Santuario."
Shaina e Marin ringraziarono il fatto di avere addosso una maschera, perché altrimenti i presenti si sarebbero accorti che stavano piangendo.
"Fate buon viaggio." - si limitò a dire la ragazza con i capelli rossi.
"Marin! Ma stai piangendo?" - chiese Ichi stupito.
La donna gli dette un pugno, mandandolo a gambe all'aria.
"No!"
I ragazzi risero, salutarono e l'auto partì.
"Sigh!" - disse Seiya - "Mi mancheranno!"
Shaina gli mise una mano sulla spalla.
"Ci siamo noi, ma devi spiegarmi una cosa..."
"E cioè?"
"Haruka mi hai detto che hai volutamente palpeggiato il seno di Michiru..."
Seiya sentì un brivido lungo la schiena e anche se la ragazza portava una maschera capì che i suoi occhi stavano ardendo d'ira.
"Dunque, ora ti spiego..."
"Ah, allora è vero?!"
Il ragazzo impallidì e cominciò a sudare freddo.
"Sono un uomo morto!" - pensò.


La macchina si fermò ed il gruppo poté scendere; una volta giunti l'unico problema fu Makoto.
"Non sono sicura di...
Haruka prese in spalla la ragazza dai capelli castani e la portò dentro.
"Ma fa sempre così?" - chiese Shun ad Ami.
"È sempre stata molto vivace."
Alcune ragazze si voltarono per vedere i bagagli più ingombranti che venivano portati sull'aereo: tra di essi c'erano i forzieri con le armature.
"Ve le portate via?" - chiese Ami.
"Per sicurezza. Non si sa mai che ci servano."
"Giusto. Non vorresti anche tu avere un Tuxedo Kamen?" - chiese Hyoga a Minako.
"Wow! Sarebbe stupendo! Quando arriviamo dobbiamo esercitarci per il motto! Studieremo le posizioni e tutto il resto!"
"Mi aspettano tempi duri!" - pensò il giovane.
"Però...hai già in mente cosa dire quando controlleranno i bagagli? Come giustificherai un'armatura?"
"Dirò che sono un collezionista."
"Astuto!"
I ragazzi salirono tutti insieme ed il mezzo di trasporto partì; mentre decollava un ragazzo al di là del recinto lo osservò alzarsi in volo, e sul suo volto scese una lacrima di commozione.
"Sono fiero di te, fratello mio!"
L'aereo partì con a bordo tutti i ragazzi, con ogni sailors seduta al fianco del suo fidanzato.
Hyoga accarezzò il viso di Minako.
"Ora staremo insieme, contenta?"
La ragazza lo prese per il braccio.
"Oh, sì! Ci aspetta proprio un futuro magnifico!"




Fine




Grazie ancora a tutti coloro che mi hanno seguito. Le vostre recensioni hanno significato molto per me. Dato che tra poco inizieranno le scuole(che sfiga!) auguro a tutti un buon anno.
CIAO A TUTTI!!!



































  
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