Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Segui la storia  |       
Autore: paiton    10/10/2022    0 recensioni
Andrea e Giulia si sono conosciuti da poco e hanno deciso di andare ad una festa. Giulia vuole presentare il fidanzato alle sue amiche. Tutto si svolge più o meno normalmente finché Andre nota...
Genere: Noir, Satirico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Brutta schifosa! Stai baciando il mio ragazzo!” Urla Giulia da lontano mentre corre verso Alessia sbraitando
 
“Sei una prostituta!” La insulta mentre le afferra i capelli da entrambi i lati e li tira con forza, poi si rivolge ad Andrea “E tu… Tu sei peggio di lei! Non ti voglio mai più rivedere! Devi solo vergognarti!”
 
Alessia riesce a sfuggire dalla presa di Giulia…
In quel momento la musica si spegne, tutte le lampadine esplodono, la casa inizia a tremare come se fosse arrivato un fortissimo terremoto; un boato gorgogliante romba nell’aria. Tutti i ragazzi all’interno della casa coloniale sgomitano tra di loro, si spingono a vicenda mentre si affrettano ad uscire all’aperto il più in fretta possibile; alcuni riescono ad accendere la torcia del cellulare mentre altri inciampano e cadono a terra rischiando di essere calpestati dalla ressa, si sentono forti urla:

“Uno spettro!”

“Un Mostro! Scappate!”
Giulia, come pietrificata, dice a Lara “Sorreggimi ti prego, sento il vuoto ingigantirsi all’interno del mio petto”. La testa gli scivola in avanti, le sue braccia e le sue gambe si afflosciano come quelle di una marionetta a cui sono stati tagliati i fili. L'amica riesce a sostenerla appena in tempo, evitando di far collidere il suo bel viso con il terreno.

È svenuta.

La casa inizia a diventare sempre più scura, sempre più buia! Le ultime luci che provengono dagli schermi vengono risucchiate in quel profondo orrore.
“Guardate!” esclama un ragazzo sbigottito. Ogni singolo mattone della casa si annerisce.
Tutta l'abitazione diventa sempre più cupa.

Alla fine i muri si sgretolano, il tetto diventa di sabbia, il secondo piano crolla investendo con le macerie i ragazzi rimasti all’interno.
 
Giulia, incredula e sbalordita, si è appena risvegliata ed osserva le ultime rovine polverizzarsi come un castello di sabbia lasciato per troppo tempo sotto il sole cocente.
Il fievole riflesso lunare illumina un sottile ed acre fumo nero che esce dalla polvere guizzando prima a destra e a poi a sinistra come un fuocherello scoppiettante. Tutta l’esalazione sale verso l’alto, gira in tondo per creare un vortice e inizia a materializzarsi.

Una voce forte come il tuono e profonda come l’oceano inizia a parlare: “Voi tutti siete entrati nella mia casa per svolgere atti osceni ed immorali.”
 
“Secondo voi è questo lo spirito della festa!?” la figura si ferma sopra un cumulo di sabbia semovente, un ragazzo sommerso che prova ad uscire.
 
L’ectoplasma continua a vorticare “Le vostre azioni sono svuotate di ogni sentimento umano, la vostra musica è priva di armonia, i vostri movimenti sono banali e ripetitivi e annientano la naturale creatività che tutti possediamo. Io non posso concepire tutto questo e forse neppure voi potete farlo … sono Lo Spirito Della Festa! Guardatemi… faccio ribrezzo… Sono diventato ripugnante. Sono realmente imbarazzante, sono diventato il frutto marcio del consumismo!”

Per un lungo periodo di tempo si può ascoltare un completo silenzio.

“Un tempo diffondevo allegria! Le genti dei villaggi finivano di lavorare nei campi e la sera si ritrovavano in questa casa che è appena andata distrutta … loro ballavano con gesti aggraziati, avevano un ritmo melodico come sottofondo, il compagno con cui giocare! Quando uscivano da questa casa avevano sorrisi brillanti stampati sul viso. Nelle giornate successive le persone parlavano di ciò che avevano fatto alla festa, raccontavano dei balli e dei baci, erano momenti che continuavano a vivere nei loro cuori! Erano manifestazioni cariche di felicità! Quei ragazzi antichi non avevano quasi niente, eppure sapevano essere felici.”

Tutto il fumo è ormai uscito dai frantumi della costruzione e si è creata nel cielo, a venti metri di altezza, una figura enorme di pagliaccio, con la bocca a falce di luna rovesciata verso il basso. La sua schiena è incurvata in avanti, le sue braccia nodose come alberi della vigna, la sua espressione malinconica e iraconda allo stesso tempo.

“Adesso sono qui a marcire.
Mi ero rinchiuso nello scantinato perché non potevo più sopportare ciò che andava a crearsi anno dopo anno, decade dopo decade.
Non c’è niente di vero nelle discoteche! Tutto è finto! È solo apparenza… un’immagine che sfumerà sempre di più col passare del tempo!”
 
Altri ragazzi erano riusciti ad uscire dalla sabbia tossendo per la troppa polvere e iniziavano ad ascoltare pieni di paura quel forte boato parlante.
 
“Vestiti firmati da indossare per esaltare l’egoismo. Voi siete finti, siete dei pagliacci! Avete soltanto l’illusione di esistere. Infatti, quando ciascuno di voi torna a casa dalla festa, già si dimentica ciò che ha fatto e spesso non può nemmeno saperlo perché la sua anima è stata troppo riempita di alcol etilico.”
 
Il pagliaccio gigante continua a muoversi avanti e indietro e la sua espressione è sempre più alienata e squilibrata.
 
“Non posso agire su qualcosa che non esiste! Se non fai nulla e la tua esistenza è vuota, come è assente il tuo cuore, allora hai sempre più bisogno di ritornare nella bolgia per sentirti almeno parte di un insieme… E così diventi rabbioso, annoiata, moralmente inesistente, alcolizzata e alla fine drogato. Alcuni perdono tutto quello che hanno di vero.”
 
Il pagliaccio si avvicina, gigantesco, alla faccia di Giulia.

“Lo Spirito Della Festa era dentro di voi ragazzi, ed è ancora dentro ciascuno di voi! Il vostro spirito vitale è seppellito sotto vestiti firmati. La vostra energia creativa è sigillata all’interno del vostro petto, ma siete voi che dovete trovare la chiave per uscire dalla trappola. Pensate di astenervi dalla realtà bevendo qualche drink e usando bamba o marijuana?!”

Adesso la grande ombra aveva assunto la forma di un cuore pulsante, vibrante.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: paiton