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Autore: Questx sono Io    14/10/2022    1 recensioni
Qualche mese fa ti ho dovuto abbandonare. Non un motivo, non una spiegazione. Non avrei voluto farlo, ma sentivo che fosse la cosa giusta da fare.
Non so se leggerai mai queste mie parole, ma se le leggerai potrai forse trovare un po' di pace. In attesa di chissà quale futuro.
Fino ad allora, buona lettura cara Tu.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Tu,
mi sto confrontando con l’Infinito.
 
Proprio quell’Infinito che quattro anni fa guidò la mia mano nello scrivere una frase, una semplice e breve frase costituita da tre parole, cinque sillabe, nove lettere, che quando regalai alla carta sotto forma di inchiostro crearono in me un soqquadro sorprendente.
 
Un po’ come hai fatto Tu. Ricordo distintamente la serata in cui insistentemente ti sei fatta largo nella mia ossessione per il controllo, quando hai preso tutti i piani che mi ero costruito per poi distruggerli dal primo all’ultimo. È come se avessi deciso di lavare i piatti accumulatisi nel lavello utilizzando una testata nucleare, nell’arco di circa nove mesi sei stata in grado di mettermi di fronte alle mie paure, ai miei difetti, alle mie insicurezze, che così minuziosamente ero stato in grado di mimetizzare in mezzo a tutto il resto.
 
Sei riuscita a mandarmi completamente in tilt, proprio come l’Infinito del documentario che ho appena finito (scusa il gioco di parole) di vedere. È semplicemente pazzesco: se tu prendi una mela e la chiudi in una scatola da cui nulla può uscire e in cui nulla può entrare, nel corso di un tempo lunghissimo i suoi atomi si scomporranno, si divideranno in particelle più piccole ancora, e, dando loro abbastanza tempo, esse si ricomporranno e scomporranno all’infinito, assumendo ogni possibile conformazione che possono assumere. Quella mela diventerà tutto ciò a cui essa può dare origine, per sempre, in un ciclo perpetuo.
Noi siamo quella mela nella scatola, e certi giorni, quando la paura di averti persa definitivamente mi assale, penso a questo, penso agli abbracci, ai baci, alle parole che ci siamo scambiati prima di incontrarci e che ci scambieremo ancora dopo esserci salutati per l’ultima volta.
 
Anni fa scrissi tre parole, cinque sillabe, nove lettere, che portano in sé l’Infinito.
Oggi, quella piccola frase, mi regala la speranza di non essere solo Io, mi regala la speranza di essere per sempre
tu, Tutto, io
 
Con tutto il mio cuore,
Io
   
 
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