Fandom: Fate / Hollow Night (la nostra Campagna di DnD collegata a Fate)

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Per Kairi Sisigou i necromanti si dividono in tre categorie. I primi, quelli più numerosi, sono i figli di altri necromanti, dei ragazzini così lugubri che in confronto i morti sembrano vivi. I secondi, immancabili persino nel 2020, sono i tipici pazzoidi che sognano di conquistare il mondo con la loro armata non morta.
Erano mesi che non metteva piede nelle Cripte della Torre, ma il tipo nuovo ha subito attirato la sua attenzione. Troppo grande per essere uno studente, troppo giovane per un professore; Kairi lo ha pizzicato ad ammirare la sua moto nel parcheggio, ma a differenza di quegli altri maghetti non è scappato come un coniglio alla sua vista.
Quell’Hector fa parte di quelli che non si sono arresi. Kairi ha imparato a riconoscere quelli come lui, dall’immancabile sorriso di circostanza e dagli occhi vuoti, che ancora il proverbiale scheletro nell’armadio lo hanno in senso letterale. Ha fatto finta di non vedere il corpo in formalina che Hector tiene nel suo studio, con cui dialoga quando pensa che nessuno possa sentirlo.
E a Kairi torna in mente un altro mago, uno grosso e stupido che faceva proprio le stesse cose, uno che leggeva i libri di fiabe sulla tomba della sua bambina perché quel silenzio gli metteva addosso una paura peggiore della morte.
Poi quel mago stupido, un bel giorno, si è semplicemente arreso.
Ma si è arreso perché ci ha sbattuto il grugno. Perché ha fallito.
Quell’Hector avrebbe davvero bisogno di una possibilità come la ha avuta lui. E la possibilità, in quei giorni, ha la forma di un biglietto aereo di sola andata per la città di Takayama.