» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”
» Prompt: flower shop 
» N° parole: 563
 

Flower Shop

Amava i fiori, da sempre. Ricordava quando da piccola passava ore a raccoglierli e a fare coroncine di margherite con la sua migliore amica Ino. Persino il suo nome era quello di un fiore.
Sakura aveva un negozio di fiori con Ino da qualche anno ormai. Lei si occupava dei clienti e della parte creativa, mentre la sua amica più di quella burocratica e fiscale. Il loro sogno si era realizzato e gli affari andavano bene, nonostante fossero nuove in città.
Sakura stava sistemando dei gigli bianchi dentro un vaso, mentre Ino era nel retro a controllare l’ultimo arrivo di fiori, quando il campanello del negozio suonò. Adorava quel suono.
Accorse verso l’entrata per salutare il nuovo cliente e fu stupita nel ritrovarsi un giovane uomo dai capelli scuri in completo nero, aveva un’aria misteriosa e allo stesso tempo affascinante. Sakura arrossì appena presentandosi: “Sono Sakura Haruno, una delle proprietarie del Magnolia Shop. In cosa posso esserle utile?”
Lui le parve confuso e con un borbottio disse: “Un mazzo di fiori, per favore.”
La curiosità la spinse a chiedere: “Oh, per una ragazza? Un parente o…?”
Il viso dell’uomo si rabbuiò: “Per mia madre.”
Sakura non fece molto caso a quel cambio di umore repentino ed esclamò: “Oh, che pensiero dolce! Per il suo compleanno o è una ricorrenza speciale? Sapendolo, posso aiutarla a scegliere la composizione migliore.”
Lui sospirò seccato e, con voce fredda, rispose: “No. Sono per la sua tomba. Ormai è morta.”
Sakura si pietrificò, dandosi mentalmente della stupida per aver fatto tutte quelle domande che forse erano inopportune. E tutto solo per sapere qualcosa di più del misterioso sconosciuto.
“Sono desolata, signore… mi scusi tanto. Le porgo le mie condoglianze.” disse, abbozzando un inchino. Lui la squadrò da capo a piedi: la ragazza aveva dei capelli rosa insoliti e sopra i vestiti un grembiule verde bottiglia che risaltava il colore dei suoi occhi.
“Allora, mi aiuta con questi fiori?” domandò burbero, guardando poi l’interno del negozio. Era chiaro che fosse gestito da delle donne, con tutti quei vasi eleganti e svariate composizioni allegre, una aveva persino una ranocchia come vaso. Sakura si riscosse: “Certamente, mi dia solo un attimo e le farò immediatamente una composizione adeguata.”
Lui si limitò ad annuire, sembrava che stesse pensando ad altro in quel momento. Mentre preparava il bouquet, lo vide armeggiare con il cellulare. Si concessa di studiare il suo volto pallido mentre era distratto: era indubbiamente bello, con dei lineamenti affilati ma eleganti. I suoi occhi erano scuri quasi quanto i suoi capelli e si muoveva con eleganza.
Era convinta di averlo già visto, da qualche parte. Finì la composizione e quando lui le chiese il prezzo, rispose cortesemente: “Per scusarmi della mia insolenza di prima, lo consideri un omaggio da parte mia per sua madre. Passi presto a trovarci di nuovo.”
Il ragazzo fece una cosa che Sakura non si sarebbe mai aspettata: le sorrise e, ringraziandola, si avviò verso l’uscita.
Quel sorriso la fece arrossire e il suo cuore fece una capriola. Prima di uscire dal negozio, incrociò per un istante lo sguardo di Ino, che usciva dal retro.
Questa lo guardò con la bocca spalancata e non riuscì a ricambiare il suo saluto mentre lo sconosciuto usciva. Una volta sole, Ino esclamò scioccata: “Hai visto chi era? Sasuke Uchiha è appena stato nel nostro negozio!”
Sasuke…