Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |       
Autore: The Lone Soldier    29/10/2022    1 recensioni
Morte, violenza, fantasmi e spettri. Questo è Halloween
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
29 ottobre, 23.57, stato del Nebraska.
Un pullman, con a bordo cinque prigionieri, stava viaggiando su una statale a velocità sostenuta in direzione del Nebraska State Penitentiary per ricevere l’esecuzione capitale.
Di questi cinque una era una donna dai capelli rossi e corti, con i tatuaggi sulle dita, occhi neri; gli altri, quattro uomini, uno era di colore e aveva una cresta da moicano, un altro biondo e capelli rasati, fisico possente; i restanti due erano gemelli e avevano metà della loro testa rasata mentre la restante parte erano capelli ricci e viola, occhi marroni. Tutti indossavano le tute arancione ed erano legati per le mani e i piedi.
Oltre al guidatore, che indossava la divisa nera e un cappello nero, vi stava un poliziotto di cinquant’anni armato di fucile, barba folta e corporatura robusta.
Aveva uno spiccato senso dell’umorismo e continuava ad osservare l’orologio al polso sinistro, in modo molto nervoso.
-Non vedo l’ora arriviate là: devo tornare a casa e fare l’amore più volte con due belle sventole a pagamento! –
Rise di gusto per le parole dette.
-Invece che aspettare di andare dalle tue donne, che pagherai perché sei talmente un disperato che paghi una per concederti, prova me, qua, sul pullman: sono pronta a darmi tutta a te! –
Provò ad alzarsi ma il poliziotto, dopo aver sorriso, mosse il caricatore del fucile a pompa.
-O vuoi che ti faccia secca prima che arrivi? –
Calò il silenzio all’interno del veicolo e il viaggio continuò fino a quando una fortissima luce gli si parve davanti.
Tutti i presenti furono costretti a coprirsi gli occhi.
La luce scomparve e i presenti poterono tornare a vedere ma qualcosa li lasciò a bocca aperta: non erano più sulla statale, in piena notta ma si trovavano in un deserto brullo.
L’autista schiacciò il freno di colpo, causando al poliziotto di perdere l’equilibrio e cadere di lato, facendosi male.
Il guidatore si sentì dispiaciuto e lasciò il posto di guida, andando al capezzale del poliziotto.
-Sta bene? –
All’improvviso una frusta, proveniente dall’esterno, ruppe il vetro del vano guidatore e afferrò l’autista al collo, trascinandolo fuori.
Il poliziotto urlò e guardò fuori; inerme assistette al divoramento dell’autista da parte di un felino maculato con otto occhi, di colore rosso che sventrò il povero malcapitato.
Gli altri prigionieri si domandarono che stesse succedendo.
Sentirono due forti rumori provenire dal retro del veicolo, come se qualcuno volesse entrarvi.
Il vano venne letteralmente tolta.
Un essere, armato di spada dall’elsa rossa e vestito con stivali marroni, pantaloni neri e una pelliccia a protezione del petto, senza testa.
I condannati urlarono dalla paura ma il biondo, senza paura, gli saltò addosso, dandogli pugni su pugni ma prima che l’essere senza testa potesse reagire, l’uomo non si accorse che un essere dalle fattezze femminili, abbigliata con mantello viola, volto scheletrico color arancione e armata di falce era alle sue spalle.
La donna trafisse il condannato, conficcando la falce nella schiena e uccidendolo sul colpo.
Aumentò la pressione sul corpo del malcapitato fino a quando non fu in grado di toglierlo dal cavaliere senza testa e lanciarlo via senza pietà.
I quattro sopravvissuti urlarono, impauriti.
Il senza testa e la donna salirono sul bus mentre il poliziotto venne trascinato fuori dal felino; in preda a urla strazianti lo sentirono morire, divorato anch’esso.
I quattro rimasti s’abbassarono, impauriti.
-Sono Lady Dimytresk e vi do il benvenuto nell’Otherworld mentre lui, Drau, è il mio consorte. Il vostro destino era segnato nel Middleworld e, ora, lo sarà anche qui. Esprimete il vostro ultimo desiderio. –
I due si girarono, voltando le spalle ai quattro condannati e, inspiegabilmente, richiusero la porta posteriore.
I quattro pensarono di essere stati risparmiati ma, con somma sorpresa, videro il felino, con la bocca sporca di sangue e il leccarsi le labbra, urlargli contro.
 
Drau e Dimytresk, all’esterno, videro i finestrini del pullman macchiati di sangue e le urla, tenendosi la mano.
.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: The Lone Soldier