Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: Fiore di Giada    30/10/2022    1 recensioni
[24/02/2014]
Cosa ne è stato del ragazzino pieno di ambizioni che era un tempo?
Malgrado si vesta di parole roboanti e titoli altisonanti, egli sa bene di essere inferiore ai più forti combattenti della Sacra Scuola di Nanto.
Soprattutto, la sua forza scompare dinanzi a quella di Souther...
Allontana quel pensiero. La sua mente gli consente in parte di supplire alla sua minore potenza...
Eppure, la consapevolezza della sua intelligenza non lo aiuta...
Quella sensazione di angosciosa vulnerabilità lo accompagna sempre...
P.S.: ci sono riferimenti ad una mia idea di storia, in cui il carattere di Yuda era il risultato di un trauma d'abuso. Non so se la riscriverò.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Juda, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Una fic che ho scritto pensando al perché Yuda si trucchi.
Abbiate pazienza, la mia follia è senza limiti (ah alcune cose sono il ricordo di una vecchia fic che ho tolto e che ho intenzione di riscrivere a tempi migliori)


La luce del sole meridiano illumina la sabbia del deserto, accendendola di riflessi dorati.
Yuda, appoggiato ad una finestra del Quartier Generale, osserva il paesaggio.
-Presto ci sarà il tramonto.- mormora un sussulto il combattente del Nanto Kohaku Ken. Quei raggi del sole avrebbero avvampato il deserto di un riflesso sanguigno...
Il guerriero sospira. Il tramonto, coi suoi colori netti e vivi, lo ha sempre affascinato e terrorizzato...
Sorride. Forse accade questo perché in quel momento egli si sente vulnerabile, indifeso, nudo...
Malgrado le maschere che egli indossa, in quei momenti la sua mente può vedere la sua anima...
E un brivido di dolore lo trafigge.
Cosa ne è stato del ragazzino pieno di ambizioni che era un tempo?
Malgrado si vesta di parole roboanti e titoli altisonanti, egli sa bene di essere inferiore ai più forti combattenti della Sacra Scuola di Nanto.
Soprattutto, la sua forza scompare dinanzi a quella di Souther...
Allontana quel pensiero. La sua mente gli consente in parte di supplire alla sua minore potenza...
Eppure, la consapevolezza della sua intelligenza non lo aiuta...
Quella sensazione di angosciosa vulnerabilità lo accompagna sempre...
Chiude gli occhi, ombreggiati dalle lunghe ciglia. Il suo maestro lo ha sempre considerato il suo degno successore, eppure...
Eppure questo non è bastato a proteggerlo dalle brame perverse di una serpe mascherata da angelo...
Ne ricorda ancora le fattezze, malgrado siano trascorsi lunghi anni da quando il suo cuore nero ha smesso di palpitare.
-Credevi che sarei rimasto sempre gracile e timoroso? Come ti sbagliavi, Eios...- dice Yuda e un sorriso beffardo piega le sue labbra vermiglie, che spiccano sinistre nel pallore dell'incarnato. Si è compiaciuto dello sguardo di paura di quel maledetto, quando ha affondato la mano nella sua carne...
Eppure, in quel momento è accaduto qualcosa di non previsto...
Il suo cuore si è infranto, come una delicata porcellana colpita violentemente da un martello...
La vendetta non ha lenito le ferite del suo cuore distrutto...
Anzi, è stato come aggiungere del sale su delle lesioni ulcerate...

Nella stanza, ad un tratto, entra Souther.
-Sacro Imperatore, ha bisogno di me?- domanda il guerriero del Nanto Kohaku Ken alzandosi ed effettuando un inchino leggero.
Il maestro del Nanto Hoo'ken non risponde. Yuda gli sta dando una mano nel suo progetto di conquista, eppure non si fida di lui...
Cosa si nasconde oltre quel trucco pesante e vistoso?
Lui non è quel che dice di essere...
-Perché ti nascondi dietro quel trucco da pagliaccio? Sei un valido guerriero, eppure perché ti conci in quella maniera ridicola?-domanda il più potente dei combattenti di Nanto.
Lui conosce le caratteristiche dei combattenti della Stella della Rivelazione...
In essi è racchiusa anche l'astuzia...
Però nemmeno lui è uno stupido!
E dalla risposta che Yuda gli darà, desidera studiare le caratteristiche del suo strano collaboratore...

A stento Yuda si trattiene dal ridere. Il Sacro Imperatore non è stupido...
Sta cercando di studiare e comprendere la sua anima...
Ma lui non vuole che accada questo.
Mostrare le proprie emozioni è una debolezza.
Ti espone al lubidrio e alla sopraffazione degli altri.
Ricorda bene le risate di quel maledetto dinanzi alle sue lacrime e alla sua disperazione...
Il suo corpo era indifeso dinanzi ai suoi colpi violenti...
A momenti, gli pare di sentire le ossa spezzarsi e i muscoli bruciargli di dolore...
E sono trascorsi dei lunghi anni da quei momenti colmi di tormento e amarezza...
-Imperatore... Io porto il trucco per nascondere la mia identità. Il mio volto così vistosamente imbellettato attira gli avversari, che non si avvedono del pericolo che io rappresento. E così posso colpire come e quando voglio.- risponde Yuda e il lungo e lamentoso richiamo di un avvoltoio sembra quasi concordare con le sue parole.
   
 
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