Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Nanina_92    01/11/2022    0 recensioni
Emma e Ryan, entrambi figli d’arte. Lei lo considera un casinista irresponsabile e attaccabrighe. Lui è incuriosito dal suo talento di immedesimarsi fino in fondo in qualsiasi ruolo. Il destino decide di far incrociare le loro strade, facendoli partecipare entrambi ad una serie tv. Tra una battuta e l’altra, chissà che non scoppierà l’amore…
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
HEY, HEY, HEY. Si sono tornata miei cari...(non so più dopo quanto tempo) con questa storia. Sarà la volta buona in cui finalmente mi decido a portarla avanti e completarla. Prometto che m'impegnerò! Ma non sto a parlare molto e vi lascio alla lettura...con la speranza che vi piaccia e vi porti a commentare e dirmi che ve ne pare. Buona lettura.


(EMMA)

La mattina dopo arrivo a scuola con Linda -che si è piacevolmente fermata a dormire a casa.
«Allora tesoro, vuoi che ti aspetto mentre vai dal preside?» Chiede dopo aver preso i libri dal suo armadietto.
«No tranquilla, meglio che vai in classe, non vorrei farti fare tardi…per una volta che sei in anticipo…» La prendo in giro. È stato divertente assistere a come stamattina si è preparata in fretta, per fare bella figura con Kyle.
«Uffa, smettila di prendermi in giro!» Esclama dandomi un colpetto sul braccio.
«Va bene, per ora ti lascio tranquilla, riprenderò durante la pausa…» Rispondo ridendo. Mi diverto troppo a punzecchiarla.
«Allora vorrà dire che oggi pranzerai da sola.» Esclama facendomi una linguaccia per poi scoppiare a ridere, mentre mi saluta con la mano. Decido di avviarmi verso la presidenza, quando avverto una mano sulla spalla.
«Ehi, buongiorno piccola.» Esclama la voce calda di Ryan vicino al mio orecchio facendomi sussultare e arrossire.
«Buongiorno a te.» Rispondo sorridendogli.
«Stai andando dal preside?» Chiede affiancandomi.
«Esatto, ho deciso di non lasciarmi sfuggire quest’occasione.»
«Ben detto. Allora ne approfitto e vengo con te.» Esclama sorridendo. Non ci credo reciterò in una serie, ed in più lo farò accanto a Ryan. Penso esaltata e agitata all’idea.

(RYAN)

Arriviamo davanti all’ufficio e proprio mentre sto per bussare ci viene vicino anche Corinne.
«A quanto pare abbiamo deciso tutti di aderire.» Esclama avvicinandosi altezzosa.
«Buongiorno anche a te…» Risponde Emma alzando gli occhi al cielo. Chissà se prima o poi andranno d’accordo? Mi chiedo divertito. Notando come Corinne la ignora, facendola sbuffare.
«Meglio entrare.» Decido di intervenire, bussando alla porta. Attendiamo che il preside ci dia il permesso prima di entrare.
«Buongiorno signor preside.» Lo salutiamo con un leggero inchino.
«Salve ragazzi. Qualcosa mi dice che la vostra presenza qui porta buone notizie.» Esclama alzandosi dal suo posto.
«In effetti si, a quanto pare abbiamo deciso tutti e tre di accettare l’offerta.» Risponde Emma.
«Sono davvero felice di sentirvelo dire, anche se non avevo dubbi. In questo caso…» Lo vediamo scrivere qualcosa su un post-it. «…qui è dove dovete recarvi domani alle 18:00, troverete chi di dovere per firmare il contratto. Sono davvero orgoglioso di voi.» Esclama soddisfatto porgendoci il promemoria.
«Grazie mille signor preside.» Esclamiamo insieme.
«Ora però è meglio se andate in classe.» Ci lascia uscire con un sorriso soddisfatto.

(EMMA)

Dopo esserci salutati io e Corinne entriamo in classe, spiegando alla prof che eravamo dal preside. Alla fine della prima ora, sento le amiche di Corinne andarle vicino, complimentandosi. Poi come sempre iniziano a sparlare di me.
«Non posso crederci che reciterai col brutto anatroccolo.» Sento dire ad una delle oche.
«Che vuoi farci…sarà un’occasione in più per dimostrare la mia bravura.» Risponde con un ghigno altezzoso. Oddio spero non sarà così per tutto il tempo delle riprese, oppure commetterò un omicidio. Penso alzando gli occhi al cielo. Per fortuna il resto della giornata passa tranquilla, così come la mattinata dopo.
Sto tornando a casa dopo le lezioni per potermi cambiare quando il cellulare vibra.

Kyle:
Mi dispiace non poterti accompagnare, ci tenevo. Mi raccomando tienimi aggiornato.
Io:
Tranquillo, devo solo andare a firmare un contratto, pensa al lavoro che devi fare. Ci sentiamo dopo.

Non ricevo risposta, quindi significa che è stato richiamato al lavoro. Ammetto che mi fa ancora uno strano effetto il rapporto che si è creato con Kyle. Se penso che fino a poco tempo fa a stento parlavamo. Invece ora sembriamo davvero fratello e sorella. Non avrei mai detto che fosse un tipo così affettuoso. Penso mentre mi avvio alla fermata del bus -il quale stava appena arrivando. Arrivata a casa mi preparo in fretta, e appena esco dalla doccia sento di nuovo il cellulare suonare.
«Insomma Kyle ti ho già detto di pensare al lavo…» Mi blocco leggendo il nome del mittente.

Ryan:
Tra 20 minuti sto fuori casa tua.

Resto imbambolata a guardare lo schermo. Mi viene a prendere lui? Penso arrossendo. Cerco di rispondergli andando nella mia stanza per vestirmi.

(RYAN)

Mentre attendo una sua risposta inizio ad avviarmi alla macchina. Prima di mettere in moto, il telefono squilla. Sorrido leggendo il messaggio, immaginando il suo viso imbarazzato.

Emma:
Non ricordavo ci fossimo accordati così.
Io:
No infatti. Ma ho deciso di venirti a prendere…anzi sono già in macchina, quindi preparati piccola, a tra poco.

È troppo divertente stuzzicarla. Penso mettendo in moto. Arrivo davanti a casa e decido di chiamarla. Risponde dopo pochi squilli.
«Hey piccola sono appena arrivato.» Esclamo non dandole il tempo di parlare.
“Ok arrivo.” Risponde staccando poi la chiamata. Dopo pochi minuti la vedo uscire. Wow… Penso solo guardandola.
«Su chi vuoi far colpo?» Esclamo quando entra in auto.
«S-su nessuno perché?» Risponde arrossendo.
«Beh perché sei uno schianto.»
«Ma va…ho messo semplicemente qualcosa di meno giornaliero. Ora andiamo o faremo tardi.» Esclama sistemandosi meglio sul sedile, visibilmente imbarazzata. Decido di alleggerire un po' l’atmosfera parlando del più e del meno facendola rilassare e ridere, così il tragitto fino alla sede della “Dynasty Corporation” passa in un baleno. Il tempo di parcheggiare e avvicinarci alla porta che vediamo arrivare anche Corinne accompagnata da Brandon.
«Ciao…» Emma prova a salutarla per educazione, ma viene ignorata dalla bionda.
«Ciao ad entrambi. Allora Corinne ti aspetto qui.» Le dice il ragazzo salutandoci.
«Certo amore, ti avviso quando sto per scendere.» Risponde con tono civettuolo. Noto Emma alzare gli occhi al cielo come ogni volta. Oddio spero di avere la forza di tenerle a bada.
«Allora vogliamo entrare? Anderson, ci si vede.» Domando aprendo la porta per poi farle passare e salutando il fidanzato di Corinne.
«Ammetto di essere sorpresa…non immaginavo che avresti passato l’audizione.» Esclama Corinne con astio una volta in ascensore.
«Ma sentila…ora parla!» Risponde Emma incrociando le braccia.
«Andiamo ragazze, non litigate.» Provo a calmarle.
«Che vorresti dire?» Ringhia.
«Che insieme all’acido hai dimenticato di fare scorta di buone maniere per pranzo.» Risponde avvicinandosi, mentre si guardano in cagnesco. È il caso di intervenire.
«Ok ragazze…» Mi posiziono tra le due. «…che ne dite di fare una tregua?! Dopotutto dovrete lavorare insieme per i prossimi mesi.» Cerco di farle ragionare.
«Non dipende da me…io provo ad essere cordiale ma…!» Risponde Emma indicandola stizzita. Non ho modo di dire nulla che vengo salvato dall’apertura delle porte. Ci avviciniamo alla reception e, da ragazze mature quali sono, hanno messo da parte le loro divergenze -almeno in pubblico.

(EMMA)

«Salve, abbiamo appuntamento con l’avvocato Morris.» Esclama Ryan rivolgendosi alla segretaria. La donna alza gli occhi verso di noi. E dopo aver rivolto appena uno sguardo a me e Corinne, la sua attenzione torna completamente su di lui.
«Ma certo, provvedo subito ad informarlo del vostro arrivo. A che nome devo annunciarvi?» Esclama con un tono civettuolo. Ma da dove salta fuori questa? Penso indispettita.
«Ditegli semplicemente che veniamo da parte del preside Mcguire.» Le risponde. Dopo aver annuito, con unghie laccate compone il numero dell’ufficio e si porta la cornetta all’orecchio.
«Signor Morris, è arrivato l’appuntamento delle 18:00. Posso farli passare?» Domanda continuando a lanciare sorrisetti verso Ryan. Dopo aver posato la cornetta si alza dalla sua postazione per venirci vicino. Da subito il rumore del ticchettio dei suoi tacchi mi irrita.
«Prego seguitemi.» Esclama portandosi avanti, premurandosi di mettere ben in mostra il fondoschiena fasciato in una gonna a tubino. Assurdo è persino più fastidiosa di Barbie.
«Quanto è fastidiosa. Ma chi si crede di essere!» Sento borbottare Corinne accanto a me.
«Spero non ti dispiaccia se sono d’accordo con te.» Le dico sapendo che tanto non riceverò risposta.
«No. Cioè ti pare normale ignorarmi così?» Risponde sorprendendomi. A dir la verità ha ignorato entrambe…ma vabbè non voglio discutere.
«So come ci si sente.» Le dico solo, tentando di ignorare quel dannato ticchettio.
«Senti per prima…ecco…» Prova a dire Corinne distraendomi dal suono. Credo di capire cosa voglia dirmi, e del perché della difficoltà, perciò le vado incontro.
«Fa nulla. Anche io ho un po' esagerato. Ma Ryan ha ragione, dovremmo lavorare a stretto contatto per i prossimi mesi, e non porterà a nulla di buono se continuiamo a scannarci appena ci incrociamo. Quindi che ne dici, tregua?» Provo a chiedere.
«Va bene…vada per la tregua.» Risponde sviando lo sguardo.
La nostra breve conversazione finisce appena in tempo che ci troviamo davanti all’ufficio del signor Morris. Dopo aver bussato e aperto la porta, la segretaria si sposta per farci passare.
«Benvenuti.» Esclama un uomo seduto dietro la scrivania.
«Salve.» Rispondiamo addentrandoci nell’immenso ufficio. Il signor Morris si alza per venirci vicino.
«Tu immagino sia Ryan…» Esclama stringendogli saldamente la mano.
«Esatto.»
«Mentre voi siete…Emma e Corinne.» Continua porgendo la mano anche a noi.
«Ma prego sedetevi, che vi confesso un piccolo segreto.» Aspetta che prendiamo posto e si sporge verso di noi.
«Il signor Jeong non lo ammeterà fino alla fine delle riprese, ma è rimasto talmente affascinato dalle vostre prove, che non ci ha pensato più di una volta per affidarvi il ruoli di protagonisti…ma shh non ditelo in giro…»
«Oh…stia tranquillo, dalle nostre bocche non uscirà nemmeno una parola!» Risponde Ryan con un sorrisetto complice.

(RYAN)

«Molto bene. E dopo questo piccolo scoop…posso porgervi con piacere questi.» Esclama l’avvocato, tirando fuori da un cassetto tre contratti, che ci porge.
«Ovviamente non dovete firmarli necessariamente ora, potete andare a casa e visionarli con cura. Per qualsiasi informazione questo è il mio numero…» Esclama indicando il numero di cellulare presente in alto sulla pagina inziale.
«Potete chiamarmi se avete dubbi. L’importante è che me li riconsegnate firmati entro questo sabato, in quanto lunedì c’è già un primo incontro con tutto il cast.» Continua a parlare entusiasta.
«Questo significa che sono già stati decisi tutti i ruoli?!» Domanda Corinne curiosa.
«Esatto signorina Miller. Il cast è al completo, mancavate solo voi, i protagonisti della storia.»
«Molto bene, allora il tempo di dare uno sguardo al contratto e per domani penso avrà notizie, voi che dite ragazze?» Chiedo.
«Concordo, per domani avrà una risposta anche da parte mia. Corinne?» Domanda Emma.
«Ovviamente sì. Non mi sembra il caso di far aspettare più del necessario. Quindi per domani avrà anche mie notizie.» Sta per venire la fine del mondo…non è possibile che solo pochi minuti fa volevano scannarsi a vicenda, invece ora si rivolgono addirittura la parola. Penso osservandole sorpreso.
«Sono davvero felice di sentirlo, così come sono sicuro che la risposta sarà affermativa, ma è giusto che abbiate modo di leggere i vari punti del contratto, le clausole, diritti, doveri e tutto il resto…»
«Grazie per la disponibilità.» Esclama Emma.
«Suvvia signorina Price, ho solo fatto il mio lavoro. Dunque con questo direi posso lasciarvi andare e attendo vostre notizie domani.» Esclama alzandosi.
«È stato un vero piacere fare la vostra conoscenza!» Dice porgendoci la mano.
«Il piacere è tutto nostro.» Risponde Corinne stringendogli la mano.
«Grazie ancora, e porti i nostri saluti al signor Jeong.» Continua Emma salutandolo a sua volta.
«Sarà fatto. Signor Prescott, giovanotto fortunato. Sono sicuro che sarà davvero invidiato per essere conteso tra due ragazze così belle.» Mi dice facendomi l’occhiolino e stringendomi la mano.
«Non posso negarlo…ho delle coprotagoniste favolose.» Rispondo con un’alzata di spalle sorridendo.

(EMMA)

Dopo il leggero scambio di battute, il signor Morris ci accompagna alla porta.
«Iole, puoi accompagnare i signori. Allora ci sentiamo domani.» Ci saluta mentre ci viene vicino la segretaria.
«Prego seguitemi.» Esclama la finta bionda, mentre cerca di attirare l’attenzione di Ryan sfruttando il decolté in bella mostra. Le mostro un sorriso forzato per poi serrare la mascella appena si volta. Non la sopporto. Attenta o ti si straccerà la gonna se indossi due taglie in meno. Penso nervosa.
«Hey guarda che si capisce che vorresti sbranarla se continui a guardarla così.» Mi sussurra Corinne in modo che possa sentirla solo io.
«I-io non…» Provo a negare colta in fallo.
«Tranquilla non sei l’unica, anche se per motivi diversi. Però ti capisco, anche io darei di matto se una gallina ci stesse provando spudoratamente con il mio ragazzo.» Continua facendomi arrossire.
«Non è il mio ragazzo…» Borbotto imbarazzata.
«Non ancora…volevi dire.» Esclama sorridendo maliziosa. Ehm…da quando mi parla come se fossimo amiche. Calma, non lasciarti fregare, aspetta di vedere come si comporta in circostanze normali.
«Vi auguro una buona giornata. Spero di rivedervi presto…» Esclama la tizia con tono mieloso.
«Grazie, da qui possiamo proseguire da soli, sei libera di tornare al tuo lavoro.» Interviene Corinne prendendola in contropiede.
«Beh direi che è andata bene.» Esclama Ryan appena restiamo da soli in ascensore.
«Più che bene. Appena arrivo a casa inizio a leggerlo, ma penso che alla fine firmeremo tutti e tre.» Rispondo stringendo il contratto tra le braccia.
«Immagino di sì…ci servirà giusto per sapere le varie clausole etc.» Conferma Corinne. Appena nella hall Corinne avvisa Brendon che già si fa trovare con la macchina davanti all’ingresso.
«Io vado ci vediamo domani a scuola.» Ci saluta salendo in auto.
«A domani.» La saluto a mia volta, mentre Ryan saluta Brendon.
«Hai intenzione di raccontarmi cosa è successo? Perché ammettilo che vedervi parlare pacificamente è un miracolo.»
«Credimi vorrei capirlo anche io…ma vediamo domani a scuola che succede e ne riparliamo.» Rispondo ridendo mentre ci incamminiamo verso la macchina per tornare a casa.


Angolo Autrice.

Ancora non ci credo di aver completato il quinto capitolo. Cosa ne pensate? Dite che le due rivali andranno finalmente d'accordo...o era solo un momento? E tra Ryan e Emma? Chissà che novità ci saranno...Non vi resta che aspettare e scoprirlo. Grazie a chi è arrivato fino a qui. Spero lasciate un commentino, e ci risentiamo al prossimo capitolo.
Baci, baci.
Nanina <3
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Nanina_92