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Autore: inzaghina    01/11/2022    4 recensioni
Prima di diplomarsi e scegliere di entrare a far parte dell’Ordine della Fenice, i Malandrini e i loro amici erano semplicemente un gruppo di ragazzi che non aveva alcuna intenzione di trasformarsi in eroi. I problemi più grandi erano causati dai piani per architettare qualche scherzo e dai vani tentativi di James di riuscire a conquistare Lily…
[Storia partecipante al Writober 2022]
[Il capitolo 25 “La famiglia che ti scegli” è candidato agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum "Ferisce più la penna".]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabian Prewett, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il prompt prescelto per oggi è: bad decisions make good stories. 

 

 
31. Occasioni da cogliere


 
È un lieve picchiettio contro la finestra a svegliare Lily nel cuore della notte del suo diciottesimo compleanno; la ragazza sa già che si tratta del regalo dei suoi genitori che, da quando hanno scoperto della posta via gufo, hanno adorato utilizzarla per mantenere i contatti con lei durante l’anno scolastico — nonostante questo significhi ricevere posta ad orari davvero discutibili. Il maestoso barbagianni pota un pacco avvolto in una pregiata carta decorata con fiori variopinti e un biglietto vergato con la calligrafia di sua madre, Lily prende il dono e dà un paio di biscotti al volatile, osservandolo uscire dalla finestra e librarsi in volo. Per prima cosa legge il biglietto, sorridendo per il soggetto scelto dalla madre: un cartoncino decorato da gatti decisamente simili alla sua. Una volta giunta alla fine si trova a ricalcare le firme dei genitori, oltre a quella evidentemente estorta da Petunia, chiedendosi per l’ennesima volta cosa potrebbe fare per ricostruire il loro rapporto, per ricucire una frattura ormai apparentemente insanabile. Perché Lily non ne parla quasi mai, ma soffre per il comportamento della sorella, che durante la sua infanzia è stata ben più di un’amica e alla quale avrebbe voluto poter raccontare ogni cosa del suo nuovo mondo e di tutto quello che aveva scoperto una volta a Hogwarts. Lo sguardo incuriosito di Petunia verso la magia che scorreva nelle vene di Lily però, si è sbiadito a poco a poco, fino a scomparire per lasciare spazio all’invidia che ha divorato ogni altra emozione, lasciando solo macerie di quello che una volta era uno dei rapporti fondamentali nella vita di Lily. E adesso, ora che Lily è convinta di aver trovato l’amore della sua vita, darebbe qualsiasi cosa per potersi confidare con la sorella, ascoltare i suoi consigli e condividere i sogni nel cassetto che entrambe sicuramente hanno. Per anni ha evitato di ammettere che James fosse attraente, troppo convinta che non avrebbe mai dovuto lasciarsi conquistare da lui, ora che ha scoperto la vera natura del ragazzo però, ha capito che il suo amore per lui è qualcosa che è cresciuto pian piano e che si è rivelato essere tutto fuorché una decisione sbagliata.
 
Il divano della sala comune è accogliente, nonostante le braci siano ormai quasi sopite e il freddo umido di gennaio riesca a penetrare nelle ossa, anche all’interno del castello. Marlene non è ancora salita in camera e, in tutta onestà, non ha alcuna voglia di farlo perché è sicura che finirebbe con lo svegliare le altre e avvelenarle con la negatività che l’avvolge ormai dal pomeriggio e non ha intenzione di rovinare il compleanno di Lily, né l’inizio della settimana. Sa bene che le altre hanno percepito che qualcosa non va, così come è consapevole del fatto che non le hanno chiesto nulla perché attendono che sia lei a sentirsi pronta per parlarne — e in questo momento le apprezza in maniera particolare per la sensibilità. La scala che porta al dormitorio maschile scricchiola leggermente dietro di lei, ma Marlene rimane concentrata sulle braci tremolanti, con le ginocchia abbracciate al petto e i capelli che le nascondono il viso; quando però il divano si abbassa sotto al peso di una seconda persona, la ragazza solleva lo sguardo e incontra gli occhi plumbei che si è lasciata alle spalle  alla fine delle lezioni.
“Sapevo che ti avrei trovata qui...”
“Evidentemente sono prevedibile...” 
Sirius trattiene a stento uno sbuffo e si limita a scuotere la testa. “Forse avrei dovuto dire che speravo di trovarti qui,” ammette poi.
La ragazza assottiglia gli occhi, “e come mai?”
“Perché non riuscivo a dormire, non dopo aver litigato con te a causa della mia gelosia...”
Marlene inarca le sopracciglia, “vai avanti, ti ascolto...”
“A mia discolpa, già lo sapevi che avevo un carattere di merda.”
“Se questo è il tuo modo di chiedere scusa, ti comunico che non è un granché!”
Sirius scuote la testa, “stavo solo cercando di rompere il ghiaccio...”
“Non credevo ne avessimo bisogno, ci conosciamo da quando eravamo bambini,” puntualizza Marlene, che non ha alcuna intenzione di facilitargli il compito.
“Odio quando sei così letterale...”
“E io odio quando fai lo stronzo, quindi direi che possiamo considerarci pari!”
Sirius vorrebbe ribattere, ma si rende conto che la ragazza ha ragione. “Hai presente quando prendi una decisione, sapendo già che sarà quella sbagliata, ma continui per la tua strada imperterrito?”
Marlene annuisce senza elaborare oltre e lui sospira, prima di continuare, “non mi stai rendendo le cose affatto facili, lo sai?”
“Tu non lo hai fatto con me. Ti ricordo che non mi hai nemmeno dato il tempo di spiegare…”
“Ho sbagliato, Lenie, non avrei mai dovuto dubitare di te e lasciarmi comandare dalla gelosia, ma è più forte di me e, davvero, non rispondo delle mie azioni quando ti vedo vicina a lui...”
“Tra me ed Evan è finito tutto anni fa.”
“Lo so…”
“Davvero? Perché atteggiamenti come quello di oggi me lo fanno mettere in dubbio.”
Sirius incassa il colpo, abbassando il capo, prima di tornare a incrociare lo sguardo di Marlene e sospirare. “È che mi sembra impossibile che qualcuno rinunci volontariamente a te e non lo sto dicendo per lusingarti, ma perché davvero fatico a comprenderlo…”
“Evan ha fatto la sua scelta e non sono stata io, Sirius; parlarne è totalmente superfluo e non c’entra con il nostro litigio.”
“Veramente abbiamo litigato perché io mi sono ingolosito dopo averti vista con lui…”
“Credevo di essere io quella letterale!” s’infastidisce Marlene.
“Se ti chiedessi di cosa stavate parlando me lo diresti?”
“Lo avrei fatto anche oggi pomeriggio…”
“Scusami ancora, Lenie.”
“Parlavamo perché avevo appena scoperto da Eleanor che sua madre era morta a seguito di una lunga malattia,” gli svela la ragazza. “Evan le è sempre stato molto legato e io gli stavo solo facendo le mie condoglianze…”
Sirius spalanca la bocca in una smorfia sorpresa, “non ne avevo idea.”
“Difficile, visto che tendi a trarre conclusioni affrettate,” ribatte Marlene in tono duro.
“Immagino che tu stia rimpiangendo la scelta di darmi una possibilità, sbaglio?”
“Sai essere decisamente irritante, Sirius, eppure nonostante tutto devo essere terribilmente autolesionista perché non mi pento della decisione che ho preso…”
“Farò del mio meglio per cambiare, Lenie.”
“Mi basta sapere di avere la tua fiducia.”
“Ti giuro che la hai!”
“Anche per quanto riguarda Evan?”
Il ragazzo annuisce, “anche in quel caso, sì.”
Marlene s’avvicina a Sirius, trovando rifugio nel suo abbraccio. “Sei tu quello che amo, Sirius…”
“E io amo te, Lenie.” le risponde prima di baciarla.
 
Sdraiati sulla torre di Astronomia, Lexie e Fabian si godono la tranquillità del loro angolino appartato, come sono soliti fare almeno una volta al mese. E poco importa se la notte è gelida, o se le nubi offuscano la trapunta di stelle che i due solo soliti rimirare, il freddo e la noia passano decisamente in secondo piano quando i due ragazzi sono insieme.
“Forse non avremmo dovuto venire qui proprio stasera…” mormora Lexie in tono apologetico, cercando calore nell’abbraccio di Fabian.
“Io sono contento di essere venuto, una serata con te val bene un po’ di congelamento,” ridacchia Fabian.
“Merino, a stare con James sei peggiorato pure tu.”
Fabian scoppia a ridere, interrompendosi solo per accarezzarle i lunghi capelli biondi, prima di baciarla sulla punta del naso.
“Quindi non rimpiangeresti la scelta nemmeno se finissimo congelati?”
“No, Lexie… è da quando sono nato che perdo le ore a osservare il cielo che ci sovrasta… l’unica differenza adesso è che, se tutto va bene, lo faccio in tua compagnia.”
“È incredibile che tu sappia sempre cosa dire, Fab.”
Per tutta risposta lui  la bacia, finendo con il liberare lo sciame di farfalle che risiede nel suo stomaco sin dall’inizio della loro storia.
“E non preferiresti una fidanzata può romantica?” gli domanda per l’ennesima volta Lexie.
“Noi potrei mai preferire nessun’altra a te…”
 
La mattina successiva, la sala comune è addobbata con uno stendardo dedicato al compleanno di Lily, oltre che essere disseminata di vasi di fiori chiaramente incantati. 
“Buongiorno, mio dolcissimo fiore! Tantissimi auguri di buon compleanno!” esordisce James, avvistando la sua ragazza scendere le scale insieme a Lexie, Marlene e Mary.
“James, non avrai forse esagerato?” bofonchia Lily, strabuzzando di gli occhi alla vista dei fiori sparsi ovunque.
“Nulla è esagerato per te, fiore mio.”
La Caposcuola si spiaccica una mano in fronte, occhieggiando le sue amiche e scuotendo la testa.
“Non so perché ma sono convinto che Lily si stia chiedendo cosa l’ha spinta a dare una chance a James,” ridacchia Remus.
“Per sua fortuna Lily è cotta di lui,” ribatte Mary, sorridendo ai due che si stanno abbracciando.
“E tu, signorina MacDonald? Sei Felice di avermi dato una chance?”
“La domanda la dovrei fare io a te, perché se stavamo ad aspettare i tuoi tempi, saremmo ancora qui a diventar vecchi…”
“Stai forse dicendo che non sono una persona che si butta?”
“Sto dicendo che hai sempre avuto timore di farmi del male, rischiando di non darci nemmeno una possibilità.”
“È solo che avevo paura di fare una pessima scelta…”
“Spero che ora tu ti sia reso conto che non sia stato affatto così.”
“Credimi quando ti dico che sei una delle ragioni che mi fa sorridere ogni giorno, anche quando mi sembra che non c’è ne sia alcun motivo….”
“Vale lo stesso per me, Remus.”
Il ragazzo la abbraccia, prima di posarle un bacio sulle labbra e scoppiare a ridere insieme a lei quando James inizia a declamare una poesia che ha composto per Lily.
 

 


Nota dell’autrice:
Non riesco a credere di essere arrivata alla fine di questa raccolta… posso solo dire che è stata una splendida avventura e che sono felice di averci provato, anche se ho finito con il pubblicare qualche capitolo in ritardo. Quest’ultimo capitolo ho deciso di dedicarlo a tutti i miei protagonisti, declinando in maniera forse poco ortodossa il prompt.
Grazie infinite per il supporto che mi avete dato.
Un abbraccio!
 

 
   
 
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