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Autore: _Lisbeth_    08/11/2022    0 recensioni
"Parrish, perché sei sul pavimento?"
I Pynch mi hanno rubato il cuore e non ho potuto fare a meno di dedicare loro un piccolo momento fluff tutto meritato.
Per una volta, la difficoltà nel dormire di Adam non è data dalla mole di studio da affrontare, ma dallo spilungone di un metro e novanta al suo fianco.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Parrish, Ronan Lynch
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scivolare

Solitamente, ad Adam piaceva dormire con Ronan, lo faceva ogni notte da tre anni a quella parte. Il ragazzo era caldo e accogliente, Adam si rannicchiava tra le sue braccia, lasciando che il proprio corpo, spesso freddo e tremolante, si riscaldasse. Ronan russava come un trattore, tuttavia, quella notte, il problema andava ben oltre il fatto che il ragazzo non fosse esattamente silenzioso mentre dormiva.
No, perché Adam era ben abituato alle scosse e alle vibrazioni che sentiva nell'orecchio destro, e ormai non ne era più infastidito. Gli bastava premere l'orecchio udente sul cuscino e avrebbe dormito da Dio. Il problema, era che in quel momento Ronan lo stesse letteralmente spingendo giù dal materasso.
Era iniziato tutto con un abbraccio. Nel sonno, Ronan aveva avviluppato un braccio attorno al petto di Adam, le gambe intrecciate alle sue, e se inizialmente Adam lo aveva trovato adorabile, in quel momento avrebbe semplicemente voluto tirargli una ginocchiata per farlo spostare.
Questo perché, oltre a russare, quell'idiota del suo ragazzo nel sonno non riusciva assolutamente a stare fermo, e Adam era praticamente intrappolato nella rete che avevano formato le sue braccia e le sue gambe.
Non é proprio semplicissimo riuscire a divincolarsi dalla stretta di ferro di uno spilungone di un metro e novanta, Adam era alto, parecchio alto, ma era decisamente e visibilmente più piccolo del suo ragazzo, che continuava a spingerlo oltre il bordo del letto, russandogli a un centimetro dal viso. Aveva provato anche a chiamarlo, ma Ronan dormiva come un sasso.
Si spinse con le braccia per cercare di sfuggire da quella presa che sembrava essere impossibile da sciogliere, ma per quanto si sforzasse, Ronan non pareva essere intenzionato a lasciarlo andare. Adam respirò a fondo, rendendosi conto di aver solo peggiorato la situazione, in quanto, cercando di spostarsi, aveva provocato le proteste di Ronan, che lo aveva stretto ancora più forte. Ora il braccio sinistro di Ronan era schiacciato sotto alla sua schiena ed era, di conseguenza, divenuto irremovibile.
Gettò la spugna. Si arrese, Adam, un'espressione stoica dipinta sul volto mentre nella sua mente malediceva quell'idiota del suo ragazzo in ogni lingua. Il bastardo in questione sorrideva anche, nel sonno, mentre lui era praticamente già fuori dal letto. Non poteva fare altro se non cercare di riaddormentarsi, e nonostante sembrasse un'impresa impossibile, riuscì a scivolare, figuratamente, nel sonno. Per poi scivolare letteralmente dal letto qualche minuto dopo.
Il suo corpo colpì il pavimento con un tonfo e Adam sentì la schiena scricchiolare. Era sicuro di aver anche cacciato fuori un urlo, mentre cadeva. Gemette, cercando di tirarsi su mentre, con le mani, massaggiava i punti colpiti.
Avrebbe ucciso Ronan non appena si fosse svegliato.
Rimase sul pavimento mentre il suo ragazzo sospirava nel sonno, prima di sbadigliare sonoramente e aggrottare la fronte.
Lo cercò con le braccia, gli occhi assonnati semichiusi e la testa che si voltava a destra e a sinistra per trovare il suo povero ragazzo.
- Parrish? - sussurrò, la voce impastata. Adam sospirò.
Lo vide affacciarsi oltre la branda, guardandosi attorno prima di rendersi conto che, se avesse voluto trovare Adam, avrebbe dovuto guardare in basso. Non appena i loro sguardi si incontrarono, Adam gli rivolse un'occhiata in cagnesco e la fronte del suo ragazzo si aggrottò. - Parrish, perché sei sul pavimento?
   
 
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