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Autore: Tamerice    10/11/2022    3 recensioni
Con questa mia flash fic vi porto nel primo camerino, ossia nel camerino destinato all'attore più importante di una compagnia teatrale, e stando lì dentro ho provato a cogliere quell'attimo, intenso ed immenso, prima di salire sul palcoscenico. Flash Fic già pubblicata nel Candy Candy e Klin Forum in occasione della One Shot Competition Settembrina dedicata a "L'Amleto di Terry Graham"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Terrence Granchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Essere o Non essere ( Libera interpretazione de L'Amleto di Terry Graham )


Solo nel mio nuovo camerino di primo attore, seduto alla triplice specchiera, truccato e con indosso il costume di scena, pronto per salire sul palcoscenico, mi guardo allo specchio. Questo momento è sempre stato per me una bolla tra spazio e tempo, un momento intimamente mio per il rito di passaggio e per la trasformazione dall'uomo che sono al personaggio da interpretare, attraverso il quale vengo catapultato in un'altra dimensione.

Amleto! Sarò Amleto! Il personaggio che sto per impersonare è il più ambito da ogni attore di teatro e quello che tutto il pubblico desidera vedere e udire. Amleto, in sostanza una metafora della mia vita.

Faccio un profondo respiro, sgombero la mente da ogni più piccolo pensiero, il cuore regola il battito e ad occhi chiusi mi concentro totalmente sulle scene e sulle battute del copione, le conosco tutte a memoria. Sento che il sacro fuoco dell'arte inizia a fluire dentro le mie vene. Non si è mai spento, esso scorre ancora ed abbondantemente in me, non è mai andato perduto anche se in passato sono caduto, e lascio che Amleto, con la sua catarsi, si impadronisca di me e viva in me.

Faccio mio il suo dolore e il suo rancore, mi immergo nella sua disperazione e nella sua pazzia, sono mie perfino le sue pene d'amore. Abbraccio tutte le sue imperfezioni e le sfaccettature del suo carattere, mi avviluppo al suo bagaglio di emozioni, le sento librarsi dentro nell'anima e lascio che il Principe di Danimarca sia in me ed io in lui.

E quando riapro velocemente gli occhi, la proiezione di colui che appare riflesso nello specchio è il mio ruolo scenico ed il personaggio migliore di tutta la mia carriera teatrale come attore protagonista.

Eccolo lì, Amleto! Sono Amleto!

Con il suo sguardo allucinato e con la sua lucida follia. Un essere dalle movenze istrioniche, tanto complesso quanto affascinante, con la sua malinconia e la sua saggezza, desideroso di vendetta tra coscienza e ragione, in sospeso tra il vivere soffrendo e il morire ribellandosi, tra il dormire ed il sognare.

L'attesa mi ha dato la giusta carica, mi alzo dalla sedia, mi sento euforico e motivato, ho raggiunto quel momento di assoluta perfezione in cui l'uomo sconfina nell'attore diventando un tutt'uno con il personaggio. Amleto si è impadronito visceralmente di ogni parte del mio corpo. Suoi sono i miei occhi, sua è la mia voce, suo è il mio stato d'animo, sua è la mia mente.

Questa notte, più che mai, consegnerò al pubblico una nuova leggenda, di cui anche i posteri parleranno negli anni a venire, per affascinarli con tutto ciò che resiste e che si tramanda nel tempo, per rendere il massimo onore al mio amato Bardo, compagno fedele della mia adolescenza e ancor più della mia maturità.

I miei occhi scrutano con minuzia quella figura che appare riflessa nello specchio e che si sta beando di se stessa. Le luci disposte attorno alla specchiera nascondono tutte le ombre, dentro di me alberga qualcuno che desidera ardentemente salire, e vivere di vita propria, sul palcoscenico.

"Essere o non essere, questo è il dilemma.
È forse più nobile soffrire, nell'intimo del proprio spirito,
le pietre e i dardi scagliati dall'oltraggiosa fortuna,
oppure imbracciar l'armi, invece, contro il mare delle afflizioni,
e combattendo contro di esse metter loro una fine?"

Il dubbio amletico non mi è mai apparso così chiaro, così mio, costante compagno di scena e di vita.
E adesso, una parte dei miei pensieri sono rivolti espressamente a lei.

Candy...


Per me e per lei, io ho scelto di "essere", anche se ciò significa e comporta "vivere soffrendo".
Per mantenere fede ad una promessa.
Ho scelto di essere quell'attore di cui lei possa essere orgogliosa.
Ho scelto di essere quell'uomo di cui lei possa essere fiera.

Candy...


Questo attore risorto stasera reciterà appassionatamente per te.
Questo uomo devoto e rinato sarà tutto per te, se tu, dopo stanotte, lo vorrai ancora.

Il Fato mi ha concesso un secondo atto, il Teatro mi ha portato la giusta ricompensa con fama e successo.
Ma tu Fortuna, per una volta sii a me propizia e baciami sulla fronte, in modo che la Vita non possa più trafiggermi con le sue acuminate spade né ferirmi con i suoi micidiali dardi.

Qui ed ora, me lo auguro, per me e per colei che amo più della mia stessa esistenza. Questa è la forza intrinseca delle mie azioni e delle mie scelte, governate dalla ragione e dettate dal cuore.

In rispettoso silenzio, contemplo la locandina, appesa alla parete del camerino, che fa bella mostra di sé - e di me - poco più in là della specchiera. Quel Teschio, che il me stesso del poster regge in mano, sembra volgere il suo sguardo cavo verso di me e chiamarmi a gran voce.

Bevo un sorso d'acqua direttamente dalla brocca per umettare la mia gola. Appoggiata la stessa sul tavolino, indirizzo gli occhi un'ultima volta allo specchio ed esclamo: - Break a leg! - (*) poi mi giro per uscire, lasciando la fila di lampadine accese e lo specchio invidioso a contemplare le spalle e la schiena del mio Amleto che procede con passo spedito verso il suo destino.

Con l'adrenalina alle stelle, spalanco impetuoso la porta del mio camerino, mi sento potente, mi sento pieno di energia, con il mondo tra le mani. Dotato di antiche ed eleganti movenze percorro il breve tratto del corridoio che separa il primo camerino dal palcoscenico, salgo rapidamente un paio di scalini e sono alla portata del proscenio. Le luci dei riflettori sono già puntate in direzione del mio angolo d'entrata per illuminare l'intera mia figura.

Sono Amleto! Sono pronto! Si va in scena!

-Fine-
 
***Flash Fic già pubblicata nel Candy Candy e Klin Forum in occasione della One Shot Competition Settembrina dedicata a "L'Amleto di Terry Graham"***


(*) "Break a leg!" è una tipica espressione in inglese dell'ambiente teatrale che in italiano corrisponde al nostro "In bocca al lupo!"
  
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