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Autore: micchan91    11/11/2022    2 recensioni
Sterek Au ispirata a zootropolis
...< Sai Stiles perchè io e Melissa siamo così felici? > gli chiese suo padre, sorridendo alla migliore amica beta che li seguiva, osservando poi i piccoli Stiles e Scott saltellare allegramente lungo la strada che li riportava a casa.
< Perchè ci accontentiamo, ecco perchè. Non abbiamo pretese > rispose nonostante sembrasse che il figlio non lo stesse ascoltando per niente.
< Ma io non mi voglio accontentare papà > rispose però Stiles voltandosi a guardarlo con quei penetranti occhi color ambra, occhi che suo padre era sicuro avrebbero presto fatto impazzire qualche alpha di passaggio, aveva costantemente paura di perdere il figlio, che dal canto suo sembrava lanciarsi a capofitto in qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa...
Genere: Avventura, Omegaverse, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il mondo sta cambiando.
Fin dall'antichità il mondo si è sempre suddiviso in tre categorie, alpha, beta, omega. Gli alpha hanno da sempre predato e sottomesso beta ed omega, questi ultimi più di tutti. Gli alpha sono grossi, muscolosi, possenti, testardi e potenti, a loro tutto è concesso, hanno privilegi e alcuni lavori sono adatti solo a loro. Gli omega son persone relativamente gracili, adatte a fare figli, ad accudire la casa e il proprio partner e a loro sono preclusi tantissimi lavori, non perchè la legge lo vieti, ma semplicemente perchè nessuno ha mai preteso di poter essere di più di ciò che la società imponeva. I beta invece sono normali, non hanno caratteristiche che li fanno spiccare ne in un  senso ne nell'altro, si limitano a fare lavori semplici e vite semplici. 
Questo prima che Stiles Stilinski venisse al mondo.
 Stiles naque in una sera di primavera, in una piccola cittadina chiamata Beacon Hills, dove vivevano prevalentemente omega e beta che si occupavano della coltivazione e interagivano con gli alpha raramente e solo per alcuni scambi commerciali. Fin dalla prima infanzia Stiles si mostrò per quello che era, un omega testardo, capace, intelligente e contrario a qualsiasi regola e formalità sociale. Sconvolse tutti quando in una recita scolastica dichiarò di voler fare il poliziotto da grande, un lavoro precluso solamente ai potenti e muscolosi alpha.
< Sai Stiles perchè io e Melissa siamo così felici? > gli chiese suo padre, sorridendo alla migliore amica beta che li seguiva, osservando poi i piccoli Stiles e Scott saltellare allegramente lungo la strada che li riportava a casa.
< Perchè ci accontentiamo, ecco perchè. Non abbiamo pretese > rispose nonostante sembrasse che il figlio non lo stesse ascoltando per niente.
< Ma io non mi voglio accontentare papà > rispose però Stiles voltandosi a guardarlo con quei penetranti occhi color ambra, occhi che suo padre era sicuro avrebbero presto fatto impazzire qualche alpha di passaggio, aveva costantemente paura di perdere il figlio, che dal canto suo sembrava lanciarsi a capofitto in qualsiasi situazione potenzialmente pericolosa, non sembrava nemmeno temere gli alpha con cui Noah contrattava per la vendita dei suoi prodotti. 
< Perchè no? Guarda Scott, lui da grande vuole fare il veterinario ed aiutare gli animali in difficoltà, in questo modo starebbe a casa, al sicuro, con noi > ribattè l'uomo facendo storcere il naso a Stiles. L'idea di passare tutta la vita in quel paesino lo deprimeva, il suo sogno più grande era quello di trasferirsi a Zootropolis, la più grande città del paese, l'unica città dove alpha, beta ed omega vivevano tranquilli insieme, senza distinzioni, senza scontri o paure. Aprì la bocca per ribattere, ma la richiuse e alzò lo sguardo verso il cielo vedendo l'espressione di suo padre, non avrebbe mai capito ne era certo.
< Io e Scott possiamo andare a prendere un gelato? > chiese invece indicando il chiosco dei gelati dove diversi bambini si erano accalcati.
< Va bene, ma non vi allontanate > rispose l'uomo porgendogli due banconote per prendere il gelato.
< Si, stiamo qui > sbuffò e preso Scott per mano si avviò verso il chiosco. Preso il gelato i due si misero a mangiarlo tranquillamente, comodamente seduti sul muretto che recintava uno dei numerosi campi coltivati. Stiles stava raccontando una barzelletta quando sentirono qualcuno piagnucolare sul retro del chiosco. Scott immediatamente si irrigidì, stringendo il cono con forza e guardandosi intorno, era un piccolo beta abbastanza fifone, nonostante Stiles lo coinvolgesse in tantissime delle sue avventure. 
< Dove vai? > piagnucolò appena vide Stiles scendere dal muretto con la chiara intenzione di vedere cosa stesse succedendo.
< Vado a controllare > rispose infatti il piccolo omega, lanciandosi ciò che restava del cono in bocca, poi masticando a fatica si avviò a grandi passi verso il retro, con Scott che nonostante la fifa gli fù subito alle calcagna. Stiles fece appena in tempo ad ingoiare che Theo gli si palesò davanti agli occhi, essendo uno dei pochi alpha svettava su tutti gli altri bambini per altezza e massa muscolare. L' alpha teneva tra due dita una banconota e davanti a lui un piccolissimo omega lo fissava con gli occhi lucidi, stretto al resto di bambini piccoli quanto lui. Teneva i pugni stretti e si vedeva che provava rabbia, ma l'istinto lo costringeva a restare lontano dal bulletto, che dal canto suo se la rideva.
< Ridagli i soldi Theo! > sbottò immediatamente Stiles, attirando l'attenzione di tutti su di se.
< Ma guarda guarda chi si vede, l'omega che crede di poter diventare un poliziotto > rise Theo infilandosi il soldi in tasca. Stiles sentiva chiaramente dentro di se la vocina che urlava a tutti gli omega di scappare, ma riuscì a soffocarla e per darsi coraggio fece un passo avanti.
< Ho detto, ridagli i soldi! > esclamò a voce più alta, stringendo i pugni e guardandolo male.
< Ah si? Dovrei ridargli i soldi? > rise Theo avvicinandosi a sua volta e Stiles sentì un brivido corrergli lungo tutta la schiena quando vide comparire dietro di lui altri due alpha. In branco gli alpha tendevano ad incattivirsi ancora di più perchè sentivano di dover dimostrare la loro forza. Ovviamente nemmeno questo fece arretrare di un passo Stiles, che dovette liberarsi dalla presa di Scott che tentava di convincerlo ad andare via. 
< Non mi fai paura Theo > ringhiò guardandolo male.
< Sei solo uno stupido presuntuoso! > aggiunse quando questo gli fu davanti, ottenendo solo l'ennesima risata da parte sua.
< Io sarei stupido? Io invece credo che lo sia tu! Noi siamo tre alpha e tu un debolissimo omega > ringhiò mostrando le zanne e passandoci sopra la lingua.
< Sparisci prima che ti azzanniamo alla gola > aggiunse uno degli amici di Theo, provocando mugolii spaventati dal gruppetto di bambini, ma Stiles lo guardò sprezzante.
< Ridagli i soldi > ripetè e non fece nemmeno in tempo a fare un verso che si ritrovò scaraventato a terra con Theo sopra di lui che lo fissava in cagnesco.
< Forse non mi sono spiegato bene Stiles, tu sei un inutile omega e non ti permetto di darmi ordini! > ringhiò ad un nonnulla dalla sua faccia e gli occhi di Stiles si fecero lucidi dalla paura e dalla rabbia.
< Ecco bravo omega, piangi > rise per poi iniziare a piagnucolare per finta, ma qualcosa si mosse dentro Stiles e invece di scoppiare a piangere come avrebbe fatto chiunque altro gli assestò un bel calcio nello stomaco e nonostante fosse più piccolo e gracile sentì un moto d'orgoglio nel vedere Theo allontanarsi con una smorfia di dolore. Non potè gioirne a lungo però che un dolore bruciante lo assalì alla guancia e quando se la toccò col dito soffiò di dolore, notando poi le dita tinte di rosso. 
< Che sta succedendo qui?! > fu la voce di un adulto a fermare gli alpha.
< Ricordati omega, tu non vali nulla > soffiò Theo al suo orecchio prima di scappare via insieme ai suoi compagni. Stiles si pulì il sangue con la mano tremante, poi si avvicinò al piccolo omega e sorridendo gli porse i soldi che Theo gli aveva rubato.
< Wow Stiles, ma tu sei un supereroe! > esclamò lui prendendo i soldi per poi abbracciarlo forte. Stiles sapeva che suo padre lo avrebbe chiuso in casa per mesi dopo aver visto la ferita che aveva sul viso, ma di una cosa era certo, lui non si sarebbe mai arreso!


Angolino dell'autrice
Niente, oramai mentre mia figlia guarda i cartoni io spazio con le mie fantasie e mi diverto a scrivere XD 
Questa è anche già quasi finita, la aggiornerò rapidamente <3 
  
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