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Autore: hakkaisan    12/11/2022    1 recensioni
"Non gli era mai successo di desiderare così tanto un po’ di riposo. Quasi mai. Se c’era mai stato un periodo in cui avesse avuto bisogno di una vacanza, era proprio quello."
[...]
"Sam gli aveva rotto le uova nel paniere. Ai suoi occhi aveva calpestato anche uno dei ricordi che conservava gelosamente della rude gentilezza di papà."
[...]
"Quel ragazzo era in grado di toccare i suoi nervi ogni qualvolta non ne sentiva il bisogno e questo, se possibile, lo alterava ancor di più."
Genere: Angst, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Incest, Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Settima stagione
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Fine! Questa è solo una prima parte di una storia più complessa che sto tentando di costruire da un po', un piccolo esperimento per capire cosa sarei riuscita a scrivere riguardo i fratelli Winchester che da un paio di anni mi hanno rapita nel vortice di assurdità che è questa serie e fatta appassionare alla loro storia come non mi accadeva più da anni...

Ho intenzione di tradurla in inglese, in realtà il primo capitolo è quasi concluso, manca solo qualche correzione, ma ci siamo quasi (incrociamo le dita) e questo solo grazie a qualche aiuto speciale che ringrazio di cuore.

A presto!

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Sam sollevò le coperte su di loro. Dean non glielo aveva chiesto, ma tenendolo ancora stretto a sé, Sam percepiva i brividi che cominciavano a scorrergli nel corpo, per via del sangue che rifluiva e si ridistribuiva, a ritmo del loro respiro che si calmava. Dean non protestò né cercò i propri vestiti per scaldarsi e Sam intuì che, proprio come lui, suo fratello voleva ancora sentirlo quanto più possibile legato al suo corpo e alla sua mente, attraverso la pelle nuda. Gli sembrava infatti, di poterlo leggere perfettamente nelle intenzioni, nei desideri. Mano a mano che sarebbero tornati a dividersi, forse quella sensazione si sarebbe affievolita, ma adesso non importava.

Dean si riposizionò dentro l’abbraccio in modo tale da fronteggiare Sam, tenendogli il viso fermo con entrambe le mani, i pollici che accarezzavano le guance e poi si spostavano dove gli occhi di Dean si posavano, finché entrambi incastrarono gli sguardi. Nessun suono seguì, in equilibrio finalmente, dopo tanta tensione accumulata.

Non scambiarono altre parole.

Cercavano un rifugio nell’altro, spaventati dalla stessa, unica, folle paura che li accomunava: la consapevolezza che in un modo o nell’altro, presto o tardi, uno avrebbe ferito l’altro.

Però, andava bene così. Adesso quel pericolo non c’era. Doveva andare bene così. Quello che avevano fatto li rassicurava che potevano legarsi persino di più; più di quanto fosse sano, oltre gli sbagli e le delusioni. Pur di cancellarli. E per un po’, potevano, dovevano, cancellarli. Avrebbero sempre avuto quell’attimo troppo tardi per tornare indietro ad ancorarli all’immagine l’uno dell’altro in caso di emergenza a imperitura memoria.

Altre volte i ricordi condivisi li avevano salvati. E nessuno di quei ricordi era paragonabile a questo.

Alla fine, il salto nella tana del Bianconiglio, non li aveva catapultati nel fondo di un pozzo, erano solo usciti dall’altra parte - dall’altra parte del mondo - a testa in giù.

Avevano estratto la carta della Morte dal mazzo di tarocchi che gli era stato affidato alla nascita e non avevano capito che morire significa solo capovolgersi. Cambiare.

Si erano aggrappati con tutta la loro volontà all’inevitabile, affinché non lo fosse, sperando che non li avrebbe mai travolti. Nella speranza di non scivolare, nella speranza che nulla cambiasse, senza accorgersi che la realtà era diversa rispetto a quella che credevano, e pronta a ribaltarsi del tutto, già da tempo e senza il loro consenso. Quando si erano dati la buonanotte, una manciata di ore prima, era solo l’inizio della fine.

Era tutto diverso anche ai loro occhi adesso, anche se restavano sempre Sam e Dean. Dean e Sam.

Mai separati e mai davvero insieme.

Sam si avvicinò a Dean sfiorandogli il naso col proprio, con le mani sui suoi fianchi. Dean eliminò la distanza tra loro con un bacio più fievole della luce della luna, ormai al tramonto. Lasciava spazio alle ore più buie, da cui Dean pensò di nascondersi, stringendo Sam più forte. Il fratello lo ricambiò intrecciandogli le braccia sulla schiena guardando invece dritto di fronte a sé, oltre la finestra, quasi sfidando la notte. Rifiutò la protezione che le ombre apparentemente promettevano.

Dean stava già sprofondando nel sonno, ma Sam volle egoisticamente prolungare quegli attimi di veglia; fu in un sussurro rauco che spezzò il silenzio:

“Stanotte credo che gelerà, Dean; domani dovrai svegliarti presto”.

Dean sbatté le palpebre con forza ricacciando indietro la pesantezza che le opprimeva e custodendo dentro sé la tenera soddisfazione che gli dava quella sciocca preoccupazione condivisa tra loro, agli antipodi del momento che avevano appena vissuto.

“Mh-mh e questo ti dispiace molto, vero?” riuscì a formulare scherzosamente, con voce impastata di un sonno che poteva aspettare ancora un po'.

Sam si sentì pungere il cuore a quel suono. Una volta addormentati, la coscienza li avrebbe abbandonati e sarebbe rimasta solo la mattina, fredda e crudele con le sue mille cose da fare, a cui badare, Dean intrattabile prima del caffè. A Sam piaceva quel Dean che stringeva tra le braccia. Non voleva che cambiasse.

“Ammetto che il mio sport preferito è guardarti cercare di capire dove ti trovi quando ti svegli, certo…”

“Mh, troppe parole…Comunque lo so che gela, il cielo è pulito, ho visto anch’io le stelle Sammy.”

“Ah sì?” chiese Sam, il sorriso udibile nelle parole.

Dean sbuffò, ridendo a sua volta “Ok, è mi è uscita male…”

“Già…domani te la rinfaccerò per tutto il giorno, Brontolo” Sam continuava a ridacchiare sotto i baffi.

“Hey, non cominciare con i nomignoli da luna di miele, Cristo…”

“Oh, non avevo mai pensato di paragonarmi a Dio, ma se proprio insisti…”

“Ma che cazzo…Dai, fammi dormire” disse infine Dean mentre gli tirava un pugno stanco contro lo sterno e gli si spegneva la risata in gola. Sapeva bene che Sam sovreccitato com’era avrebbe continuato a blaterare dolci amenità fino all’indomani se non lo avesse pregato di lasciarlo riposare. Forse non voleva sentirsi solo d’improvviso, ma Dean sarebbe rimasto lì con lui, perciò non aveva nulla da temere, doveva comprenderlo.

Era sempre stato così quando qualcosa lo teneva sveglio. Ma erano loro due. Insieme. Poteva stare tranquillo.

Dean non voleva farglielo pesare però, così aggiunse, muovendo piano le labbra che sfioravano la clavicola del fratello minore:

“Puoi svegliarmi tu, Sammy?”

I muscoli che Sam non ricordava di avere in tensione si sciolsero all’unisono, rivelandosi nel peso che Dean sentì gravare su di sé, stretto tra le sue braccia, in cui solo qualche momento prima gli sarebbe sembrato anomalo cercare rifugio come faceva ora, quasi senza pensieri.

“Contaci” fu la risposta pronta di Sam, un sussurro nascosto in un bacio fugace sulla tempia di Dean. La sicurezza di chi sarebbe stato pronto all’alba, perché l’avrebbe vista spuntare, insonne.

Un’alba che avrebbe illuminato tutto, tranne loro due, nascosti uno nell’altro.

 

 

*********


 

I feel you
 Your sun it shines
 I feel you
 Within my mind
 You take me there
 You take me where
 The kingdom comes
 You take me to
 And lead me through
 Babylon

This is the morning of our love
 It's just the dawning of our love

I feel you
 Your heart it sings
 I feel you
 The joy it brings
 Where heaven waits
 Those golden gates
 And back again
 You take me to
 And lead me through
 Oblivion

This is the morning of our love
 It's just the dawning of our love

I feel you
 Your precious soul
 And I am whole
 I feel you
 Your rising sun
 My kingdom comes

I feel you
 Each move you make
 I feel you
 Each breath you take
 Where angels sing
 And spread their wings
 My love's on high
 You take me home
 To glory's throne
 By and by

This is the morning of our love
 It's just the dawning of our love
 This is the morning of our love
 It's just the dawning of our love


 

 

I feel you

Songs of Faith and Devotion, Depeche Mode - Covers, Placebo

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Grazie a tutti quelli che sono arrivati fino alla fine! Ogni commento è sempre super gradito!

  
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