È bastato
 
 
Il lume della candela è fievole; si sta spegnendo.
Sopra ad un vecchio tavolino cigolante sono depositati un coltellino a serramanico e i resti di una cena trangugiata controvoglia.
In lontananza, s’intravede la luna. L’alone soffuso nel cielo appare speronato da rade nubi, che preannunciano pioggia per l’indomani.
La cucina ha una porta di legno, che in quel momento batte un colpo. La Vecchia Signora si sporge per richiuderla. Il freddo le fa scricchiolare le ginocchia, vecchie e stanche. La donna si dirige verso il corridoio, poi apre la porta e affacciandosi sulla strada scorge il buio. Fuori non c’è nessuno. Lascia per terra un paio di bottiglie d’acqua, come monito a ai gatti randagi che puntualmente usano la sua finestra per rannicchiarsi nella sua dispensa. Almeno, riflette, in questo modo ci penseranno due volte prima di tornare.
È già passato qualche giorno dall’ultima volta che qualcuno, in paese, ha visto uscire la Vecchia Signora dall’appartamento. Qualcuno giura di avere udito dei mugolii strani provenire dalla sua casa.
La Vecchia Signora chiude il getto del rubinetto, poi sfrega un panno contro la porcellana del lavabo: il rosso vivo che lo macchia lo ha ormai impregnato. È bastato, si dice, mentre trascina sul pavimento, ancora umido e sporco, il corpicino esanime di un gatto. È bastato, si dice, mentre l’odore rancido di cadavere andato a male richiama uno sciame di mosche a mo’ di banchetto serale. È bastato, si dice, perché la sua dispensa sia sana e salva. Tutto tace, però, e almeno per stanotte nessun altro randagio verrà a disturbarla. Tuttavia, se dovessero provarci… È bastato, si dice, mentre agguanta il gatto per le zampette esanimi e lo getta tra le fiamme del camino. I fumi se lo portano via, mentre la Vecchia Signora rimane a guardare le fiamme ardere e bruciare.
Oltre la cortina di nebbia, nella notte, è possibile vedere una schiera di gatti senza vita stesi al vento ad asciugare. Sul prato ci sono delle chiazze di sangue, e il vento gelido porta via con sé l’odore dei morti.