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Autore: valetraba    15/11/2022    1 recensioni
Vicky si risveglia dal coma dopo un incidente in auto, non ricorda nulla della sua vita; ad attenderla al suo risveglio c'è Logan, un ragazzo apparentemente comprensivo, dolce e protettivo nei confronti della giovane protagonista, ma anche misterioso. Vicky cerca di ritornare alla sua vecchia routine, ma Logan glielo impedisce, suscitando sospetti. I suoi dubbi vengono confermati dall'incontro di un'anziana signora, Rose. I loro rapporto si consolida, fin quando non incontra il nipote, Ryan. Vicky inizia a cercare la verità nascosta, scoprendo che il suo amore in passato, è stato diviso tra i due ragazzi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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“Ti trovo raggiante!” Esclama Elisabeth vedendomi entrare nel suo studio.

E’ martedì, Logan ha insistito ad accompagnarmi in ospedale per la mia seduta settimanale, la prima da quando sono stata dimessa. Ho provato a convincerlo che ci sarei venuta da sola, alla fine non ho insistito molto, non mi entusiasma prendere l’autobus.

“Sì, ammetto che son bastati pochi giorni di liberà per riprendermi” Le rispondo sorridendo.

“Bene sarò felice di ascoltarti, iniziamo!”

Mi sdraio sulla poltrona e inizio in maniera differente la nostra lunga conversazione, trascurando per la prima volta il continuo tormento, protagonista dei miei racconti, dando spazio invece alla spensieratezza di questi giorni. Mi confido descrivendo anche quanto accaduto ieri sera, al mio desiderio di avere Logan in quel momento, accorgendomi che non è stato solo di un episodio causato da qualche bicchiere di vino in più.

“Pensa che sia troppo presto per, bhe, si, avrà capito” chiedo imbarazzata senza completare la frase.

“Sei una ragazza Vicky, non c’è nulla di male ad avere rapporti sessuali, non devi vergognartene”

“Si ma non lo conosco ancora, la scorsa settimana ero qui a piagnucolare su quanto non sopportassi la sua presenza, e invece adesso eccomi qui a chiederle il permesso se posso andare oltre”

“E’ il tuo ragazzo, state insieme da tanto tempo, tu non lo ricordi ok, ma non è vero che non lo conosci. Forse è questo subconscio che ti coinvolge totalmente, tanto da lasciarti trasportare anche in emozioni più forti, è un ottimo passo. La serenità mentale che stai raggiungendo è segno di positività per il ritorno della tua memoria, le emozioni che stai provando con Logan, è la consapevolezza che qualcosa sta riemergendo. Hai anche fatto qualche sogno che potrebbe ricordare qualcosa del tuo passato?”

“No” Riconosco tristemente “Ieri ho dedicato la mattinata alla cura delle mie rose sul balcone, sapevo già cosa fosse giusto fare, come se quei gesti mi appartenessero”

Sorride “Ottimo! Come per le piante anche il desiderio di Logan ti appartiene, per questo non devi provare timore a lasciarti andare. Il nostro cammino è iniziato da poco, ma i risultati sono positivi. Goditi il periodo senza rimuginare e vedrai che la memoria riaffiorerà”.

Terminata la seduta, all’uscita dell’ospedale Logan mi attende per riportarmi a casa.

“Com’è andata?” Mi chiede in macchina prendendomi la mano e dando un tenero bacio.

“Bene” ammetto senza raccontargli i dettagli.

Parte a razzo per le vie di New York. “Logan stai sbagliando strada!” Lo avverto vedendolo svoltare per una via opposta al nostro quartiere.

“No” mi sorride. Lo osservo arricciando le sopracciglia, in attesa di una risposta più soddisfacente. Dopo un lungo silenzio, mentre non gli stacco lo sguardo da dosso, riprende “Ho una sorpresa per te!”

“Non devi rientrare a lavoro?”
“Non sei contenta di stare un po’ insieme?”
“Certo, sì. Però le sorprese mi mettono un po’ d’ansia. Di cosa si tratta?”

“I nostri vecchi amici ci aspettano in un bar, sono entusiasti quando hanno appreso la notizia che stai meglio, vorrebbero riabbracciarti. Te la senti?”

Incredula, sbilancio il mio corpo verso di lui in un pessimo tentativo di abbracciarlo, senza distoglierlo dalla guida. Sono emozionata, felice, ma anche terrorizzata e imbarazzata per paura di tradire le loro aspettative. Forse prima ero una ragazza molto più simpatica, determinata, spigliata, tutte doti che adesso non penso mi appartengano, anzi contrariamente non conoscere la mia vecchia identità mi rende incerta e impacciata. Ammetto che incontrare con chi ci divertivamo, se ci fosse qualcuno con cui mi confidassi, sarebbe un ottimo passo per aiutare a ricostruire la mia vera identità. Logan intuisce la mia preoccupazione nello sguardo perso fuori dal finestrino e dal lungo silenzio che ne è seguito

“Lo sanno che non ricordi nulla Vicky, stai tranquilla. Loro si presenteranno come se fosse la prima volta”

Leggermente confortata dalle sue parole, faccio un lungo sospiro, allontano le mille preoccupazioni e recupero quel briciolo di coraggio rimasto.

Il bar, scelto da Logan, è un posto carino e accogliente, abbastanza grande per non avere gli sguardi del personale e del resto della clientela addosso, pur non essendo molto affollato. Varcata la porta d’ingresso, studio attentamente i vari particolari del locale contemporaneo, dallo stile luminoso e spazioso, ammobiliato con colori neutri e geometrie lineari, precise; gli arredi dai volumi compatti si sposano bene con gli spazi attorno. Un’ampia sala in parquet è separata dal bancone della caffetteria, dove un’immensa vetrina di dolci, stimola l’appetito, ma non il mio perché occupato a fare la lotta con l’ansia.

Una giovane cameriera ci chiede dove preferiamo accomodarci, Logan le comunica la prenotazioni, e con aria serena la ragazza ci indica la tavolata dove ci aspettano i nostri amici. Logan fa loro cenno alzando la mano sinistra e sfoderando uno dei suoi sorrisi, mentre con la destra tiene la mia mano. Tento di nascondermi dietro il suo corpo, abbassando il mio viso timidamente per non rilevare l’imbarazzo che mi pervade. Il mio ragazzo aveva perfettamente ragione quando insisteva nel ripetermi che no ero ancora pronta, ma facendomi coraggio razionalizzo che sono solo i nostri amici e sarà una piacevole chiacchierata. Raggiungiamo il tavolo , i ragazzi sono sei, quattro maschi e due femmine, avranno dai 23 ai 28 anni, mi chiedo come facciano ad essere qui alle 11 di un martedì mattina spensierati. Mostrano tatuaggi, due di loro addirittura dei piercing ben evidenti, cerco di non soffermarmi sulle apparenze.

“Ben arrivati” Esclama un ragazzo biondo, alzandosi in piedi e venendoci incontro. Saluta prima Logan, poi sorridendomi prosegue:

”Vi trovo in gran forma, e tu Vicky sei più figa del solito!”

Spalanco gli occhi incredula, le guance si colorano di rosso fiammante. Perfetto ora sono più impacciata di prima. Stringo involontariamente la mia mano sudata a quella di Logan, che mi avverte dando una pacca sulla spalla dell’amico

”Vicky, lui è il mio migliore amico Bryan, ed è uno stronzo!”

Ridono entrambi divertiti, mentre io resto lì immobile e meravigliata della disinvoltura di Logan nonostante l’esclamazione dell’amico. Bryan, mostra sulle braccia alcuni tatuaggi uguali a quelli dell’amico o per lo meno ripetono gli stessi personaggi, carte da poker, frasi, anche un drago colorato, a differenza del mio ragazzo non ha un solo puntino di pelle che non sia pulita.

Il resto della comitiva non si differenzia molto: Kevin, Stef, Steven, Allyson e Evelyn. Timidamente porgo la mia mano a tutti loro, mentre Logan mi elenca i loro nomi.

Kevin e Stef discutono tra di loro su una gara persa con la moto, aggiornando Logan sugli ultimi fallimenti di Kevin, Steven e Allyson si tengono la mano, scambiandosi teneri baci evitando il resto del gruppo, mentre Elisabeth mi osserva attentamente, scambiandomi occhiatacce e cerando invano lo sguardo di Logan, che ignora completamente la sua presenza.

Ordiniamo il nostro aperitivo, mentre alcuni di loro sussurrano esclamazioni poco educate sul seno e sul sedere della cameriera, che educatamente continua a servirci le dieci portate senza rispondere a quelle provocazioni, cerco di star zitta ma il mal umore prende il sopravvento di fronte a tale maleducazione.

“Non hai fame?”Mi sussurra Logan in un orecchio, preoccupandosi del mio piatto vuoto.

“No, ho fatto una ricca colazione questa mattina e adesso non ho appetito” Mento.

Pensavo dovessi essere in sintonia con i suoi amici, ma nessuno di loro mi è apparso veramente entusiasta nel rivedermi, forse perché Logan gli aveva avvertiti di non mettermi pressioni, o semplicemente perché sono anche loro in imbarazzo. Nonostante non ricordi la mia vita precedente, sono sicura che non riuscirei a frequentare ragazzi come loro, che espongono cattivi commenti su una ragazza che svolge umilmente il suo lavoro.

Alcuni discutono su argomenti sportivi, osservo i loro volti e la loro sintonia che rileva una consolidata amicizia, le ragazze organizzano il weekend cercando invano di coinvolgere anche i maschi. L’organizzatrice è Evelyn, una ragazza esuberante, un po’ volgare ai miei occhi, a causa di una minigonna e una t-shirt scollata che lascia intravedere il suo seno prosperante, non nascosto neanche dai lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta. Ammetto che è una bella ragazza dagli occhi azzurri, rovinati da un trucco pesantemente nero, ma il suo sguardo svela astuzia e invidia, non so esattamente verso chi o cosa. Allyson annuisce soltanto alle sue proposte, per non rimanere emarginata, cerco di interagire.

“Cosa avete in programma queso fine settimana?”
Incredula Evelyn si blocca, sfidandomi con aria nervosa e rimanendo in silenzio, speranzosa di incutermi timore. Logan al mio fianco continua a chiacchierare fingendo di ignorare cosa stia accadendo, ma mi accorgo che si irrigidisce, tradendo la sua apparente calma. Solo l’improvvisa voce di Allyson , rompe quel silenzio, donando un piccolo sospiro di sollievo all’intera comitiva.

“Ancora non sappiamo Vicky, ma vorremmo andare nella villa di Evelyn fuori città. I genitori saranno via per lavoro, e vorremmo approfittare ancora del bel tempo, avendo una piscina bellissima. Vi unite a noi?”
“Cosa?!” Urla Evelyn incredula di quell’invito chiaramente non gradito.

“Sì, dai Logan è l’occasione giusta per ricominciare” Lo incoraggia Kevin, ignorando l’espressione stupita e di rabbia dell’amica

“Si, cosa hai da temere?” Scherza Ryan, divertito ed eccitato da quel invito.

Sono in confusione, non comprendo il sarcasmo di Bryan, le occhiatacce di Elisabeth e il silenzio di Logan, vorrei solo andare via e chiedergli cosa stia succedendo, perché quelle reazioni se sono davvero anche i miei amici?! Pretendo delle riposte!

“Prometto che ci pensiamo” risponde Logan, mentendo chiaramente.

“Certo, devi avere sempre il suo permesso vero?” Lo accusa Evelyn

“Mio?” Confusa non riesco a capire

“Non chiudi mai quella boccaccia vero Evelyn?” Alza la voce Logan verso di lei.

“Hai paura di qualcosa forse Logan?”

I due si scambiano una lunga occhiata, Ryan interviene divertito:”Ok ragazzi, così non è un bel modo di presentarsi alla nostra  vecchia amica”

Viene verso di me, poggia le sue mani sulle mie spalle proseguendo: “Vicky, siamo solo un po’ a disagio anche noi, comprenderai che non sappiamo come comportarci per non urtare la tua sensibilità”

“Si lo vedo!” Dico sarcasticamente.

Logan accanto a me, non smette di guardare Allyson furiosamente, poi si rivolge all’amico: “Smettila e levagli quelle mani da dosso Ryan” spinge via l’amico liberandomi.

“Dai Logan non è di cristallo, non si rompe!” Grida Stef.

Sono irritata anche io adesso, parlano ignorando completamente la mia presenza, mi alzo di botto per andar via, non ne posso più di questi stupidi ragazzini.

“Attenzione, la signorina si è arrabbiata e va via, che peccato” Canticchia Evelyn, chiaramente divertita.

Mi soffermo un attimo prima di abbandonare il tavolo “Ci vediamo sabato nella tua villa!” La sfido voltandomi. Incredula, rimane in silenzio cambiando repentinamente umore. Segue un piccolo coro da Stef, Ryan e Kevin “Attenzioneeeee!”

“Qui il discorso si fa interessante” prosegue Stef

“Amici, non vedo l’ora che sia sabato” aggiunge Ryan

“Grazie” esclama sarcasticamente Logan guardandoli tutti, prima di raggiungermi fuori e lasciarli lì.

“Sono dei maleducati! Come fai a sopportarli? Come puoi frequentare certa gente?” Inizio ad urlarli una volta entrati in macchina

“Vicky, scusami, Evelyn è solo arrabbiata con me e ti ha preso di mira approfittando della situazione” Prova a calmarmi pacatamente

“Solo lei ,Logan? Non mi pare che gli altri siano mister simpatia!”

“Dai, non essere così  crudele nel giudicarli, non sapevano come comportarsi” Li difende incrementando la mia ira.

“Se generalmente il loro modo di comportarsi vuol dire fare commenti sgradevoli su cameriere da un bell’aspetto, non ci tengo molto a frequentarli!”

“Cazzo! non essere melodrammatica, stavano solo scherzando!”Continua sollevando gli occhi.

“Li giustifichi? Sono scioccata, evidentemente ciò che hai mostrato nei miei confronti, rispetto e gentilezza, non ti appartengono”

“Ora te la prendi con me? Sei tu che volevi conoscerli”

“Il problema sono io che volevo conoscerli, e non loro che sono dei maleducati?”

“Hai voglia di litigare Vicky? Un tempo ti divertivi anche tu con noi!”

“Bene, è l’occasione per cambiare la brutta persona che ero!”

“Ne riparleremo quando ti sarai calmata, ora dici cose deliranti!”

“Sarò pure arrabbiata, ma sono abbastanza lucida da confermarti ciò che penso adesso! Comunque li darò una seconda possibilità, vorrei vedere se come si comporteranno questo weekend!”

“Oh no, noi non parteciperemo?”

“E’ perché mai? Di cosa hai paura? Un tempo mi divertivo anche io no?”Affermo con sarcasmo.

“Smettila di comportarti come una bambina Vicky!” Mi rimprovera Logan, provando a mantenere un tono tranquillo.

“Ci andremo, tralascerò i miei pregiudizi, non si discute!”

“Ne riparliamo, ora non penso di essere lucido neanche io!” Mente.

   
 
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