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Autore: Alex Ally    16/11/2022    1 recensioni
Dopo essere entrato in Prime Empire senza i suoi amici Jay inizia ad esplorare il gioco e fa la conoscenza di una donna che si definisce la maestra elementare del fulmine.
La mia risposta alla domanda su che fine ha fatto la madre biologica di Jay.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Jay, Nya
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo sei.

Certe cose erano proprio ironiche, se prima la sola idea di rivedere sua madre lo spaventava come nient'altro adesso trovarla e farsi aiutare da lei era diventata la sua migliore opzione per uscire da cui. Anche se fosse rimasta intrappolata qua dentro per anni come Scott i due avevo scordato un dettaglio importante: il gioco era rimasto fuori servizio per tutto questo tempo.
Era impossibille che sua fosse qui da trent'anni, forse una ventina o giù di lì non di più altrimenti Jay non sarebbe qui in questo momento, in ogni caso Prime Empire adesso era di nuovo in funzione e i gicoatori continuavano ad entrare ciò voleva dire che in quelle condizione sarebbe stato molto più facile trovare anche un modo per uscire.
Forse se lo spiegava a Libby sarebbe stata ben felice di aiutarlo, c'era solo il problemma che Jay non sapeva se rivelarle la verità su di lui oppure no. Doveva dirle che era suo figlio? E se l'avesse fatto come avrebbe reagito la donna? Magari l'aveva addirittura abbandonato di sua spontanea volonta prima di essere intrapolata qui... forse era stata catapultata nel gioco più o meno nel suo stesso periodo... No, non doveva farsi queste domande.
Prima di tutto doveva trovare Libby e poi avrebbe pensato a cosa fare.
C'era solo il problemma che non sapeva dove trovarla.
«Jason! Jay! Aspettami!» senti una voce chiamarlo e voltandosi vide prorpio Libby corrergli incontro.
Bè era stato più facile del previsto.
Ingoiando a vuoto il suo nervosismo mosse qualche passo verso di lei, chiedendosi nel frattempo perchè l'aveva chiamato “Jason”, ma si fermo quando al vide inciampare e cadere a terra. Dopo qualche secondo rimasto lì a fissare la scena andò da lei aiutandola a rialzarsi.
«Tutto bene?» chiese.
«Si, non preoccuparti, mi capita spesso.» rispsose Libby rimettendosi in piedi e togliendosi la polevere di dosso. I due si guardarono senza dire niente, occhi blu contro occhi blu alla fine Libby si avvicino a lui.
«Sei... il ninja del fulmine, giusto?» chiese lei essitante.
«Si.» rispose Jay. «Lo sono.»
Libby sorrisse e fece per abbracciarlo tranne fermarsi all'ultimo momento tirandosi indietro.
«Immagino che sia troppo presto per questo, vero?» disse Libby. «Se fossi al tuo posto sarebbe presto per me, cioè incontrare per la prima volta la madre che non ho mai conosciutto, non so neanche quello che Cliff ti ha detto di me sempre che ti abbia detto qualcosa su di me, io non saprei che avrei fatto nella sua situazione, però sei cresciutto incredibilmente dall'ultima volta che ti ho visto. Certo, eri praticamente in fasce quando ti ho visto l'ultima volta perciò... sei un giovane adulto molto carino, lo sai? Anch'io avevo le lentigini alla tua età, in realtà le ho avuto fin da piccola ma a volte le nascondevo con del trucco e... scusa sto parlando troppo in fretta? Garmadon diceva sempre che quando iniziavo era impossibille farmi smettere, scusa sto continuando a paralre.»
A quel punto Libby si mise le mani sulla bocca in segno di voler tacere.
Jay invece non poteva fare a meno di sorridere, quella donna era veramente sua madre, in tutti i sensi e a quanto pareva aveva preso da lei molto di più che solo il suo elemento. E nel vedere queste somiglianze si sentiva meglio, come se molti suoi dubbi fossero svaniti infondo aveva avuto conferma che era rimasta intrappolata qui prima che venisse addotatto dai suoi genitori perciò... lei era rimasta intrappolata qui prima che venisse adottato!
Jay inizio a preoccuparsi di nuovo perchè in tutti i suoi dubbi aveva immaginato un simile scenario, ma solo adesso capiva cosa significasse daverro.
Non sapeva niente di lui, del fatto che fosse stato adottato o altro.
In ogni caso finchè non gli avesse fatto delle domande non sarebbe successo niente.
«So che ti ho detto che avrei smesso di parlare, ma non posso trattenermi.» inizio Libby guardandolo come un cucciolo bisognosso d'affetto. «Devo assolutamente farti delle domande su di te e sul mondo esterno.»
“Ovviamente.” penso Jay sospirando sconsolato, darle le risposte che voleva non sarebbe stato per niente facile.
«Come stai ho saputo che hai salvato Ninjago molte volte... da chi? Da cosa? Come? Ti fai chiamare Jay è un bel sopranome cioè Jason è un nome di famiglia, ma infondo la scelta è tua, come sta Garmadon? Come sta Wu? Le Serpentine sono ancora nella loro prigione? Tu hai una fidanzata? Se si è carina? Come sta tuo padre? Lui... lui si è risposato oppure...?» chiese Libby senza nemmeno riprendere fiato tra una domanda e l'altra.
Jay la guardo non sapendo come rispondere, c'era cosi tanto da dire su cosi tante cose con cui era cosi all'oscuro. E molte rispose non erano belle da sentire e per quanto fosse strana la situazione Jay non voleva spezzare il cuore di sua madre sopratutto non durante la loro prima vera interazione reciproca.
«Scusa io... immagino che tu non abbia preso da me la mia parlantina visto che stai li a far scena muta... scusami non volevo offenderti.» disse Libby passandosi una mano tra i boccoli biondi. «Non sto facendo una gran bella figura vero? Immagino che non ti aspettavi che al tuo primo incontro con me avresti pensato: “Wow mia madre sembra una pazza”, non rispondere se non te la senti veramente niente pressioni dimmi piuttosto come sei finito in Prime Empire.»
Jay la guardo e vide sul viso di Libby la stessa espressione che lui addottava quando si sentiva soprafatto da una situazione, quando si sentiva inadeguatto molto probabilmente sua madre stava provando lo stesso.
Questa situazione non era facile per nessuno dei due, ma era grato a Libby per il fatto che volesse cambiare argomento perchè se avesse saputo la verità nemmeno lei sarebbe stata pronta a ricevere le risposte che voleva. Però Libby poteva avere le risposte che voleva al suo contrario perchè era ovvia adesso: Libby non l'aveva abbandonato, era scomparsa con lui ancora a casa dei genitori biologici forse Cliff non si sentiva di crescerlo da solo, ma ormai era chiaro che l'attore era l'unico a conoscere la verità... una verità che era morta con lui.
Non poteva lasciare che anche Libby convivesse con domande senza risposta come le sue. Perciò fece un respiro profondo e si preparo a darle le risposte che voleva. Le risposte che meritava anche se non le sarebbero piaciutte.
«Mam...» inizio Jay per poi bloccarsi, non riusciva a dire quella parola ad alta voce.
«Chiamami Libby.» disse lei. «Capisco che per te deve essere difficile chiamarmi “mamma” perciò non farlo, prenditi il tuo tempo.»
«Grazie.» disse Jay sorridendole. «Allora ti dirò come sono finito qui, ma prima voglio parlarti della mia vita negli ultimi anni. Tutto è iniziato un giorno quando sono andato a testare una delle mie invenzioni, fu allora che conobbi il maestro Wu...»
  
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