Anime & Manga > Evangelion
Segui la storia  |       
Autore: Strypgia    18/11/2022    0 recensioni
Shinji fa qualcosa di leggermente diverso quando Asuka gli propone di baciarsi... e tutto cambia. Improvvisamente non sono più soli e iniziano a diventare più forti di quanto non fossero mai stati. E dal loro nuovo legame iniziano a scaturire dei cambiamenti. La guerra agli angeli, e i piani della Seele e della Nerv non saranno più gli stessi.
Una nuova puntata ogni venerdì.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Kaworu Nagisa, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 5.4: Siamo in gioco?





Kensuke si fermò di colpo. Rei Ayanami se ne stava tranquilla nell’angolo in fondo al corridoio, come se fosse… in agguato. Per lui. Di nuovo. Beh, non è detto che sia ‘di nuovo’: non era del tutto sicuro che l’ultimo incidente fosse realmente accaduto. Non poteva essere successo davvero, giusto?
 


Gli occhi rossi di Rei incrociarono i suoi. “Compagno di classe Aida-san.” lo salutò. “Vorrei richiedere di nuovo la tua assistenza.”
 
‘Ah, quindi è successo davvero?’ “Ehm… ehm… Ok?” Lui si tenne pronto, ma Rei non fece nulla che gli facesse ‘sanguinare il naso’ come l’ultima volta. Si limitò a guardarlo con attenzione.
 
“Sei mai stato abbracciato?” gli chiese.
 
Lui sbatté le palpebre. Che razza di domanda era? “Ehm… sì?”
 


“Ottimo. Io non l’ho mai fatto. Desidero stabilire una baseline per ulteriori test.”
 
‘Cosa? Non può essere vero. Non è mai stata abbracciata?’ “…Quindi tu vorresti…?”
 
“Vorrei abbracciarti per stabilire una baseline.”
 
“…ok?”
 
Rei si avvicinò delicatamente a lui e lo abbracciò. Kensuke si irrigidì come una pietra per lo shock. Certo, era già stato abbracciato in passato, ma si trattava di famigliari o parenti. Non… non l’aveva mai fatto con una ragazza della sua età, soprattutto con una che avesse l’aspetto di Rei Ayanami. ‘È tutto così bello, specialmente dopo quello che ha fatto venerdì… Oh cielo, è un brutto momento per pensare a quanto è calda e a quanto è stretta a me…’
 
Fortunatamente per la salute mentale di Kensuke, Rei lo lasciò andare e fece un passo indietro prima che Kensuke potesse svenire di nuovo o che potesse accadere qualcos’altro di imbarazzante. “Grazie, Aida-san. Sono stati dati preziosi per la mia baseline e… non sgradevoli.”
 


Era molto, molto confuso. “Non c’è di che?”
 
Rei si voltò e se ne andò senza dire un’altra parola. Kensuke rimase a guardarla per molto tempo dopo che lei ebbe varcato le porte che davano sul cortile della scuola.
 
“Che diavolo è appena successo?” chiese al corridoio deserto.
 
---
 


Ad Asuka piacevano molte cose dell’essere innamorati, ma i momenti di tranquillità che venivano dopo i momenti più ‘animati’ stavano rapidamente diventando i suoi preferiti. Stare sdraiata con Shinji, tenersi stretti l’uno all’altra, sentire il suo petto alzarsi e abbassarsi con il suo respiro, ascoltare il battito del suo cuore sotto il proprio orecchio… Poteva lasciar cadere tutti i suoi muri, non aver più bisogno di fingere, non temere nulla… poteva essere semplicemente Asuka, sapendo di trovarsi tra le braccia di qualcuno che la amava.
 
Erano dieci anni che non lo faceva.
 


“Shinji?”
 
“Mmm?”
 
“Sono così felice che tu abbia deciso di abbracciarmi, quella prima volta. Guarda a cosa ha portato.”
 
Shinji rimase stranamente in silenzio per un minuto. “Vuoi sapere una cosa divertente, Asuka? Non l’ho fatto.”
 


Lei reclinò il capo in modo da poterlo vedere in faccia senza dover sollevare la testa dal suo petto. “Cosa?” chiese lei, confusa.
 
“Io… non ho deciso nulla. Stavo per cadere. Mi avevi tappato il naso e cominciavo ad avere i mancamenti perché ero in apnea da troppo tempo, così mi sono aggrappato a te per restare in piedi.”
 
“Tu stavi cadendo?!” Asuka non riusciva a decidere se fosse arrabbiata, sorpresa, o semplicemente confusa. “Tutto qui?”
 


“Io volevo continuare! La ragazza dei miei sogni mi stava baciando e io mi sono bloccato! Volevo solo continuare a baciarti, quindi mi sono aggrappato a te per rimanere in piedi, così avremmo potuto continuare a baciarci. Avevo paura di toccarti!”
 
“Paura di… Quindi se tu non fossi quasi svenuto, te ne saresti rimasto lì, senza fare nulla, perché avevi paura di toccarmi?”
 
“Probabilmente sì. Eri letteralmente la ragazza dei miei sogni, Asuka. Un solo tocco delle tue labbra e mi sono bloccato. Sarei rimasto lì a baciarti il più a lungo possibile.”
 
“Ma senza fare nulla. Wow. Sarebbe stato davvero terribile, Shinji. Quando ho sentito che hai appoggiato le tue mani su di me, ho pensato che fossi finalmente riuscita a farti capire che anch’io ti volessi. Mi ha reso così felice il fatto che tu avessi risposto ai miei segnali. Se fossi rimasto lì senza fare nulla, avrei pensato che mi stessi rifiutando. Gott, probabilmente sarei fuggita in lacrime! Non avrei potuto sopportalo, tu che mi rifiutavi quando ti avevo appena baciato!”
 
“Mi… mi dispiace… Lo sai che sono il tuo baka. È solo che… tu sei troppo per me, Asuka. Riesco a malapena a far funzionare il mio cervello quando sono accanto a te. Quel primo bacio mi ha fatto saltare tutti i fusibili.” Scosse la testa. “Se tu fossi scappata, non avrei avuto la più pallida idea di cosa fare. Sarei rimasto lì, confuso, finche Kaji non avesse portato a casa Misato.”
 
“Gott, io avrei fatto la cascamorta con Kaji, cercando di nascondere quanto fossi stata ferita… Ho davvero rischiato il tutto per tutto con quel bacio, Shinji. Se non fosse andata in quel modo, mi sarei comportata come una stronza con te per giorni, forse per settimane. Sono così dannatamente felice che tu mi abbia baciata.”
 
“Anch’io ne sono felice. Non sono mai stato così felice, Asuka. Me ne stavo seduto in camera mia ascoltando la musica sul mio lettore SDAT per ore perché non avevo altro da fare se non sentirmi vuoto. Ora…” Le accarezzò i capelli. “Non credo di averlo toccato da quella sera. Mi avevi davvero convinto di non volere nulla da me. La tua sceneggiata era davvero ottima. Non avevo idea di cosa tu provassi davvero.”
 
Asuka sbuffò. “Sei proprio il mio baka-Shinji. Beh, non potevo mica ammettere che ero attratta da te, non senza andare contro il mio orgoglio. Mmm… a proposito di sceneggiate, penso che ultimamente siamo stati troppo buoni tra di noi in classe. Ho sentito voci su di noi, negli spogliatoi delle ragazze. Credo che dovremo avere una bella e grossa discussione in pubblico.”
 


Shinji le sorrise tra i capelli. Di tutte le cose che erano cambiate da quando lui e Asuka si erano aperti l’uno all’altra, il dover programmare le loro litigate in pubblico era la più divertente. “Hmm… Potrei ‘dimenticare’ i nostri bentō perché troppo occupato o qualcosa del genere. In questo modo avresti un’ottima scusa per sgridarmi.”
 


“Bleah, questo significa cibo della mensa. È sicuramente un ottimo motivo per sgridarti. Non dovrò di certo recitarla, quella parte. Mi piace la tua cucina. Ok, può andare. Dovremo fare in modo di partire di fretta domattina, o Ayanami si accorgerà che la nostra scusa non regge.”
 
Shinji scrollò le spalle. “Come ho detto ieri sera, credo che ci abbia già scoperti, ma non ha detto nulla.”
 
Con sua sorpresa, Asuka rabbrividì. “Cosa c’è che non va?” le disse.
 


Asuka rimase in silenzio per un minuto. “Se lei lo sa, magari non dirà nulla, ok. Ma se è riuscita a capirlo lei allora potrebbero capirlo anche gli altri. E la cosa potrebbe arrivare fino a Misato e lei potrebbe… farci smettere.” Gli strinse le braccia attorno. “Io… non voglio che questo finisca, Shinji. Io… ho bisogno di tutto questo. Io ho bisogno di te. Non posso stare di nuovo da sola.”
 
Anche Shinji considerò l’idea. Essere di nuovo da solo, passare le notti in una vuota solitudine nella sua stanza, con le stesse tracce sullo SDAT che scorrono in continuazione… Freddo, solitudine, nessun calore a confortarlo o un respiro regolare accanto a lui nell’infinita e pressante oscurità… Rabbrividì anche lui. Nemmeno lui sarebbe riuscito a sopportarlo. Avrebbe preferito rinunciare a respirare piuttosto che perdere Asuka accanto a lui la notte. Cercò di iniettare nella sua voce quanta più sicurezza di sé potesse. Non era molta. “Ayanami non ha detto una parola su quello che abbiamo fatto con i farmaci che doveva prendere e nemmeno su tutto il resto. Ti ho detto come abbiamo avuto tutti quei farmaci antagonisti dalle scorte della dottoressa Akagi. Ha mantenuto il silenzio assoluto. Credo che sia brava a mantenere segreti.” ‘Spero davvero, davvero tanto che lo sia.’ pensò.
 
Anche se attorniato dalle sue paure, Shinji sentiva dentro di sé ancora un bagliore di felicità. La Asuka di due mesi fa non avrebbe mai potuto dire apertamente ‘ho bisogno di te’ a lui, o a chiunque altro. Lo Shinji di due mesi fa non ci avrebbe mai creduto. Ora sembrava una cosa naturale e necessaria come il respirare. ‘Ha bisogno di me. Mi ama.’
 
“Non voglio che ci separino. So che ne hai bisogno quanto me.” Asuka fece una cupa risatina. “Gott, pensa a come crollerebbero i nostri Sync Rate se dovessero cercare di separarci. Potremmo magari sfruttare questo per ricattare Misato e convincerla a lasciarci stare insieme, se e quando lo scoprirà?”
 
Shinji rise dolcemente. “Sì, forse.” Il suo sorriso si spense. “Quel giorno sta arrivando, Asuka. Non possiamo tenerlo nascosto per sempre. Stare assieme ci sta cambiando e potremmo rivelarlo senza accorgercene. Guarda quanto sta diventando difficile recitare per far credere quanto siamo arrabbiati l’uno con l’altra.”
 


“Lo so.” rispose lei. “Ma ora sono felice e non voglio che cambi nulla. Voglio solo rimanere così per sempre.”
 
Un lampo attraversò Shinji. ‘Per sempre. Per sempre?’ Deglutì. C’era una domanda che incombeva nella sua mente da settimane ormai, che aveva sempre evitato di affrontare in modo serio perché si era sempre accontentato di godersi il primo sincero periodo di felicità che aveva avuto da quando ne avesse memoria. Ma, come per la prospettiva di essere prima o poi scoperti, era una domanda inevitabile che doveva essere posta. “Asuka… noi dove stiamo andando?”
 
“Cosa?”
 
“…noi. Dove stiamo andando? Hai appena detto ‘per sempre’. Anch’io… voglio restare così. Non riesco quasi più a immaginare come sarebbe vivere senza di te. Penso che… tu provi lo stesso. Ma non possiamo nemmeno cambiare il testamento che ci hanno fatto compilare e nominarti come mia erede universale senza che tutti mi chiedano il perché. Cosa faremo?”
 
La stretta di Asuka su di lui si fece più forte. “Non farlo… Non ti è permesso morire, baka. Mai.” Per un minuto cadde nel silenzio. “Non so dove stiamo andando. Siamo adolescenti. Siamo soldati. Potrebbe finire tutto la prossima settimana. Ma non mi importa, finché siamo insieme. E tu me l’hai già promesso quella prima mattina: ‘Insieme, per sempre’. Fino alla fine del mondo, tu ed io. Staremo insieme finché non ci renderemo più felici a vicenda. E se questo significa finché saremo entrambi morti, allora mi sta bene così.” Lo abbracciò di nuovo. “Un giorno ci scopriranno, forse presto. Quando accadrà, quando dovremo renderlo pubblico, non c’è santo che tenga, io ti reclamerò davanti a tutta la scuola. Anche se ci faranno tornare a dormire separati, farò in modo che tutto il mondo sappia che sei tu sei mio e che io ti amo.”
 
“Asuka… hai… hai davvero…” Shinji cercò di sollevare il capo per vederla in faccia. “Stai piangendo?”
 
“Tu… taci e tienimi stretta, baka.”
 
“…Anch’io ti amo.”

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Evangelion / Vai alla pagina dell'autore: Strypgia