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Autore: Fiore di Giada    23/11/2022    0 recensioni
[[La revancha/Vendetta d\\\'amore]]
Reynaldo, come uno spettro, osserva i suoi fratelli piangere la sua morte.
E, in quello stato, capisce la portata dei suoi errori.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mi guardo intorno e studio l'ambiente.
'E una stanza piccola, immersa nella semioscurità, ma io riesco a scorgere il mio corpo privo di vita.
E' steso su un lettino, le mani incrociate sul petto insanguinato.
Rido, con amarezza. Come ho potuto ridurmi in un simile stato?
Perché ho seguito le orme di mio padre?
Ho avuto tante occasioni per dare svolte alla mia vita, ma non ne ho colta nessuna.
E ora sono qui e non posso interagire con nessuno.
Ad un tratto, la porta si apre ed entrano i miei tre fratelli.
Riesco a vedere, con i miei occhi di spettro, la disperazione sui loro volti.
E il senso di colpa mi dilania il cuore.
Io, con le mie scelte scriteriate, sono il colpevole della vostra sofferenza.
No, non dovete piangere per me.
Tu, Alejandro, carezzi il mio volto con una tenerezza paterna, insolita per il tuo carattere schivo.
Le tue parole, prima così calme, si frantumano in un singhiozzo straziante.
Riesco a sentire una sofferta richiesta di perdono salire dalle tue labbra.
Se avessi il mio corpo, sentirei un dolore atroce nel petto.
Alejandro, ti prego, smettila!
Non è colpa tua, se mi sono trasformato in un criminale.
Io ho scelto di percorrere la strada del crimine.
Tu non potevi cambiare la mente di una persona come me.
Nessuno può mutare i sentimenti di un altro, anche se è un familiare.
Poi, non dimenticare che, per compiacere i miei istinti brutali, ho cercato di violentare Isamar.
Vorrei urlarti questa verità, ma il mio spirito, privo di sostanza, non ha più voce.
La pena invade il mio cuore. E' questa la mia punizione?
Devo rimanere su questa terra e vedere le persone a me care consumarsi nel dolore?
Guardo anche gli altri miei due fratelli, Guillermo e Julio Cesar.
Anche voi, straziati, piangete sul mio corpo insanguinato.
Julio Cesar, parli di me come se fossi una vittima di un fato sfortunato.
'E vero, a causa di mio padre, io non ho potuto conoscere mia madre, ma questo non mi assolve dai miei crimini.
Quante persone sono morte a causa mia e di mio padre?
Alejandro e Guillermo sono cresciuti con me, eppure sono uomini limpidi, che non meritano di soffrire.
Perfino tu, Julio, nonostante la tua condizione, non sei crudele.
Poi, risuonano le domande, vibranti di rabbia, di Guillermo.
Piangerei, se avessi ancora un corpo materiale.
Ma le mie membra sono su quella branda, immobili.
Tu, Guillermo, dovresti vedere nella mia morte una punizione per le mie colpe.
Invece, il tuo amore fraterno ha sopravanzato i tuoi pur forti scrupoli.
Vi prego, basta!
Non continuate a piangere così, davanti al mio corpo inerte!
Io merito l'Inferno che, presto, si spalancherà sotto di me.
Un singolo atto d'eroismo, per quanto mortale, non trasforma un criminale in un santo.
Allontanatevi, fratelli miei, e continuate con le vostre vite.
Poco dopo, tu, Alejandro, supplichi Guillermo di uscire.
Bravo, hai preso la scelta giusta.
Non potete restare qui.
Lo stringi a te in un abbraccio forte e lo preghi di accompagnarti fuori.
Tu, Guillermo, provi ad allontanarti e tendi una mano verso di me.
Per fortuna, tu, Alejandro, non cedi e stringi le tue braccia attorno alle sue spalle.
L'equitazione ti ha reso molto forte e questo è un bene.
A te, si aggiunge Julio Cesar e uscite da qui.
Siate felici, fratelli miei.
E non cadete nella trappola del male.


   
 
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