[[La revancha/Vendetta d\\\'amore]] Reynaldo, come uno spettro, osserva i suoi fratelli piangere la sua morte.
E, in quello stato, capisce la portata dei suoi errori.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Mi
guardo intorno e studio l'ambiente.
'E
una stanza piccola, immersa nella semioscurità, ma io riesco a
scorgere il mio corpo privo di vita.
E'
steso su un lettino, le mani incrociate sul petto insanguinato.
Rido,
con amarezza. Come ho potuto ridurmi in un simile stato?
Perché
ho seguito le orme di mio padre?
Ho
avuto tante occasioni per dare svolte alla mia vita, ma non ne ho
colta nessuna.
E
ora sono qui e non posso interagire con nessuno.
Ad
un tratto, la porta si apre ed entrano i miei tre fratelli.
Riesco
a vedere, con i miei occhi di spettro, la disperazione sui loro
volti.
E
il senso di colpa mi dilania il cuore.
Io,
con le mie scelte scriteriate, sono il colpevole della vostra
sofferenza.
No,
non dovete piangere per me.
Tu,
Alejandro, carezzi il mio volto con una tenerezza paterna, insolita
per il tuo carattere schivo.
Le
tue parole, prima così calme, si frantumano in un singhiozzo
straziante.
Riesco
a sentire una sofferta richiesta di perdono salire dalle tue labbra.
Se
avessi il mio corpo, sentirei un dolore atroce nel petto.
Alejandro,
ti prego, smettila!
Non
è colpa tua, se mi sono trasformato in un criminale.
Io
ho scelto di percorrere la strada del crimine.
Tu
non potevi cambiare la mente di una persona come me.
Nessuno
può mutare i sentimenti di un altro, anche se è un familiare.
Poi,
non dimenticare che, per compiacere i miei istinti brutali, ho
cercato di violentare Isamar.
Vorrei
urlarti questa verità, ma il mio spirito, privo di sostanza, non ha
più voce.
La
pena invade il mio cuore. E' questa la mia punizione?
Devo
rimanere su questa terra e vedere le persone a me care consumarsi nel
dolore?
Guardo
anche gli altri miei due fratelli, Guillermo e Julio Cesar.
Anche
voi, straziati, piangete sul mio corpo insanguinato.
Julio
Cesar, parli di me come se fossi una vittima di un fato sfortunato.
'E
vero, a causa di mio padre, io non ho potuto conoscere mia madre, ma
questo non mi assolve dai miei crimini.
Quante
persone sono morte a causa mia e di mio padre?
Alejandro
e Guillermo sono cresciuti con me, eppure sono uomini limpidi, che
non meritano di soffrire.
Perfino
tu, Julio, nonostante la tua condizione, non sei crudele.
Poi,
risuonano le domande, vibranti di rabbia, di Guillermo.
Piangerei,
se avessi ancora un corpo materiale.
Ma
le mie membra sono su quella branda, immobili.
Tu,
Guillermo, dovresti vedere nella mia morte una punizione per le mie
colpe.
Invece,
il tuo amore fraterno ha sopravanzato i tuoi pur forti scrupoli.
Vi
prego, basta!
Non
continuate a piangere così, davanti al mio corpo inerte!
Io
merito l'Inferno che, presto, si spalancherà sotto di me.
Un
singolo atto d'eroismo, per quanto mortale, non trasforma un
criminale in un santo.
Allontanatevi,
fratelli miei, e continuate con le vostre vite.
Poco
dopo, tu, Alejandro, supplichi Guillermo di uscire.
Bravo,
hai preso la scelta giusta.
Non
potete restare qui.
Lo
stringi a te in un abbraccio forte e lo preghi di accompagnarti
fuori.
Tu,
Guillermo, provi ad allontanarti e tendi una mano verso di me.
Per
fortuna, tu, Alejandro, non cedi e stringi le tue braccia attorno
alle sue spalle.
L'equitazione
ti ha reso molto forte e questo è un bene.
A
te, si aggiunge Julio Cesar e uscite da qui.
Siate
felici, fratelli miei.
E
non cadete nella trappola del male.