Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: OrnyWinchester    24/11/2022    5 recensioni
Sam e Dean si ritrovano misteriosamente catapultati nella Camelot arturiana e dovranno affrontare una serie di difficoltà prima di scoprire la pericolosa minaccia che si cela dietro al loro strano viaggio nel tempo e che rischierà di mettere a repentaglio tanto il loro presente quanto il destino di Artù, Merlino e di tutti gli abitanti del regno di Albione.
La storia è ispirata alle serie tv "Merlin" e "Supernatural" e si colloca tra gli episodi 4.7 e 4.8 di Merlin e tra gli episodi 9.19 e 9.20 di Supernatural.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“MERLINO!” urlò nuovamente Artù, arrabbiato.
Ginevra bussò, poi entrò nella stanza del re, cercando di farlo calmare.
“Artù, Merlino non si trova da nessuna parte! Ho controllato personalmente tutto il castello, ma non c’è. Non gli sarà successo qualcosa?”
“Ma se è rimasto al castello! Cosa mai può essergli successo qui?”
“Altri servitori mi hanno detto che non si vede da prima della fine della battaglia.”
“Perfetto! Adesso mi toccherà anche andarlo a cercare!” sbuffò Artù. “E magari finirò per doverlo recuperare alla taverna mentre festeggia il buon esito dello scontro! E sempre lì che va quando non riesco a trovarlo!”
“Ma in questo caso potrebbe anche essere in pericolo!” lo incalzò Ginevra.
All’improvviso si sentì bussare, la porta si socchiuse e la testa di Merlino apparve sull’uscio con un’espressione di imbarazzo in volto.
“Posso entrare, sire?” domandò.
“Ma certo!” disse Artù con ironia. “E dimmi, Merlino, c’è qualcosa che posso fare per te?”
“Scusate, sire. So di aver tardato, ma c’è una buona ragione. Ve lo assicuro!” disse il servitore, provando a giustificarsi.
“E quale sarebbe? Sentiamo!”
“Non vi sarà sfuggito che l’alleato di Morgana, lo stregone o quello che era, non si trovava sul campo di battaglia.”
“E con questo dove vuoi andare a parare, Merlino?”
“Beh, quando l’ho visto fuggire, gli sono corso dietro anche se devo ammettere che non è stata una buona idea perché mi ha catturato e legato senza che potessi fare niente per sfuggirgli.”
Artù non rispose e si limitò ad aggrottare le sopracciglia, mentre Ginevra assunse un’espressione preoccupata.
“Se non fosse stato per Sam e Dean probabilmente sarei già morto.” aggiunse il mago.
“Non vedo il lato negativo, Merlino. Sei praticamente un imbranato e hai pensato bene di fare l’eroe senza esserne realmente capace!” asserì il re.
“Artù, non trattarlo così. Deve essersela vista brutta in quella situazione e sono sicura che ti sarebbe dispiaciuto se gli fosse successo qualcosa di male.” lo rimproverò Gwen.
“Ginevra, so che Merlino è tuo amico, ma sei fin troppo accondiscendente con lui. Si è volutamente esposto al pericolo!” insistette Artù.
“Lo ha fatto per il bene di Camelot, proprio come fate tu e il tuo esercito. Quell’uomo è davvero pericoloso e potrebbe tornare ad attaccare il regno!”
“No, Gwen. Non può più farlo!” la interruppe Merlino. “Quando mi hanno liberato, Sam e Dean hanno ingaggiato uno scontro con lui e alla fine, non so bene come, è rimasto ferito a morte.”
“Beh, finalmente una buona notizia!” esclamò soddisfatto Artù. “Un problema in meno!”
“Meno male che tutto si è risolto per il meglio!” sospirò Ginevra. “Quei ragazzi hanno ripagato in pieno l’ospitalità che hai dato loro, Artù.”
“Già. Mi sento quasi in debito con loro. Da quando li ho accolti al castello, hanno dovuto mettere la loro vita a repentaglio diverse volte.” rifletté il giovane sovrano. “Beh, ora che la minaccia è sventata, potremmo festeggiare per una sera!”
“Altro lavoro!” esclamò Merlino, sfiancato e sfinito.
“Esatto, Merlino. Domani sera ci sarà una piccola festa a corte per celebrare la vittoria della battaglia e mi aspetto che tutto sia impeccabile!”
“Sì, sire. Come ordinate.”
“Allora, vado ad informare tutta la servitù dell’evento.” propose Ginevra.
“No, Ginevra. Tu puoi andare a riposare. Sarà Merlino ad occuparsi di tutto. Così ci penserà due volte prima di andare in cerca di guai.” concluse Artù, mostrando un sorriso sarcastico all’indirizzo del giovane mago.
 
***

“A cosa pensi, Sam?” chiese Dean, sdraiato sul letto della stanza del fratello, mentre questo passeggiava nervosamente.
“A tutto. A quello che ci è successo in questo periodo qui a Camelot, a quante ne abbiamo viste e al fatto che tra poco sarà finita e, se le cose vanno come dovrebbero, torneremo a casa e ricominceremo a combattere i mostri, Abaddon e tutto il resto.”
“E’ stata una bella avventura, ma finirà come è giusto che sia.” gli rispose Dean di getto. “Mi sembra, però, che ne parli già con nostalgia, o sbaglio?”
“Beh, un po’ sì. A parte il fatto che ci troviamo a Camelot alla corte di re Artù, con Merlino, i cavalieri e quant’altro, sono stati giorni in cui tutto sommato mi sono sentito parte di qualcosa. Voglio dire, anche se la lotta di Artù e Merlino contro la magia oscura dei nemici di Camelot non è proprio quello che facciamo noi quando cacciamo, non è nemmeno così diverso.” cercò di spiegarsi Sam. “Avere un obiettivo comune ad altri, mi ha fatto sentire coinvolto in qualcosa, qualcosa di grande in questo caso.”
“Credo voglia dire questo avere degli alleati, o degli amici.” ribatté Dean con un sorriso ironico. “Una cosa a cui noi non siamo molto abituati, Sammy.” “Come darti torto: siamo sempre io e te contro il male, contro un demone, contro qualche creatura. E anche prima che papà sparisse e ricominciasse tutta questa storia dell’andare a caccia insieme non è che fosse tanto diverso in fin dei conti.”
“Già. Non è la prima volta che parliamo di quanto il nostro “lavoro” ci allontani da chiunque. In ogni caso, non mi è dispiaciuto fare quest’esperienza, anche se all’inizio non sapevamo da dove cominciare.”
“Puoi sempre chiedere ad Artù di nominarti cavaliere e restare qui!” continuò Dean nella sua ironia. “Oppure puoi stare tutto il giorno a corte a fare la vita della principessa!”
“Spiritoso!”
“Ad essere sincero, a parte il disorientamento dei primi giorni, non mi è mancato troppo il nostro tempo, comodità a parte.”
“Comodità e compagnie femminili a parte, vorrai dire.”
“Ti sbagli, Sam. Le dame di corte di quest’epoca sanno essere davvero molto amichevoli!”
Sam fece una smorfia all’indirizzo del fratello, poi aggiunse:
“Perfetto! Sei venuto a cercare guai anche qui! Complimenti!”
“Mi sembra che nessuna abbia avuto niente da ridire, Sam.” disse Dean, scrollando le spalle.
“Sei incorreggibile, Dean!”
“Non ti preoccupare di questo, tanto tra un paio di giorni saremo a casa e ricorderemo quest’avventura come una bella vacanza.”
“Lo spero.” disse Sam, aggrottando le sopracciglia. “Tutta la storia dietro al nostro arrivo qui e al modo di tornare nel nostro tempo è l’unica cosa che ancora non si è chiarita. Spero che Merlino non avrà problemi a rimandarci a casa.”
“Non vedo perché dovrebbe. E’ Merlino!” “E poi, noi abbiamo adempiuto al compito per cui eravamo stati mandati a Camelot, non c’è motivo per non fare ritorno.” “Ah, tra l’altro, Sam, ora puoi spiegarmi la storia di “Winchester” di cui parlava Timeio?”
“Sì. Devi sapere che l’esatta ubicazione di Camelot, di questa Camelot, non è mai stata scoperta. Alcuni ritengono che sia dovuto ad errori storici, altri al fatto che in realtà non sia mai esistita, altri ancora lo legano alla magia di Merlino, che avrebbe creato una sorta di occultamento del regno di Albione.”
“Della serie, Camelot può trovarsi dappertutto?” lo interruppe Dean.
“Sì, una cosa del genere. Comunque, uno dei più grandi scrittori dei tempi moderni, sir Thomas Malory, ha effettuato molte ricerche in merito ed è arrivato alla conclusione che Camelot sorgesse nell’attuale città di Winchester in Inghilterra.”
“E ci sono delle prove che dimostrano questa sua teoria?”
“No, nessuna. E’ proprio questo che non torna. Malory è sempre stato convinto di essere nel giusto, ma di fatto non ha addotto prove che dimostrassero che aveva ragione. Per questo, poi, molti hanno iniziato a fantasticarci sopra, ritenendo che Malory sapesse più di quanto diceva e che forse poteva aver trovato qualcosa che non ha voluto rendere pubblico. Cose così.” “Comunque, credo che quello che Timeio volesse intendere era il collegamento tra i fondatori degli Uomini di Lettere, Camelot, la città di Winchester e noi.”
“Beh, se ci pensi bene, è tanto su cui riflettere!”
“Sì, ma finora non avevo nemmeno la certezza che Camelot fosse davvero esistita. Come sai, ho sempre adorato le storie che giravano attorno alle leggende arturiane, ma vivere qui è un’altra cosa. Da luogo ideale nella mia mente è diventato un posto reale con persone vere, non solo miti e leggende.”
“Hai ragione. Poi, tante cose non somigliano nemmeno a quelle giunte fino a noi. Ma capisco quello che vuoi dire. Vivere nel castello, conoscere Artù, Merlino, Ginevra, i cavalieri è completamente diverso: sono le persone che passeranno alla storia, su cui verrà scritto e narrato di tutto, ma in questo momento sono persone esattamente come noi, che vivono fianco a fianco con noi e che sono la cosa più vicina a degli amici che abbiamo. E’ strano, ma io la percepisco in questo modo.” asserì Dean, immerso in mille pensieri.
“Capisco quello che vuoi dire, Dean. Quello che per tutti è un mondo della fantasia, per noi è la realtà. Una nuova cosa da nascondere a tutti, dopo il fatto che i mostri e i fantasmi esistono davvero.”
“Beh, non ci resta che goderci questi ultimi giorni. La prima cosa che voglio fare è divertirmi alla festa che Artù ha indetto per domani!” concluse Dean con un sorriso compiaciuto.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: OrnyWinchester