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Autore: Ayamort    24/11/2022    1 recensioni
Semplicemente una storia ispirata alla favola di Biancaneve, solo ambientata in Naruto.
SUISASU, con accenni Kakasasu e Narusasu
Genere: Demenziale, Fluff, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akatsuki, Orochimaru, Sasuke Uchiha, Suigetsu | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasuke/Suigetsu
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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C'era una volta, tanto tempo fa, un principessa che viveva con la matrigna, dopo che il padre era stato ucciso per ragioni sconosciute.
La principessa col pisello aveva capelli e occhi nero pece, pelle bianchissima e si chiamava Biancasuke.
Biancasuke doveva lavare tutta la villa ogni giorno, per ordine della matrigna Orochimaru... ma, di nascosto, si allenava anche, per riuscire poi un giorno a scappare.
C'era anche un ragazzo che lo andava a trovare ogni volta che poteva.
Era un principe, ma questo Biancasuke non lo sapeva ancora.
Aveva un caschetto di un celeste chiarissimo e una fila di denti aguzzi, riusciva sempre a farlo ridere... ma soprattutto esasperare.
Orochimaru questo lo sapeva... Ed era pure geloso! Però finché non gli creava problemi,
faceva finta di non guardare.
Ogni giorno, chiedeva al suo specchio "Kabuto, Kabuto delle mie brame, chi è il più potente del reame?"
E ogni volta gli rispondeva "Lei mio signore"
Finché un giorno gli rispose:"Signore, ahimè, c'è uno più potente di lei... E anche un figo della madonna"
E Orochimaru sbalordito chiese "Chi è costui?"
"Biancasuke, Orochimaru Sama"
Orochimaru, non riuscendo a contenere la rabbia, prese subito una decisione avventata.
Lo voleva morto.
Chiamò il cacciatore più famoso di tutto il regno, Kakashi Hatake, e gli diede la missione di portare la principessa nel bosco, ucciderla e di riportare poi il suo cuore a lui.
Kakashi accettò e, dopo aver conosciuto la principessa, inventò la scusa di doverla scortare in un altro Villaggio, in un altro regno: il villaggio della Sabbia.
Biancasuke aveva notato che c'era qualcosa di strano però fece finta di nulla e si comportò normalmente.
Kakashi era meravigliato dalla bellezza del giovane, sia esteriore che interiore.
La purezza che emanava gli faceva venire voglia di proteggerlo dalla sua sorte.
Quando arrivarono in mezzo al bosco, si fermarono.
Il cacciatore era molto titubante e guardava in basso mentre teneva in mano un kunai.
Biancasuke, notandolo, gli si avvicinò senza paura e gli prese la mano con l'arma.
Se la appoggiò sul petto e guardandolo negli occhi gli disse "TU che cosa vuoi fare?"
L'uomo rimase spiazzato. La principessa aveva capito le sue intenzioni, ma non aveva provato a scappare, a combattere e nemmeno a urlargli contro. Era lì, di fronte a lui, che lo guardava con un sorriso confortante.
Kakashi lo abbracciò forte e gli accarezzò i capelli e poi all'orecchio gli disse "Scappa e non guardarti indietro. Corri finché puoi, al resto ci penserò io"
E lo spinse all'indietro. La principessa rimase stordita all'inizio ma poi capì e iniziò a correre, inoltrandosi più nel bosco
Il cacciatore decise di uccidere un chinghiale e di prendere il suo di cuore "Dovrebbe andare bene"
Arrivato alla reggia, riuscì a recitare un copione perfetto e Lord Orochimaru cadde nel tranello... Almeno per ora.

Biancasuke corse corse e corse ma, dato che indossava un vestito, non poteva essere molto agile. Si fermò un attimo, anche se quel bosco era abbastanza inquietante di notte, e si strappò la gonna. Riuscì ad accorciarla mentre, con il resto della stoffa, si creò una cintura da mettersi in vita.
"Ehy, di qua!"
"Da questa parte!"
"UUUUUU"
Biancasuke si girò da tutte le parti ma non vide nessuno, anche se era palese che qualcuno lo stesse osservando e gli stesse parlando.
"AO SIRENETTA QUA GIÙ"
"FRONTE LARGA HAI SBAGLIATO FIABA"
"ZITTA INO-PIG"
"GUARDA CHE SONO UN CONIGLIO"
"Mo' riniziano"
Il corvino abbassò lo sguardo e vide un gattino rosa e un coniglietto che se le davano di santa ragione, mentre uno scoiattolo osservava il tutto.
"E voi sareste?"
Si abbassò e provò ad avvicinarsi.
Il scoiattolo fu il primo a parlare.
"UH io sono Tenten e queste qua sono Sakura e Ino"
Le due, appena furono nominate, si inchinarono davanti a lui, spingendosi a vicenda.
"Siamo qui- " disse la bionda.
"PER AIUTARTI!" finì la rosa.
"LO STAVO DICENDO IO! SASU-CHAN STAVA PARLANDO CON ME"
"NO! Stava parlando alla tua destra! Cioè a me"
Mentre le due si uccidevano con lo sguardo, Tenten si arrampicò sulla spalla di Sasuke per spiegargli tutto.
"Siamo amiche di Suigetsu-kun e ci ha mandato a cercarti dato che non ti trovava più! Possiamo portarti da lui"
Biancasuke, felice della scoperta, accettò di buon grado il loro aiuto e, dopo che le acque si calmarono, presero a camminare verso il castello dell'azzurro.
C'era solo un problema.
Un enorme problema.
Proprio dentro la foresta viveva una volpe molto pericolosa, che odiava i visitatori di ogni tipo e solo una persona al mondo poteva domarla.
Per loro sfortuna, la incontrarono proprio durante il loro cammino.
La principessa non si fece spaventare e tirò fuori il pugnale che usava per i combattimenti... ma era inutile contro Kurama, era così che si chiamava il Kyuubi.
"Quello non ti servirà contro la volpe a nove code!" gli disse Tenten vedendolo combattere.
"Oddio è finita! Non sopravvivremo questa volta!" iniziò Ino in maniera melodrammatica "SONO TROPPO BELLA PER FINIRE DIVORATA! Dite a Sai che l'ho sempre amato... E che ha un culetto niente male" fece il gesto di svenire ma Sakura le prese subito le spalle.
"MA SEI UN'IDIOTA O COSA? BASTA CHIAMARE NARUTO!"
"Ah già vero- "
Senza dire niente, le tre scricioline si misero in cerchio e presero a correre mentre recitavano qualcosa:

Naruto nostro
che sei a Konoha
Siano santificati gli Uzumaki
Venga il tuo villaggio
Sia fatta la tua volontà
Come nel Paese delle nuove
Così nel Paese del fuoco
Dacci oggi il nostro talk no jutsu quotidiano
E rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Non indurci alla tentazione
Ma liberaci da Kaguya
RAMEN


In mezzo al cerchio spuntò una luce accecante che si modellò in una forma umana,che pure Kurama e Biancasuke si fermarono e si guardarono come per dire che cavolo stava succedendo.
"DATTEBAYO" il ragazzo saltò proprio di fianco alla principessa, pronto a proteggerla.
"Non mi serve il tuo aiuto Dobe"
Il biondo non fece manco in tempo di fare niente che si sentì colpito nel profondo
"AH TEME!"
Kurama, infastidito da sto teatrino, si incazzò ancora di più, pronto a distruggere tutto
"Ora tu te ne vai principessa!"
"HO DETTO CHE-"
"Non mi interessa quello che hai detto! Questa battaglia non è la tua! E sei anche troppo esausto per combattere"
Il corvino si stupì di tutta sta prontezza.
"Ma io.."
"Ho bisogno che ti fidi di me va bene? Ora va!"
Controvoglia prese a correre, lasciando gli altri, non senza però guardare un'ultima volta indietro il ragazzo biondo con le sue tre amiche che proteggevano il mondo da quella creatura.

Biancasuke continuò a proseguire, più veloce di un topino che scappa da un falco affamato, ma era così tanto stanco che le gambe non riuscivano più a tenere il ritmo, e persino il rumore delle foglie mosse dal vento lo facevano saltare in aria. A un certo punto, nascosta tra gli alberi grandi grandi, Biancasuke vide una caverna nascosta. Si affacciò all'entrata.
"C'è qualcuno?"
Nessuno gli rispose.
"C'è qualcuno?"
Ancora nessuna risposta.
Allora Biancasuke si fece un po' più di coraggio e gridò "C'È QUALCUNO? Posso entrare?" e non avendo risposta, entrò.
Dentro la caverna c'era una tavola apparecchiata con dieci piattini.
Accanto ad essi c'erano dieci cucchiaini, dieci coltellini, dieci forchettine e dieci bicchierini.
Lungo la parete, uno accanto all'altro, c'erano dieci lettini, coperti da dieci candide lenzuolina.
Biancasuke aveva tanta fame e tanta sete che mangiò un po' di verdura e un po' di pane da ogni piattino e bevve una goccia d'acqua da ogni bicchierino, perché non voleva portar via tutto a uno solo.
Dopo aver mangiato, era talmente stanco che si sdraiò su un lettino, ma era troppo corto e in più era pieno di esplosivo. Allora si poggiò su un altro: troppo stretto e c'erano delle marionette inquietanti. Un altro: troppo lungo e bagnato, poi un altro e un altro ancora, ma, ahimè, nessuno andava bene. Infine, li avvicinò l'uno all'altro, formando un unico lettone grande grande. Finalmente fu comodo e si addormentò.
Durante la notte, arrivarono i padroni di casa: era l'Akatsuki, che tornava dalle montagne, dopo aver lavorato tutto il giorno per cercare i Bijuu. L'akatsuki accese con dieci piccoli fiammiferi le dieci candeline e, quando la caverna fu tutta illuminata, Kakuzu notò che la sua sedia non era dove l'aveva lasciata e si lamentò "Chi si è seduto sulla mia seggiolina?"
Tobi disse "Chi ha mangiato nel mio piattino?"
Konan domandò "Chi ha mangiato una mollica dal mio panino?"
Zetsu aggiunse "E chi ha mangiato una foglia della mia lattuga?"
Poi Deidara chiese "Chi ha usato la mia forchettina?"
Itachi domandò "Chi ha tagliato col mio coltellino?"
E infine Kisame sbadigliando chiese "Chi ha bevuto dal mio bicchierino?"
Tutti presero le loro dieci candeline e si misero a sbirciare sotto al tavolo, sopra le mensole, dentro l'armadio, in cerca di qualche topo, di un gatto o di un folletto che potesse essere entrato nella loro caverna.
Finché non notarono che anche i loro lettini erano spostati e con un grido di meraviglia scoprirono Biancasuke che dormiva.
Allora esclamarono tutti in coro "Ohhhh, ohhh che bel bimbo!"
"E com'è grande" commentò Pain, e furono così felici che non lo svegliarono e lo lasciarono dormire nei loro dieci lettini.

Al mattino, Biancasuke si svegliò e, aprendo gli occhi, vide gli altri che lo guardavano dai piedi del lettone, e saltò in alto, come un grillo, in piedi sul letto. Ma Itachi gli chiese in modo gentile "Come ti chiami?"
E Biancasuke rispose "Mi chiamo Biancasuke"
"Come sei arrivato a casa nostra?" chiese Kisame.
E Biancasuke raccontò a loro tutta la storia. Mentre raccontava che non sarebbe potuto tornare a casa mai più, Biancasuke cominciò a piangere e a singhiozzare. Allora l'Akatsuki capì che dovevano affrettarsi a consolare Biancasuke, altrimenti la loro caverna si sarebbe riempita di lacrime e sarebbero affogati tutti.
In un lampo fecero un girotondo tondo tondo e confabularono tra loro bisbigliando.
Poi Sasori disse "Biancasuke, resta qui, nella nostra caverna. Se rimani con noi ci rendi felici!"
Kakuzu precisò "Sì, ma solo se ci prepari da mangiare e tieni tutto in ordine!"
E Tobi aggiunse "Ci prenderemo cura noi, di te."
E Biancasuke felice rispose "Vi ringrazio con tutto il cuore!" e abbracciò l'Akatsuki con dieci abbracci stretti stretti.
Infine Pain disse "Mi raccomando Biancasuke, non far entrare nessuno in casa e non parlare con gli sconosciuti, perché Orochimaru sama potrebbe ancora venire a cercarti!"
Biancasuke sorridente gli rispose "State tranquilli, non farò entrare nessuno"
Così, Biancasuke rimase a vivere con l'Akatsuki: di giorno rimaneva solo e, mentre gli altri andavano a cercare i Bijuu, lui puliva la caverna e preparava la cena.

Un giorno, nel castello, Orochimaru chiese al suo specchio "Kabuto, Kabuto delle mie brame, dimmi, chi è il più potente del Reame?"
E lo Specchio rispose "Mio signore il più potente del Reame sei tu, ma al di là del bosco Biancasuke lo è ancora di più"
Il metàserpente spalancò gli occhi e rimase a bocca aperta e capì che il Cacciatore gli aveva mentito e aveva lasciato scappare Biancasuke lontano nel bosco.
Pensa e ripensa, decise di travestirsi e sistemare da solo la questione.
Indossò un grande mantello nero e, sporcandosi la faccia con la farina e truccandosi le palpebre con del viola, fece una smorfia spaventosa che lo fece assomigliare a una vecchio pedofilo.
Dalle cucine del castello prese il pomodoro più rosso e, con una siringa, vi iniettò tanto veleno da uccidere una rana gigante.
Il sennin, sicuro che così trasformato nessuno lo avrebbe riconosciuto, uscì dal castello, passò i monti e andò lontano, finché non trovò, nel bosco, la caverna dell'Akatsuki.
Vedendo dall'apertura Biancasuke che cucinava si mise a gridare "Pomodori rossi, pomodori buoni da mangiare a colazione, pranzo e cena... ANCHE ALLLO SPUNTINO POMERIDIANO!"
Biancasuke, che voleva fare una sorpresa all'Akatsuki, si affacciò e disse "Caro Vecchino, quanto costano dieci pomodori?"
"Meno di quel che pensi" gli rispose "Ma se sei così gentile da darmi una sedia per riposare le mie vecchie ossa, te li regalo tutti e dieci"
"Mi dispiace, signore, ma non posso far entrare nessuno!"
Orochimaru allora gli disse "Non fa niente bel bimbo, ecco un pomodoro per te: assaggialo subito e dimmi se ti piace"
Per non far dispiacere al Vecchino, Biancasuke prese il pomodoro e gli diede subito un bel morso. Al primo boccone si sentì soffocare, cascò a terra come morto e lasciò rotolare il pomodoro fuori dall'entrata.
Il sennin, fuori di sé dalla gioia, urlò "Ci sei cascato! MUAHAHAHAH" e mentre continuava a ridere come un maniaco, corse al castello per chiedere al suo Specchio "Kabuto, Kabuto delle mie brame, dimmi, chi è il più potente del Reame?"
E lo Specchio finalmente gli rispose "Mio signore sei tu il più potente di tutto il Reame".
Finalmente Orochimaru trovò pace e dormì notte e giorno e giorno e notte per una settimana intera.
Quando l'Akatsuki tornò a casa e trovò Biancasuke per terra che non respirava, lo sollevarono, gli fecero la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco e pure il solletico sotto i piedi, ma non ci fu verso e Biancasuke non si svegliò.
Allora piansero per sei giorni e nove notti (Vi chiedete come sia possibile? È una favola, cosa vi chiedete?), e gli costruirono una bara di cristallo, perché Biancasuke era così bello che lo volevano guardare ogni giorno (...non voglio sapere cosa ci facciano). Poi incisero il suo nome a lettere d'oro sulla bara e scrissero 'Qui giace la Principessa Biancasuke'.
Biancasuke, chiuso nella bara, continuava a rimanere sempre bello con la sua pelle bianca come la neve e i capelli neri come la notte senza luna. Sembrava che dormisse, ma nessuno poteva risvegliarlo dal suo sonno.

Un bel giorno capitò nel bosco Suigetsu.
Dovete sapere che non si era dato pace e lo aveva cercato dappertutto quando Tenten, Sakura, Ino e Naruto erano tornati dalla missione senza la principessa.
Quando vide il bel Biancasuke nella bara di cristallo se ne innamorò una seconda volta. Allora chiese all'Akatsuki "Lasciatemi portar via la bara con Biancasuke, in compenso vi darò tutto quello che ho"
Itachi rispose a nome di tutti "Non lo cediamo! Per tutto l'oro del mondo!".
Ma il Principe, aggiunse "Regalatemelo dunque, perché non posso più vivere senza di lui. Per lui costruirò una torre d'oro e lo custodirò onorandolo come la principessa più bella del mondo".
L'Akatsuki, sentendo quelle parole, si commosse e gli donò la bara.
In men che non si dica il Principe ordinò ai suoi servi di portare la bara in spalla, fino al suo palazzo.

La strada per il palazzo del Principe era lunga, lunga, ma così lunga che i servi per passare il tempo incominciarono a raccontarsi le barzellette.
Se ne raccontarono di cotte e di crude, finché ci fu una barzelletta tanto divertente da far ridere più del solletico sotto ai piedi, e i servi, che non riuscivano più a smettere di ridere, lasciarono cadere la bara, che ruzzolò giù da un dirupo.
Suigetsu saltò giù dal cavallo e si lanciò anch'egli giù dal dirupo per recuperare il corpo di Biancasuke. Caddero entrambi in acqua e, come se non bastasse, la bara si aprì, facendo cadere anche la principessa.
Per Suigetsu, che era fatto d'acqua, fu facile prendere il corvino e portarlo a riva, ma si spaventò comunque molto.
Infatti, appena toccò terra, felice di non averlo perso di nuovo, gli diede un lungo bacio pieno di amore.
Questo e il fatto che aveva bevuto un sacco d'acqua, più con tutte le botte, fecero sputare il pezzetto di pomodoro a Biancasuke e così riaprì gli occhi (....che c'è? Vi aspettavate il bacio del vero amore? C'è stato- Ma non basta quello per salvarsi il sederino uwu se no a quest'ora Neji e Itachi non sarebbero schiattati)
Biancasuke si guardò intorno spaesato e poi vide l'altro stupito e domandò "Dove sono!?"
Il Principe pieno di gioia esclamò "Sei con me" e gli raccontò tutto l'accaduto aggiungendo "Se verrai con me al palazzo, sarai il mia sposo e ti amerò per sempre".
Biancasuke, accettò e insieme al principe acquatico organizzarono le nozze più belle mai viste sulla faccia della terra.

Dopo pochi giorni, Orochimaru ricevette un invito per le nozze del Principe del regno vicino, e dopo essersi vestito per andare al ricevimento, chiese al suo Specchio "Kabuto, Kabuto delle mie brame, dimmi, chi è il più potente del Reame?"
Lo Specchio rispose "Mio signore il più potente del reame sei tu, ma lo Sposo del Principe lo è ancora di più"
Il sennin, furibondo, corse al Palazzo per vedere in faccia il suo nuovo rivale, scese dalla carrozza con un salto e salì i gradini del Palazzo a tre a tre, finché entrò nel grande salone del ricevimento.
Qui sgranò gli occhi e, vedendo che lo Sposo del Principe altri non era se non Biancasuke, rimase senza respiro. L'Akatsuki lo notò subito e, senza dargli il tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo, lo attaccarono e lo portarono fuori.
Da quel giorno nessuno si ricordò più del sennin, ma solo di Biancasuke e del suo amore con il principe Suigetsu.
E vissero tutti felici e contenti.... Con un piccolo Mitsuki appena nato<3

ANGOLO AUTRICE:
Non chiedetemi il perché di questa cosa... l'ho scritta alle 2 di notte per far addormentare la mia migliore amica

   
 
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