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Autore: Terreno    26/11/2022    0 recensioni
Un piccolo racconto distopico
 
Anthony è una persona senza abilità, né voglia di impegnarsi. Aspira a diventare un influencer, mettendo in rete contenuti prodotti da intelligenza artificiale. Mano a mano che l'intelligenza artificiale si sviluppa e si diffonde, le conseguenze negative, che Anthony non nota, da internet iniziano ad arrivare anche nel mondo reale e lo scenario si fa più inquietante.
  
Questo non è un racconto che parla della ribellione della macchina, ma di un uso e uno sviluppo sbagliato della tecnologia.
  
  
  
  
Dunque, tu pensi che diverrai famoso perché fai uso di intelligenze artificiali, che lavorano meglio della maggior parte degli esseri umani? Così, ogni volta che pubblicherai quei contenuti, questi risalteranno rispetto ai lavori dei “poveri fessi”, che non ne fanno uso e tutti ti seguiranno? Ascoltami, ti sei mai chiesto se molte altre persone non abbiano avuto la tua stessa idea?
Genere: Drammatico, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Giorno: 13 Febbraio Anno: 20° anno dall'invenzione
Ormai non guardo neanche più i contenuti che produco. Sono diventato troppo pigro e poi non ne posso più di constatare che quasi nessuno li guarda. Ogni giorno dico semplicemente al computer di richiederli agli appositi siti, scaricarli e poi pubblicarli sui social. Fa tutto in automatico. Non faccio altro, se non dare il via.
Anche perché, ormai l’intelligenza artificiale è così avanti rispetto agli umani che qualsiasi loro istruzione rischia di compromettere la qualità di ciò che viene prodotto.
Nonostante tutto, continuo a pubblicare. Ho capito che dovrei considerare il diventare un influencer come il classico sogno da ritenere irrealizzabile. Non me la sento ancora, però, di abbandonarlo.
 
Giorno: 2 Giugno Anno: 20° anno dall'invenzione
Guardo un servizio in cui una psicologa sostiene che i bambini d’oggi sono sempre più passivi, privi d’iniziativa e di fantasia. Hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri e a risolvere i problemi.
 
Giorno: 4 Settembre Anno: 20° anno dall'invenzione
Oggi si inaugura la prima “Città Lustra”: un piccolo quartiere, in buona parte automatizzato, a vantaggio dei propri abitanti. Finora a beneficiarci sono solo i proprietari della più grande azienda che si occupa di intelligenze artificiali. Chissà, però, forse un giorno anch’io vivrò in un posto come questo.
 
Giorno: 8 Dicembre Anno: 20° anno dall'invenzione
Oggi sto avendo una discussione molto accesa con un utente, riguardo una questione politica, in una chat. Davvero, è odioso! Carlo entra nella chat.
Carlo: «Ma cosa stai facendo, Anthony? Quello probabilmente è un bot!»
Non mi sono mai sentito più preso in giro di adesso. Mi stavo arrabbiando incredibilmente e adesso scopro che non stavo neanche parlando con una persona vera!
 
Giorno: 28 Dicembre Anno: 20° anno dall'invenzione
Ho deciso di istruire l’intelligenza artificiale che si occupa di diffondere in rete gli ideali politici in cui credo, facendole dire che è sbagliato fare uso di intelligenze artificiali per discutere e diffondere temi politici e che bisogna fale di persona.
L’intelligenza artificiale mi risponde che non è possibile eseguire tale istruzione, perché va contro la politica aziendale.
Fino ad oggi credevo che l’intelligenza artificiale ti permettesse di fare tutto. Mi sbagliavo!
 
Giorno: 21 Febbraio Anno: 21° dall'invenzione
Mi è venuto in mente che, se l’intelligenza artificiale del sito si rifiuta di eseguire alcuni dei miei comandi, forse posso ordinare da qualcuno una che invece mi ubbidisca a bacchetta. Ora che mi ricordo, un mio ex compagno di classe, Francesco, è diventato programmatore. Si occupa proprio di quelle cose.
Lo contatto.
Anthony: «Ciao, Francesco. Ti andrebbe di fare per me una cosuccia?»
Francesco: «Al momento sono pieno di lavoro. Comunque, sentiamo.»
Anthony: «Hai presente quelle intelligenze artificiali che si occupano di diffondere i tuoi ideali politici? Ne vorrei una non limitata dalle regole aziendali.»
Francesco: «Penso si possa fare. Posso mandarti un preventivo e ti faccio sapere se riesco a ritagliarmi un buco per il tuo ordine.»
Anthony: «Ma ha un costo, la cosa?»
Francesco: «Certo, si tratta di lavoro.»
Anthony: «Manda questo preventivo.»

I servigi di Francesco costano non poco! Lascio perdere. Posso fare a meno della cosa.
 
Giorno: 8 Aprile Anno: 23° anno dall'invenzione
Oggi ho scoperto che uno dei miei film ha ottenuto visualizzazioni come mai era stato. Evviva, io ci avevo creduto! Ha superato persino il limite per poter chiedere una monetizzazione, anche se di poco.
Invio la richiesta a Social-Video. Dopo un po’ mi arriva una risposta in automatico che mi spiega che, essendo il contenuto interamente prodotto da intelligenze artificiali, la proprietà di esso andrà alle aziende di proprietà delle intelligenze artificiali utilizzate, così come la quasi totalità dei guadagni. A me viene riconosciuto un 5% per la fedeltà.
 
Giorno: 20 Aprile Anno: 23° anno dall'invenzione
Mi sono informato. L’iter burocratico per ottenere la monetizzazione di un video è lungo. Non vale la pena fare una cosa del genere per una somma così bassa, come quella che mi spetterebbe.
 
Giorno: 2 Gennaio Anno: 24° anno dall'invenzione
Social video ha cambiato il regolamento. Da adesso, gli utenti che pubblicano un video non hanno più diritto ad alcun guadagno. Tutto va ai produttori dell’intelligenza artificiali!
Non è giusto! I film che pubblico sono miei. No, a dire il vero sono interamente prodotti da programmi che fanno la cosa in autonomia. Il Canale però è mio. No, quello è uno spazio che il sito mi sta imprestando e più togliermelo quando pare a lui. Però solo io posso accedervi. No, i proprietari del sito potrebbero farlo in qualsiasi momento.
Mi sembra quasi di avere la vocina di Antonella nella mia testa! Sono padrone di qualcosa qui?
 
Giorno: 4 Febbraio Anno: 24° anno dall'invenzione
Dopo aver contattato Francesco per chiedergli quel parere, ultimamente chatto con lui.
Anthony: «Non capisco. Tutti gli altri contenuti che ho caricato, sia prima che dopo, sono stati visti da quattro gatti. Cos’ha quel film che gli altri non hanno?»
Francesco: «Penso che abbia avuto un numero più elevato di visualizzazioni, solo perché il sito lo ha messo in evidenza.»
Anthony: «Davvero? Com’è successo?»
Francesco: «Vedi, un’intelligenza artificiali produce un contenuto basandosi sui lavori che ha fatto in precedenza e confrontando quelli che trova in rete. Oltre a ciò, però, ci aggiunge una componente puramente casuale. Questa spesso provoca conseguenze negative a livello di qualità, ma in casi rari può inserire degli elementi innovativi.
Vista la grandissima mole di contenuti che vengono caricati ad ogni minuto, sul sito è impossibile che un gran numero di utenti noti la cosa. Quindi, il sito è dotato di una sua intelligenza artificiale per analizzare i video e scovare possibili elementi innovativi. In quel caso mette il video in evidenza per verificare se sia in qualche modo gradito all’utenza e se più della media. Se supera quella prova, passa il video alle case cinematografiche affinché i loro programmi stabiliscano se quegli elementi siano validi per inserirli nei film che andranno nelle case.»
Anthony: «Quindi è grazie al feedback dell’utenza che le case cinematografiche riescono a innovare i loro film?»
Francesco: «L’utenza è solo un minuscolo ingranaggio di questa gigantesca macchina.»

 
Giorno: 21 Settembre Anno: 26° anno dall'invenzione
Ultimamente ho deciso di fare una pausa da internet. Ho trovato una birreria, un bel posto, dove puoi conoscere gente. Oggi ho incontrato lì un mio vecchio compagno di classe, Filippo. Si è dato alla politica e forse diventerà un pezzo grosso.
Non sembrava molto felice quando lo ho notato, ma forse sono riuscito a tirarlo su. I nostri discorsi stanno proseguendo e capitiamo sul tema di, quella che lui chiama, “disoccupazione da tecnologia”. Un fenomeno in crescita.
“Credo che non dovremmo preoccuparci. Un domani la necessità di lavorare non ci sarà più. Saranno le macchine a provvedere ai nostri bisogni.”
Dico io.
“Sai, Anthony, io ho studiato economia. Qualsiasi libro tu legga di economia, ti spiega che uno dei principi fondanti dell’economia sta nel fatto che ogni individuo tenderà a fare i propri interessi, nel modo in cui gli conviene maggiormente.
Ora, chiediamoci che interesse possono avere le persone che posseggono le macchine automatizzate a prendersi cura della gente senza chiedere niente in cambio? Gliene viene in tasca qualcosa?”
Sono stanco di discorsi seri. Faccio una battuta e cambio argomento.
   
 
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