Anime & Manga > Tokyo Revengers
Ricorda la storia  |      
Autore: ghost_blu    29/11/2022    0 recensioni
Missing moments. Headcanon! SPOILER ARCO FINALE
Come continua la timeline che Mikey e Takemichi hanno appena abbandonato? E se quel Mikey stesse ancora piangendo per il suo fatale errore, con Takemichi tra le braccia?
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Haruchiyo Sanzu, Manjirou Sano, Takemichi Hanagaki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Andrà tutto bene.

TW: morte, suicidio

 

 

 

Oh Dio. Oh mio Dio cosa ho fatto. Cosa cazzo ho fatto.
No! No… no…
Piange e singhiozza come un bambino, un bambino a cui la mamma gli ha detto che non gli vuole bene.
Stringe il corpo freddo di Takemichi tra le sue braccia, il sangue gli sporca le ginocchia, le mani.
Lo shock è bestiale. L’unica cosa che riesce a fare è urlare, e piangere, chiudendo gli occhi perché vedere la figura riversa su di lui è troppo.
«Te lo avevo detto! Ho cercato di avvisarti! Perché?! Perché tutto questo?!!»
Voglio morire, voglio morire, voglio morire ora e adesso, voglio che questo incubo finisca all’istante, voglio interrompere questa corsa malata, questo errore perpetuo che è la mia esistenza. Voglio così tanto morire che il cuore mi scoppia, mi strabocca, mi va a fuoco!
Non riesce a respirare da quanto forte piange, le mani che prima stringevano le sue, ormai morte e ghiacciate, adesso colpiscono la testa. Si tira cazzotti continuando ad urlare, sperando di tirarne uno così forte da farlo svenire, da fargli venire una commozione.
Tutto il suo dolore, tutto lo strazio dentro di se, quella farfalla di carne e sangue che batte nel suo cuore, libera un unico urlo disperato. Shinichiro, Baji, Emma, Draken, Izana, la mamma, il papà: Dio cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Cosa di così atroce, di così immondo, blasfemo, putrido?!!
Basta, basta! Metterò fine a questo scherzo, metterò un punto a questa storia di merda!!
Senza più vedere nessun colore, sagoma o entità, tira fuori dal corpo di Takemichi la katana, ma qualcuno ha intuito cosa sta per fare e corre verso di lui.
«No!! Fermo! Fermo Manjiro, aiutatemi!!»
Haruchiyo sta correndo verso di lui, gli si lancia addosso prendendolo sotto spalla e allontanando la spada da suo petto. Accorre anche Chifuyu, Hakkai, Inui, persino Benkei e insieme riescono a soffocarlo, troppo debole per ribellarsi davvero, benché scalci, si dimeni, tiri pugni e urli.
«Basta!! Lasciatemi! Non voglio vivere! Non voglio!»
Seguito da infiniti singhiozzi. Tutto lo stremo, tutta la sopportazione, tutto il freddo e il vuoto dentro di lui escono fuori da ogni buco, vomitando catrame.

Sarò il fuoco ed il freddo
Riparo d'inverno
Sarò ciò che respiri
Capirò cos'hai dentro
E sarò l'acqua da bere
Il significato del bene
Sarò anche un soldato
O la luce di sera
E in cambio non chiedo niente
Soltanto un sorriso
Ogni tua piccola lacrima è oceano sopra al mio viso
E in cambio non chiedo niente
Solo un po' di tempo
Sarò vessillo, scudo
O la tua spada d'argento

Senza di te che forza mi rimane? Senza di te come mi sveglierò al mattino? Come pretendi che mi guarderò allo specchio, che rimarrò buono al mio posto dentro il mio corpo.
Come posso continuare ad aprire gli occhi. Tu eri tutto ciò che avevo di bello, tutto ciò che rimaneva del mio cuore, e usare il passato per parlare di te è uno sputo, uno stupro alla vita. È insopportabile. Mi manchi già così tanto, non potrò più vedere i tuoi occhi pieni di coraggio, non potrò più vedere le tue spalle forti, quelle lacrime che ti rendevano così vivo. Come farò a non vedere mai più queste cose? Come farò a non morire camminando per la mia strada?
Mi manchi così tanto Takemichi, ed è passato solo qualche minuto. Mi manchi così tanto che non riesco a respirare, che non riesco- che non riesco!
Vomita, tenuto su da un braccio da Hakkai, dall’altro da Benkei, Sanzu è davanti a lui ma non lo vede.

Sputa insulti di vomito, la bocca sporca di succhi gastrici, pallido come la carta, sudato da capo a piedi come se avesse fatto la doccia. Fa paura, fa davvero impressione e lo si legge negli occhi di tutti quelli che osservano quella pietosa scena.
Eri tutto ciò che avevo! Ogni mia singola briciola di forza, pensavo che accanto a te le cose sarebbero diventate migliori nonostante tutto! Sì avevo i ragazzi con me, ma era diverso! Tu eri più profondo, viscerale, scontato e meraviglioso come il sangue nelle mie vene! Bastavi solo tu, dopo tutti, solo tu dovevi rimanere vivo!! Ti ho ucciso Takemichi, la vita non fa più parte di me, in nessun modo esistente!!!

Per questo ti ho allontanato! Per questo!! Perché non mi fidavo più, non mi fidavo più della felicità, di me stesso!! E ora ce l’ho fatta, oh Cristo! Ci sono riuscito davvero, oh Dio.
Vomita ancora, sembra stia svuotando settimane di succhi a vuoto, vomita liquido, non c’è nulla di concreto nel suo stomaco da giorni.
«Chiamate un ambulanza!!»
Haruchiyo sta cercando il suo telefono da per tutto ma non trovandolo sbraita in qua e in là, mettendo le mani tra i capelli di Manjiro allontanandoli dalla bocca e portando via il cadavere dal getto del suo vomito.
È pallido anche lui, la katana è stata affidata a qualcuno di cui ora non si preoccupa, basta sia fuori dalla sua portata. Appena capisce che non ha più forze per ribellarsi
«Lasciatelo!»
Il suo corpo ricade a terra a peso morto. Non capisce più cosa ha sul viso se lacrime, saliva o succhi gastrici. Non gli importa, continua a piangere fuori di se la sua anima.

«Non ce la faccio Haru! Non ce la faccio!!»
Singhiozza, lascia uscire fuori tutte le lacrime che trattiene da anni, tutte le volte che non ha pianto guardandosi con gli occhi d’ardesia nel riflesso di uno specchio, tutte le volte che le ha ricacciate indietro con una manica, che si è nascosto in un angolo per non esser visto, che ha soffocato le grida contro il cuscino di notte. Tutto, sta uscendo tutto e tutto insieme.
«Troveremo qualcuno che ti aiuterà, starai bene, starai bene»
«Non starò bene!»
Ulula, senza riuscire a fermarsi, respirando a fatica e nel panico.
«Non starò mai più bene! Guarda cosa cazzo ho fatto!»
Si batte i pugni sulla testa e i capelli color grano si macchiano di rosso pastoso e denso.
«Era il mio cuore! L’ultimo briciolo di umanità che avevo, guarda cosa ho fatto! Guardaa!»
Lo guarda negli occhi blu, irriconoscibile, cammina sulla sottile linea che c’è tra l’esistenza e la non esistenza. In una danza funebre tra l'essere vivissimo e l'essere morto.
«Ti prego Haru uccidimi»
Ti prego uccidimi.
Ti prego uccidimi.
Ti prego.
Ti prego.
Poni fine a questa malattia.

Poni fine all'insulto che rappresenta la mia nascita, metti un freno a queste mani, fai tacere la mia mente. Ti prego, ti prego, non ne posso più, è troppo!!!

Mette le mani sul volto di Haruchiyo, prendendolo con la forza.
«Haru! Haru! Hey»
Si asciuga il moccico con la manica, guardandolo come un pazzo, dritto negli occhi.
«Ascoltami, ora tu devi proprio uccidermi»
Haruchiyo lo guarda con tutto l’orrore del mondo, con il cuore che si sbriciola nel petto.
«Non lo farò mai Mikey»
«Tu non capisci!!»
Si seppellisce il volto tra le mani. È completamente partito e continua a piangere tra le parole.
«Che vita speri che avrò da ora in avanti?!! Se non lo fai tu, appena abbasserai lo sguardo lo farò io!!»
Haruchiyo non ce la fa più, anche le sue lacrime corrono giù dalle guance.
«Andrà tutto bene Mikey»
«Smettila!!!»
Urla di frustrazione, stringendosi il petto e tirando la maglia. Ma Haruchiyo continua.
«Andrà tutto bene»
Si tira cazzotti sulla testa, Sanzu coscientemente vorrebbe fermarlo, ma la sensazione che quello sia il suo unico sfogo lo fa desistere.
«Vi odio!! Vi odio tutti!! Tutti quanti!! Lasciatemi morire! Vi prego lasciatemi!»
Il cuore di Sanzu è seppellito sotto cento metri di dolore, polverizzato sotto il peso di quelle parole.
Ma l’unica cosa che può fare adesso è esserci, e basta.
Hakkai e Benkei stanno pronti a prendergli le braccia se provasse a fare qualcosa.
Haruchiyo lo abbraccia, lo stringe il più forte che può a se.
«Te lo prometto Manjiro, arriverà il giorno in cui andrà tutto bene»
Accarezza la sua testa tremante, trema come una foglia immobile tra le sue braccia.
«Arriverà il giorno in cui tutto questo finirà»
Arriverà il giorno in cui questo dolore sarà un ricordo, in cui la vita ti ringrazierà per averla tenuta con te.
Arriverà il giorno in cui le ferite infette saranno cicatrici e le ossa rotte si calcificheranno.
Finirà Manjiro, deve finire, è fisiologico che finisca, che ci metta mesi o anni.
Sei ad un quarto della tua vita, sei in vita solo da uno sputo di tempo. Te lo prometto Mikey.

Adesso che lui è morto non puoi proprio morire, adesso che lui ha sacrificato la sua vita per la tua, dovrai vivere. Adesso che sei stato colpito più forte, dovrai per forza rialzarti.

Ma sì, in questo momento puoi piangere quanto cazzo ti pare.

Andrà tutto bene.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autore:

Salve a tutti, spero vi sia piaciuta questa breve headcanon che avevo da un po' in mente. Visto che ultimamente ho sfornato solo cazzate (tra l'altro è in arrivo un nuovo racconto trash in culo, vi dico solo che ci sono Ran, Rin e Sanzu fatti di c0c4 e Mikey depresso e ubriaco, per leggerla dovete abbandonare la morale classica). Comunque se credete che sia irreale una reazione del genere (quella di Manjiro) sappiate che è tutto fotocopiato dalla crisi che ho avuto quanto il mio ragazzo se ne è andato. Visto che per molti aspetti io e Mikey siamo molto simili ho pensato che calzasse anche a lui.

Se vi va lasciate un feedback e noi ci vediamo alla prossima boiata che scrivo su questi ragazzini disturbati.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Revengers / Vai alla pagina dell'autore: ghost_blu