Libri > Il Conte di Montecristo
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Autore: Chri    10/09/2009    1 recensioni
Ciao a tutti!! Questa storia è basata sul racconto di Dumas, solo che gli avvenimenti non seguiranno quelli del libro..leggete la storia, e vedrete che le cose andranno diversamente da quanto vi aspettate...lasciate i vostri commenti, mi aiuteranno a migliorare!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
“Tanti auguri a te, mio adorato Edmond ! che la donna che tu ami e che stai per legare a te per sempre, ti dia tutta la felicità del mondo!”.
In tal modo il vecchio Dantès alzò il calice colmo di buon vino rosso per brindare al matrimonio di suo figlio Edmond con Mercedes, la ragazza che tutti gli uomini al quartiere dei catalani di Marsiglia desideravano avere al loro fianco. Lei era infatti una donna stupenda, con dei magnifici capelli ricci che le scendevano lucenti sino alle spalle, Il marinaio Edmond se ne era innamorato sin dalla prima volta che i suoi occhi avevano visto colei che era entrata nel suo cuore per non uscirne mai più. Mercedes aveva molti pretendenti che avrebbero versato essi stessi una dote pur di sposarla, ma lei aveva trovato nell’animo di Edmond quel sentimento di amore puro che la spinse ad accettare senza indugio e con immensa gioia la proposta di matrimonio del marinaio, da poco diventato capitano della nave mercantile Faraon. Infatti, l’armatore Morrel lo aveva nominato capitano soltanto 3 giorni prima, quando di ritorno da un lungo viaggio in oriente, il vecchio capitano Leclère era morto in seguito a febbre cerebrale. Dantès aveva fatto di tutto per tentare di salvare la vita del suo capitano e amico; era persino sbarcato sull’isola d’Elba ( dove era esiliato Napoleone Bonaparte) per chiedere soccorso, ma tutto era stato vano. Giunto a Marsiglia, tuttavia, il buon armatore lo premiò assegnandogli il comando del Faraon. La vita, dunque, in breve tempo aveva dato ad Edmond la felicità che ogni uomo su questa terra avrebbe voluto e che in molti gli invidiavano.
Il giovane Dantès, tuttavia, non immaginava che presto tutta quella felicità, quell’allegria, quella gioia sarebbe diventata solo un ricordo da richiamare alla mente nei momenti di solitudine.
Cera una gran festa in casa Dantès quel giorno di settembre 1815. Edmond e Mercedes, infatti, avevano organizzato un grande banchetto per annunciare il loro matrimonio ed avevano invitato tutte le persone a loro care: Edmond aveva invitato tutti i suoi compagni del Faraon, tra cui i suoi amici più cari Fernando Montego e Filippe Danglars, con i quali aveva condiviso mille avventure in oriente durante i viaggi commerciali; Mercedes, invece, aveva invitato solamente i familiari più stretti, poiché le sue coetanee, invidiose della sua strepitosa bellezza, l’avevano sempre emarginata. Tuttavia, a lei questa cosa poco importava, dal momento che Edmond era diventato tutta la sua vita. Subito dopo il brindisi del padre di Edmond, tutti iniziarono a degustare le specialità di pesce preparate per il banchetto, quando, ad un tratto, si udì un rumore di cavalli in avvicinamento. Edmond pensò ad altri amici che stavano venendo a condividere la sua felicità, cosi subito corse giù in cortile ad accogliere gli ospiti. Ma appena le persone a cavallo si portarono ad una distanza tale da poter essere riconosciuti, Edmond capi che quella gente non era affatto amichevole: erano gendarmi. Dantès senti il cuore fermarsi, la sua gioia mutarsi in preoccupazione. Nel frattempo, anche gli invitati erano scesi in cortile allarmati dall’arrivo delle guardie, le quali si distribuirono allineandosi dinanzi al cancello, come per impedire che qualcuno dei commensali tentasse la fuga, come se si nascondesse un criminale in quella casa. Ad un tratto, un gendarme si staccò dalla barriera e si avvicinò al gruppo di ospiti stupiti e al povero Edmond, che aveva assistito alla scena praticamente immobile:
” Chi di voi è Edmond Dantès?”
“ Sono io” rispose Edmond come ridestato da un sonno profondo.
Poi, con la tranquillità di chi sa di aver la coscienza pulita disse:
“ è successo qualcosa? Cosa volete?”
“ Ho l’ordine di condurvi dal magistrato Villefort immediatamente” disse la guardia e subito altri due gendarmi si pararono davanti al giovane, scesero da cavallo e lo ammanettarono stretto.
“Non c’è bisogno di stringere cosi forte, verrò con voi senza opporre resistenza poiché non ho niente da nascondere” esclamò Edmond con voce seria e sicura, poi si rivolse ai commensali “ Mercedes, padre mio, amici miei! Non temete perché è senz’altro un equivoco! Adesso parlerò col magistrato e tra poco sarò di ritorno! Continuate a festeggiare, non preoccupatevi!”.
Detto ciò, uno dei gendarmi lo fece entrare nella carrozza carceraria e subito marciarono alla volta del magistrato Villefort.

Spazio autore:
Ciao!! Sono alla mia prima fanfiction quindi non sono molto esperto!! Per questo vi chiedo di lasciarmi un commento che mi aiuti a migliorarmi e a correggere eventuali errori!! Spero che vi piaccia il mio lavoro!! Chri
  
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