Combattere era l'unica cosa che aveva sempre permesso a Levi di sopravvivere; la lotta era l'unica cosa che lo spingeva a non cedere sotto il peso della società e delle ingiustizie; combattere era l'unica cosa che aveva sempre fatto da quando ne aveva memoria. Combatti, sempre: combatti, cadi, rialzati; combatti, vinci e combatti ancora. Non c'era nient'altro che potesse fare. O almeno non c'era nient'altro che fosse capace di fare. Perché per quanto Levi ci provasse, sapeva che il suo scopo nel mondo era proprio quello di combattere. E la sua inclusione nel Survey Corps ne è stata la prova.
Eppure, mentre aveva le mani incatenate dietro la schiena e la faccia premuta sotto lo stivale di quell'idiota di Zeke Yeager, aveva la sensazione che questa volta sarebbe stato diverso; questa volta non avrebbe potuto combattere. Ed Erwin - quell'Erwin, un Erwin completamente diverso dal suo Erwin - lo sapeva benissimo.