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Autore: Fran Det    12/12/2022    1 recensioni
Derbyshire 1862, Sara Wood è stata cresciuta come fosse la vera figlia di lord Cavendish, VI duca di Devonshire, è una ragazza solare e amorevole pronta a sacrificarsi per gli altri, ma che dovrà fare i conti con il suo passato e accettare la verità. Per la prima volta Sara conoscerà l'amore vero, e si ritroverà a scegliere fra Spencer Cavendish, futuro duca e il suo peggiore incubo da bambina, un uomo arrogante e saccente, e James Morrison, un ricco uomo d'affari, gentile e premuroso. Su chi cadrà la scelta di Sara?
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Storico
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- Spencer, dove sei finito? – lo chiamò Sara in preda al panico, senza trovare suo marito da nessuna parte.
Era ormai sera e gli ospiti erano giunti presso la loro casa di Londra per festeggiare la nomina di Lord Cancelliere di Spencer. Si trattava di un avvenimento senza pari che avrebbe messo la sua famiglia al centro dell’attenzione di tutte e tutti. Sara non era abituata a gestire tutte quelle persone, per questo era andata alla ricerca del marito.
Quando finalmente lo trovò nella nursery, stava quasi per dirgli che era un uomo ingrato verso di lei e quelle persone accorse per congratularsi con lui, ma quando lo vide con i loro figli in braccio, Sara si sciolse.
John e Lily erano giunti in un freddo dicembre, rompendo quel silenzio con un pianto acuto. La gravidanza era stata difficile e il parto insostenibile, ma c’era riuscita. Due bambini in una volta sola!
Il medico le disse alla fine del parto che era stata coraggiosa e che aveva dato alla luce due creature straordinarie.
- Cosa ci fai qui tesoro, ti sto cercando per tutta casa. Chissà gli ospiti cosa penseranno della nostra scomparsa –
- Lascia che pensino ciò che vogliono – senza smettere di guardare quei due fagottini che dormivano beatamente tra le sue braccia.
Sara si avvicinò a loro e porse un bacio sulla fronte di Lily e poi su quella di John.
- Sono i nostri figli, la prova del nostro amore – gli disse Spencer avvicinando la bocca alla sua e baciandola.
- Aiutami a metterli nelle loro culle –
Sara prese in braccio John e lo portò nella sua culletta di pizzo bianco, mentre Spencer sistemò Lily.
- Andiamo? – disse sorridente alla sua adorata moglie che annuì felicemente.
Quando tornarono nella sala da ballo, l’aria di felicità e spensieratezza li avvolse. Dopo alcuni minuti Sara era di nuovo sola, poiché il marito fu portato via da alcuni gentiluomini.
Sara si guardò intorno e gioì di felicità per la vita che aveva. All’improvviso William Ewart Gladstone, conte di Granville si avvicinò a lei.
Era stato lui il primo a comprendere il grande potenziale di Spencer e a rendere i suoi sogni realtà.
- Lady Cavendish, finalmente vi ho incontrata –
Sorpresa, Sara lo salutò con un inchino – Spero che sia tutto di vostro gradimento, Spencer tiene molto alla vostra considerazione –
- Il duca è molto abile e credo che ci aiuteremo molto in un futuro non molto lontano -
L’uomo era affabile e ben educato, ma c’era qualcosa in lui che la turbava.
La musica iniziò a suonare e il conte le propose di danzare con lui. Sara non poteva certo rifiutare l’invito, anche se avrebbe preferito danzare con suo marito. Indossava un abito troppo seducente che la metteva in forte imbarazzo di fronte a quell’uomo.
Quando furono al centro della sala da ballo tutti si soffermarono ad osservare quella coppia che volteggiava in modo armonioso.
- Non siate in imbarazzo lady Cavendish, non voglio certo approfittare di voi –
Tutti a Londra sapevano che il conte aveva molti appetiti e temeva che potessero crearsi dei pettegolezzi sul suo conto.
- Oh, lord Gladstone non sono certamente una ragazzina, non mi faccio prendere dalle mie emozioni –
- Siete arguta lady Cavendish e colgo in voi una scintilla particolare. Siete una donna forte e sicura, la moglie ideale. Spencer è molto fortunato –
Sara colse nella sua voce un tentennio, come se fosse emozionato. Eppure conosceva a malapena quell’uomo, quella era la terza volta che lo incontrava. Finalmente arrivò Spencer che si avvinò alla coppia.
- Gladstone siete qui? Vi stavamo cercando per bere un po' di brandy – disse all’uomo che ancora teneva tra le sue braccia Sara.
- Adesso vi lascio soli, raggiungerò gli altri e se non dovessimo vederci vi aspetterò in parlamento, abbiamo tanto di cui parlare -
Quando finalmente furono soli, Spencer le chiese cosa le aveva detto quell’uomo visto che era turbata. Ma lei non gli confessò che aveva la sensazione che quell’uomo la conoscesse più di quanto credevano. Aveva colto qualcosa nella sua figura, una somiglianza che non aveva mai percepito con nessuno prima di allora.
- Nulla Spencer, abbiamo parlato di quanta stima provi nei tuoi confronti –
- Non avrà avanzato delle avance? –
Sara lo sorrise con emozione e ribadì che non era accaduto nulla. Spencer era l’uomo migliore che avesse mai potuto incontrare ed era la parte migliore di lei. Si sarebbero amati per tutta la vita terrena e così anche dopo.
Nesssuno si sarebbe più frapposto tra loro. Erano rinati insieme dalle ceneri e ora erano più forti che mai.
- Tesoro, adesso vorrei andare via e stare sola con te –
- Andiamo allora, non c’è nulla che mi trattenga a questa festa -
- Quindi non credi sia rilevante che la festa sia in tuo onore e in casa nostra? –
Spencer scoppiò a ridere - Sei tu e i nostri figli quello di cui ho bisogno –
Sara lo baciò a lungo sigillando per sempre il loro amore.
 
Qualche ora più tardi, in una vecchia sala da gioco lord Gladstone incontrò una sua vecchia conoscenza.
- Cosa ne pensate? Adesso mi credete? –
Glandstone annuì.
Lui, che non aveva mai avuto figli, provò qualcosa di straordinario. Si sentì improvvisamente protettivo nei confronti di quella ragazza che gli somigliava tanto. Lady Lamb aveva avuto ragione. Era lei, sua figlia, la sua unica erede. Forse un giorno le avrebbe rivelato la verità, le avrebbe raccontato che aveva amato sua madre e per il rifiuto l’aveva aggredita. Forse l’avrebbe capito, o forse no. Ma era deciso, lei sarebbe stata la sua erede e lui si sarebbe occupato di lei e della sua famiglia.
 
   
 
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