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Autore: lmpaoli94    12/12/2022    2 recensioni
In un mondo parallelo in cui la guerra era l’unica cosa esistente, la vita di due creature veniva sconvolta per sempre da un confronto pieno di parole che avrebbe cambiato le loro sorti.
Perché la guerra non è l’unico mezzo per portare la pace.
In fondo esiste un modo che solo la mente di un soldato che non ha niente da perdere può far nascere una nuova era lontano dall’oscurità del male, e dimenticare che la prima vittima della guerra è proprio l’innocenza.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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< Tutta questa follia deve finire > mormorò Jaless con tono serio < Non hai imparato niente dai destini degli esseri umani? >
< Gli umani sono una razza molto inferiori a noi > replicò il minotauro con tono rude ma deciso < Le razze forti sopravvivono. Proprio come me. >
< Anch’io faccio parte della tua stessa razza. >
< No. tu sei solo la vergogna di tutti noi. Per questo devo eliminarti. >
Jaless, che rimaneva inerme dinanzi agli occhi assassini del suo simile, si stava rendendo conto che la furia delle creature era ineguagliabile.
La pace sembrava un lontano miraggio mentre l’odio aveva la sagoma trasparente trafitta solo dall’aria.
< Allora uccidimi. Ormai non posso far altro che acconsentire al mio destino. >
Ma se mentre il nemico si apprestava a trafiggerlo con la sua spada, urli acuti e molto decisi si sentivano molto vicini a loro.
Il nemico in questione, preso dallo spavento, rimase impassibile fissando con occhi pieni di sorpresa il povero Jaless.
< Hai sentito? Stanno per raggiungerti > rispose il minotauro < Non puoi scappare, Murgoth. >
< Non mi fanno paura! Saremo noi che vinceremo questa dannata guerra. >
< Il pianeta terra abitato precedentemente dai terrestri non deve rimanere solo un ricordo, ma le creature di questo luogo preserveranno momenti indelebili in cui negli anni avvenire si racconteranno leggende di ogni tipo. >
< Tutto questo verrà dimenticato. Come noi! >
> No, Murgoth. Perché non vuoi capire? >
< Smettila di abitare nel mondi della fantasia, Jaless. Lo vuoi capire o no che noi siamo solo pedine?! >
< Siamo importanti come molte altre creature simili e non. Sei tu che non fai altro che sminuirti. >
Ma mentre le urla e le grida in lontananza diventavano sempre più insistenti, Murgoth aveva fretta di chiudere la pratica uccidendo il suo simile.
< Allora? Che cosa vuoi fare? Non hai molto tempo, Murgoth. >
< Adesso finiscila! Lo vuoi capire che anche per me è molto difficile? >
< Vuoi salvarti? Ti consiglio di andartene ora che sei in tempo prima che gli altri ti cerchino. Magari un giorno di questi ci rivedremo. Bisogna vedere se rimarremo vivi oppure no. >
Murgoth, preso da un’angoscia profonda, passò dinanzi a Jaless senza degnarlo di nessuno sguardo mentre forti tempeste all’orizzonte presagivano un pericolo imminente.
Camminando avanti a lui senza voltarsi verso un passato che gli aveva solo regalato disgrazie, Jaless sentiva che il destino di esseri viventi non era mai stato in pericolo come quei momenti.
Corpi martoriati sotto lo sguardo inerme del povero minotauro, gli oscuravano la mete e gli facevano piangere il cuore.
“Il vento dell’odio non è mai stato così forte come adesso. Le vendette dei miei pari hanno superato il pensiero e la follia. Ora che la speranza è ancora più debole, devo guardarmi intorno per cercare un posto migliore per finire gli ultimi miei anni.”
E nel pensare ciò, Jaless continuò il suo cammino fino ad arrivare al tempio dello spazio, dove i ricordi cercano protezione grazie a creature volanti e a dir poco ospitali.

   
 
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