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Autore: Kinneas    14/12/2022    0 recensioni
Quanto può essere crudele la gelosia e l'invidia di una persona che una volta era tua amica?
Cosa sei disposto a fare per continuare a vivere anche dopo che tutto il mondo ti crolla addosso?
Questa è la storia di una normalissima ragazza che pur di uscire dal suo guscio di insicurezza e timidezza, si fiderà di qualcuno apparentemente sincero e leale, ma che non esiterà a tradirla alla prima occasione ...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quindi avete scelto di restare eh?
Beh pessima idea ...
Ma visto che siete qui, tanto vale cominciare dall'inizio.
Come vi ho accennato nel prologo, sono una normale ragazza di 18 anni che studia teatro e recitazione, in una delle scuole più prestigiose della città.
Il mio sogno è sempre stato quello di fare l'attrice, e magari conoscere i miei idoli nonché artisti preferiti come : Tim Burton o Helena Bonham Carter, anche se dovrò fare un sacco di strada per arrivarci, ma come dico sempre: NON HO FRETTA!
Comunque, quel giorno ero estremamente in ritardo per il provino di uno spettacolo molto importante, di cui era anche stato fatto un Musical famosissimo prodotto da Richard O' Brian, chiamato : The Rocky Horror Picture Show.
Per chi non conoscesse la storia, vi consiglio di recuperarla assolutamente.
E' molto simile a quella di Frankenstein, visto che racconta di uno scienziato che grazie alla scienza, riesce a creare una creatura della sembianze umane.
La differenza tra questa storia e quella di Frankenstein, è che il protagonista è un travestito che cerca di creare *l'uomo perfetto*, ma nel frattempo si *diverte* con gli ospiti che accidentalmente capitano nel suo castello al momento sbagliato.
In quanto fan sfegatata del Musical, e ovviamente di uno dei personaggi principali della storia : Magenta, all'epoca interpretato dalla fantastica Patricia Quinn, mi proposi per quel ruolo.

Quindi decisi di affrettare il passo per arrivare allo studio di recitazione il più in fretta possibile.
Fortuna che come corporatura sono abbastanza nella norma, altrimenti ci avrei messo un sacco di tempo ad arrivare a destinazione.
Ma talmente ero di fretta e ovviamente anche distratta, che andai a scontrarmi con una ragazza che andava dalla parte opposta alla mia.

"Scusami" le dissi una volta rialzatami da terra.

"Al contrario" Rispose lei, più stravolta di me.

Non era tanto diversa da me, poteva avere si e no la mia età.
La differenza, ovviamente, stava nell'aspetto, io con i miei ricci capelli biondi e gli occhi chiari, mentre lei con i suoi lunghi capelli lisci color castano chiaro che le incorniciavano il viso paffuto e pieno di lentiggini, che mettevano in risalto i suoi occhioni marroni.

"Ti chiedo scusa per esserti venuta addosso" Continuò con la sua voce gentile aiutandomi a rimettermi in piedi, "Ma sono in ritardo per un esame molto importante".

"Accidenti!" Esclamai dispiaciuta, "Ti conviene affrettarti o arriverai tardi, esattamente come me se non mi rimetto a correre" continuai facendola sorridere.
Non so perché, ma quel sorriso e la forma del suo viso paffuto, mi ricordavano quello di un pesce.
Però ero contenta di vedere che stava bene ...

"In bocca al lupo per il tuo esame allora!" Esclamò lei, prima di rimettersi a correre per la sua strada.

"Anche a te!" Esclamai anche io prima di fare lo stesso.

Arrivai allo studio di recitazione appena in tempo.
La mia amica e compagna di corso era infuriata per il mio assurdo ritardo. Jade Phoenix era la studentessa migliore che avessi mai conosciuto.
Fu proprio quest'ultima a darmi coraggio per interpretare la parte di Magenta, mentre lei avrebbe interpretato il ruolo di Columbia, che nel Musical venne interpretata dall'attrice Nell Campbell.
Di solito, interpretavo le parti della narratrice o di una corista, quasi mai mi mettevo in bella vista come un protagonista o uno dei personaggi principali.
Ma quella parte ...
Quella parte doveva essere mia!
Amavo il personaggio di Magenta dall'età di 12 anni.
Quindi, feci del mio meglio per impersonarla, che quasi mi dimenticai di recitare ...
Mi venne naturale ...
Il modo di muovermi ...
Le canzoni e le coreografie...
Insomma, riuscì a fare tutto alla perfezione da impressionare la mia insegnante : Jazmine Matthews.
Una ragazza poco più grande di me, dai capelli corvini e gli occhi chiari, che insieme al suo compagno : Fabian Jenkins, gestiva ed insegnava in quella scuola di recitazione.
Entrambi erano molto gentili e amorevoli verso i loro studenti, che trattavano come figli.
A volte, durante le lezioni di ballo, si univano a noi come se fossimo nel bel mezzo di una festa.
Andare in quella scuola era cosi divertente che quasi ti scordavi di essere li per studiare, perché ti sentivi in famiglia ed eri semplicemente te stessa, senza che nessuno ti giudicasse.

"Molto bene Amanda!" Si complimentò la signorina Matthews dopo un bel applauso per la mia esibizione.

Io e la mia amica Jade, decidemmo di interpretare una delle scene più belle del Musical, dove la protagonista: Janet, decide di far pagare al fidanzato: Brad, il suo tradimento, passando un momento d'intimità con la creatura che dottor Frank n Furter aveva appena creato : Rocky.
Ovviamente non avremmo portato questo tipo di scenette nella recita, non che nel film si vedesse qualcosa di osceno, ma per evitare ulteriori critiche, decidemmo di nascondere tutto attraverso la musica.

"Non sarebbe meglio qualcosa di più originale?" Comparve dal nulla il professor Fabian Jenkins, con i suoi cortissimi capelli chiari, e gli occhi scuri, che si aggiustava gli occhiali da vista che teneva sul naso.

"Intendi per i costumi?" Rispose con un'altra domanda la professoressa Matthews.

In effetti, era da un po' che ne discutevano ...
Volevano apportare dei cambiamenti negli studenti, con il consenso delle loro famiglie, nonostante questi fossero maggiorenni.
Per quanto amassi il personaggio di Magenta, non avrei mai sacrificato i miei bei ricci biondi, in cambio di un cespuglio color rosso.
A differenza della mia amica Jade, che non aveva problemi a cambiare il suo look, per impersonare un personaggio.
Ma qualcosa dovevo pur fare se volevo restare nella parte ...
Così, una volta uscita da scuola, mi recai dell'unica persona che avrebbe potuto aiutarmi.

Poco più avanti dallo studio di recitazione, mi ritrovai al centro della città, che a sua volta, era circondata da tantissimi negozietti di ogni genere.
Appunto per questo, non mi sorprendo che quel centro, fosse sempre affollato, soprattutto nei fine settimana.
Ma tra tutti quei negozi cosi invitanti, che conoscevo come le mie tasche, ne cercavo soltanto uno.

Esmeralda Scarlett, era una delle mie più care amiche a cui permettevo di toccare i miei capelli.
Sono sempre stata molto contraria a questo genere di cose, ma lei sapeva come fare per riuscire a convincermi ad apportare qualche modifica alla mia voluminosa chioma.
E in caso di un enorme favore, era anche la prima a mettersi a disposizione.
La trovai fuori dal salone di bellezza nel quale lavorava, pronta per andare a fare pausa pranzo insieme.
Era sempre bella, con i suoi occhi scuri e i suoi capelli rossi che le arrivavano fino alle spalle. Era dimagrita molto dall'ultima volta che l'avevo vista, tant'è che, la sua divisa di lavoro le metteva in risalto le curve più belle.

"Per forza la tinta?" Rimase sbalordita mentre le raccontavo dell'ultimatum che la professoressa Matthews mi aveva dato, "i tuoi insegnati si sono bevuti il cervello per caso?" continuò ancora sconvolta.

Era schietta, e quando diceva una cosa, quasi sempre c'azzeccava!
Non avrebbe mai permesso che mi venisse fatta una cosa del genere contro la mia volontà.
Per cui ero in ottime mani.
Esmeralda, aveva sempre un piano B.
Solo che questa volta decise di non dirmi assolutamente niente, altrimenti mi sarei agitata ancora di più.

"Quand'è la prima?" Domandò mentre la riaccompagnavo al lavoro una volta finito di pranzare. 

"Tra una settimana" Risposi con un po' d'ansia.

Non era la mia prima esibizione, non dovevo sentirmi così, eppure c'era qualcosa che continuava a turbarmi. L'idea di cantare e ballare le canzoni del mio musical preferito, mi mandava in pappa il cervello.
Avevo paura di stonare qualche nota ...
Di scordarmi qualche battuta ...
Di cadere durante qualche balletto ...
O di non essere all'altezza di Magenta.
Troppe preoccupazioni che non mi facevano bene, ma che continuavano ad invadermi il cervello.

"Se può servire a tenerti calma, ti assicuro che per quel giorno non solo sarai perfetta, ma sarò lì in prima fila a sostenerti". disse prendendomi le mani 

Lo avrebbe fatto ...
Se c'era una cosa che sapeva fare bene, era quella di mantenere le promesse che faceva.
Nonostante tutto questo mistero, sapevo di essere in ottime mani, pertanto, qualunque idea le fosse appena saltata in mente, non poteva essere più che geniale.

Dopo aver girovagato un po' per il centro della mia città, e avendo fatto anche qualche acquisto, decisi di avviarmi verso casa, percorrendo il lungo sentiero ricoperto di tantissimi alberi, le cui foglie colorate, stavano cadendo al suolo.
Eravamo in pieno autunno, e personalmente, questa atmosfera, era la mia preferita.
Halloween era alle porte, così come il mio spettacolo.
L'unica cosa era che a parte la mia amica Esmeralda, nessuno sarebbe venuto a vedermi.
I miei genitori erano sempre impegnati con il proprio lavoro ...
E al di fuori della compagnia, nessuno si è mai interessato veramente a me ...
Lo studio di recitazione era la mia seconda casa, dove nessuno avrebbe potuto farmi del male.
Jazmine e Fabian, erano le uniche persone che realmente si preoccupavano di sapere come stavo, ed erano le uniche a riempire il posto vuoto tra il pubblico, ogni qual volta lo spettacolo iniziava.
All'inizio non ci facevo caso ...
Ma la costante assenza dei miei genitori si faceva sentire ...
E non sempre le cose andavano come volevo realmente ...
Non potevo però andare avanti così ...
Anche se avevo 18 anni ...
Mi sentivo vuota ...
Mi sentivo sola ...
A chi importava realmente di me?
Jazmine e Fabian erano i miei insegnanti, non i miei genitori ...
Jade e Esmeralda erano mie amiche, ma avevano una loro vita ...
Alla fine, rimanevo da sola ugualmente ...
Sarebbe stato così anche il mio futuro?

Ero così sommersa da quelle emozioni di paura e di sconforto, che neanche mi accorsi di essere uscita dal sentiero, andandomi a sedere in una di quelle panchine fredde e gelide nel bel mezzo di un parco.
Fu in quel momento che si avvicinò a me ...
Era una ragazza molto bella dagli occhi scuri e i lunghi capelli biondi, con indosso un cappottino color rosa chiarassimo e una sciarpa bianca avvolta attorno al collo.

"Tutto apposto?" Domandò con la sua voce gentile.

Ero esterrefatta da quanto bella fosse ...
Il suo sorriso era così limpido ed innocente, che riuscì a calmare quella sensazione orribile che ormai mi teneva in pugno.

"CRYSTAL!" Sentì gridare da dietro di lei.

C'erano tre ragazze che correvano nella nostra direzione, una di loro era molto alta, dai lunghi capelli color castano scuro e gli occhi chiari, mentre l'altra, era un po' più robusta e abbastanza muscolosa, dai medi capelli neri e gli occhi scuri.
E la ragazza in mezzo ...
Non credevo ai miei occhi ...
Era la ragazza di quella mattina contro cui ero andata a sbattere.
Che scherzo era mai questo?

"EHI!" Disse la ragazza che avevo già incontrato, "Mi ricordo di te!" Esclamò sorridendo.

"Vi conoscete?" Domandò Crystal guardandola sbalordita.

"In realtà no ..." Risposi io attirando nuovamente la sua attenzione, "Ci siamo solo scontrate questa mattina" continuai massaggiandomi apposta il braccio, facendola ridere.

"Già che botta!" Rispose lei massaggiandosi la fronte scoperta.

A quel punto, decisi di alzarmi dalla panchina pronta per salutarle e andarmene via, quando Crystal mi tese la mano destra in avanti dicendo il suo nome accompagnato da un sorriso.
La guardai sbalordita ...
Voleva davvero conoscermi?
Anche le altre sembravano un po' perplesse all'inizio quando la ragazza abbastanza muscolosa e robusta fece la stessa cosa;

"Io sono Ivonne" Sorrise dopo che le strinsi la mano.

"Io mi chiamo Azzurra invece!" Esclamò la ragazza alta con un sorriso.

"E quindi, io sono Jennifer " disse infine l'ultima rimasta, "E' un vero piacere conoscerti Amanda"

"Il piacere è tutto mio" Risposi con un sorriso stringendo la mano di Jennifer.

In quel momento, quella sensazione di vuoto e di paura, era improvvisamente scomparsa ...

Chi erano quelle quattro ragazze?
E perché si erano avvicinate ad una come me?

Crystal era davvero bella, ma anche Jennifer, Ivonne e Azzurra non scherzavano.
Tutte loro, indossavano degli abiti molto costosi, mentre io, non ero esattamente come loro, dato che questo genere di cose non mi era mai importato.
Eppure questo particolare non le aveva fermate ...
Pensavo che le ragazze snob, prendessero in giro le ragazze timide come me, ma a quanto pare, la loro, era soltanto apparenza.

"Ti va una cioccolata calda? Domandò Azzurra indicando un bar poco più avanti.

Non che avessi impegni quel pomeriggio, ne l'urgenza di tornarmene a casa, dato che nessuno mi stava aspettando ...
Per cui, decisi di accettare il loro invito e di seguirle lungo il sentiero bagnato e pieno di foglie colorate che ci avrebbe condotto in quel bar così caldo e accogliente.

Non era molto grande come locale, come entravi, la prima cosa che notavi era l'enorme bancone che divideva il personale dai clienti.
I tavolini erano color nero con delle sedie bordeaux attorno, mentre sul fondo della stanza, si trovavano dei divanetti molto comodi color marrone chiaro.

Fu Ivonne a correre per prima su quel divanetto, come se qualcuno volesse rubarle il posto.
Era così buffa, che proprio non riuscivo a smettere di ridere per le cose che faceva.
Azzurra invece era quella più razionale, un po' *la mamma* del gruppetto, che continuava a farmi domande su domande, soprattutto dopo che Crystal le disse di avermi vista piangere.
Jennifer era interessata all'argomento, nonostante volesse andarsi immediatamente a sedere, visto che per colpa dei suoi tacchi, si sentiva i piedi stanchi.

Non appena ci riunimmo attorno a quel tavolo, le quattro ragazze ed io iniziammo a chiacchierare come se ci conoscessimo da tutta la vita.
Azzurra era davvero simpatica come ragazza ...
Mi raccontò un po' della sua vita e del suo lavoro da estetista che contribuiva principalmente nel fare le unghie delle mani o dei piedi delle persone.
Si offrì volontaria di sistemare anche le mie dopo aver notato il mio brutto vizio di rosicchiarle continuamente per il nervoso.
Anche Crystal era nel campo della cosmetica, ma si occupava principalmente di fare la truccatrice nei saloni di bellezza. Si occupava anche di creme per il corpo e per il viso, infatti aveva in programma di lavorare ad un progetto, per poi sponsorizzarlo come un prodotto originale da lei creato.
Ivonne invece era un'atleta, che oltre a gareggiare nelle corse, insegnava pallavolo nella palestra vicino a casa sua.
Per quanto riguardava Jennifer, voleva diventare una pianista ma anche una cantante, nonostante si stesse specializzando come medico nel campo della psicologia infantile.
Erano davvero delle persone simpatiche e molto interessanti ...
Mi sentivo davvero a mio agio con loro, infatti non ebbi problemi a raccontargli anche di me e di cosa volessi diventare in futuro.

"E quindi sei un'attrice?" Domandò Crystal sbalordita.

"Oh be ... qualcosa del genere ... Ci sto provando più che altro ... Non sono così brava ..." Risposi un po ' imbarazzata.

"Scommetto che invece lo sei" Disse Jennifer che non mi toglieva gli occhi di dosso, "Hai solo bisogno che qualcuno ti dia supporto!"

Ero ...

Anzi mi sentivo come se fossi un libro aperto ...

Nel giro di un ora, avevano capito tutto di me, così come anche io avevo capito tutto di loro.
Quella complicità era così strana ma allo stesso tempo molto bella ...

Nemmeno Jade o Esmeralda erano mai riuscite a comprendermi così affondo come stavano facendo quelle quattro ragazze.
Per la prima volta, mi sentivo davvero a mio agio con qualcuno ...
Anche se c'eravamo appena conosciute ...
Eppure, questa curiosità ...
Questa energia positiva e di incoraggiamento, continuava ad avvolgermi, al punto da farmi stare bene.

"Quand'è la prima?" Domandò Crystal dopo aver sorseggiato la sua cioccolata calda.

"Tra una settimana ...." Risposi in fretta senza togliere lo sguardo dalla mia tazza.

Ci fu un momento di silenzio attorno a me, e quando alzai lo sguardo, notai che tutte e quattro mi stavano fissando con un mezzo sorriso sul volto.
Che avevano in mente?
Erano davvero intenzionate ad essermi amiche?
Erano così interessate a ciò che facevo?
Non dissero nulla riguardo alla mia risposta, ma qualcosa mi diceva che molto probabilmente avrebbero occupato i primi posti del pubblico.

Dopo aver finito di bere le nostre cioccolate, Crystal si alzò e andò alla cassa per pagare le nostre ordinazioni, nonostante fossi contrariata.
Una volta uscite, Azzurra mi prese sottobraccio dicendomi : "Ci piacerebbe rivederti!" 

"Anche a me ..." Risposi sorridendole.

"Chissà ..." Fece Crystal dietro di me, "Forse ci vedremo presto ..." Continuò mantenendo quel suo sorriso da furbetta.

"Anche io ho questa sensazione non so perché!" Esclamò a sua volta Jennifer guardando l'amica.

Era così chiaro che stavano alludendo al mio spettacolo ...
Forse avevo davvero trovato qualcuno di speciale ...
Qualcuno che sicuramente mi avrebbe aiutata a sconfiggere la mia timidezza facendomi affrontare le mie responsabilità e i miei doveri, in assoluta calma e tranquillità.

Una volta salutate, m'incamminai verso casa non molto distante da quel parco.
Ero così contenta di aver trovato delle nuove amiche, che le preoccupazioni che solo qualche ora prima mi avevano fatta star male, oramai non c'erano più.
Anche se erano appena le 19.00, sapevo di non trovare i miei cari genitori a casa, per cui anche quella sera, avrei cenato da sola.
Una cosa che in quel preciso momento, non m'importava più, visto che i miei pensieri andavano a quelle quattro ragazze.
Trovavo incredibile tutto questo ...
Qualcuno si era appena interessato a me ...
Voleva conoscermi e supportarmi nonostante avessi la costante paura di fallire ...

Non mi sentivo così bene da tanto tempo, che mi sembrava davvero di sognare, finché come ogni santo giorno, non incontrai quelle teste di cavolo dei miei rumorosi vicini.
Da ciò che avevo capito il capo di quel gruppetto era una certa Evelyne, dai medi capelli color rosso chiaro e dagli occhi marroni coperti da un paio di occhiali da vista che teneva sul naso.
Lei gestiva il suo enorme salone di bellezza insieme alle sue migliori amiche, sul fondo della strada principale che conduceva alle nostre case.
Il suo ragazzo di nome William, era un genio dell'informatica dai corti capelli neri e gli occhi scuri, anche lui con un paio d'occhiali da vista sul naso, che lavorava in un'azienda molto importante.
Non erano molto più alti di me, e nonostante avessero anche loro 18 anni come me, già erano andati a convivere.
Assolutamente, non capivo questo perché di voler *bruciare le tappe* così in fretta ...
Insomma, avevamo soltanto 18 anni, come dicevano sempre i miei insegnati Jazmine e Fabian ...
Eppure ...
Se loro erano felici così, chi ero io per andargli a dire il contrario.
In più, con loro vivevano le due migliori amiche di Evelyne, che ovviamente lavoravano nel salone di bellezza.
Una di loro era un po' bassina come statura e portava il nome di : Alyssa.
Sembrava molto carina e dolce come persona, se notiamo i suoi corti capelli color castano chiaro, i suoi occhi azzurri coperti da un paio di occhiali da vista che teneva sul naso e che le incorniciavano il suo dolcissimo viso.
L'altra invece, si chiamava Stella, ed era un pochino più alta rispetto ad Alyssa, nonché l'unica a non portare gli occhiali da vista sui suoi bellissimi occhi celesti, che le incorniciavano il viso, insieme ai suoi lunghi capelli color castano chiaro.
Non li sopportavo ...
Trovarmeli sul mio stesso cammino mi dava il nervoso, e a quanto avevo capito, la cosa era pure reciproca ...
Per educazione, ci concedevamo un piccolo saluto, ma poi, ognuno andava per la sua strada.
Jade era l'unica che li conosceva davvero, visto che frequentava spesso il loro salone di bellezza, infatti, fu proprio lei a riportarmi le parole di quei quattro sui miei bellissimi ricci biondi, che dicevano essere pieni di doppie punte.
Una cosa assolutamente non vera, dato che proprio Esmeralda, una persona più che fidata, aveva in cura i miei capelli ...
L'invidia di quella Evelyne, era davvero brutta ...
Pertanto se aveva qualcosa da dirmi, doveva solo prendere coraggio e venirmi a parlare apertamente, ma visto che questa cosa ancora non c'era stata ...
Beh ...
Ognuno per la sua strada e chi si è visto, si è visto!

Rientrata finalmente a casa, iniziai a cucinare la mia cenetta a base di una fettina di carne impanata, con delle patatine fritte come contorno.
E' vero che dovevo seguire una dieta specifica per via della scuola di recitazione, ma un piccolo svago ogni tanto mi era concesso.
Quante cose erano successe in quella giornata ...
Eppure, sentivo che il bello doveva ancora arrivare ...
Volevo soltanto che i miei genitori fossero più presenti, anche se, in quell'istante sentivo che per il momento, le mie priorità erano ben altre ...
Avevo ottenuto la parte di Magenta nello spettacolo ...
Probabilmente, Esmeralda aveva trovato il modo di sorprendere sia me che i miei insegnati con le sue idee geniali, senza dover toccare i miei bellissimi ricci biondi, trasformandoli in un cespuglio rosso.
Avevo trovato quattro nuove amiche, di cui una sembrava avermi immediatamente capita ...
Crystal, era quella più simpatica tra Azzurra, Ivonne e Jennifer ...
Se davvero sarebbero venute al mio spettacolo, avrei dato il massimo per fare bella figura ...
Era bello che qualcuno credesse in quello che facevo ...
Certe volte, nemmeno io mi davo così tanta importanza ...
Ma quel giorno ...
Quel maledetto giorno ...
Stavo davvero bene!

   
 
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