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Autore: dirkfelpy89    15/12/2022    6 recensioni
"Bellatrix annuì ma, mentre i due si alzarono e rivestirono, la donna capì che quella era l'ennesima bugia di Rodolphus Lestrange.
L'ardore per la causa era diminuito in molti di loro, dubitava che tanti di quei Mangiamorte che si battevano il petto in nome del padrone si sarebbero davvero sacrificati per lui.
Suo… marito… non faceva eccezione.
Ma lei era diversa, lo era sempre stata, lei avrebbe portato a termine il giuramento.
Qualunque fine avesse fatto il padrone, lei lo avrebbe seguito."

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per Severa Crouch!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Rodolphus Lestrange | Coppie: Rodolphus/Bellatrix
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Folie à Deux

 



Le spinte di Rodolphus si fecero via via meno ritmiche ma più profonde, segni incontrovertibili del fatto che quella patetica danza orizzontale stesse per terminare. Rod strinse il seno di Bellatrix tra le mani, la fronte imperlata di sudore, la bocca storta incorniciata dalla lunga barba che solletica il collo della moglie.
Ma la donna ormai non ci faceva caso, accolse l'orgasmo dell'uomo con un sospiro di sollievo per la fine di quell'ennesimo rapporto senza senso.
Ripensò, quasi con affetto, all'epoca dove sarebbe morta al solo pensiero di potersi scopare Rodolphus Lestrange quando più voleva, ormai quell'ardore era passato. Si concedevano una notte di patetico sesso una volta al mese, nel tentativo ancora più patetico e inutile di rimanere incinta.
Non ne aveva ancora l'assoluta certezza, ma Bellatrix sospettava che la sua incapacità di portare a compimento un gesto così puro e disinteressato come la procreazione di un figlio, fosse per certi versi intrinsecamente legato alla magia oscura che la donna ormai praticava senza alcun ritegno.

Forse avrebbe dovuto smetterla, disintossicarsi, per certi versi, da quelle pratiche che il suo padrone le aveva così ostinatamente insegnato, indossare i panni della padrona di casa e finalmente dare un erede a suo marito.
Perlomeno avrebbe smesso di infastidirla.
Ricacciò immediatamente il pensiero indietro, nei meandri più profondi della sua mente: non poteva abbandonare il suo padrone, non adesso che erano così vicini alla meta.

"Ti ricordi quando sgattaiolavamo via da Storia della Magia per poterci intrattenere nel bagno dei Prefetti?" Chiese Rodolphus, uscendo da Bellatrix e sdraiandosi al suo fianco, accendendosi una sigaretta. "All'epoca avrei ucciso cento giganti pur di poter passare un quarto d'ora da solo con Bellatrix Lestrange."
"Cos'è tutto questo sentimentalismo?" Chiese la donna, mettendosi a sedere e cominciando a vestirsi.
"Guarda come siamo ridotti ora…"
"Sei terribilmente noioso quando provi a fare il marito sensibile," ribatté Bellatrix, scuotendo la testa.

"Che cosa sta tramando il padrone? So che qualcosa di grosso bolle in pentola…"
"Non lo so, mi ha solo accennato che deve uccidere i Potter e che la loro morte è molto importante… anche se non capisco del tutto il perché," rispose Bellatrix, indossando la lunga veste magica.
"Come, non ti ha detto altro durante le vostre sessioni di… com'era… ah, sì, allenamento privato?" Chiese Rodolphus, acido.
Bellatrix prese le scarpe col tacco alto e se le infilò prima di rispondere al marito, in tono serafico: "no, nessuna delle tue varie amanti scontente ha rivelato qualcosa in proposito?"

La mascella dell'uomo si serrò.
"Bellatrix, c'è una grande differenza tra me e te. Io i segreti li so mantenere mentre tu sei praticamente inesperta nel campo," sibilò Rodolphus. "Non siamo una coppia felice o fedele, d'accordo, ma le tue notti di… con il padrone… mi stai mettendo in una posizione ridicola e di tremendo imbarazzo con gli altri!"
Bellatrix rimase in silenzio, alzandosi e osservando il marito con una ruga tra gli occhi.
"Il padrone mi si sta trasformando in una strega diversa, più potente di tutti, seconda solo a lui. Se il prezzo da pagare è il mio corpo, sono ben disposta a farlo e quando trionferà, quando finalmente il mondo magico sarà nelle sue mani, io sarò lì al suo fianco, pronta per servirlo," disse infine, il tono gelido.
"Sono una donna ambiziosa, lo sai, Rod. Sono disposta a rischiare molte cose per ottenere quel posto e, se per arrivare al vertice devo sacrificare il mio matrimonio, lo farò, sappilo. I tuoi discorsi lacrimevoli non hanno nessun effetto su di me."

Detto questo, girò sui tacchi e lasciò la stanza, sorda alle proteste del marito, alle sue accuse velate o piagnucolate. Aveva deciso quando aveva quindici anni che non si sarebbe fermata davanti a nulla e che un matrimonio non le avrebbe certo impedito di far quello che più desiderava.

/ / / / / / /

Bellatrix e Rodolphus si sdraiarono uno accanto all'altro, leggermente ansanti e sudati.
La battaglia di Hogwarts sarebbe iniziata da lì a qualche ora, la donna avrebbe voluto passare quei momenti con il suo padrone ma sapeva che non era il caso di disturbarlo.
Così si era rivolta al marito, se poteva ancora chiamarlo così.

Bellatrix fece per alzarsi ma l'uomo la trattenne.
"Sai, c'è una cosa che vorrei dirti," sussurrò. “Prima di… prima di cominciare quest'ultima battaglia. Un peso da togliermi.”
"Cosa?" Chiese la donna, rimettendosi sdraiata, osservando il soffitto, in attesa.
"C'è stato un momento in cui una piccolissima parte di me ha esultato, quando ha saputo della sconfitta del padrone, ormai quasi sedici anni fa."
Bellatrix trattenne leggermente il fiato ma rimase in silenzio; che cosa diavolo stava dicendo?

"Sì, ti ho sposato per amore e perché sembravi così difficile da controllare. Mi piaceva cercare di domarti, a letto oppure nelle situazioni sociali, ma ho presto capito che era inutile; non sei una donna facile," continuò Rod. "Però ho sempre provato qualcosa per te, Bella, e quando venni a sapere che, se il padrone avesse vinto tu mi avresti lasciato, sacrificando il nostro matrimonio, beh allora una piccola parte di me, in maniera del tutto autonoma ed egoista, è rimasta… contenta della sconfitta a Godric's Hollow."
Bellatrix fece per alzarsi, disgustata, ma venne ancora una volta trattenuta dal marito.
"Fu un pensiero che subito lasciò la mia mente, neanche un decimo di secondo. Ma lasciò un marchio," ammise l'uomo.
"Quando attaccammo i Paciock voi sfogaste su di loro la vostra ansia, paura, rabbia. Io sfogai il disgusto che provavo per me stesso e per quello che avevo pensato. Non che mi dispiaccia, certo hanno meritato la loro fine, ma per molti anni non mi sono tolto dalla testa che la loro fine è stata colpa mia e del il mio pensiero impuro e disgustoso."
L'uomo fece una piccola pausa ma Bellatrix rimase in silenzio, non capendo ancora dove volesse andare a parare.
"Ho cercato in ogni modo di espiare questa colpa che mi tengo dentro da allora, per questo motivo non ho mosso un dito quando hai ricominciato a frequentare il padrone, quando hai lasciato casa nostra per andare a Malfoy Manor, quando ho scoperto che eri incinta. Ho sognato a lungo di avere la possibilità di redimermi e stasera lo farò, Bellatrix."

"Finalmente hai parlato da vero uomo, dopo tanti anni. Ti rispetto per questo Rod, forse più di quanto abbia fatto nella mia vita, e non dirò una parola al padrone… ma in cambio di questo favore mi aspetto che tu, stanotte, dia tutto te stesso per la causa" la donna infine replicò.
"In ogni caso, direi che questa è stata l'ultima nostra sera insieme. Se vinceremo darò ufficialità alla cosa e sarai libero di risposarti chiunque tu voglia, ho visto come guardi quella Alex. Se perdo, comunque, non finirò di nuovo ad Azkaban, morirò piuttosto che essere catturata di nuovo. È una promessa che sono pronta a portare avanti ad ogni costo. "
"Lo stesso vale per me!" Replicò Rodolphus, visibilmente sollevato.

Bellatrix annuì ma, mentre i due si alzarono e rivestirono, la donna capì che quella era l'ennesima bugia di Rodolphus Lestrange.
L'ardore per la causa era diminuito in molti di loro, dubitava che tanti di quei Mangiamorte che si battevano il petto in nome del padrone si sarebbero davvero sacrificati per lui.
Suo… marito… non faceva eccezione.

Ma lei era diversa, lo era sempre stata, lei avrebbe portato a termine il giuramento.
Qualunque fine avesse fatto il padrone, lei lo avrebbe seguito.

/ / / / / / /

Sebbene non è la prima volta che scrivo sui Mangiamorte (vedasi la mia Long "Le Cronache della Fine) è la prima volta che scrivo su questi due e sul loro rapporto che ho imparato ad amare leggendo le storie di Severa Crouch a cui infatti dedico questa oneshot (Ale è uno dei suoi personaggi) Sperando di aver reso Onore ai due patatini vi ringrazio per la lettura!

  
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