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Autore: Baudelaire    19/12/2022    3 recensioni
Poesia scanzonata su un argomento leggero: il cibo.
Grazie, ancora una volta, a Bilbo, toscanaccio e godereccio.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amico agglutinato
Ripien di glutammato
Ormai sei avvelenato
Felice ma spacciato.


Spacciato fu il malloppo
Ormai ce l'ho sul groppo,
Un sento proprio nulla
Suvvia non fa' la grulla.


Deponi quelle armi
O ti verranno i vermi
I vermi nella pancia
Che cacca dura sgancia.


Di duro ho sol la panza,
Ven via non far la ganza,
E non ti preoccupare
Che al cesso ci so andare.


Il glutine abbandona
Con la salute stona
E le maltodestrine
Di serali minestrine.


Che roba l'è codesta
Sarà mica indigesta?
Mi sa che c'hai le cheche,
Son solo tutte seghe.


Del coniglio i fegatini
Col ragù gli spaghettini
Di Barbaresco un litro
È andata, sei finito!


Finito è il bottiglione
Non scende giù il boccone,
Se avessi un digestivo
Faresti me giulivo.


È l'ora del ruttino
O dolce stomachino
Ti verso un po' di Braulio
Per darti un po' di gaudio.


Fra vino ed amarino
Ti schiocco un bel bacino,
Ti voglio un bene grande
E il cuore mio s'espande.
   
 
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