Una piccola sciocchezzuola per

il compleanno di Minato.

Grazie alle Compagne di Merende

per lanciarmi sfide

nelle quali io mi fiondo sempre a peso morto ^/////^

E grazie a Chiara per il titolo

Le frecce impertinenti

- Certo che aver mandato Kaito come esca è stata proprio un’idea geniale, eh… - proferì Seiya a metà tra il pungente e l’infastidito notando il palese ritardo, fermo nel suo avamposto davanti alla finestra, pronto a dar il segnale per far spegnere tutte le luci quando avesse visto i due spuntare all’inizio della stradina.

- Hm – era sulla stessa linea di pensiero, Ryohei, ma per motivazioni differenti – Kaito non è proprio in grado di mentire, gli si legge in faccia quando sta raccontando una bugia. -

- Vi assicuro che Kacchan avrebbe fatto più disastri qui. - proferì serafico Nanao, dando le spalle agli altri due ed ammirando il lavoro minuzioso di decorazioni fatto, tranquillissimo sul fatto che il cugino avrebbe portato a termine la missione. Non si sa in quale modo, molto probabilmente brutale com’era nel suo stile, ma l’avrebbe portata a termine.

- E poi confidiamo nella palese ingenuità di Minato e del suo fidarsi di chiunque. - concluse Nanao, girandosi ora verso di loro e facendoli un tranquillizzante occhiolino. E gli altri due non poterono che asserire silenziosamente a quella affermazione.
E si misero tutti e tre quietamente in attesa.

Aveva ragione Nanao quando diceva che Kaito la missione l’avrebbe portata a termine, cioè portare Minato con una scusa qualunque alla piccola festa a sorpresa che i ragazzi gli avevano organizzato per il suo compleanno. Così come aveva ragione in merito al fatto che con buone probabilità avrebbe usato metodi brutali.

La conferma arrivò con il trillare della suoneria del telefono di Seiya.

- È Minato… - proferì preoccupato, sollevando un sopracciglio in apprensione.

°°Seiya?°°

- Sì… - rispose con il fiato sospeso dopo aver messo in viva-voce, sentendo un brusio di fondo che non riusciva a decifrare o a ricondurre ad un luogo a lui conosciuto.

°°Ecco, come dire… sono al commissariato…°°

Sguardo di panico negli occhi degli altri tre.

- Che cosa è successo? - chiese Seiya, riuscendo a mantenere non si sa come la sua solita calma, mentre gli altri due erano con il fiato sospeso e gli occhi sbarrarti.

Ma la piccola risata che scappò a Minato li fece tirare un sospiro di sollievo.

°°Hanno messo in stato di fermo Kaito…°°

E di nuovo il fiato venne trattenuto dai tre, che fissarono lo schermo del cellulare interdetti.

°°Pensavano mi stesse molestando e cercando di rapire...°° dalla frase chiaramente sospesa i tre capirono che non era ancora finita °°…vestito da Babbo Natale.°°

°°Non c’è un cazzo di niente da ridere, teme! Era un’idea ottima per non indurti a sospettare di nulla!°° la voce di Kaito che sbraitava arrivò come sempre forte e chiara.

- Kaito è stato adottato, vero? - chiese Seiya, rivolto a Nanao.

E Nanao, che è il miglior avvocato difensore che Kaito avrebbe mai potuto desiderare sempre pronto a perorare la sua causa, questa volta non seppe difendere l’indifendibile.