Un salmone che risale Fra gomitoli di cloni Fra gli ammassi dei neuroni Con le luci di Natale. Il salmone affumicato Arrostito ed afflosciato Un neurone sol che balla Panettone e tarantella. Vedo il mondo tutto storto Fra la gente che ha paura Fra chi inneggia alla cultura Non mi serve alcun conforto. Menti storte ed impaurite Consumate e impoverite Di cultura non v'č traccia Il Natale č carta straccia. Chi lo sa se č ipocrisia Questa voglia che ci ho addosso Di scambiare a pių non posso Tanti auguri e cosė sia. Tanti auguri e non pensare Al cenone, al consumare All'ipocrita Occidente Che fin troppo bene mente. Credi a me, pių auguri faccio Meno penso a sora morte, E col cuor che batte forte Io ti stringo in un abbraccio. La paura stemperiamo Alla Morte non pensiamo Č Natale, e cosė sia La mestizia spazzi via!