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Autore: Fiore di Giada    24/12/2022    0 recensioni
Scritta per gli esercizi letterari del gruppo Facebook "Fondi di caffè: il tuo scrittoio multifandom".
#esercizigiornalieri
#vigilia
#aperto
Per alcuni istanti, lo spagnolo rimase silenzioso, lo sguardo fisso in quello dell’altro. Tale confessione riempiva il suo cuore di gioia…
Tutto quel cibo simboleggiava la riscoperta dell’amore.
Colmò la distanza tra di loro e, d’impeto, lo strinse a sé.
─ Grazie anche a te, Teodoro. ─
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La luce policroma delle decorazioni natalizie illuminava la sala da pranzo, mentre un penetrante aroma di frittura saliva dalla cucina.
Vulcano Rosso, con mano esperta, tuffava i panzerotti in un tegame pieno d’olio e, di tanto in tanto, li rigirava.
Poi, quando si accorgeva della loro doratura, li scolava sulla carta assorbente.
Un mezzo sorriso sollevò le sue labbra. Da anni, aveva abbandonato la sua terra natia, ma, in quell’istante, gli sembrava di non essere partito mai.
Mancavano poche ore al Natale e lui, grazie alle sue mani, era riuscito a ricreare un angolo di Puglia nelle terre spagnole.
E doveva ringraziare suo nonno e suo padre per la sua grande abilità nella cucina.
Un debole sospiro sgorgò dalle sue labbra. Le sue mani, tanto forti, erano capaci di creare una simile opera d’arte.
Tu e io amavano l’arte, anche se in modo diverso., pensò, turbato. Flora amava tanto quelle meravigliose creazioni culinarie.
Per lei, erano manifestazioni artistiche e meritavano il medesimo rispetto di un dipinto o di una scultura.
Un mezzo sorriso sollevò le sue labbra. Con la morte di Flora, a causa dei membri dell’Organizzazione, aveva creduto di essere condannato all’infelicità.
Le feste natalizie si erano tinte di un grigio crudele, che acuiva la sua sofferenza.
La felicità altrui e i colori sgargianti dilaniavano il suo cuore di pena e domande senza risposta.
Perché a Flora era stata ammazzata?
Il Fato, tuttavia, aveva avuto compassione di lui e gli aveva dato la possibilità di amare di nuovo.
Certo, era un sentimento ben diverso da quello che aveva provato per Flora, ma non voleva allontanare una simile gioia.
Un brivido voluttuoso attraversò la schiena del lottatore italiano. Miguel Caballero Rojo, con il suo ardore, aveva riacceso in lui la capacità di amare e godere.
Quell’uomo, che pure aveva perduto sua sorella, non si era mai arreso e tale forza lo aveva sedotto e affascinato.
E voleva celebrare con lui la sua rinascita.
Flora, non mi sono dimenticato di te. Ho preparato i panzerotti ai funghi, che tanto ti piacciono. Auguri, tesoro mio.
Ad un tratto, la porta si aprì e, a passo svelto, entrò Miguel, le mani ingombre di buste contenenti pacchi.
L’iberico si guardò attorno e, sulla tavola, ricoperta da una tovaglia rossa, scorse diversi vassoi, contenenti mucchi di panzerotti e, al centro, troneggiavano due bottiglie di birra.
Mio dio, Teodoro… Ma hai deciso di strafare? Ci sono porzioni per un esercito. ─ chiese, stupito.
All’affermazione del compagno, l’altro rise.
A te però non dispiace. Sbaglio, mi amor? ─ domandò a sua volta, un lampo ironico nelle iridi nere.
L’andaluso sussultò, poi sorrise a sua volta. Quello sguardo era un invito.
E lui non se lo sarebbe lasciato sfuggire.
Posò i pacchi sotto l’albero di Natale, si avvicinò all’italiano e gli cinse i fianchi con le mani.
Vulcano Rosso sospirò e chiuse gli occhi, sopraffatto dal piacere. Quando era tra le sue braccia, il mondo pareva svanire.
A fatica, si svicolò dall’abbraccio del compagno e, seguito da lui, ritornò nella cucina.
Mi vuoi spiegare perché hai cucinato tanto? Siamo solo noi due. ─ domandò Miguel, aggrottando un sopracciglio.
Vulcano Rosso spense il gas, poi fissò sul fidanzato uno sguardo serio, lucido di commozione.
Questa è la prima vigilia che li faccio… Dopo la sua morte. ─ confessò.
Lo sguardo dorato dello spagnolo si adombrò. Sì, stava parlando della sua fidanzata, brutalmente assassinata.
Ma quale era il legame tra quella tragedia e quel piatto?
Come sai, in Puglia, specialmente a Bari, è tradizione attendere la vigilia di Natale mangiando panzerotti. Io ho imparato a cucinare guardando mio padre e mio nonno e ho cucinato questo piatto a Flora… Ma, dopo la sua morte, le festività natalizie sono diventate giorni grigi. Da quando sei entrato nella mia vita, però, tutto è diverso… E mi è ritornata voglia di cucinare. Voglio festeggiare con te questa gioia inaspettata… Grazie, Miguel. ─ confessò.
Per alcuni istanti, lo spagnolo rimase silenzioso, lo sguardo fisso in quello dell’altro. Tale confessione riempiva il suo cuore di gioia…
Tutto quel cibo simboleggiava la riscoperta dell’amore.
Colmò la distanza tra di loro e, d’impeto, lo strinse a sé.
Grazie anche a te, Teodoro. ─

   
 
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