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Autore: pattydcm    26/12/2022    0 recensioni
Fox non si sarebbe mai aspettato che il suo incarico sotto copertura sarebbe stato del tutto messo in secondo piano dall'arrivo di Mirco Neigo nella sua vita. Il giovane, infatti, lo coinvolgerà in un'avventura ai limiti della realtà, portandolo a diventare la guida vivente di un guardiano di anime.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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50 Fiori rossi
 
La superficie si fa sempre più vicina e quando finalmente la rompe guizzando fuori dall’acqua come un delfino gioioso, Ylenia viene catturata dal diaspro. Si ritrova sdraiata sul suo letto e, confusa per il repentino cambio di scena, resta immobile sulle lenzuola umide di sudore con in testa brandelli di immagini che si sbiadiscono sempre più lasciandole il dubbio di aver fatto un bruttissimo sogno.
Ha il corpo indolenzito ed è preda di violenti capogiri che le rendono difficile il breve tragitto fino alla doccia, sotto la quale resta sotto a lungo, immobile mentre l’acqua le accarezza il corpo. Questa, però, non riuscire a lenire il dolore che prova ad ogni singolo respiro e che scopre essere causato da un grosso livido che le copre interamente la zona del plesso solare.
<< Oddio! >> esclama terrorizzata.
Sfiora appena il livido che ora ricorda essere stato causato dal colpo più violento ricevuto dalle due Emissarie contro le quali si è battuta. Mentre osserva attonita il suo riflesso allo specchio ritrovando parecchi altri ematomi sparsi su tutto il corpo, poco per volta recupera il ricordo di quanto ha vissuto questa notte.
È già difficile accettare che il suo corpo astrale abbia davvero abbandonato il corpo fisico per giungere più volte attraverso il diaspro in aiuto di Valerio, combattere con ferocia, guarire ferite profonde e cancellarne del tutto i segni. Rendersi, però, che le Emissarie avrebbero potuta ucciderla durante lo sconto le genera un vero e proprio shock.
<< Valerio aveva ragione >> sussurra, portando la mano tremante sulla bocca. Le sembra di sentirlo ribadire quanto stesse sottovalutando il pericolo che a causa sua stava correndo e lei, anzichè prendere seriamente in considerazione il suo timore, gli ha fatto quel bel discorso sul bene superiore al quale sono stati chiamati a prestare servizio. Ora purtroppo si sta rendendo conto anche lei che il mondo del sottile e del soprannaturale li sta usando senza preoccuparsi della loro incolumità. Della sua, nello specifico, dal momento che il suo compito sembra essere quello di salvare la guida vivente del Guardiano d’anime a discapito della propria vita.
Spaventata dalla possibilità che possa strapparla ancora una volta dalla sua realtà per gettarla in quella pericolosa e violenta che Valerio sta vivendo, Ylenia prende tra indice e pollice la pietra titubante sul toglierla o meno. Il cellulare squilla strappandole un grido e le ci vogliono parecchi respiri per ordinare alle sue gambe di raggiungere il comodino sul quale lo ha lasciato. Un numero sconosciuto lampeggia sullo schermo e mentre si chiede chi possa cercarla a mezzanotte passata la chiamata si chiude. Subito, però, lo stesso numero la ricontatta e facendosi coraggio Ylenia gli risponde.
<< Gracias a dios, ahi estas![1] >> esclama una voce che ripete frasi sconclusionate dove italiano e spagnolo si mescolano tra respiri convulsi e affannati. La spaventa la disperazione di quest’uomo e sta quasi per chiudere la chiamata quando coglie tra le sue parole il suo nome e quello di Mirco.
<< Valerio! >> esclama stupita. << Fai un bel respiro >> gli consiglia e lui tenta di eseguire con difficoltà un’inspirazione seguita da un’espirazione tremula.
<< Ho dovuto rianimarlo… quattro cicli… ho temuto di non farcela, ma poi… poi ha reagito. Non volevo perdere anche lui. Sarebbe stato troppo >> dice con un filo di voce sbloccandole il ricordo di quel ragazzino biondo che ha visto al suo fianco durante lo scontro con le due Emissarie e che ha pensato gli somigliasse molto, al punto da poter essere suo fratello.
Era la persona che ha perso a causa di una crisi epilettica!” deduce e nuove lacrime le invadono gli occhi portandola a sforzarsi di trattenere i singhiozzi.
<< Sei stato bravo >> lo rincuora, ma lui non sembra apprezzare questo riconoscimento.
<< Se siamo vivi è solo grazie a te >> ribatte deciso. << Avevi ragione sul diaspro: se lo avessi tolto a quest’ora saremmo… >> lascia la frase in sospeso prendendo un rumoroso respiro che le fa accapponare la pelle. << Però dobbiamo trovare una soluzione perché… perché non è detto che ci siano sempre delle anime pronte a salvarti, Yle >>.
Si era del tutto dimenticata delle sfere di luce che si erano levate da lei per compiere il salto. Quando è svenuta aveva sentito le loro voci rassicuranti e l’effetto rinvigorente del loro calore, che le hanno a tutti gli effetti salvato la vita. Se non ci fossero state loro Chiara domani avrebbe avuto la sgradita sorpresa di trovarla morta nel suo letto e i notiziari avrebbero parlato della morte in circostanze misteriose degli inviati della ‘Insieme a te!’. Se sono vivi tutti e tre oggi lo devono soprattutto alla decisione presa da quelle anime di schierarsi fin da subito dalla loro parte.
<< … il sindaco ha fatto portare la Clio nelle autorimesse comunali. Per domani dovrebbe essere pronta così potrò tornare e sincerarmi che tu stia bene >> sta dicendo Valerio.
<< Io sto bene. Davvero >> insiste dinanzi al suo improvviso silenzio. << Non penso che mettere fretta a medici e meccanici per correre qui sia la soluzione migliore. Potrebbe accaderti qualcosa lungo il tragitto e io mi sentirei non solo in colpa ma anche responsabile >>.
<< Vale… >> tentenna lui. << E’ che… tu sei lì da sola, mentre noi siamo qui in ospedale e… e questo non è giusto dopo quanto hai fatto per me. Per noi. Io volevo… volevo solo prendermi cura di te >>.
Le guance le si accendono e la commozione per queste parole prende il posto del timore che da che si è svegliata si è impadronita di lei. Vorrebbe ringraziarlo, dirgli che nessun uomo esterno alla famiglia le ha mai rivolto pensieri così dolci, ma l’imbarazzo è tale da toglierle il fiato.
<< Te ne sono grata, davvero >> borbotta, dopo un lungo momento di silenzio. << Credo, però, che tu debba prenderti cura di te, adesso >> aggiunge rendendosi conto di come stia dando l’idea di essere stata infastidita dalle sue premure piuttosto che il contrario. Valerio, infatti, resta nel suo silenzio rotto appena dal respiro ancora affannato.
<< Cosa hanno detto i medici? >> gli chiede a disagio.
<< Yo no sé. Lo stanno ancora visitando, ma temo di avergli rotto qualche costola >>.
<< E a te che hanno detto? >>.
<< A me? Nulla >>.
<< Vuoi dire che i tuffi fuori programma non ti hanno causato nessun danno? >> gli domanda incredula.
<< Oh… no, in realtà non mi hanno visitato. Io non ne ho bisogno, estoy bien >>.
<< Rio, sei lontano anni luce dallo stare bene! >> esclama esasperata. << Nel giro di pochi giorni ti sei tuffato ben due volte da un’altezza considerevole, hai fatto a botte anche tu con qualche anima dannata, per non parlare dello stress psicologico al quale sei sottoposto da tre settimane. Diamine, sei sull’orlo di un esaurimento nervoso! Non accade tutti i giorni di scoprire di essere la guida ausiliaria di un Guardiano di anime >>.
<< Y no es solo por eso >> sospira lui, che sembra stia seguendo il suo ragionamento. Non può dirsi sicura, però, che sia lucido al punto da seguire anche i suoi suggerimenti.
<< Ricordami a quali farmaci sei allergico, per favore >> gli chiede prendendo una penna e il taccuino dalla scrivania.
<< Ai… Caray! Cuàles son sus nombres? Ajà, i FANS! >>.
<< Mi stai dicendo che sei allergico praticamente a tutti i tipi di antidolorifici? >> gli chiede rendendosi conto di quanto la situazione sia pericolosa non solo dal punto di vista psichico ma anche da quello medico. Valerio se la ride mentre le racconta delle incredibili eruzioni cutanee causate dal paracetamolo e dei veri e propri shock anafilattici dai quali è stato salvato da provvidenziali dosi di cortisone quando era bambino.
Ylenia annota frenetica tutto quanto e data la mole di problematiche mediche che quest’uomo si porta appresso prende la sua decisione.
<< Di chi è il numero dal quale mi stai chiamando? >>.
<< Sì, scusami, è del sindaco. Io mio cellulare è andato distrutto e anche quello di Mirco e per questo me lo sono fatto prestare da lui >>.
<< Ed è lì con te? >>.
<< Claro que sì, gli ho praticamente sequestrato il telefono >>.
<< Ecco, allora fai così: restituisciglielo senza chiudere la chiamata >>.
<< Perché? >>.
<< Perché temo tu non ti stia rendendo conto di essere in pessime condizioni psicofisiche e dal momento che da qui posso fare ben poco ho bisogno di qualcuno che ti prenda di peso e ti porti da un buon medico >>.
<< Qué? Non mi sembra proprio il caso… >>.
<< Sì, hai ragione, non è per nulla il caso che entrambi si perda tempo ed energie per discuterne. Passami il sindaco, per favore >>.
<< Dios mìo, eres peor que mi madre! >> sbuffa lui, che inizia poi a parlottare nervoso in spagnolo come stesse rispondendo a domande poste da qualcuno. Ylenia, però, non sente nessun’altra voce se non la sua e le viene il dubbio, allora, che possa essere il ragazzino biondo il suo invisibile interlocutore.
Oh, mio dio! Questo vorrebbe dire che è sempre con lui, come un angelo custode” pensa emozionata all’idea che anche questa leggenda sia vera.
<< Vale, te lo passo se può farti stare tranquilla! >> esclama Valerio contrariato. La linea viene disturbata da rumori che le rendono difficile capire cosa stia dicendo al sindaco e quando questi finalmente prende la parola lei si ritrova come suo solito imbarazzata dal non sapere come iniziare la conversazione con una persona sconosciuta.
Per fortuna, Giorgio Neri ha una voce gentile e capace di metterla a proprio agio fin dalle prime battute. La ascolta attento mentre lo prega di assicurarsi che Valerio faccia tutti gli accertamenti medici necessari e chiama a sé la Vergine Maria quando lo mette a conoscenza delle sue diverse allergie.
<< Mi rendo conto di quanto delicata sia la situazione >> sospira lui e lo immagina tergere la fronte con un fazzoletto di stoffa vecchio stile. << Non si preoccupi, Ylenia. La nostra intera cittadina è in debbito con questi due ragazzi e il minimo che io possa fare è prodigarmi per il benessere di entrambi. Mi permette di contattarla a questo numero per aggiornarla sulle condizioni del suo fidanzato? >>.
Ylenia acconsente impacciata e si accordano sul restare in contatto tramite whatsapp. Il cuore le batte ancora forte quando chiude la comunicazione. È possibile che il sindaco abbia pensato che, dato il pericolo appena scampato, Valerio abbia voluto parlare con una persona a lui cara e ritrovando all’altro capo del telefono la voce di una donna giovane abbia concluso essere la compagna. Questa cosa la emoziona e imbarazza allo stesso tempo, perché se hanno avuto modo di frequentarsi al di fuori delle mura protette della relazione è stato solo grazie (o a causa) di Mirco.
Non c’è nessun altro interesse da parte sua che possa portarlo a volermi frequentare per motivi diversi da questo” pensa, ma un altro ricordo si sblocca e man mano che diviene nitido nella sua mente la riempie sempre più di stupore e timore insieme.
È successo dopo il suo bel discorso sul ‘bene superiore’ e ricorda che teneva stretta ancora la mano che gli aveva appena guarito. Non riusciva a sostenere il suo sguardo che puntualmente scivolava verso le labbra circondate dalla barba che lo rende ancor più affascinante. Se sia partito da lui o se sia stata lei a fare la prima mossa non sa dirlo, forse è partito da entrambi, fatto sta che le loro labbra si sono avvicinate. Non è stato un vero e proprio bacio, perché si è sentita come risucchiata da lui e finchè non è saltata nuovamente fuori dal diaspro ha avuto la sensazione di vedere il mondo attraverso i suoi occhi, ma è stato comunque qualcosa.
Qualcosa che mi renderà impossibile guardarlo in faccia la prossima volta che ci vedremo” dice lasciandosi cadere sul letto. “Certo però che sono davvero una stupida. Questa pietra mi strappa alla mia vita per gettarmi nei suoi guai con l’obiettivo di salvarlo e io sto qui a morire di vergogna per un quasi bacio. Dovrei pensare alla mia incolumità, proprio come mi dice lui”.
Porta la mano all’addome sempre dolente a causa del colpo ricevuto e un rigurgito di panico sale a infastidirla. Lo scaccia via con uno sbadiglio, troppo stanca persino per lasciarsi andare al panico.
Il sindaco di Bagno Calo le è sembrato un uomo affidabile e quindi può dirsi sicura di aver lasciato Valerio in ottime mani.
Ora posso occuparmi di me” sospira abbandonandosi al sonno le chiuda gli occhi.
 
***
 
Giorgio Neri, da due anni sindaco di Bagno Calo, quando si è candidato era consapevole che non sarebbe stata una passeggiata essere il primo cittadino di questa cittadina. Per quanto si sia trovato a fare i conti con la camorra e con ogni genere di malvivente non avrebbe mai immaginato che il più improbabile tra i suoi elettori in realtà fosse un folle assassino seriale.
Quando Valerio Rossi, inviato della famosa rivista loro ospite, lo ha chiamato spiegandogli l’accaduto ha pensato fosse uno scherzo, ma questo ragazzo, che ha ancora i capelli umidi del tuffo fuori programma che ha fatto da poco, non gli ha mai dato l’idea di essere dotato di molto senso dell’umorismo. Sebbene sia alto e ben piazzato, ora sembra un pulcino sperduto avvolto nella coperta che il medico del 118 gli ha gettato sulle spalle.
Gli si avvicina piano, preoccupato dello sguardo spiritato che questi tiene fisso sui suoi stessi piedi nudi, ma che volge veloce a lui non appena gli è accanto, cosa che lo spaventa al punto da obbligarlo a soffocare un grido. Nel volto impallidito dallo stress appena vissuto gli occhi verdi di questo ragazzo sono cerchiati da palpebre fin troppo chiare, come se la pelle avesse perso ogni colore.
Speriamo non sia un qualche effetto collaterale del tuffo che ha fatto per salvare il suo amico” pensa e si rende conto di avere paura di aprire bocca, come se fosse fatto di cristallo e lui potesse mandarlo in mille pezzi con la sua sola presenza.
<< Venga con me. L’accompagno dal medico >> sussurra tendendogli appena la mano.
<< Io sto bene. Davvero. Ylenia era preoccupata, ma non ne ha motivo. Voglio solo recuperare Mirco e tornare in hotel >> dice passando la mano tremante tra i capelli, gesto che mette in evidenza il livido violaceo che gli copre l’avambraccio. Giorgio gli afferra la mano che sta lentamente allontanando dal volto e il ragazzo scatta sulla difensiva. Colto alla sprovvista dalla sua reazione, si limita ad indicargli col dito l’ematoma.
<< Io credo che le convenga dare retta alla sua fidanzata e farsi visitare. Si è tuffato da un’altezza di 25 metri in un tratto di mare pericoloso ed è già un miracolo che sia lei che il suo assistente ne siate usciti vivi. È meglio non giocare ulteriormente col destino, che ne dice? >>.
Il ragazzo sbatte più volte le palpebre, guardando stupito al livido e quando toglie la coperta dalle spalle Giorgio non può fare a meno di lasciarsi sfuggire un’imprecazione alla vista delle molte altre ecchimosi che ha sparse su tutto il corpo.
<< Ha ragione. Avete ragione entrambi >> sussurra, alzando le mani in segno di resa. << Deve, però, assicurarmi di una cosa >> aggiunge, afferrandogli entrambi i polsi che stringe forte. << Io non amo la notorietà. Tutte le cose folli che ci sono piovute addosso, dall’intervista col fantasma di quell’uomo a questo tuffo, non avrei mai, mai, pensato di viverle e mi dà fastidio tutto l’interesse che i miei colleghi e le persone hanno a riguardo. Io tengo molto alla mia privacy e per questo le chiedo di assicurarsi che tutte le cose che le sono state dette da Ylenia restino protette dal segreto professionale dei medici e anche dal suo. Su di noi, poi... >>, sospira, passando nuovamente una mano tra i capelli umidi, << … in redazione le relazioni tra colleghi non sono permesse. Portiamo avanti questa storia in segreto e segreta deve restare. Dato come si sono messe le cose sarebbe più facile licenziassero lei e io questo non lo voglio. Ha capito? >>.
<< Certo, certo >> si affretta a rispondere Giorgio, intimorito dal suo tono e dal modo in cui continua a stringergli forte il polso.
<< Mi perdoni >> dice, liberandolo. << Io… sì, ammetto di essere parecchio sconvolto da quanto è accaduto e l’idea che questo possa causare qualche danno anche a lei mi devasta… >>.
Gli occhi gli si riempiono di lacrime che scaccia subito passandoci sopra le mani e Giorgio gli batte piano la mano sulla spalla, sinceramente colpito dalla sua sofferenza. Cerca di rassicurarlo, mentre a piccoli passi lo accompagna nella stanza nella quale era stato chiamato per essere visitato prima che gli chiedesse di poter usare il cellulare. Chiama a sé il dottore al quale riporta le informazioni dategli da Ylenia e si assicura, poi, che non trapeli nulla delle condizioni fisiche nelle quali i due giornalisti vertono e neppure delle loro anamnesi, lasciandosi andare alla velata minaccia di serie conseguenze ai danni di tutto il personale medico e infermieristico nel caso in cui anche la minima notizia dovesse essere riportata sui social media. Prima di uscire dalla stanza si volta verso Rossi al quale l’infermiera sta prendendo la pressione e risponde al suo sorriso di ringraziamento prima di chiudersi la porta alle spalle.
All’ingresso del pronto soccorso incontra il maresciallo dei carabinieri, intento a dirne quattro a un suo subalterno prima di spedirlo a fare il suo lavoro.
<< Che succede? >> gli chiede, colpito dalla sua espressione tesa che non promette nulla di buono. Questi sospira e toglie il cappello per passare un fazzoletto di stoffa sulla pelata lucida quanto la sua.
<< Quanto ha detto il giornalista è vero: il corpo senza vita di Calogero è stato ritrovato al suo villino >>.
Sua moglie Caterina lo rimprovererebbe per il sollievo che prova nel ricevere questa notizia, ma quell’uomo oltre a non essergli mai piaciuto è sempre stato troppo immanicato con persone in odore di camorra, le stesse con le quali lui si ritrova a lottare ogni giorno mettendo a rischio la sua stessa vita. Non può che essere sollievo, quindi, quello che prova nel sentire che è stato trovato col collo rotto ai piedi di una delle colonne del salotto pretenzioso della villetta comprata con soldi sporchi.
<< Ma c’è di peggio >> sospira il maresciallo, passando il fazzoletto sul viso. << Oltre al corpo del direttore dell’Hotel la squadra sommozzatori ha recuperato altri cadaveri >>.
Giorgio trasale alla notizia dei dieci corpi recuperati e alla recente comunicazione dell’avvistamento di un undicesimo. È già capitato che il mare riportasse a riva i corpi senza vita di bagnanti o di persone che ‘non hanno imparato a respirare sott’acqua’, ma questa notte sembra aver deciso di organizzare loro una bella e macabra sorpresa che, a quanto pare, non è ancora finita. La cosa più inquietante, poi, è che tutti i corpi sono stati ritrovati nel tratto di mare sotto al vecchio convento, quello nel quale Antonio si è gettato insieme al giovane giornalista.
<< Ora è troppo buio per mandare i sub a controllare la zona e quel tratto di mare è sempre troppo agitato >> gli sta dicendo il maresciallo.
<< Pensa che Antonio c’entri qualcosa con quei corpi? >> gli chiede ed è eloquente dal modo in cui lo guarda quanto forte sia il suo sospetto a riguardo.
<< Ha portato quei ragazzi in quel palazzo fatiscente e quando si è visto scoperto si è gettato dalla terrazza con uno di loro proprio in quel tratto di mare. Ipotizzare che abbia gettato lì i corpi che il mare sta sputando sulle nostre spiagge è una logica conseguenza. Che quell’uomo fosse strano lo abbiamo sempre saputo >>.
<< Va bene, ma non avrei mai pensato potesse esserlo fino a questo punto! >> esclama, passando la mano sul viso sconvolto. << Maresciallo, si rende conto del casino che ci sta scoppiando tra le mani. Se già solo quando è stato ritrovato il cadavere di quel bambino si sono riversati qui curiosi e giornalisti da ogni dove, cosa succederà quando verrà resa pubblica la notizia della presenza di un pazzo assassino e del recupero dei corpi delle sue vittime? >>.
<< Un assassino che ha iniziato a mietere vittime già da bambino >> aggiunge l’ufficiale. << Il medico legale ha stabilito che il piccolo corpo che è stato ripescato durante la gara era impigliato da qualche parte nel fondale marino da oltre cinquant’anni >>.
Questo nuovo macabro particolare oltre a gelargli il sangue nelle vene gli sblocca un ricordo legato al giorno in cui ha condotto Valerio Rossi nella loro scuola e su sua richiesta gli ha mostrato gli annuari. Il maresciallo è stato trasferito a Bagno Calo da soli cinque anni e per questo non può essere a conoscenza del fatto che Antonio e Calogero sono stati compagni di classe di Samuele Mosso, il bambino misteriosamente scomparso proprio una cinquantina d’anni fa. Se il resoconto del medico legale venisse reso pubblico, molti in città collegherebbero il piccolo cadavere al bambino scomparso e dato quanto è appena accaduto, accuserebbero Antonio del suo omicidio. Questa notizia scatenerebbe un vespaio contro la famiglia di quel pazzo assassino e Filomena sarebbe la prima a correre all’hotel pronta a vendicare la morte del fratello, cosa che darebbe ancor più possibilità ai giornalisti di puntare contro la sua città riflettori molto scomodi che potrebbero mettere persino in dubbio la sua gestione.
<<  …per questo devo parlare immediatamente con i giornalisti e con la ragazza. Ha idea di dove siano? >> gli sta chiedendo il Maresciallo.  
<< Ho parlato poco fa col medico. La ragazza è sotto shock, ma per il resto ha solo qualche graffio. Neigo, il giornalista più giovane oltre allo shock ha qualche costola incrinata ed ematomi sparsi sul resto del corpo. Di Rossi non so nulla perché è appena stato portato via. A proposito, avete trovato la sua auto? Gli ho detto che avrei fatto in modo di fargliela riparare al più presto >>.
<< Sì, è stata trovata a tre chilometri dal convento, schiantata contro l'albero contro il quale le ha detto di averla dovuta abbandonare. L’ho fatta trasportare alla rimessa comunale e sì, le consiglio di fargliela rimettere a nuovo al più presto, così da liberarci di loro quanto prima >> gli ordina, portando poi l’attenzione al cellulare che suona di nuovo.
Deve ammettere che quest’uomo non gli è mai piaciuto. È il classico tipo capace di fare la voce grossa contro persone inoffensive come lui e di diventare ossequioso e accondiscendente dinanzi a individui come Calogero, alle richieste del quale, ad esempio, ha acconsentito, decidendo di non sospendere la sagra dopo il ritrovamento del cadavere del bambino nonostante le indagini in corso. Se avesse seguito il buon senso, forse si sarebbero evitati quanto è successo questa notte e a tal proposito il fatto che voglia liberarsi quanto prima della presenza scomoda degli inviati della ‘Insieme a te!’ lo lascia con un serio dubbio a riguardo. Dai frammenti di telefonata che riesce a cogliere, pare, però, che siano stati ripescati altri corpi, notizia che porta il maresciallo a pretendere di interrogare i testimoni. Il medico al quale ha affidato Rossi, però, gli nega questa possibilità, spiegandogli con calma quanto i tre ragazzi siano turbati, malconci e bisognosi di riposo.
<< Li terrò tutti e tre in osservazione per la notte, per essere certo che non ci siano complicazioni e domattina valuterò le loro condizioni e le dirò da chi potrà iniziare >>.
Il Maresciallo non può che arrendersi davanti al muro eretto dal medico e, nervoso, rivolge appena un gesto di saluto al sindaco prima di raggiunge l’uscita dell’ospedale. Il telefono suona ancora una volta e da come risponde a quanto gli dicono pare proprio che gli abbiano comunicato il ritrovamento di altri cadaveri.
Giorgio sospira, preoccupato da quanto sta piovendo loro addosso. Richiama poi il medico chiedendogli informazioni sulle condizioni di Rossi.
<< Ha diverse contusioni, ma per fortuna nessuna frattura e devo dire che è un miracolo, dato quanto è successo. Non ha preso bene la mia idea di tenerli qui per la notte, ma credo fosse troppo stanco per iniziare una vera e propria battaglia >> gli dice abbozzando una risata.
<< Crede possa vederlo? Ho promesso alla sua fidanzata che l’avrei aggiornata sulle sue condizioni, ma se potesse farlo lui stesso penso possa essere meglio e magari gli farebbe bene >>.
Il medico non muove alcuna obiezione alla sua proposta e lo accompagna nella stanza dove nel letto più vicino alla porta è stato sistemato Neigo, che ora dorme profondamente. Il torace magro è quasi del tutto coperto dal livido violaceo causato dalla rianimazione che ha subito e stato circondato dagli elettrodi che lo collegano al cardiofrequenzimetro che tiene traccia del ritmo regolare del suo cuore.
“Te la sei vista brutta, ragazzo mio. Questa storiella estiva te la ricorderai per sempre” sospira Giorgio, per nulla stupito dal ritrovare Rossi seduto al suo fianco. Non presta attenzione al rimprovero del dottore e appare riluttante all’idea di tornare a occupare il suo letto.
<< Volevo solo essere certo che stesse respirando >> ribatte, strascicando le parole. Deve essere stato terribile per lui praticare quel lungo massaggio cardiaco col timore di non riuscire a rianimarlo. Infatti, non lo perde di vista un solo istante, neppure quando il medico lo accompagna a forza al suo letto.
<< Ho pensato potesse farle piacere parlare con Ylenia prima di addormentarsi >> gli dice Giorgio porgendogli il cellulare con il numero della ragazza già in evidenza sullo schermo.
<< La ringrazio, ma credo mi limiterò a inviarle un messaggio >> dice, prendendo il telefono con mani incerte, per poi sdraiarsi e digitare il testo con molta difficoltà.
<< Vedo che lo avete sedato parecchio >> dice Giorgio al medico mentre lo accompagna alla porta della camera.
<< Non molto, in verità. Date le sue tante allergie non ho voluto esagerare. Credo stia subendo il rilascio della tensione accumulata >>.
<< Crede si riprenderà? Devono tornare in Piemonte in auto e… >>.
<< Non si preoccupi, signor sindaco. Credo che dopo una notte di sonno come si deve riuscirà a metabolizzare quanto accaduto e a sostenere il lungo viaggio >> lo rassicura il dottore prima di andarsene, ma Giorgio purtroppo non riesce ad essere altrettanto ottimista.
Inizia anche lui ad essere stanco della lunghissima giornata e domani dovrà non solo far mettere a posto l’auto di Rossi e recuperare due smartphone per lui e il collega, ma anche comunicare alla popolazione quanto è accaduto e sospendere la sagra.
“Avrei dovuto puntare di più i piedi e interromperla quando è stato ritrovato il corpo di quel bambino” sospira e si chiede nuovamente se condividere col maresciallo il sospetto circa l’identità di questo o se tenerla per sé. “Ci penserò domani. La notte porta consiglio” conclude, soffocando uno sbadiglio.
Si avvicina piano a Rossi che scopre essersi addormentato col cellulare tra le mani e un sorriso sulle labbra e si compiace dell’idea che ha avuto di far scrivere direttamente a lui questo messaggio. Quando fuori dalla stanza apre whatsapp si stupisce, però, di non trovare nessuna conversazione aperta con Ylenia, cosa che lo dispiace parecchio.
Lo ha parecchio incuriosito questo amore segreto tra l’inviato e la misteriosa collega, che immagina essere una bellissima donna dal momento che, da quel che ha sentito in giro, Rossi ha palesemente rifiutato le attenzioni della più bella tra le insegnanti della scuola di danza. La foto del profilo whatsapp di Ylenia, però, è un semplice mazzo di fiori rossi che non permette di scoprirne l’identità.
Giorgio, però, ricorda che per sfottere moglie e suocera aveva riso parecchio del fatto che la giardiniera che si occupa della rubrica di giardinaggio della ‘Insieme a te!’ si chiamasse Fiori. Gli era sembrata una di quelle coincidenze assurde che il destino a volte si diverte ad attuare, come lo è anche quella di far incontrare a questa donna un uomo che di cognome fa Rossi.
Certo che come ci sono arrivato io ci può arrivare chiunque altro già solo guardando la sua foto profilo. Non sembra impegnarsi quanto lui per mantenere segreta questa relazione” ridacchia tra sé.
Sua moglie Caterina diventerebbe euforica se le raccontasse di aver parlato al telefono con la curatrice della rubrica di giardinaggio della quale lei e la madre osannano la competenza e darebbe di matto se le dicesse anche della relazione segretissima che questa ha con l’inviato e loro ospite della ‘Visitato per voi!’. Se la immagina già eccitata all’idea di raccontare tutto alle amiche del circolo di giardinaggio della Pro Loco, per organizzare il quale gli ha a lungo rotto le scatole.
Ovviamente, Giorgio sa bene di non poter dire una parola in merito a tutta quanta questa storia, altrimenti il segreto di questi due ragazzi diverrebbe di dominio pubblico nel giro di pochi minuti e non vuole divenire l’indiretto mandante del licenziamento di quella povera ragazza. Le scrive un semplice messaggio per sincerarsi che abbia avuto modo di parlare con il suo malconcio compagno e lei gli risponde quasi subito rassicurandolo e ringraziandolo per averla aiutata a prendersi cura di lui.
Cancella la chat con lo stesso timore di quando distruggeva i messaggi che Caterina gli faceva recapitare su foglietti di carta di recupero durante il primo anno della loro relazione vissuto in gran segreto, prima che entrambi trovassero il coraggio di affrontare l’ormai defunto e parecchio burbero padre di lei. È stato il periodo più stressante della sua vita, dove il timore di essere scoperti toglieva piacere allo stare insieme e per questo può capire questi due ragazzi, per quanto debba essere ancora più difficile portare avanti una relazione quando uno dei due viaggia per lavoro per quasi la totalità del mese. Nei pochi giorni in cui sono insieme, poi, non poter vivere alla luce del sole il loro rapporto e dover mantenere un atteggiamento formale agli occhi degli altri deve essere terribile.
Vi auguro che, come noi, possiate trovare il vostro posto al sole, ragazzi” pensa con un sorriso, mentre ripone il cellulare in tasca e si appresta a tornare a casa.
 
[1] Grazie a dio, eccoti!
   
 
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