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Autore: paiton    28/12/2022    1 recensioni
Christopher e Nicole sono due adolescenti che stanno uscendo di nascosto per conoscersi meglio; un messaggio trovato dal ragazzo e altri eventi inaspettati spingono Christopher a prendere una decisione.
Se pensi che lui possa cambiare il corso degli eventi scrivilo nei commenti e vedrò di creare altri risvolti dello stesso racconto,
buona lettura e grazie dell'attenzione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Christopher trova un biglietto nella tasca dei pantaloni nuovi, da sfoggiare per l’appuntamento; un tipo ci carta singolare, non ha mai visto una pagina di tal fattura, è molto più liscia di quella che è abituato ad utilizzare, legge le parole scritte da una mano tremolante:
 
“Questo è il più bel giorno della tua vita, segui le indicazioni qui descritte e non te pentirai
 
Quando lascerai il parco dovrai imboccare via dei Ciclamini ed entrare nel grande portone del civico trentatré, poi segui il bambino.”
 
“Chi avrà scritto questo messaggio?” Pensa Christopher tra sé “Sembra la mia scrittura”, poi lo getta nel cassonetto e salta sulla sella della bicicletta. Pedala forte giù per la discesa e sente il vento che gli scompiglia i capelli.
 
Nicole l’ha appena chiamato, ha casa libera, i suoi staranno fuori per tutto il pomeriggio. Ha le farfalle nello stomaco e si sente leggero e felice, finalmente è riuscito ad avere un appuntamento, è innamorato di lei da anni, dalla prima volta che l’ha vista, folgorato da un colpo di fulmine a ciel sereno, è la ragazza più bella del mondo con un profumo indimenticabile.
 
È quasi arrivato e la vede camminare verso di lui, mentre gli fa cenno di tornare indietro con il braccio; inizia a tirare i freni con l’espressione incredula di chi vede un sogno infrangersi, si ferma a pochi metri da lei che continua ad avanzare “Torna indietro!” Le urla sottovoce per evitare che qualche vicino di casa ficcanaso li noti assieme.
 
Al che il cuore di Christopher si tranquillizza mentre lui disegna un semicerchio con la ruota e ritorna sul viale principale girando l’angolo, lei continua a seguirlo, indossa un cappello nero a tesa molto larga dal quale scorrono verso il basso lunghi boccoli di capelli mori che le arrivano fino al sedere.
 
Lo raggiunge e lo guarda intensamente con i suoi grandi occhi curiosi, vispi e pieni di energia: “C’è mio fratello maggiore in casa, accidenti…” poi sobbalza irrigidendosi.
 
La signora Hofer sta ritornando alla sua abitazione camminando lentamente mentre barcolla a destra e a sinistra, ha fra le braccia una busta traboccante di verdure, socchiude gli occhi per cercare di riconoscere i due ragazzi che sono proprio di fronte all’anziana:
 
“Nicole sei tu!? Ma dove stai andando con quel bel ragazzino lì?”
 
“Buon pomeriggio signora Hofer! Christopher è un mio compagno di classe, dobbiamo fare una ricerca per la scuola” e le mostra lo zaino che tiene dietro alla schiena mentre il ragazzo annuisce timidamente con il capo.
 
“Ma bravi i miei bambini! Salutami tanto la tua mamma!”
 
“Certo signora, sarà fatto!” prende Christopher a braccetto e lo accompagna lontano dagli sguardi indiscreti che potrebbe incontrare nel suo quartiere.
 
È una delle più belle giornate di fine primavera, il Sole irraggia intensamente la città: gli alberi, i cespugli ed i rosai stanno ancora fiorendo e il profumo dei petali viene trasportato dalla brezza.
 
“Potremmo fare una passeggiata al parco, ho messo nello zaino delle noccioline da dare agli scoiattoli” propone lei
 
“Mi sembra un’ottima idea!” risponde lui ripensando al biglietto che si era trovato in tasca… è curioso che casualmente debbano recarsi al parco, una coincidenza più unica che rara.
 
Dopo aver camminato per il sentiero che passa al centro del prato di margherite, mano nella mano, lei sapeva di potergli confidare tutto ciò che voleva e lui l’avrebbe compresa senza giudicarla. Così, ridendo, giocando e scherzando hanno passato la migliore giornata della loro vita, la felicità esplodeva nel cuore di entrambi e li faceva volare in alto nel cielo, volevano stare insieme per sempre, desideravano che quelle emozioni durassero per sempre.
 
Si sono fermati alla fine sotto la grande magnolia dai fiori rosati appena sbocciati, si stanno guardando negli occhi, lui tiene delicatamente i polsi di lei e ballano volteggiando lentamente. Hanno voglia di unirsi in un unico corpo e un'unica mente, si guardano sorridenti negli occhi a vicenda e si avvicinano lentamente fino a sfiorarsi le labbra.
 
Le loro anime sprizzano di gioia, il battito accelerato li fa sobbalzare, non avevano mai provato niente di più bello e incredibile prima di quel momento, prima di quella giornata indimenticabile; il primo bacio per entrambi, il sapore lui, il profumo di lei.
 
Si abbracciano forte i due ragazzi finché il cappello le vola via trasportato dal vento e iniziano a correre assieme e a saltare verso l’alto per cercare di riacciuffarlo.
 
 
Sono le otto, il Sole sta calando per lasciare spazio alle altre stelle e Nicole deve tornare a casa, i suoi genitori stanno per arrivare: “Ci sentiamo presto, potrei dire ai miei che domani vado a studiare dalla mia amica Valentina che mi può coprire”
 
“È intrigante vederci di nascosto” lui la bacia ancora
 
Lei corre via “Pensami sempre!”
 
Uno scoiattolo dal pelo gonfio e rossastro sta sgranocchiando alcune noccioline che ha trovato alla base della quercia, Christopher lo sente e lo cerca con lo sguardo ma questo si intrufola agilmente in un pertugio del tronco.
 
Con la testa sulle nuvole continua a camminare felice finché si ritrova in un crocevia del centro storico, osserva due lastre di pietra su cui sono incise le indicazioni “via Cornamusa” e “via dei Ciclamini”.
 
“Vuoi vedere che qualcuno mi sta facendo uno scherzo.” Pensa “Deve essere una persona capace di prevedere gli eventi” La curiosità lo spinge ad indagare…
Imbocca via dei Ciclamini e cerca di ricordare quale numero fosse indicato sul biglietto… aveva due cifre uguali… “è il trentatré!”
“Non può più trattarsi solamente di una coincidenza…” Nella via ciottolata ci sono alti pioppi da ambedue i lati, popolati da passeri e cinciallegre, Christopher si ferma davanti al civico indicato: un portone vecchio, scassato e pieno di tarli chiuso da una catena. Nota che manca il lucchetto, la catena è semplicemente avvolta attorno ai battenti.
 
Di solito a quell’ora sono tutti a cena, guarda se qualcuno è ancora in strada poi osserva se ci sono luci accese dentro alle finestre, districa la catena e la lascia appesa fuori senza farsi notare. Un corridoio si estende per una decina di metri e vede quattro porte a destra e tre a sinistra; dalla quantità di polvere a terra e dalle ragnatele sembrerebbe un edificio abbandonato. Inalando aria pesante continua a camminare con passo felpato.
 
Tutte le porte sono sigillate tranne la seconda a destra, lui la spinge lentamente in avanti mentre, in contemporanea, un cigolio rompe il silenzio… tasta il muro per cercare l’interruttore e si accende la lampadina.
 
Sembra un vecchio garage pieno di cianfrusaglie puzzolenti e arrugginite. Un grande oggetto cattura la sua attenzione, è pulito… probabilmente è stato trasportato recentemente… non ricorda di aver mai visto nulla del genere, sembra un vano doccia rotondeggiante senza erogatore dell'acqua, una superficie trasparente ne delinea il contorno. Questo dispositivo è collegato alla corrente elettrica tramite un cavo e all’interno nota altri fili intrecciati assieme ad un giornale. Entra nell’abitacolo, afferra la risma di fogli e inizia a leggere l’articolo in prima pagina:
 
“Nicole Ferrari, un'altra vittima su quella maledetta strada provinciale”
 
Continua a leggere l’articolo, sarà un’omonimia… poi vede la foto… è proprio lei, magari con qualche anno in più di oggi, sente ancora il sapore delle sue labbra. Legge la data in cui è stato scritto l’articolo ma non crede ai suoi occhi, è di cinque anni nel futuro…
Cade un altro biglietto dal giornale, scritto sempre con quel particolare tipo di carta: “È inutile tentare di salvarla, ci abbiamo già provato molte volte anche se non te lo ricordi. Voi rimarrete assieme fino a quel fatidico giorno, per anni proverai a voltare pagina ma lei sarà un’ossessione nella tua mente e nel tuo cuore finché canuti, individueremo una panacea per placare il dolore straziante che spesso non ci farà mangiare né dormire, troveremo il modo di tornare indietro nel tempo, con la barba canuta. Fidati di me, cioè di te stesso, ci sono eventi che non si possono cambiare. Imposta la data a questa mattina, scriviti un biglietto con le informazioni che ti serve ricordare perché poi non avrai più memoria”
 
Christopher resta di sasso, quelle parole devono per forza essere vere, come tutti gli avvenimenti dell’altro promemoria e allora perché non dovrebbe fidarsi… scrive velocemente il biglietto su di un foglio trovato nella macchina, imposta la data di quel giorno, un’ora prima dell’appuntamento poi pigia il tasto rosso. Una moltitudine di fulmini inizia ad avvolgerlo finché al centro del suo corpo appare un piccolo punto nero. In un attimo viene risucchiato in quella singolarità.
 
Le sue ultime parole sono “Sarà bellissimo vivere nell’amore eterno”  
 
 
Christopher trova un biglietto nella tasca dei pantaloni nuovi, da sfoggiare per l’appuntamento; un tipo ci carta singolare, non ha mai visto una pagina di tal fattura, è molto più liscia di quella che è abituato ad utilizzare, legge le parole scritte da una mano tremolante:
 
“Questo è il più bel giorno della tua vita, segui le indicazioni qui descritte e non te pentirai
 
Quando lascerai il parco dovrai imboccare via dei Ciclamini ed entrare nel grande portone del civico trentatré, poi segui il bambino.”
 
“Chi avrà scritto questo messaggio?” …
   
 
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