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Autore: paige95    29/12/2022    10 recensioni
Non importa cosa trovi sotto l'albero, ma chi trovi intorno.
Stephen Littleword
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Hugo Weasley, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Un vischio che ti ricordi la sua presenza 

 







A Sofia
Cida
Faby
Inzaghina
Kimly.
Perdonate la minima dose di angst.

 

La tavolata è allestita a festa, ma senza Ron non puoi godere di tanta bellezza, lui avrebbe dato valore ai variopinti colori dei Tiri Vispi. Non osi avvicinarti alle prelibatezze preparate dalla matrona prima del suo arrivo; sei triste e impaziente, ma ti risulta divertente pensare che lui sia molto più bravo a farle sparire piuttosto che a prepararle, a differenza tua. Senza lui prediligi il tempo sospeso della stanza accanto, nei pressi della soglia, quell'angolo che attende il suo ritorno. È la zona di passaggio, la più accogliente agli occhi dei visitatori; qualche spiffero d’aria entra attraverso le persiane, hai la sensazione di trovarti al gelo insieme a lui, l’unico luogo in cui vorresti essere. Soffri provando un conforto di cui lui non può godere. Vorresti inviargli un gufo o un patronus per domandargli come stia, oppure un bacio per ricordargli che la sua famiglia lo sta aspettando e senza di lui i festeggiamenti non possono avere inizio. 
Avverti squillante la gioia dei piccoli Weasley, non hanno ancora terminato di scartare i regali da parte degli zii, ma indossano già i maglioni ricamati di nonna Molly; i colori brillano alle luci degli addobbi, ciò che conta è il pensiero, lo è sempre stato. Quest’anno ve lo siete ripetuti spesso tu e Ron, vi siete accordati sui regali che non vi sareste scambiati; avete riposto fede e speranza sul pensiero che vi unisce e avete investito il resto sul futuro della vostra famiglia. Non vi sentite né vedete da ore, il suo pensiero ti tormenta dalla sera precedente e senti che la fiducia che ti chiede di riporre in lui ti sta abbandonando per lasciare spazio all'ansia.
Sono presenti tutti, non manca proprio nessuno. I Weasley sono giunti da ogni dove per brindare in compagnia, hanno rinunciato all’incanto della Francia e al fascino della Romania per ricongiungersi ai propri cari. La famiglia rinnegata dalle Sacre Ventotto ha scelto ancora una volta la Tana per festeggiare il Natale; non esiste luogo migliore per trascorrere il giorno più magico dell’anno, non può competere il cristallino mare francese che circonda Villa Conchiglia né l'area protetta dove Charlie ama studiare i draghi.
Si prospetta una giornata rumorosa, nell’ultimo anno si sono affacciati alla vita nuovi membri e non ti dispiace affatto, anzi tu e Ron avete contribuito ad allargare la parentela. Da sempre desideri una famiglia numerosa, i nipoti colmano questa tua volontà, dubiti che Ron abbia voglia di spingersi oltre i vostri piccoli Rose e Hugo, essere padre dei vostri bambini è impegnativo per lui.
Resti sola in soggiorno, cerchi solitudine, finché l'arrivo di tuo marito saprà accendere quell’atmosfera festosa che fatica a esplodere nel tuo cuore. Hai lasciato le scarpe in un angolo per essere più comoda e sentire il calore di una casa che ormai ti è familiare; cerchi sollievo nelle sensazioni, le parole di chi ti vuole bene non saprebbero comunque tranquillizzarti, sarebbero solo frasi di circostanza che puoi prevedere. Sono tutti altrove, eppure percepisci attraverso le pareti il malinconico umorismo di George con cui si impegna a strappare un sorriso ai bambini e a se stesso, fa sentire anche te meno impaziente e disfattista.
Ammiri l'Albero, sei molto vicina a quella piccola slitta trainata da renne che non smette di percorrere un tragitto morbido e ridondante fra i rami verdi: Cometa guida le compagne verso una destinazione ai più sconosciuta, tranne a Santa Claus che mantiene salde le redini. 
Le decorazioni ti infondono nostalgia, c'è troppa asincronia con il tuo stato d'animo, non riesci a gioire, un Dissennatore sembra vegliare su di te. Ti specchi in una pallina dorata, quella stessa mattina ti sei preparata senza poter chiedere consiglio, non che tuo marito abbia particolare gusto, ma ti saresti accontentata. Con poca grazia Ron ti avrebbe suggerito di domare i boccoli e così hai fatto. Non trovi un senso agli sforzi di mostrarti presentabile senza la sua presenza.
Una decorazione più grottesca attira la tua attenzione, è corrosa e sbiadita dal tempo; i vecchi addobbi si susseguono a quelli più recenti, creano un album di ricordi accumulati negli anni, lungo la storia decennale della famiglia Weasley, quella che hai avuto modo di conoscere solo in parte. Sei fiera di appartenervi. Ricordi di essere entrata in punta di piedi e di essere stata accolta da un affetto che non ti ha mai abbandonato; non sei stata colta di sorpresa, il clima che si respira da sempre alla Tana grida da ogni stipite un caloroso benvenuto ai forestieri; profumo di pane appena sfornato e di fiori freschi invita anche i più timorosi a entrare per godere delle attenzioni dei padroni di casa.
Ti volti verso la stanza dei festeggiamenti e il tuo sguardo incontra una cornice inchiodata alla parete. Immortala il Natale 1995, tra i più sospirati, una delle ultime occasioni per festeggiare insieme, con coloro che non avrebbero mai più potuto sedersi ad una tavola imbandita. Festeggiare con Arthur era il desiderio di tutti, ma non tutti erano sicuri che si sarebbe realizzato fino al giorno di Natale, quando le porte del San Mungo si sono spalancate per potergli fare visita. Hai palpitato insieme al resto della famiglia per le sorti di colui che sarebbe diventato tuo suocero e che all’epoca consideravi un padre degno di stima. Non hai mai dubitato di lui, sei fiera di portare il suo cognome da sposata. Sei grata ai coniugi Weasley per aver tollerato il tuo sangue e quello dei tuoi figli, loro hanno visto altro in voi, qualcosa che è leggermente spostato rispetto al centro del petto. L’amore ha insegnato loro in cosa fosse giusto credere. Sei riconoscente a Molly e a Arthur per aver insegnato alla loro discendenza che l’amore - i sentimenti - conta sopra ogni cosa. 
Odi il senso di giustizia che ti costringe a sacrificare le festività in compagnia di tuo marito, il dovere non dovrebbe ledere la vostra libertà, eppure il rischio è sempre imminente. Non avrebbe dovuto essere proprio lui l'Auror a servizio della comunità magica nella notte di Natale, avresti voluto decidere in altro modo. Per una sola volta avresti voluto essere egoista, ma non è nella tua natura. Svegliarsi senza lui accanto è stato più orribile del solito, senza i suoi mugugni lamentosi non ti senti a casa. Ti odi per averlo allontanato da te nel giorno in cui i cari dovrebbero essere più vicini e i figli dovrebbero godere della presenza dei propri genitori.
Un forte rumore alle tue spalle provoca la rovinosa caduta della pallina nella quale ti stavi specchiando poco fa; d'istinto ti chini sulle ginocchia per raccoglierla, la tua attenzione è vigile e rivolta oltre la parete del soggiorno, ti è sembrato di avvertire una scossa di terremoto lunga una frazione di secondo. Hai l'impressione di non essere più sola, come se qualcuno si fosse appena Materializzato a pochi metri da te. Ti affacci con cautela in direzione del camino e un sorriso rincuorato prende il posto dell'impazienza, la tensione si scioglie alla vista di un volto familiare, infreddolito e impolverato. 
«Ron»
È impegnato a spolverare i capelli e la divisa per risultare presentabile, ma riesci ad attirare la sua attenzione con un sussurro; impiega pochi passi pesanti per avvicinarsi a te e incrociando le braccia al petto per infondersi calore sfiora il tuo sguardo. Dubiti possa aver dimenticato il maglione colorato ricamato da sua madre, il pacco lo attende proprio ai piedi dell'Albero, presto la grigia divisa impolverata sarà solo un lontano ricordo del turno di lavoro. 
«Hermione, è una giornata gelida, ci sono lastre di ghiaccio ovunque. Ho pensato che la metropolvere mi avrebbe protetto dal freddo»
Non sei così preoccupata per il freddo che ha patito, il fuoco magico nel camino è ancora vivo, in poco tempo si scalderà. Appoggi la tempia contro la parete e gli sorridi intenerita dallo stato pietoso in cui si trova, è pieno zeppo di fuliggine dalla testa ai piedi. Vederlo comparire è stata una luce, pari a quella ancora alta nel cielo, non importa affatto che sia impresentabile a un pranzo di Natale in presenza della famiglia al gran completo. Ron ti scruta come se vi foste appena svegliati la mattina l'uno accanto all'altra, sembra ancora assonnato, non ha riposato, e cerca di mettere a fuoco la tua immagine, forse insolita per lui, non esci di casa spesso vestita a festa. State recuperando ciò che il dovere vi ha fatto perdere in quella fredda mattina di Natale, le attenzioni che vi sono mancate. Vorresti estrarre la banchetta e rendere il suo aspetto decoroso con un semplice incantesimo, ma non riesci a smettere di ammirare i suoi occhi azzurri che ti fissano con naturalezza. Interrompe il contatto visivo solo per alzare lo sguardo verso il soffitto, nel punto esatto in cui Fleur ha appeso il vischio. Comprendi il motivo per cui si è avvicinato, tanto da poter sentire il suo respiro caldo sul viso. Ricorda la tradizione e da parte sua non è scontato. Gli sfiori la guancia ispida con la punta delle dita e lasci che lui ti posi un delicato bacio sulle labbra. 
«Mi sei mancato»
«Tu no»
È  consapevole di aver spezzato la magia che si era appena accesa tra voi. Si allontana per accostare i palmi alla fiamma rossa che scoppietta nel camino. Non comprendi cosa voglia comunicarti, è serio. Cerchi una spiegazione, la aspetti, la pretendi. Non sta scherzando, te lo ha sussurrato a pochi centimetri dal viso. Le tue parole erano cariche di amore, le sue di risentimento. A lui sembra ovvio, sospetti esista un significato implicito. Sbuffa in risposta alla tua espressione contrariata. Gli scaglieresti contro una Fattura, ti sta irritando. Il tuo sguardo è sospettoso, la tua tempia non è più rilassata contro la parete, solo la spalla resta appoggiata e le braccia si intrecciano tese sotto la scollatura dell'abito in impaziente attesa di spiegazioni convincenti.
«Hermione, la mattina di Natale la casa è in subbuglio. Sembra di essere in una gabbia di folletti. Al lavoro ho trovato un po' di pace, è stata una notte tranquilla. Almeno a Natale i maghi oscuri di Notturn Alley ci hanno concesso una tregua. Da domani torneranno a dichiararci guerra»
Resti impressionata dalle sue parole. Il suo essere diretto non è una novità, ma tardi a ribattere, non hai fretta di giustificarti o difenderti da quelle accuse, la certezza che non ha corso alcun pericolo prende il sopravvento su ogni altra questione. 
Il vostro secondogenito ti batte sul tempo. Ron abbassa lo sguardo e entrambi notate vostro figlio appeso ai pantaloni della divisa da Auror, sta tentando un'ingenua scalata verso le braccia del padre. Tuo marito stringe tra le braccia il bambino e si scrolla i capelli buttandoti addosso un po' di fuliggine. Hugo lo imita battendogli la manina sulla testa. È il suo primo Natale e persino la pazienza di Ron si espande, lo lascia fare senza irritarsi. Il tuo sguardo li segue attento, mentre si dirigono verso i mormorii concitati della cucina.
«Più tardi mi spieghi in quale modo metterei in subbuglio la casa»
Ti sorride beffardo, senza incrociare il tuo sguardo; prosegue per la sua strada ma non riesce a camuffare la stanchezza, i suoi passi sono lenti e faticosi. Non hai idea da dove possa attingere l'energia per festeggiare, immagini senza troppa fantasia che sogni solo le lenzuola calde del suo letto.
«Sì, Ministro, per te aggiungo una postilla al verbale di stanotte»
La serenità si spegne, lo vedi fermarsi e spostare con malinconia una manina del bimbo dal viso. Fissa una foto appesa: Natale 1995. Stringe più forte suo figlio al petto. Stavolta non hai bisogno di spiegazioni, Ron afferma sempre che Hugo ha ereditato il carattere frizzante dello zio Fred. Fred è in quella foto e manca troppo a tutti da diversi anni. Sembra che George e Ron avvertano di più la sua mancanza, basta uno scatto per far riaffiorare il dolore patito.
Senti un boato esplodere dove c'è la tavola imbandita. I Weasley esultano per l'arrivo di Ron e una così calorosa gioia ti distrae dai ricordi più dolorosi che vi hanno rapiti.
Ti rendi conto che la vita che conosci può sparire all'improvviso, impari a tue spese quanto sia importante condividere un giorno di festa con coloro che si amano. Nessuno potrà mai restituire il tempo perduto. 
Ci saranno foto a immortalare le assenze e un vischio fluttuante sul soffitto per abbracciare chi ti è ancora accanto.

 


 
Buogiorno, cari lettori e care lettrici!
Questa piccola one-shot rappresenta solo un pretesto per tornare a scrivere su questa famiglia e per donare un pensiero a coloro che la apprezzano tanto quanto me.
Ringrazio chiunque sia giunto fin qui e abbia dedicato tempo a queste poche righe.
Auguro a tutti un buon anno! ❤️
Un abbraccio,
Vale
   
 
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