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Autore: Sofifi    30/12/2022    2 recensioni
"Un abbraccio vuol dire tutto – non vuol dire niente."
Cento parole per raccontare la fine di un'illusione (ma le macerie, dopotutto, non sono altro che materiale da costruzione).
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ciò che finisce e ciò che resta'
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Macerieteriale da costruzione
 
Castelli di carta nella mente – e poi arrivi tu.
Non sei un’allucinazione. Esisti. Spazzi via le mie speranze – non come una bufera o un incendio, ma come una pioggia che lentamente inzuppa e poi scioglie anche i sogni. Chi sei?
Cammino sulla cartapesta, a piedi nudi.
Chi siamo?
Castelli in aria, senza fondamenta.
Illudersi è erigere mura bugiarde. Lo so, adesso, perché mi hai abbracciato mollemente.
Mura di carta – fragili. Avrebbero dovuto tenere assieme i nostri castelli; sono crollate nella mia stretta.
Carta, acqua e vinavil sulla mia pelle. Ti stacchi o resti?
Un abbraccio vuol dire tutto – non vuol dire niente.
Costruiamo qualcosa di vero?






 
  
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