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Autore: Siluvaine    30/12/2022    1 recensioni
Aveva visto la sua schiena centinaia di volte.
Prima, Kaz non si era mai fatto problemi di fronte a lei, anche se in tutta onestà Inej si chiedeva se non fosse stato un atteggiamento del tutto calcolato da parte sua. Incredibilmente, a differenza di ogni altro essere umano, Inej pensava che nel suo caso fosse molto più probabile che l’indifferenza di Kaz a quei tempi fosse totale.

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Una riflessione sul valore che possono avere alcuni segni...
Genere: Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inej Ghafa, Kaz Brekker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva visto la sua schiena centinaia di volte.

Prima, Kaz non si era mai fatto problemi di fronte a lei, anche se in tutta onestà Inej si chiedeva se non fosse stato un atteggiamento del tutto calcolato da parte sua. Incredibilmente, a differenza di ogni altro essere umano, Inej pensava che nel suo caso fosse molto più probabile che l’indifferenza di Kaz a quei tempi fosse totale.

Anche quando le cose erano cambiate tra loro, Inej aveva visto spesso la sua schiena, ma in un modo differente. Quando Kaz si levava la camicia, c’era adesso una sorta di elettricità tra di loro che le impediva di spostare lo sguardo dalla sua pelle. Lui sapeva cosa stava facendo, quando succedeva, e non era più un semplice cambiarsi un abito sporco o indossare un nuovo travestimento. Tra un movimento frettoloso e l’altro, si metteva a nudo per lei ed esponeva ogni sua cicatrice, la sua intera storia.

Inej in certi momenti avrebbe solo voluto mandare all’aria qualsiasi impegno li aspettasse e impedirgli di rivestirsi. Voleva più tempo per studiare ogni segno sul suo corpo, voleva la possibilità di toccare ogni rilievo e i punti in cui la pelle aveva cicatrizzato male ed era rimasta contorta e bianca come spuma di mare.

Alla fine di una lunga giornata, una sera in cui erano particolarmente stanchi, si sedette sulla sedia della sua scrivania e lo osservò ancora una volta sfilare la giacca, la cravatta, il gilet, la camicia, finché la luce delle candele non illuminò quella mappa di segni che Inej interpretava meglio delle proprie carte nautiche. Kaz le lanciò uno sguardo da sopra la spalla, un luccichìo lieve negli occhi quasi neri, e Inej sentì le guance farsi calde per il pizzico di eccitazione che aveva provato. Aveva smesso di negare a sé stessa quanto avrebbe voluto toccarlo e, per quanto forse non si sentisse pronta a fare molto più di quello, sentire quelle cicatrici calde sotto le dita era diventato uno dei suoi sogni più privati. Immaginò ancora di passarvi le dita, tra muscoli e ossa, e magari posare qualche bacio lungo la sua spina dorsale, guardandolo reagire al tocco delle sue labbra. Kaz passò un panno sulle braccia e sulle spalle, e lei si trovò a seguirne il percorso, nella sua mente bacio dopo bacio, e forse perfino dei piccoli morsi sulla nuca e tra le scapole.

Le gocce d’acqua scesero lungo la pelle segnata, e Inej pensò che avrebbe potuto lasciarvi anche lei dei segni, non tracce di sofferenza ma di piacere. Le cicatrici di Kaz erano dannazioni, ricordi di tradimenti e odio, ma lei avrebbe affondato i denti e lasciato benedizioni che scacciassero i demoni della sua vita. Kaz si voltò di nuovo, e stavolta dovette leggere qualcosa nei suoi occhi perché non lasciò andare il suo sguardo finché non si fu rivestito.



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Nonostante sia breve, sono davvero contenta di questa fic. Spero che abbia incontrato anche il vostro gradimento! 

Come sempre, se volete lasciate un commento, mi farebbe molto piacere!

  
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