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Autore: ChristopherCavaliere    03/01/2023    0 recensioni
Noah, un giovane ragazzo di Londra, che casualmente, mentre era a caccia con il padre fa un incontro con una bestia inaspettata. Una maledizione che gli avrebbe cambiato la vita, forse in peggio forse in meglio.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Londra, 18 settembre 1538

Aprii gli occhi, la luce del sole toccava le pareti in mattone della mia camera da letto, ero a casa, e l'ultimo ricordo che avevo era quella bestia che mi saltava addosso.
La testa non mi faceva male, al contrario invece, il fianco destro bruciava, e peggiorò nel momento in cui mi provai a sedere e gemetti di dolore talmente tanto che nella stanza entrò mia madre, Juliette Moura, una donna dai capelli castano chiaro e gli occhi color smeraldo.

«Noah, fermo, non vorrai peggiorare la tua situazione più del dovuto»

«Quando sono tornato a casa? Mio padre è a casa?»

«Tuo padre è al lavoro, e ti hanno portato a casa Lord Silverwood e lui, due giorni fa. Ero ferito al fianco, ma il dottor Grant ha detto che non sei in pericolo di vita, ne ci sono segni di un animale con la rabbia»

«Due giorni? Non è strano che unattacco di un animale mi abbia fatto dormire cosi tanto?»

«Avevi uno stato febbrile, e forse ti ha portato così tanta stanchezza che avevi bisogno di riposare»

Sospirai voltando lo sguardo verso il fianco su cui avevo un impacco di creme e garze in fibra vegetale e alzai quest'ultima scorgendo quello che era il segno di denti di animale, ero stato morso nell'attacco con quell'animale.
Solo in quel momento ricordai cosa mi avesse attaccato, un lupo e non una volpe, ma i lupi non si alzano in piedi, ne tantomeno arrivano ad un altezza di due metri.

«Lord Silverwood o mio padre ha saputo dirvi che cosa mi ha attaccato?»

«Tuo padre era preoccupato che morissi per il sangue che perdevi, e Lord Silverwood era corso a chiamare il dottore, quindi non c'è stato modo di chiedere cosa fosse davvero successo.
L'avevo detto a tuo padre che doveva insegnarti a sparare prima di portarti a morire»

«Suvvia madre, non esagerate»

«Torno in cucina, vedi di riposare, tra sei ore ti verrò a cambiare la garza»

Mia madre lasciò la mia stanza e chiuse la porta, io invece tornai a sdraiarmi a guardare il soffitto in legno.
Forse ero sovrappensiero, o forse no, ma mi parve di sentire il fornaio, il quale distava quasi un chilometro dalla mia abitazione, dire il prezzo del pane a una signora.
Sicuramente me lo ero immaginato, una distanza tale, solo i cani possono sentire i rumori, ma i lupi sono imparentati con i cani...No Noah, è la stanchezza ora dormi, o finirai come tua zia Katherine che è finita nel sanatorio del dottor Kolosimo solo perchè voleva avere gli stessi diritti degli uomini, quella sciocca.
Passò qualche secondo e se prima era l'udito, ora fu l'olfatto, l'odore del pane appena sfornato del fornaio si sentiva come fosse proveniente dalla cucina di casa mia.

«Madre? Siete andata a prendere del pane di codesta mattina?»

«Gli ultimi sciellini che avevamo li abbiamo usati per pagarti il dottore, mi spiace Noah»

«Non vi preoccupate, era una mia curiosità»

Una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze fanno un indizio..e il morso rischia di farmi temere che quelle storie del librario Burton siano la prova che quello non fosse un classico lupo, ma qualcosa di più, un lupo mannaro, ma no Noah, non esistono queste stupidaggini, come non esistono le sirene, i vampiri..O forse si..
   
 
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