Per te, capitano avrei ucciso anche uno dei nostri compagni.
Sono pronto, ero pronto, a non farti intralciare da nessuno. So che questo mi farebbe sembrare un vero samurai agli occhi dei nostri nuovi amici, ma è quello che sono disposto a fare per vederti raggiungere la vetta.
Bastava dire il nome, bastava dire il motivo, ma da quel giorno non hai voluto più spiegarti. Era troppo complicato dirmi il perché? Era troppo il rimorso per Usopp? O sei soltanto andato fuori di testa?
Ricordo ancora perfettamente l’ordine in cui hai deciso che fossero soltanto un peso alla tua ascesa. E soprattutto ricordo il tuo modo di dire i loro nomi, così indifferente e distante.

“Usopp”
Di nuovo nel mirino, stavolta però il coraggio l’aveva completamente abbandonato.
Era deluso, tradito, e si scusò finché non fu troppo tardi.

“Franky vuole uccidermi”
Lui era arrabbiato, lo ammetto, ma nonostante quello avresti dovuto capirlo, non condannarlo.
Ma quando fu la sua ora, tutto quel metallo non gli diede alcuna protezione.

Ci hai fatto dividere di nuovo, lasciati alla deriva come le zattere su cui gli altri erano scappati. Un leader paranoico che non sapeva più cosa farsene dei suoi sottoposti. Solo Robin era, astutamente, rimasta con noi, per risparmiarsi il tuo odio e accompagnarti alla scoperta dell’ultima isola.
Ma nessuno di noi si sarebbe aspettato che bastasse una notizia sul giornale per risvegliare qualcosa di terribile. Erano passati mesi dall’ultima volta che li avevamo visti.

“Chopper è riuscito a trovare la cura” Quella era la speranza alla quale ci eravamo aggrappati così a lungo, l’unica cosa che poteva avere un minimo di senso per non perdere qualcun altro. Per non lasciare che la mia mano si fosse macchiata del loro sangue inutilmente. E per non lasciarti andare senza nemmeno provarci.
Quanto ci sbagliavamo.
La paranoia? L’odio verso te stesso? Che cazzo ti ha spinto a continuare?
Non ha funzionato, l’abbiamo visto tutti, Chopper era il primo a non aver parole, ma non bastava a dire che ti avesse avvelenato. Forse la reazione di Sanji è stata di nuovo esagerata, ma non hai fatto nulla per fermarlo, né lo sforzo di ascoltarlo.

“Chopper ha tentato di avvelenarmi”
Lo abbiamo sentito tutti.
E io che cosa avevo in mente? Per un attimo ho creduto di doverlo fare.
Gli altri sono intervenuti intimandomi di non muovermi, mi avrebbero fatto fuori, capisci?
E tu, invece di pensare a salvare loro, volevi salvare me?

Ma forse a quel punto ero io il mostro, io quello che non sarebbe riuscito a fermarsi.
Io sarei stato sommerso dai sensi di colpa, non tu.
Io al ritorno non riuscivo più a parlare con Robin, non tu.
E se avessi detto il suo nome non sarei riuscito più nella mia missione.

Chopper cadde ancora piangendo.
Sanji deluso, riuscì a proteggere Nami solo una volta, prima di sacrificarsi per lei.
Jimbe e Brook non furono all’altezza.

“Robin”
Come scusa?
Cos’altro vuoi da me?

“Robin ci sta solo usando da quando l’abbiamo salvata da Enies Lobby”
Non è vero, lo sapevi. Tutti e tre lo sapevamo.
Gli ultimi rimasti della tua ciurma.
Ma tu non esitasti.

La guardavo con gli occhi pieni di rimorso. Non volevo farlo, non l’avrei fatto.
Avrei lasciato la ciurma senza capitano, ma a quel punto non sarei riuscito più a vivere da solo con quel peso.
Enma si stava rivoltando già prima di essere estratta. Che sentisse il mio conflitto interiore?
O che stesse combattendo contro l’annientamento del proprio possessore?
Ero più forte di quella lama e nel momento decisivo il taglio fu netto.
Quello era un addio, perché se non avessimo potuto far parte della ciurma del re dei pirati, non saremmo stati più nulla.