«Così premuroso e gentile, Trappola. Sei particolarmente di buon umore o stai cercando di ottenere qualcosa?»
«Non ti fidi della mia buona fede?»
«Quando è così sfacciata, direi di no.»
Lo immagina muoversi appena, come fa tutte le volte che imposta la voce. Magari ha le gambe accavallate, su una poltrona simile al trono che ha in camera da letto, a scuola, oppure si trova sul proprio letto ed è comodo ad ascoltare la sua voce.
Cerca di essere più gentile, un po’ più aggraziato. «Mi stavo solo chiedendo se… quando dovrei aprire il regalo che mi ha fatto.»
Riddle cambia ancora, ed è più serio al suo orecchio – tanto che Ace vibra, perché sa benissimo cosa aspettarsi da quel momento in avanti.
«Stiamo giocando?»
«Uhm-uhm»
«Sei solo nella stanza?»
«Sì. Sono da solo!»
Niente stanza piena di gente: solo lui, il soffitto e la cameretta in casa Trappola. Ace sorride contro lo schermo del telefono.
Stanno giocando, e Riddle diventa il suo padrone.
[Seguito di "Ace's game", partecipa al P0rn Fest XVI Edizione]