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Autore: Vincentpoe    06/01/2023    1 recensioni
Il mondo è cambiato. metà della popolazione umana è stata cancellata da Thanos, i Vendicatori sono in ginocchio, per le strade regna il caos, e nuove fazioni criminali cominciano a nascere. In tutto ciò si staglia un uomo, un uomo che ha perso tutto, che è guidato solo dall'ira; non ha maschere, o superpoteri, non è un alieno, o un Dio, e solo un uomo.
un uomo con un teschio disegnato sul petto.
Genere: Azione, Noir, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frank Castle
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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La città era nel caos, metà della popolazione di New York era stata disintegrata, i servizi erano bloccati e gli ospedali al collasso, nelle strade si stava scatenando l'Inferno, e la polizia non riusciva a contenerla. Un gruppo di persone aveva assaltato un supermercato, blaterando assurdità sul fatto che Dio gli stava punendo per i loro peccati , e per non aver tenuto al loro “giusto” posto la popolazione nera...

E' proprio vero che alle porte della fine del mondo la gente regredisce al suo stato più bestiale.

Stavo per piombare su di loro, quando una figura familiare balzò giù da uno dei tetti, con un'uniforme rosso cremisi: Red!

Il Diavolo disperse la folla con le sue acrobazie e le sue mosse di karate; ero felice, in fondo , che non fosse fra le vittime, era un brav'uomo.

La radio emise un messaggio, era il canale della polizia : “a tutte le unità, il settore 8 di Ryker's Island è al collasso, i prigionieri sono riusciti a sopraffare le nostre forze di assalto, servono rinforzi di urgenza”.

Il settore 8... il peggio della feccia di New york. Stupratori, assassini seriali, membri della Mafia italoamericana e irlandese, alcuni vecci commilitoni di Valhalla, e dei Dogs of Hell che mi sono sfuggiti... tutta la feccia cheaveva avuto la fortuna di venire arrestata prima di passare tra le mie mani, e ora stava per inondare New York.

Guardai Red, sapevo che aveva sentito; si limitò a fare un cenno di assenso, e balzò via. Quella zona di New York era sicura con lui. Ora serviva qualcuno che si sporcasse le mani a Ryker's island.

Il ponte che fa da collegamento all'isola era invaso da macchine della polizia, ma non vi era nessun poliziotto;mi armai, e mi diressi verso il cancello. All'entrata vi era stato un massacro: decine di cadaveri, tra poliziotti e detenuti, tingevano di rosso cremisi il cortile dietro al cancello. I detenuti sopravvissuti e rivoltosi erano un centinaio, e avevano recuperato armi e giubbotti anti proiettile dalle guardie carcerarie.

Cominciarono a correre verso il ponte, e in quel momento saltai sul tettuccio di una macchina, e sparai un corpo in cielo. Si fermarono, c'era il terrore nei loro occhi, sapevano benissimo chi avevano davanti.

-Vi sto dando l'opportunità di rientrare nelle vostre celle sulle vostre gambe, e non in un sacco da obitorio, io coglierei l'occasione- urlai

Speravo proprio non lo facessero.

E non mi delusero.

-è solo un uomo, possiamo ucciderlo- esclamò un detenuto; lo riconoscevo, era un sicario della Cucina irlandese che mi era sfuggito... meglio cosi.

Iniziarono a fare fuoco, ma sparavano con il terrore negli occhi, senza pensare, e mi mancarono. Io estrassi le Uzi e feci piovere una tempesta di piombo, uccidendone a decine. I loro sforzi iniziarono a farsi più ostinati, la paura faceva posto alla rabbia. Mi nascosi dietro un camion corazzato, presi il fucile d'assalto e iniziai il tiro a segno; un proiettile, un cadavere.

Un pezzo, due pezzi... un cadavere.

Un penny e un decino, un altro cadavere.

I prigionieri iniziarono a fare un fuoco disperato, ma la mia copertura era migliore, cosi alcuni di loro decisero di salire sopra un furgone dello SWAT, per tentare di speronarmi...grave errore.

-Ti ammazzo, figlio di puttana- fu l'ultima cosa che gridò il guidatore. Colpì il furgone con un colpo del lanciagranate, e quello esplose, trasformandosi in una palla di fuoco, per poi sfondare il parapetto del ponte e finire nel fiume.

I loro sforzi si facevano via via più disperati, cercarono di sfondare sul lato sinistro, ma li bloccai con un' altra granata, uccidendone altri cinque, cercarono di stanarmi con una pioggia furiosa di proiettili, ma io mi misi sotto una delle auto, e iniziai a colpirli alle rotule.

Vi avevo dato la possibilità di tornare indietro sule vostre gambe... dovevate approfittarne.

Uno riuscì a fare i giro saltando sui tettucci delle macchine, e piombò su di me; un secondo dopo si beccò il mio coltello in gola, un secondo provo a caricarmi con un'ascia da pompiere, ma fui più veloce e li lanciai il coltello dritto nel petto, uccidendolo. Intorno a me il ponte si stava riempiendo sempre più di cadaveri

Giocarono la loro ultima carta: presero degli ostaggi dai poliziotti sopravvissuti, e li usarono come scudi umani.

-Esci allo scoperto, Punitore, o giuro che li spediamo all'inferno, questi bastardi- gridarono.

Vogliono il gioco duro, a bene. Feci passare un ultimo asso sotto una delle macchine, e usci con le mani sulle orecchie.

5,4...

i detenuti cominciarono a puntare le armi contro di me

3,2...

i poliziotti capirono cosa stava per succedere, si tapparono le orecchie, aprirono la bocca e chiusero bene gli occhi.

1...

chiusi gli occhi mentre i grilletti delle pistole stavano per scattare. Poi la granata stordente esplose, e un lampo di luce inghiottì il ponte,poi il rombo di un tuono. Riaprì gli occhi e tirai fuori la pistola, ci furono un ultimo scontro a fuoco nella quale venni colpito al giubbotto anti-proiettile. Ci erano andati vicini, ma quando fini di sparare i miei avversari erano tutti a terra.

Il resto dei detenuti si pietrificò, ora vi era il terrore più puro, e la rabbia fece posto all'istinto di conservazione, buttarono le armi e si misero in ginocchio con le mani dietro la nuca. I poliziotti recuperarono le loro armi e ristabilirono l'ordine. Mi voltai sul ponte.

-Fermo,mettiti in ginocchio con le mani sopra la testa- gridò uno dei poliziotti; mi puntava la pistola contro, gli tremava la mano.

Mi voltai e lo guardai fisso, non dissi niente, non avevo bisogno di dire niente. Passammo cinque secondi così, poi ripresi a camminare, il poliziotto abbasso la pistola.

   
 
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